Il primo Ellenismo e l'arte di Pergamo Flashcards

1
Q

Qual è l’ambiente artistico dopo la morte di Alessandro?

A

La generazione immediatamente successiva ad Alessandro è dominata da un grande spirito di gigantismo, il che è visibile dalle numerose costruzioni colossali di questo periodo, come il faro-torre di Alessandria (= nuovo centro principale della cultura greca)

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2
Q

Serapide di Briasside:

A
  • dio in cui confluivano lo Zeus ellenico e l’Osiride egiziano
  • sorretto all’interno da un’intelaiatura in legno che sorregge il corpo in avorio e altri metalli
  • modio sulla testa, che simboleggia il grano e quindi la fertilità
  • seduto su un trono
  • con la sinistra tiene lo scettro (=Zeus), con la destra accarezza un cerbero (=Ade)
  • influsso della tradizione ellenica e locale
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3
Q

Tyche di Eutichide:

A
  • statua bronza commissionata dal re Seleuco di Siria per celebrare la fondazione di Antiochia, ci restano solo copie
  • schema della figura femminile seduta e riccamente drappeggiata
  • ingrandimento di cinque volte delle dimensioni naturali
  • torsione accentuata dall’accavallamento delle gambe, su cui poggia la mano destra che regge le messi
  • seduta su un elemento rappresentante il paesaggio
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4
Q

Helios di Carete:

A
  • ci sono giunte solo copie
  • in origine era una statua di bronzo cava ancorata al terreno, alta 32 m
  • il dio avanza nudo con la mano sinistra che regge l’arco e la destra che tiene una fiaccola dorata
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5
Q

Sarcofago di Alessandro:

A
  • in realtà non era destinato ad Alessandro
  • sarcofago marmoreo, con coperchio a doppio spiovente e i quattro lati della cassa ornati da rilievi raffiguranti scene di guerra
  • tradizione asiatica del sarcofago inteso come edificio funerario
  • fine IV secolo a.C. circa, probabilmente è la tomba di Abdalonimo
  • è rappresentata la battaglia tra Greci e Persiani, in cui spicca Alessandro. Forse al centro c’è il compagno Efestione, che avrebbe posto Abdalonimo sul trono
  • vi è anche una scena di caccia in cui un Greco e un Persiano uccidono insieme un cervo
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6
Q

Come vengono scolpiti i ritratti nel III secolo a.C.? Citare esempi

A

Con Alessandro si afferma l’abitudine a riprodurre fisionomie di singoli e oltre ai dinasti, si fanno scolpire anche uomini che simboleggiano la conservazione delle virtù civili, come filosofi e oratori. Di fatto le sculture rappresentano l’uomo in piedi o seduto, con la barba e con l’himation. Celebri sono i ritratti postumi di Omero, Demostene e Posidippo.

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7
Q

Quale soggetto divino viene più volte rappresentato durante questo periodo?

A

Vengono riprodotte in grande quantità statue di Afrodite, prendendo ispirazione dall’Afrodite di Cnido di Prassitele, che aveva suscitato grande scalpore per la totale nudità e una consequenziale produzione di repliche. Tra queste la più celebre è l’Afrodite dei Musei Capitolini, rappresentata con una diversa acconciatura e nell’atto di coprirsi le nudità con le mani. La ponderazione delle gambe è leggermente cambiata e le mani la fanno tendere un po’ in avanti. Oltre a questa, sono state scolpite altre statue della dea colta in altri gesti, come le Afroditi anadyomenai oppure quelle con i fianchi coperti da un panneggio.

