L'età dello stile severo Flashcards
480-450 a.C.
Contesto storico = 480 a.C.:
Atene esce vittoriosa dalle Guerre Persiane e impone la sua egemonia su tutta la Grecia centrale, superando anche le altre città della Lega delio-attica e rompendo definitivamente i rapporti con Sparta (ponendo le basi per la futura Guerra del Peloponneso). In Sicilia vengono sconfitti i Cartaginesi a Imera, quindi i tiranni di Agrigento e Siracusa diventano difensori dei valori della grecità nei confronti dei barbari. È un clima politico di rinnovamento e di esaltazione nazionalistica.
Cosa si intende con “stile severo”?
L’aggettivo traduce letteralmente il tedesco “streng” introdotto da Winckelmann nella sua “Storia dell’arte dell’antichità” e traduce a sua volta il latino “durus, rigidus, austerus”. Il termine indica la scultura anteriore a Fidia e nasce dall’osservazione dei volti delle sculture della prima metà del V secolo che hanno perso oltre al sorriso arcaico ogni tipo di manierismo tardoantico. In realtà, si tratta anche di un nuovo linguaggio figurativo, che affronta i primi tentativi di introspezione. L’uomo non è visto solo in merito alla sua struttura fisica, ma come essere umano che guarda al suo destino (=in questi anni prende piede anche il genere della tragedia).
Quali sono le caratteristiche della scultura severa?
- abbandono dell’assialità arcaica, il tronco è bilanciato sulle gambe (una portante e l’altra flessa)
- le membra si muovono assecondando la diversa distribuzione del peso corporeo
- semplicità delle forme e dei panneggi = nuova armonia
- resa di vene, arterie e muscoli = risultato delle conquiste della scienza medica
- raffigurazione dei caratteri e degli stati d’animo, delle età mature
- sviluppo dei grandi cicli scultorei di Olimpia e di Selinunte = perfezionamento strutturale del tempio dorico
- megalografie di Polignoto di Taso
Cosa viene ricostruito ad Atene dopo le Guerre Persiane?
Gli Ateniesi avevano deciso di lasciare ben visibili i danni del saccheggio a opera dei Persiani, per cui le sculture e gli ex voto vennero seppelliti come elementi di un corredo funebre. Il programma architettonico rimase fermo fino al 447 a.C., quando Pericle con il tesoro della Lega darà il via alla ricostruzione dell’Acropoli e dei suoi templi. Nel 479 a.C. Temistocle farà frettolosamente ricostruire la cinta muraria anche usando materiale di rimpiego. Nell’acropoli del Ceramico invece vi è un monumento funerario caro ai gruppi aristocratici.
Tempio di Zeus a Olimpia:
- tempio dorico
- architetto = Libon dell’Elide
- peristasi 6 x 13 colonne
- cella dotata di pronao e opistodomo, divisa in tre navate da due file di sette colonne ciascuna poste su doppio ordine
- navata centrale = semplice corridoio con statue di culto
- h complessiva = 20 m
- tetto a doppio spiovente ricoperto di tegole di marmo, mentre il resto dell’edificio era in calcare conchiglifero locale rivestito di stucco bianco
- colori = rosso, blu, nero
- complessa decorazione in marmo pario arricchita con dettagli metallici
- CORREZIONI OTTICHE: i fusti delle colonne hanno una leggera entasis, le colonne ai lati maggiori e le prime 2 di ciascun lato corto hanno un’inclinazione interna di 60 mm
- il modulo è dato dall’interasse delle colonne. Tutte le misure del tempio sono multipli e sottomultipli di questa misura
- costruito tra il 472 e il 457 a.C., cioè tra la battaglia tra Elei e Pisa e la battaglia di Tenagra (Sparta>Atene). Fu poi abbattuto da un terremoto
N.B. = Cos’è il modulo di un edificio?
È l’unità di misura che è alla base dei rapporti fra le varie parti che compongono un edificio.
Tempio di Nettuno a Poseidonia (=Salerno):
- in realtà dedicato ad Apollo o a Zeus
- peristasi 6 x 14 colonne
- cella inserita in modo simmetrico nella peristasi, con pronao e opistodomo
- alla cella si accede da una porta posta tra due muri che la celano
- nell’alzato si notano i restringimenti degli interessi angolari e lungo i lati leggerissimi spostamenti delle colonne rispetto al fregio
Tempio di Hera a Salinunte:
- pianta molto allungata
- piccola sala leggermente sopraelevata che comunica col fondo della cella
- peristasi di 6 x 15 colonne
- trabeazione particolarmente alta
- cella libera
- pronao e opistodomo decorati da metope scolpite con episodi del mito
Cosa caratterizza i templi di stile severo delle colonie d’Occidente?
Permettono di cogliere meglio le nuove norme dell’ordine dorico che si manifestano nella perfetta simmetria della cella, con l’opistodomo che corrisponde al pronao, la cadenza regolare delle colonne della peristasi che hanno il capitello più rigido per il taglio obliquo dell’echino, la messa a punto del conflitto angolare. Un esempio è il tempio della Concordia di Agrigento.
