Ambiente e sicurezza sul lavoro Flashcards

1
Q

In cosa consiste la legge 626?

A

Dal 1994, stabilisce un sistema preventivo d’impresa centrato su
nuove figure professionali di prevenzione, nuove responsabilità e una specifica valutazione dei rischi.
Segna il passaggio dalla logica del risarcimento alla logica della prevenzione.

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2
Q

Definizione di Infortuni e malattie professionali?

A

Infortunio: Quell’evento avvenuto per causa violenta (fattore esterno, improvviso) in occasione di lavoro (rapporto, anche indiretto, di causa-effetto), da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale che comporti astensione dal lavoro per più di tre giorni.

Incidenti sul lavoro: quelli che causano danni materiali, ma non provocano lesioni alle persone.

Malattie professionali: evento dannoso che incide sulla capacità lavorativa del soggetto e trae origine da cause connesse allo svolgimento del lavoro. Non arriva all’improvviso ma dipende dall’ambiente del lavoro, dagli strumenti e dalla modalità di svolgimento.

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3
Q

Quali sono i tre principali tipi di rischi?

A

Rischi per la sicurezza: caratteristiche di strutture, impianti e macchine
Rischi per la salute: o anche rischi igienico-ambientale, compromissione dell’equilibrio biofisico del lavoratore
Rischi legati all’organizzazione: progettazione ed organizzazione del lavoro.

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4
Q

In cosa consiste l’errore umano?

A

Le caratteristiche cognitive del lavoratore influiscono sul proprio benessere lavorativo e le caratteristiche cognitive degli individui li spingono a compiere degli errori.

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5
Q

Teoria cognitiva di Rasmussen sui comportamenti dei lavoratori?

A

Rasmussen ha proposto una classificazione del comportamento dell’uomo suddivisa in tre tipologie:
- Skill-based: comportamenti automatici che si usano in situazioni specifiche di routine. Sono quelli quotidiani che si usano quando si è ormai esperti e si entra in una routine.
-Ruled-based: basati su norme precise in det. circostanze. Li mette in atto perché ha ricevuto delle regole precise ‘’se c’è questa situa devi fare questo, altrimenti quest’altro’’.
-Knowledge-based: quando ci si trova di fronte ad una situazione sconosciuta e si deve attuare un piano per
raggiungere gli obiettivi attingendo alle conoscenze, expertise…

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6
Q

Teoria degli errori di Reason?

A
  • Errori skilled-based: SLIP, errore di abilita’, tutte quelle azioni eseguite diversamente da come pianificato, la persona sa
    come dovrebbe eseguire un compito ma non lo fa consapevolmente o meno esegue il compito in maniera
    non corretta. Non è osservabile,non si sa a che livello il lavoratore abbia modificato il suo comportamento.
    LAPSE, errori di esecuzione, l’azione ha un risultato diverso da quello atteso a causa di un fallimento della memoria non ricordo come si fa (es dimentico pin).è osservabile direttamente.

-Errori Ruled-based: errori di painificazione legati alle regole mistakes. Ci ritroviamo a portare avanti delle procedure che non consentono il raggiungimento dell’obiettivo; sbagliamo la regola.

-Errori Knowledge-based: Knowledge-based: l’errore si ha quando si ha una conoscenza insufficiente che porta a
intraprendere state sbagliate.

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7
Q

In cosa consistono le violazioni?

A

Tutte quelle azioni che vengono eseguite anche se
espressamente vietate da norme e hanno una ricaduta non solo sull’organizzazione, ma anche sul lavoratore sotto
forma di disagio.

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8
Q

Importanza della percezione del rischio?

A

Definiamo percezione del rischio la stima di un pericolo, derivante dalla valutazione della possibilità che
possa verificarsi un particolare incidente.
E ‘importante perché determina il grado di consapevolezza
per cui un lavoratore avverte che svolgere la propria attività o usare un certo strumento metta la sua sicurezza in
pericolo.
Un’elevata percezione di controllo è associata a una maggiore accettazione del rischio (a causa
dell’ottimismo irrealistico per cui la persona crede di essere meno esposta al rischio rispetto agli altri).

