L'età orientalizzante Flashcards

VII secolo a.C.

1
Q

Cosa si intende per “età orientalizzante”?

A

Si intende un fenomeno di natura stilistica secondo cui l’arte greca si lascia invadere da motivi, temi, manufatti, tecniche appartenenti alle culture orientali per poi rielaborarli.

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2
Q

Perché “età ellenizzante” sarebbe una definizione ambigua?

A

Perché i contatti commerciali con Ciprio, la Fenicia e la Siria erano attivi dal IX secolo a.C., ma fino a una fase avanzata del Geometrico Tardo queste importazioni non avevano indebolito così tanto il sistema geometrico.

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3
Q

Quali furono i primi manufatti di questa epoca?

A

In seguito all’intensificazione di traffici con le culture orientali, sono stati prodotti grandi calderoni bronzei ornati da mostri terrifichi, phialai in argento e oro con teorie di animali mostruosi, raffinati oggetti in avorio e unguentari in alabastro.

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4
Q

Quali fenomeni attrassero gli orientali in Grecia?

A
  • scalo commerciale di Al-Mina nella zona dell’Oronte e l’emporio di Naucrati, concesso dai Greci al re Amasi affinché vi fondassero santuari
  • i ricchi dinasti orientali erano attirati dai doni votivi nei santuari di Olimpia, Delfi, Delo e Samo
  • ricche famiglie orientali vi si rifugiavano per sfuggire alla persecuzione assira
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5
Q

Quali furono le aree greche maggiormente influenzate dall’influsso orientale?

A

Furono le aree greche di zona ionica ed eolica, più a diretto contatto con le grandi culture asiatiche, adottando un lussuoso stile di vita che gli altri Greci avrebbero poi stigmatizzato.

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6
Q

Quali furono gli eventi che interessarono le poleis tra la fine dell’VIII secolo e l’inizio del VII?

A
  • intensificarsi della colonizzazione
  • avvento di legislatori e tiranni
  • leggi per iscritto = più vasta alfabetizzazione
  • tirannide
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7
Q

Quali sono gli elementi innovativi dell’architettura sacra del VII secolo a.C.?

A
  • passaggio a forme esteticamente più esigenti
  • blocco di pietra squadrata
  • tetto a tegole
  • terracotta della decorazione architettonica
    Con queste sperimentazioni si arriva a un progressivo e lento ordine dorico e ionico, che regoleranno le relazioni statiche e proporzionali degli elementi in gioco.
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8
Q

Heraion di Argo:

A
  • edificio originario dei Dori secondo Vitruvio
  • inizio del VII secolo a.C.
  • il più antico dei templi peloponnesiaci con peristasi
  • struttura allungata, 5/6 x 14 colonne sopra una terrazza tardogeometrica con peristasi lignea sormontata da capitelli in pietra molto piatti
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9
Q

Tempio di Poseidone a Istmia:

A
  • secondo quarto VII secolo
  • edificio periptero di 7 x 18 colonne
  • cella rettangolare di 100 piedi
  • pronao profondo
  • colonna centrale del lato breve è in asse con una fila di colonne interne che attraversano sia il naos che il pronao
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10
Q

Heraion di Olimpia (Peloponneso):

A
  • transizione dall’edificio di legno a quello in pietra
  • evoluzione della peristasi e della trabeazione
  • 650 a.C. : viene eretta una cella di 100 piedi, preceduta da un pronao di 20 con due colonne in ante (=distilo in antis). Verso la fine del secolo, l’edificio viene ricostruito con l’aggiunta di un opistodomo simmetrico al pronao e di una peristasi di 6 x 16 colonne
  • II secolo d.C.: suddivisione dello spazio della cella in piccole cappelle laterali, isolate da brevi lingue di muro cui si addossano due file di 8 colonne lignee su due piani con capitelli in pietra
  • centro del naos: statue di Zeus e Hera
  • prima scansione in pronao, cella e opistomodo, che diventerà poi canonica
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11
Q

Tempio di Dioniso a Yria (Peloponneso):

A
  • diviso in tre navate da due colonnati
  • fregio dorico di triglifi e metope
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12
Q

Tempio di Apollo a Thermos (Peloponneso):

A
  • senza pronao
  • opistodomo molto profondo
  • peristasi di 5 x 15 colonne lignee su tamburi di pietra che regge una trabeazione lignea e un fregio dorico inglobante metope con raffigurazioni mitiche
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13
Q

Hekatompedon II (Ionia):

A
  • santuario di Samo
  • costruito in seguito alla distruzione di quello precedente per via dell’alluvione del fiume Iambrasos
  • cella circondata da una peristasi di colonne o pali su basi rotonde, forse in legno
  • pronao tetrastilo sulla facciata
  • pali addossati alle pareti del naos
  • fregio litico continuo con guerrieri armati di lancia
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14
Q

Statuetta di Mantiklos:

A

Questo artista sconosciuto dedicò una statuetta ad Apollo con una dedica in esametri. La figura parla in prima persona e la dedica è di eco omerico; rappresenta probabilmente Apollo con l’arco nella sinistra e forse le frecce nella destra. È realizzata con la tecnica a fusione piena.