Santuario di Olimpia:
- santuario panellenico (legato alla saga di Pelope e all’istituzione dei giochi olimpici da parte di Eracle)
- monumentalizzazione graduale che culmina nei secoli V e IV a.C. per poi essere ripresa in età romana
- offerte di ceramiche, tripodi e statuette di terracotta e di bronzo
- il suo primo edificio monumentario è il tempio di Hera, della fine del VII secolo, poi verrà costruito nel secondo quarto del V il tempio di Zeus
- officina di Fidia conservata fuori dall’Altis
- nell’area interna del temenos viene costruito il Metroon e la stoà di Eco
- fuori dall’Altis = Leonidaion
- ninfeo di Erode Attico
- costruzione alterna finché non sarà chiuso nel 394 d.C. con l’Editto di Teodosio
Come si presenta il ciclo decorativo del tempio di Zeus?
Sono decorate le metope del pronao e dell’opistodomo, in tutto 12, e i frontoni; le metope della peristasi erano invece lisce. Probabilmente erano state messe in opera nel 460 a.C. Le metope hanno come unico tema le 12 fatiche di Eracle. Nel corso della narrazione, sia la figura dell’eroe che quella di Atena subiscono un mutamento psicologico: Eracle abbandona l’atteggiamento insicuro per assumere quello deciso ed eroico, mentre Atena cambia dall’aspetto giovanile a quello maturo. Il frontone est presentava la saga di Pelope: al centro si ergeva Zeus, raffigurato nudo e seguendo i canoni della scultura severa, mentre ai suoi lati c’erano Pelope e Ippodamia e Enomao con la moglie Sterope. Il re dell’Elide è rappresentato con la bocca che scopre i denti, per raffigurare il suo dolore. A fianco di Ippodamia c’è un’ancella inginocchiata, una quadriga e la figura di un vecchio, seguono un giovane accovacciato e un personaggio sdraiato (= fiume Cladeo). Nell’ala sinistra del timpano ci sono uno stalliere, la quadriga, l’auriga, un indovino e la personificazione dell’Alfeo. Sul frontone ovest è rappresentata la lotta tra i Lapiti e i Centauri, in cui i corpi sono aggrovigliati gli uni sugli altri. Al centro vi è Apollo nel tentativo di svenare la violenza dei Centauri. A destra Piritoo e a sinistra Teseo; a sx di Piritoo Deidamia (bocca socchiusa = smarrimento, paura, pudore) e Eurizione. Segue una lapitessa presa per i capelli da un centauro. Nell’ala destra, dopo il gruppo Teseo + lapitessa e centauro, c’è il gruppo del “morditore”: un lapita assalta da dietro le spalle un centauro, che si difende mordendogli il braccio. Infine, il terzo gruppo formato da un centauro assalitore di una lapitessa e da un lapita che le corre in aiuto in senso opposto.
Cosa rappresentano i due frontoni del tempio di Zeus?
- Frontone ovest = contrasto tra l’elemento civile e quello selvaggio
- Frontone est = i valori della città, del matrimonio e dell’agone.
Quale elemento nuovo compare in tutte le opere della generazione dello stile severo?
La ponderazione, ossia il nuovo equilibrio delle membra e dei volumi del corpo.
Statuetta di atleta di Adrano:
- bronzo
- h = 19,5 cm
- muscolatura ben articolata e coordinata ai movimenti degli arti
- gamba destra che sostiene il peso del corpo che si contrae lungo lo stesso lato
- testa abbassata per seguire il gesto della mano
- capigliatura liscia e a calotta
- 470-60 a.C.
Altre opere scultoree dello stile severo:
- APOLLO DI KASSEL: gamba destra flessa, sinistra ferma, il piede di poco spostato lateralmente in avanti, la testa rivolta verso la mano sinistra che probabilmente sorreggeva l’arco
- BRONZO A DI RIACE: rinvenuto nel 1972, raffigura un uomo maturo, barbato, dai capelli sciolti in ricci trattenuti da una benda, la bocca socchiusa a mostrare i denti d’argento. Gamba dx portante, sx flessa con il piede avanzato e girato, spalle orizzontali, testa girata verso dx, braccio sx piegato a sorreggere lo scudo ora mancante. L’anatomia dettagliata mette in risalto la muscolatura e la struttura ossea. Prodotto ad Argo.
- BRONZO B DI RIACE: guerriero con scudo, lancia ed elmo, il lato destro corrispondente alla gamba portante è contratto causando l’abbassamento della spalla. Il movimento del bacino provoca uno spostamento verso sinistra. Prodotto ad Atene.
- AURIGA DI DELFI: giunta a noi perché sepolta nel 373 a.C. da un terremoto, doveva trovarsi sulla terrazza che sovrasta il tempio di Apollo a fianco del teatro dove furono rinvenuti nel 1896 frammenti di una quadriga di bronzo che portava la dedica di Polyzalos. L’auriga manca solo del braccio sinistro, coperto da una lunga tunica e con i capelli ricci fermati da una benda. Dal busto si intuisce che è raffigurato mentre si volge verso destra, compiendo il giro della vittoria. Realizzata tra il 478 e il 466 a.C.