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9
Q

In cosa consiste l’analisi dei Near miss?

A

E’ l’analisi di un evento che avrebbe potuto avere conseguenze dannose ma che non si è concretizzato in incidente. Poteva succedere un disastro ma non è successo. Perché non è successo e perché si stava verificando? Analizzare questo evento
costituisce una opportunità di apprendimento per l’organizzazione e fornisce un segnale di allarme importante.

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10
Q

Perche’ e’ importante il locus of control?

A

Le persone con un locus of control esterno, e che quindi attribuiscono le cause degli eventi non a se stessi ma a fattori
esterni, sono propensi a una maggiore assunzione del rischio rispetto a coloro che hanno un locus of control interno.

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11
Q

In cosa consiste lo Swiss Cheese Model?

A

Dal momento in cui abbiamo un rischio fino a che
si verifichi un incidente deve verificarsi un allineamento tra ‘’i buchi del formaggio’’ che dal rischio portano
all’incidente. Da una parte l’organizzazione, così come il lavoratore, è a conoscenza dei rischi ma crede che quel
rischio abbia una bassa probabilità: ciò porta a una sottovalutazione del verificarsi dell’incidente.
Il modello dello swiss cheese dice che ciò è possibile grazie a vari fattori: influenze organizzative, non ci sono supervisioni del lavoro, non vengono messe in atto delle precondizioni degli atti pericolosi, il lavoratore compie atti pericolosi.
Si deve agire su tutto ciò per evitare che l’allineamento avvenga: sembra impossibile ma in realtà è più frequente di quanto sembri.

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12
Q

In cosa consiste l’ergonomia?

A

Ha quindi scopi sia sociali (salute, benessere, sicurezza), sia economici (la produttività, la competitività); considera gli aspetti psicologici e fisici dei lavoratori e mira a progettare soluzioni tecniche organizzative. Ciò che differenzia l’ergonomia dall’antropologia è il suo principale proposito: la progettazione. Coloro che si occupano di ergonomia contribuiscono alla
progettazione e valutazione di mansioni, attività, prodotti, ambienti e sistemi per renderli compatibili ai bisogni,
L’ERGONOMIA SI OCCUPA DEL RAPPORTO TRA L’UOMO E IL SUO AMBIENTE DI LAVORO,
RICORRENDO ALL’APPORTO SCIENTIFICO DI MOLTEPLICI DISCIPLINE QUALI L’INGEGNERIA, LA MEDICINA DEL
LAVORO, LA FISIOLOGIA, LA PSICOLOGIA.

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13
Q

Quali sono i principali scopi dell’ergonomia?

A
  1. Globalità di intenti: mettere d’accordo tutte le discipline. Non c’è una progettazione più importante dell’altra.
  2. Interdisciplinarità degli interventi
  3. Partecipazione dei lavoratori per il setting adeguato.
  4. I principi dell’ergonomia:
  5. Lo scopo è quello di aumentare l’efficienza dell’attività umana. La psicologia prende quindi piede insieme alle altre professioni.
  6. L’obiettivo è quello di minimizzare il costo per il lavoratore
  7. Ridurre lo stress e promuovere il benessere.
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14
Q

Su cosa opera l’ergonomia?

A
  1. microclima: parametri ambientali che regolano le condizioni climatiche di un luogo di lavoro
  2. illuminazione
  3. rumore
  4. carico di lavoro fisico
  5. sollevamento manuale dei carichi
  6. posture fisse prolungate
  7. ripetitività. La ripetitività è strettamente legata alla necessità di disporre di adeguati tempi di recupero
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15
Q

In cosa consiste la fatica mentale?