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8
Q

Afrodite di Milo:

A
  • celebrata a Parigi come simbolo della libertà sessuale
  • forte connotazione erotica, dato il nudo femminile
  • maggiore solidità della statua e forte simmetria della testa, curvatura dell’anca destra
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9
Q

Afrodite accovacciata:

A
  • artista = Doidalsas
  • dea che si piega per avvicinarsi all’acqua, tanto da sedersi con il tallone destro
  • rotazione accentuata dell’incrociarsi tra le braccia
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10
Q

Damofonte di Messene, opera:

A

Gruppo di Despoina a Licosura = basamento di 8 m nella cella di un santuario della dea, su cui si ergevano quattro figure. Al centro, le due statue sedute di Despoina e di Demetra, ai lati quelle più ridotte di Artemide e di Anito. Sono state ritrovate le teste, con la parte posteriore cava e completata in stucco e risalgono al III secolo a.C.

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11
Q

Testa da Egina:

A
  • Pausania la descrive come testa di Zeus dell’ateniese Euclide
  • grandi ciocche fluenti della capigliatura e della barba
  • occhi e labbra sottolineati dalla nettezza del taglio
  • ispirata allo Zeus olimpico
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12
Q

Poseidone di Milo:

A
  • tipo della divinità barbata e stante
  • destra sollevata ad appoggiarsi al tridente
  • mantello che gli copre i fianchi con corpose pieghe
  • ampio passo finalizzato a enfatizzare l’epifania
  • occhi infossati e vicini e superfici gonfie = espressività del volto
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13
Q

Nike di Samotracia:

A
  • collegata a Rodi, in una delle vicende belliche che segnarono il passaggio tra III e II secolo a.C.
  • rinvenuta spezzata in più frammenti, dentro a una grande vasca circolare in un santuario dei Cabiri, a Samotracia. L’intero monumento era composto da una prua di nave, il che rimanderebbe a una vittoria ottenuta sui mari
  • raffigurata secondo il modello classico
  • chitone = panneggio bagnato
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14
Q

Tempio di Apollo Didimeo presso Mileto:

A
  • iniziato già nel VI secolo a.C. e poi distrutto dai Persiani
  • era lungo 88 m e largo 41, 21 colonne sui lati lunghi, 8 sulla facciata est e 9 su quella ovest
  • ricostruito nel 313 a.C., presenta un podio lungo 110 x 51 m, con doppia fila di colonne ioniche, 21 sui lati lunghi e 10 sulla facciata
  • le decorazioni della trabeazione, dei capitelli e delle basi delle colonne riprendono quelle arcaiche ma sono più ricche e accurate
  • scalinata di 14 gradini che fanno salire al vestibolo, occupato da 20 colonne alte 20 m
  • due corridoi che portano allo spazio scoperto centrale
  • in fondo, c’è il piccolo tempio con la statua restituita da Seleuco I
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15
Q

Tempio di Artemide a Sardi:

A
  • si rifà all’architettura ionica arcaica
  • 8 colonne sulla facciata e 20 sui lati lunghi
  • muri della cella in asse con la terza e la terz’ultima colonna dei lati corti e con la quarta e la quart’ultima colonna dei lati lunghi
  • vestibolo e opistodomo preceduti da ulteriori colonne
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16
Q

Chi era Ermogene di Alabanda? Quali opere ricordiamo?

A

Fu un grande teorizzatore dell’ordine ionico. Tra i templi che fece costruire, ricordiamo quello di Dioniso a Teo, i templi di Zeus Sosipoli e di Artemide Leucofriene a Magnesia sul Meandro.

17
Q

Tempio di Artemide Leucofriene a Magnesia sul Meandro:

A
  • peristasi di 8 x 15 colonne ioniche
  • lunghezza dell’intercolumnio = modulo su cui viene costruito l’intero tempio.
  • Rapporto 2 : 2 : 1 tra vestibolo, adyton e opistodomo
  • cella circondata da un corridoio ampio due intercolumnii
18
Q

Tempio di Atena a Lindo:

A
  • nasce come tempio dorico, poi ricostruito come dorico tetrastilo anfiprostilo
  • ingresso tramite scalinata in cima alla quale fu aggiunta una facciata monumentale con una fila di 10 colonne racchiusa tra due bastioni sporgenti, anch’essi circondati da colonne
  • alle 10 colonne della facciata corrispondevano cinque porte, che davano accesso al cortile del tempio cinto da colonnati
19
Q