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15
Q

Chi è tradizionalmente l’iniziatore della scultura monumentale?

A

Dedalo di Creta (nome parlante, dal verbo “lavorare ad arte”). È un prototipo di artista e di arte plastica che conosce effettivamente le sue prime e più significative manifestazioni monumentali nel VII secolo a.C.

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16
Q

Qual è il “senso” della creazione artistica per i Greci?

A

L’artista greco non crea un’opera estraendola dalla propria personalità, in quanto artigiano si forma all’interno di un patrimonio di tradizioni tecniche e iconografiche che fa proprie per poi eventualmente innovarle mediante piccole varianti.

17
Q

Cosa sono gli xoana e i sphyrelata?

A

Sono entrambe figure di piccolo formato degli inizi del VII secolo a.C. rinvenute soprattutto a Creta, nel Peloponneso e nelle Cicladi.
- xoana: statuette di culto, spesso aniconici di vari materiali, ma soprattutto intagliati nel legno
- sphyrelata: statue di non piccole dimensioni, ottenute martellando una lamina di bronzo e piegandola intorno a un nucleo di legno a cui la lamina viene inchiodata (tecnica orientale, poi rimpiazzata dalla fusione cava). Un esempio è la triade che ritrae Apollo insieme a Latona e Artemide, rinvenuta nel tempio dedicato al dio a Deplhinios (oikos quadrangolare con focolare e altare per gli sphyrelata) e risalente a fine VIII secolo a.C. (figureìa di Apollo = più vitae; figure femminili = statiche).

18
Q

Cos’è la Dama di Auxerre?

A

È una statua femminile in pietra calcarea di origini ignote, ma sicuramente di età orientalizzante. È coperta da un lungo peplo e da una cintura possente, ha capelli acconciati simmetricamente e le forme del corpo presentano un vigore e una forza nuove. Fu scoperta da Maxime Colligon.

19
Q

Dove abbiamo trovato delle sculture femminili simili alla dama di Auxerre?

A

Nel tempio A di Priniàs, a Creta (metà VII secolo a.C.), con struttura a naiskos senza peristasi con al centro un focolare. La novità sono le statue di pietra. La ricostruzione colloca le due dee, sedute di fronte, sull’architrave con il fregio di animali sotto.

20
Q

Quali sono le origini della kore e del kouros in Grecia?

A
  • kore: figura femminile vestita stante, eventualmente seduta, difficilmente collegabile con le figure geometriche precedenti, probabilmente è stato elaborato a Creta da maestri greci seguendo i modelli orientali. Dall’acropoli di Micene provengono alcuni rilievi in calcare databili 640-630 a.C., quello meglio conservato rappresenta una donna con peplo e mantello i cui tratti ricordano la Dama di Auxerre. Nell’Heraion di Olimpia è stata rinvenuta una testa di Hera (bocca tagliente, naso largo, occhi con iridi e pupille incise)
  • kouros: figura maschile nuda, in posizione eretta, braccia dritte o appena piegate lungo i fianchi, pugni chiusi e una gamba leggermente avanzata. Pare possa essere associata a questa scultura un’origine egiziana, il primo kouros è stato trovato a Delfi e risala a metà VII secolo. La pettinatura richiama i tratti dedalici, mentre la struttura è ordinata intorno a un asse centrale immaginario.
21
Q

Cos’è il kolossòs? Quali esempi possiamo citare?

A

Il termine indica qualcosa di eretto, piantato nel terreno, immobile e inamovibile. Un esempio è la statua di Apollo in marmo che i Nassii dedicarono al dio nei primi anni del VI secolo a.C. I frammenti ci restituiscono solo il torso e mostrano una figura maschile nuda con cintura alla vita (disegno di Ciriaco d’Ancona = volto). Quello di Melanes fu abbandonato in avanzato stato di lavorazione a causa di una frattura degli arti inferiori.

22
Q

Kore di Nikandre:

A
  • h = 1,65 m
  • marmo di Nasso
  • rinvenuta a Delo nella parte dell’Artemision arcaico
  • dedica ad Artemide da parte di Nikandre (= funzione votiva)
  • donna eretta con braccia aderenti al corpo
  • vestita con il peplo cinto alla vita
  • trecce simmetriche
23
Q

Oltre ai kouroi, in che altre opere ritroviamo l’influsso orientale?

A

Nei manufatti in bronzo, terracotta e avorio, che a volte è difficile capire se siano addirittura oggetti di importazione orientale. Si tratta di calderoni collocati su supporti troncoconici in lamina, con la bocca decorata da protomi di grifoni e di leoni, sfingi e sirene.