A

È sicuramente una diminuzione reversibile delle prestazioni e delle funzioni dell’organismo legata ad una diminuzione della soddisfazione verso il lavoro e un aumento dello sforzo effettuato per compierlo.
Nasce dall’interazione tra: i requisiti di un compito; le circostanze specifiche e esterne; le abilità le percezioni e i comportamenti dell’operatore.
La fatica mentale dipende dall’intensità, durata e andamento temporale dello strain mentale precedente.

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16
Q

Varie definizioni di Fatica mentale?

A

David definiva la fatica mentale come
direttamente connessa all’abbassamento dell’energia psichica. In seguito, Holding l’ha associata a un deficit nei
meccanismi di controllo cognitivi nel gestire le richieste mentali.

17
Q

Differenza tra fatica mentale e carico mentale?

A

Il concetto di fatica mentale (indicatore di effetto) va distinto da quello di carico mentale (indicatore di esposizione). Il carico
mentale di lavoro è la quantità di lavoro con impegno mentale che il lavoratore deve svolgere.
È possibile avere un sovraccarico mentale o un sottocarico mentale. Entrambe queste condizioni, con differenti meccanismi, possono determinare uno stato di fatica mentale.

18
Q

Quali sono altri concetti simili alla fatica mentale?

A

1) lo stressor è l’agente che causa lo stress;
2) lo stress un processo dinamico che coinvolge l’individuo nella sua interazione con l’ambiente;
3) il distress è fallimento adattivo della risposta;
4) l’eustress è energia ben utilizzata;
5) lo strain è lo sforzo psicologico e psicofisiologico di un individuo di fronte ad un’alta domanda ambientale.

19
Q

Come si valuta la fatica mentale?

A

Una delle prime proposte volte a misurare la fatica mentale, fa riferimento a quattro criteri di valutazione:
- soggettivi (valutati con questionari di autovalutazione dei sintomi della fatica);
- comportamentali (test di memoria, concentrazione, reattività);
- fisiologici (ritmi cerebrali, frequenza cardiaca, respiratoria);
- biochimici (alterazioni a livello ormonale).

La psicologia del lavoro fa riferimento principalmente a criteri soggettivi e comportamentali.

20
Q

Valutazione dello stress?

A

Molti approcci individuano principalmente due fonti di stress: fattori oggettivi (legati all’ambiente e alle condizioni di lavoro) e fattori di natura psicosociale.
I fattori oggettivi sono individuabili attraverso dati dell’azienda e specifiche check list attraverso cui valutare

I fattori psicosociali sono rilevabili attraverso l’analisi delle percezioni del lavoratore rispetto alla sua esperienza lavorativa, attraverso metodi quantitativi e qualitativi, e sono:
a)l’organizzazione e i processi di lavoro (orario, grado di autonomia, carico di lavoro);
b) la comunicazione;
c) Fattori soggettivi: come la sensazione di non poter far fronte alla situazione lavorativa, mancanza di aiuto, difficoltà a far
conciliare impegni lavorativi e familiari.

21
Q

Quanto incide lo stress sul lavoro?

A

Lo stress sul lavoro è il secondo problema di salute più frequente ed è dovuto a: forme precarie del contratto di
lavoro, irregolarità e flessibilità degli orari, insicurezza del posto di lavoro e intensificazione dell’impiego della forza
lavoro. Le conseguenze negative dovute ad una sovraesposizione allo stress posso colpire qualsiasi lavoratore,
indipendentemente da età e tipo di lavoro.

22
Q

Quali sono gli interventi per la riduzione del rischio per lo stress?

A
  1. migliorare la comunicazione e la gestione per chiarire gli obiettivi aziendali e il ruolo di ciascun lavoratore;
  2. migliorare l’organizzazione, l’ambiente di lavoro, le condizioni, i processi;
  3. potenziare la formazione di dirigenti e lavoratori
    per migliorare la loro consapevolezza e comprensione dello stress e come affrontarlo.