Tempio di Asklepios a Coo:

A
  • altare monumentale e tempio costruiti agli inizi del III secolo a.C.
  • II sec. = in una terrazza più bassa viene creato un piazzale circondato su tre lati da un porto dorico, il quarto lato era occupato da un muro di sostegno
  • terrazza quadrangolare superiore, con portici su tre lati
  • sull’asse principale una scalinata d’accesso portava dal vecchio altare al nuovo tempio dorico periptero con sei colonne sulla fronte
20
Q

Cosa sono le stoài?

A

Sono delle specie di corridoi che vengono introdotti negli edifici pubblici che consentono il prolungarsi delle attività dell’agorà anche in presenza di intemperie.

21
Q

Quale importante edificio venne costruito a Priene in questi anni?

A

Intorno al 150 a.C. venne costruito un edificio a pianta quadrata 20 m per lato, occupato all’interno da gradinate su tre lati = Bouleuterion, collegato all’agorà da una lunga stoà.

22
Q

Come era strutturata l’acropoli di Pergamo?

A

Il lato nord era occupato da apprestamenti militari e residenza del dinasta, verso sud l’orografia inizia a essere regolarizzata in una serie di terrazze quadrangolari che si aprono a ventaglio sullo strapiombo. La prima, più alta, è dedicata al santuario di Atena e fiancheggiata su tre lati delle stoài con colonnati regolari.

23
Q

Donario Galata:

A
  • dedicato ad Atena da Attalo I in onore della sua vittoria sui Galati, probabilmente scolpito da Epigono
  • composto da varie statue poste su un piedistallo probabilmente cilindrica
  • due delle statue sono state identificate con delle copie romane probabilmente richieste da Giulio Cesare
  • prima statua = Galata suicida, rappresentato in tutta la sua vigoria fisica, mentre tiene per un braccio un personaggio femminile abbandonato alla morte. Il brusco volgersi a lato mostrano la sua orgogliosa fierezza, accentuata dallo sguardo. Le linee verticali si volgono poi improvvisamente verso il basso nella linea della spada. Le grosse ciocche, le sopracciglia folte e i baffi indicano la sua provenienza galata. Anche la capigliatura della donna è galata; è rappresentata col volto che tende verso il basso come il braccio destro e insieme alle pieghe del vestito.
  • seconda statua = Galata morente, caratterizzato da una forte drammaticità grazie alla smorfia di dolore. Rappresentato nudo, a terra, sul proprio scudo. Il braccio destro tenta invano di farlo rialzare, mentre il sinistro sembra voler fermare il sangue che sgorga dalla ferita. La sua etnicità si riconosce anche dal torque. Infine, vicino allo scudo ci sono anche la sua spada e la tromba di guerra.
24
Q

Gruppo del Pasquino:

A
  • giunta la copia romana
  • Menelao che trascina il corpo senza vita di Patroclo, simile al Galata suicida e al gruppo di Achille che trascina il corpo senza vita di Pantesilea
  • Menelao è rappresentato con barba e corpo muscoloso, ornato da mantello ed elmo, mentre Patroclo imberbe è completamente abbandonato dalle forze, come dimostrano le gambe trascinate sul terreno e le braccia penzolanti o il capo gettato all’indietro
25
Q

Supplizio di Marsia:

A
  • disposizione diversa rispetto agli altri gruppi ma stessa drammaticità
  • Marsia si trova con le braccia legate e appeso, con la muscolatura tesa in senso verticale, il suo volto si contorce in una smorfia mentre guarda lo scita che affila il coltello con cui lo ucciderà
26
Q

Toro Farnese:

