L'età arcaica Flashcards

VI secolo a.C.

1
Q

Quale fu il principale evento dell’età arcaica?

A

Il formarsi e il consolidarsi del prestigio delle classi artigianali, grazie al controllo delle rotte commerciali, la piena padronanza delle tecniche e la presenza consolidata di sbocchi per le merci.

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2
Q

Cosa si intende con “colmata persiana”?

A

Si intende lo scarico di una parte delle macerie che gli Ateniesi trovano sull’Acropoli al loro ritorno, dopo le distruzioni a opera dei Persiani nel 480 e nel 479 a.C. Il termine risale agli scavi della fine del 1800. Secondo studi più recenti, la colmata persiana consta solo dei resti rinvenuti nel grande scarico a nord-ovest dell’Eretteo.

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3
Q

Quali sono le caratteristiche del tempio greco del VI secolo a.C.?

A

Durante questo secolo il tempio greco trova la sua espressione armonica. L’edificio periptero rispondeva a esigenze pratiche (riparo dalla pioggia) e cultuali/rituali (processioni).
- si uniscono il naos chiuso e il recinto aperto della peristasi in una connessione di disposizioni assiali e di rapporti modulari
- iniziano a svilupparsi gli elementi ornamentali dell’ordine ionico e dorico (colonna, capitello e trabeazione).

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4
Q

Quali furono le prime colonie greche a erigere templi?

A

Furono, all’inizio del VI secolo, Siracusa e Corcira (entrambe doriche). Raggiunsero una stabilità economica tale da poterselo permettere, per dare prova di pieno controllo delle risorse e conquistare il consenso della comunità.

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5
Q

Apollonion di Siracusa:

A
  • acropoli di Ortigia
  • tempio periptero esastilo (6 x 17 colonne)
  • colonnato dorico interamente in pietra
  • volume del tempio con proporzioni allungate, dovuto all’inserimento di un doppio colonnato in facciata
  • cella accessibile da un pronao distilo in antis
  • colonne monolitiche intorno
  • capitello: abaco quadrangolare, su cui poggia il blocco dell’architrave, echino a sezione circolare
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6
Q

Artemision di Corcira:

A
  • perstilio molto largo: probabilmente per la necessità di svolgere processioni
  • perstasi 8 x 17
  • cella con pronao e opistodomo distili in antis, con lo spazio interno suddiviso da un doppio ordine di colonne
  • nel frontone vi erano composizioni plastiche lapidee complesse
  • timpano: statua di una Gorgone con a fianco Pegaso e Crisaore. Nella parte discendente del triangolo trovano spazio narrazioni mitiche in scala minore.
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7
Q

Tempio di Apollo a Corinto:

A
  • sopra l’agorà
  • 7 colonne monolitiche di h = 6,40 m
  • pianta periptera esastila di 6 x 15
  • due celle contrapposte con pronao distilo in antis
  • prima applicazione delle correzioni ottiche nella curvatura dello stilobate con piano rigonfiato di qualche cm
  • echino dei capitelli più gonfio, di altezza quasi pari a quella dell’abaco
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8
Q

Chi è il Rhoikos? Qual è il suo merito?

A

È un architetto, inventore della livella e della squadra. Insieme a Theodoros, ideò a Samo il primo grande tempio diptero della Ionia intorno al 570 a.C.

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9
Q

Heraion di Samo del Rhoikos:

A
  • 52,5 x 105 m
  • orientato verso est
  • doppia peristasi di 8/10 colonne x 21 che si erge a protezione di una cella in poros locale (=132 colonne ioniche alte 18 m)
  • le colonne ioniche poggiano su una base in pietra, articolata in un profilo concavo e in una modanatura a profilo convesso (=toro) con scanalature separate da listelli
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10
Q

Artemision di Efeso:

A
  • costruito da Chersiphron e Metaghenes nel 560 a.C.
  • diptero di 59 x 115 m
  • triplice colonnato in fronte
  • assi dei muri della cella e delle colonne sono inseriti in una maglia ortogonale
  • alzato in marmo di Belevi, con decorazione fastosa nei rilievi sui plinti delle colonne del lato ovest, nelle cornici ricche di kymatia e ovuli e nel fregio cortei di carri
  • capitelli formati da un toro con fascia a ovuli e palmette laterali sul quale poggia il cuscino a volute con rosetta a otto petali
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11
Q

Tempio di Apollo a Didyma:

A
  • santuario extraurbano oracolare
  • recinto di due file di 8 pilastri alle pareti con in fondo la statua del dio
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12
Q

Quale fu il merito di Policrate?

A

Avviare la ricostruzione del diptero di Rhoikos nel 530 a.C.:
- 55 x 112 m
- 8/9 x 24 colonne
- aggiunto un terzo colonnato su entrambi i lati brevi
- le colonne della cella e del pronao sono in calcare locale, quelle esterne sulle fronti sono in marmo

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13
Q

Tempio di Atena ad Assos:

A
  • nell’Eolide
  • tentativo di penetrazione in area microasiatica dell’ordine dorico
  • metà VI secolo a.C.
  • introduzione di un fregio ionico continuo scolpito sull’architrave, oltre al fregio dorico di metope e triglifi
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14
Q

Qual è la struttura tipica dei templi cicladici?