24
Q

Cosa raffigura la lamina dell’Heraion di Argo?

A

Due donne dai tratti dedalici. Quella a sinistra colpisce violentemente l’altra, per cui si è ipotizzato che raffigurasse l’omicidio di Cassandra da parte di Clitemnestra.

24
Q

Quale altro manufatto proviene da Samo?

A

Una figura maschile inginocchiata in avorio, con occhi a intarsio, forse elemento decorativo di una lira; la nudità è interrotta solo da una cintura e ricorda quella dei kouroi cicladici.

25
Q

Cosa sono i pithoi? Citare un esempio

A

Sono manufatti estremamente impegnativi dal punto di vista tecnico, rinvenuti nelle Cicladi e spesso utilizzati in contesti funebri. Un esempio è il pithos di Mykonos con scene di Ilioupersis, in cui spicca il cavallo degli Achei e una sequenza di quadretti metopali che mostrano la brutalità della guerra.

26
Q

Quali invenzioni artistiche si attribuiscono a Corinto?

A
  • tegole fittili
  • coroplastica
  • pittura
27
Q

Caratteristiche dello stile protocorinzio:

A
  • stile delle ceramiche di Corinto, che si evolve dagli stilemi di età geometrica
  • dal 720 fino al terzo quarto del VII secolo a.C.
  • immissione nelle ceramiche di elementi nuovi di origine orientale, sia nella sintassi decorativa sia nella forma dei contenitori stessi
  • ceramiche piccole, sottili di spessori, fatti di argilla quasi bianca e decorati con vernice che tende al rossastro o al nero; l’ornato è miniaturistico, di cui fanno parte sia fasce orizzontali e verticali sia raffigurazioni di animali e mitologiche
  • produzione di coppe, kotylai, aryballoi
28
Q

Perché sono importanti gli aryballoi di Corinzio? Perché lo sono anche le fondazioni delle colonie?

A

Perché grazie alla loro evoluzione (prima globulari, poi conici, ovoidi e piriformi) ha permesso di individuare le principali fasi dello stile protocorinzio
- Antico
- Medio
- Tardo
Inoltre, grazie alle date di fondazioni delle colonie in Magna Grecia e Sicilia e ai ritrovamenti in quelle colonie, è possibile scandire i periodi di ciascuna di queste scansioni
- PCA: 720-690 a.C.
- PCM: 690-650 a.C.
- PCT: 650-630 a.C.

29
Q

Caratteristiche dei vari periodi dello stile proocorinzio:

A
  • PCA: ingresso di motivi animaleschi, dapprima senza un ordine compositivo preciso, sulle superfici ceramiche, ripartiti in fregi sovrapposti in fasce. Sullo sfondo, rosette, trecce e spirali di discendenza orientale. Lo scopo è decorativo e i corpi sono realizzati ancora a silhouette
  • PCM: le figure alludono ora più chiaramente a racconti, gli elementi sono disposti in fregi miniaturistici e dipinti con la tecnica a figure nere (es. aryballos di Tebe = Bellerofonte contro la Chimera, attribuita al Pittore della Scacchiera)
  • PCT: compaiono forme vascolari maggiori, come l’olpe. Un noto esemplare è l’Olpe Chigi, rinvenuto in una tomba a Veio, in Etruria, forse dono di un principe della zona. Nel primo fregio ci sono schiere di olpiti, nel punto di massima estensione del vaso invece, il giudizio di Paride.
30
Q

Descrivere la tecnica a figure nere:

A

Sulla figura, tracciata a silhouette in nero/bruno, i pittori corinzi intervengono a delineare dettagli con graffiti e sovraddipinture in vernice paonazza e gialla. I dettagli sono aggiunti col graffito.

31
Q

Cosa si intende per “ceramica protoattica”? Citare esempi

A

Si intendono i vasi attici figurati di età orientalizzante.
- Hydria del Pittore di Analatos (fine VIII secolo-inizio VII sec a.C.): decorazioni plastiche di serpenti sul labbro + scontro tra leoni accompagnato da motivi geometrici
- Anfora: forma tardogeometrica, con decorazione plastica di serpenti e articolazione tettonica quasi annullata per le pareti di argilla delle anse.

32
Q

Cosa si intende per “stile bianco e nero”? Citare esempi

A

È una tecnica nella quale gli artigiani fecero uso del bianco per enfatizzare alcuni dettagli. Per esempio, l’anfora del Pittore di Polifemo, rinvenuta a Eleusi rappresenta Perseo che, dopo aver decapitato Medusa, è inseguito dalle sorelle di questa e protetto da Atena. Ci sono poi la scena delle Gorgoni e l’accecamento di Polifemo da parte di Odisseo. La fuga di Odisseo e dei suoi compagni si trova invece su una brocca da Egina eponima del Pittore della Brocca degli arieti