A
  • copia romana in marmo
  • raffigurazione dei gemelli Anfione e Zeto, figli di Zeus e Antiope, che legano alle corna di un toro la regina di Tebe Dirce
  • ambientazione naturalistica, sulle rocce di una montagna = ambiente rodio
  • disposizione piramidale delle figure nello spazio
  • i corpi sono realizzati da linee ascensionali che culminano nella testa del toro
27
Q

Principe delle Terme:

A
  • bronzo del Museo delle Terme di Roma
  • giovane uomo in nudità eroica, con il peso sulla gamba destra e appoggiato con la mano sinistra su una lancia. La gamba sinistra è abbandonata a riposo mentre la mano destra è poggiata sul gluteo, secondo lo schema a chiasmo
  • testa leggermente rivolta verso destra, sopracciglia aggrottate, naso aquilino e bocca semiaperta = stile di Pergamo del II secolo a.C.
  • potrebbe rappresentare Attalo I o il fratello Eumene
28
Q

Altare di Pergamo:

A
  • successivo alla costruzione delle mura e della terrazza
  • dedicato a Zeus e ad Atena Niceforo (= portatrice di vittoria)
  • basamento quadrangolare di 36,40 x 34,20 m su cui poggiavano cinque gradini, sui quali si elevava un alto zoccolo rivestito di marmo
  • circondato da un portico ionico su tre lati
  • scalinata d’accesso messa in comunicazione con uno spazio centrale
  • decorazione = fregio alto 2,30 m che correva lungo tutto lo zoccolo raffigurando su una lunghezza di oltre 120 m la lotta tra dei e Giganti; un secondo fregio più piccolo rappresentava le imprese di Telefo
  • altare, tetti e porticati ornati di statue
29
Q

Fregio dell’altare di Pergamo, Gigantomachia:

A
  • intera lotta cosmica colta in un unico momento e rappresentata attraverso singole monomachie che si succedono con ritmo serrato, tutti elementi che fanno parte del “Barocco pergameno”
  • drammatico movimento che avvolge il tumultuoso ammassarsi dei singoli
  • figure che riempiono tutto lo spazio del rilievo
  • divinità principali = lato est, opposto alla gradinata. Qui Zeus e Atena richiamano il Poseidone e l’Atena del Partenone. Rispetto alla scultura di Fidia, qui il movimento delle vesti e lo spessore delle pieghe sono molto più enfatizzati. Più esagerati e rigonfi sono i muscoli del corpo
  • violento divaricarsi delle diagonali degli avversari = Porfirione tenta invano di proteggersi dall’aquila; a sx, Atena che abbatte Alcioneo afferrandolo per i capelli mentre un serpente lo avvolge. L’indagine dell’espressione dei volti è portata all’eccesso
  • più a dx, Ghe mentre rivolge lo sguardo e il volto al cielo in senso di patetica drammaticità
  • sopra Ghe, Nike
  • Artemide che si lancia contro un nemico ancor lontano, accompagnata dal suo cane
  • elemento filellenico e antiromano nella rappresentazione tipicamente greca della Gigantomachia
30
Q

Fregio dell’altare di Pergamo, Telefeia:

A
  • rilievo meno pronunciato
  • i personaggi sono disposti su diversi piani mentre il fondo è riempito da elementi paesaggistici
  • prima illustrazione = imbarcazione con cui Auge sarà abbandonata al mare e con cui raggiungerà Misia, la regione di Pergamo. Seduta sulle rocce, ha accanto due ancelle che le porgono oggetti coi quali riconoscerà il figlio
  • altre raffigurazioni che mostrano il legame tra Telefo e Pergamo = la sua difesa contro i Greci guidati da Achille, il ferimento di Telefo, il suo viaggio ad Argo e il suo riappacificarsi con i Greci che condurrà fino alla Troade. Infine i funerali di Auge o di Telefo.
  • scopo del fregio = dimostrare l’ascendenza divina degli Attalidi nonché i loro rapporti da un lato con la Grecia e dall’altro con l’Asia
  • costruzione attribuita a Eumene II, rimase incompiuto
  • numerose maestranze, unico linguaggio stilistico