L'età orientalizzante Flashcards
VII secolo a.C.
Cosa si intende per “età orientalizzante”?
Si intende un fenomeno di natura stilistica secondo cui l’arte greca si lascia invadere da motivi, temi, manufatti, tecniche appartenenti alle culture orientali per poi rielaborarli.
Perché “età ellenizzante” sarebbe una definizione ambigua?
Perché i contatti commerciali con Ciprio, la Fenicia e la Siria erano attivi dal IX secolo a.C., ma fino a una fase avanzata del Geometrico Tardo queste importazioni non avevano indebolito così tanto il sistema geometrico.
Quali furono i primi manufatti di questa epoca?
In seguito all’intensificazione di traffici con le culture orientali, sono stati prodotti grandi calderoni bronzei ornati da mostri terrifichi, phialai in argento e oro con teorie di animali mostruosi, raffinati oggetti in avorio e unguentari in alabastro.
Quali fenomeni attrassero gli orientali in Grecia?
- scalo commerciale di Al-Mina nella zona dell’Oronte e l’emporio di Naucrati, concesso dai Greci al re Amasi affinché vi fondassero santuari
- i ricchi dinasti orientali erano attirati dai doni votivi nei santuari di Olimpia, Delfi, Delo e Samo
- ricche famiglie orientali vi si rifugiavano per sfuggire alla persecuzione assira
Quali furono le aree greche maggiormente influenzate dall’influsso orientale?
Furono le aree greche di zona ionica ed eolica, più a diretto contatto con le grandi culture asiatiche, adottando un lussuoso stile di vita che gli altri Greci avrebbero poi stigmatizzato.
Quali furono gli eventi che interessarono le poleis tra la fine dell’VIII secolo e l’inizio del VII?
- intensificarsi della colonizzazione
- avvento di legislatori e tiranni
- leggi per iscritto = più vasta alfabetizzazione
- tirannide
Quali sono gli elementi innovativi dell’architettura sacra del VII secolo a.C.?
- passaggio a forme esteticamente più esigenti
- blocco di pietra squadrata
- tetto a tegole
- terracotta della decorazione architettonica
Con queste sperimentazioni si arriva a un progressivo e lento ordine dorico e ionico, che regoleranno le relazioni statiche e proporzionali degli elementi in gioco.
Heraion di Argo:
- edificio originario dei Dori secondo Vitruvio
- inizio del VII secolo a.C.
- il più antico dei templi peloponnesiaci con peristasi
- struttura allungata, 5/6 x 14 colonne sopra una terrazza tardogeometrica con peristasi lignea sormontata da capitelli in pietra molto piatti
Tempio di Poseidone a Istmia:
- secondo quarto VII secolo
- edificio periptero di 7 x 18 colonne
- cella rettangolare di 100 piedi
- pronao profondo
- colonna centrale del lato breve è in asse con una fila di colonne interne che attraversano sia il naos che il pronao
Heraion di Olimpia (Peloponneso):
- transizione dall’edificio di legno a quello in pietra
- evoluzione della peristasi e della trabeazione
- 650 a.C. : viene eretta una cella di 100 piedi, preceduta da un pronao di 20 con due colonne in ante (=distilo in antis). Verso la fine del secolo, l’edificio viene ricostruito con l’aggiunta di un opistodomo simmetrico al pronao e di una peristasi di 6 x 16 colonne
- II secolo d.C.: suddivisione dello spazio della cella in piccole cappelle laterali, isolate da brevi lingue di muro cui si addossano due file di 8 colonne lignee su due piani con capitelli in pietra
- centro del naos: statue di Zeus e Hera
- prima scansione in pronao, cella e opistomodo, che diventerà poi canonica
Tempio di Dioniso a Yria (Peloponneso):
- diviso in tre navate da due colonnati
- fregio dorico di triglifi e metope
Tempio di Apollo a Thermos (Peloponneso):
- senza pronao
- opistodomo molto profondo
- peristasi di 5 x 15 colonne lignee su tamburi di pietra che regge una trabeazione lignea e un fregio dorico inglobante metope con raffigurazioni mitiche
Hekatompedon II (Ionia):
- santuario di Samo
- costruito in seguito alla distruzione di quello precedente per via dell’alluvione del fiume Iambrasos
- cella circondata da una peristasi di colonne o pali su basi rotonde, forse in legno
- pronao tetrastilo sulla facciata
- pali addossati alle pareti del naos
- fregio litico continuo con guerrieri armati di lancia
Statuetta di Mantiklos:
Questo artista sconosciuto dedicò una statuetta ad Apollo con una dedica in esametri. La figura parla in prima persona e la dedica è di eco omerico; rappresenta probabilmente Apollo con l’arco nella sinistra e forse le frecce nella destra. È realizzata con la tecnica a fusione piena.
Chi è tradizionalmente l’iniziatore della scultura monumentale?
Dedalo di Creta (nome parlante, dal verbo “lavorare ad arte”). È un prototipo di artista e di arte plastica che conosce effettivamente le sue prime e più significative manifestazioni monumentali nel VII secolo a.C.