A
  • forma antica dell’oikos
  • struttura cubica chiusa da muri su tre lati e aperta in facciata con fronti prostile o ad ante
  • pianta periptera con doppio colonnato su entrambi i lati brevi
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15
Q

Santuario di Dioniso a Yria:

A

La pianta a oikos e il tetto piatto sostenuto da tre file di 5 sostegni ciascuna, appartengono all’età geometrica. La presenza di un’eschara e di panche lascia presupporre che si facessero sacrifici. Del VII secolo è la trasformazione in tempio prostilo tramite l’accostamento di un vestibolo a 4 colonne + cella in 3 navate. Nel 570 a.C. diventa un tempio prostilo tetrastilo in granito e marmo con cella a tre navate conclusa da adyton e tetto marmoreo a spioventi.

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16
Q

Kouros n. 1 del Saunion:

A
  • ordinamento additivo delle membra
  • contorno del corpo più sfilato
  • passo accennato sulla gamba sinistra
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17
Q

Testa del Dypilon:

A
  • dimensioni geometriche del blocco
  • 4 piani distinti: tratti anatomici sul piano frontale, capelli sul piano posteriore, profili appiattiti e le grandi orecchie a voluta arretrate.
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18
Q

Statue gemelle di Delfi:

A

L’artista è Polymedes di Argo. Riflettono il canone stilistico peloponnesiaco che privilegia la solidità della struttura corporea, costituita per volumi geometrici accostati e raccordati e dalla lavorazione per piani paralleli.

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19
Q

Kouros di Tenea:

A

Riflette il nuovo canone ateniese che abbandona la costruzione geometrica del corpo per arrotondarne i volumi e fondere le membra in senso più naturalistico. Compare il “sorriso arcaico”, per rendere meglio la profondità della bocca

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20
Q

Quali sono le principali statue votive sull’Acropoli di Atene?

A
  • Moskophoros: giovane barbato che porta sulle spalle un vitello da offrire ad Atena
  • Cavaliere di Rampin (nome del collezionista), ricostruito nel 1936 da Humphry Payne accostando tra loro il busto trovato nell’Acropoli e la testa conservata nel Louvre
  • Kore col peplo: contrasto tra la resa geometrica dei volumi del corpo e i tratti anatomici fini e delicati del viso.
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21
Q

In cosa differenziano le statue ioniche?

A

Queste statue, come il kouros dedicato da Isches nell’Heraion di Samo del 560 a.C., presentano un fisico asciutto privo di risalto muscolare e con dettagli anatomici ridotti all’essenziale. Un altro esempio sono le due statue femminili “gemelle” trovate a Samo, offerte da Cheramyes nel santuario di Hera. Su entrambe c’è scitto “agalma” (“oggetto bello”), indossano un chitone stretto da una cintura e un mantello più stretto che sottolinea le curve del ventre. Il braccio destro trattiene un lembo del velo mentre il sinistro è piegato sul seno.

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22
Q

Quali sono i cambiamenti che subisce la statua della kore nel VI secolo a.C.?

A

Piedi uniti > leggero avanzamento della gamba sinistra
Mano serrata contro il petto > mano che trattiene un lembo del vestito con l’altra che detiene l’offerta.

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23
Q

Qual è la più antica kore rinvenuta?

A

La più antica kore arrivataci è stata ritrovata nell’Acropoli di Atene ma è opera di uno sculture di Nasso. Lo si capisce dal panneggio, dal viso ovale e massiccio, gli occhi triangolari, il naso largo, le labbra carnose serrate in due fossette verticali.

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24
Q

Altre korai:

A
  • kore n. 675 dell’Acropoli: la caratterizzano i particolari, dai capelli all’abito, in cui spicca una ricercata ricchezza
  • kore di Antenore: dedicata dal vasaio Nearchos, datata 520 a.C., ha un corpo robusto, il volto massiccio e in contrasto con il ricco apparato di gioielli. Questa statua abbandona la leziosità ionizzante in favore di una monumentalità architettonica.
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25
Q

A grandi linee, com’era l’Acropoli di Atene prima dell’invasione persiana?

A

Le fonti scritte fanno riferimento a due edifici sacri:
- un archaios naòs = un tempio arcaico
- un hekatompedon, che Dinsmoor ritiene essere da identificare come Prepartenone
- + varie evidenze strutturali = “fondazioni Dörpfeld”

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26
Q

Ipotesi ricostruttiva dei frontoni dell’hekadompedon:

A

Scoperti nel 1885-1888, questi frammenti di frontoni appartenevano a un unico timpano.
PRIMO:
- estremità destra: mostro tricorpore alato, con la parte superiore umana e quella destra anguiforme, dai frammenti si deduce che accanto ci fosse una figura in lotta con questo
- estremità sinistra: Eracle contro Tritone
- centro: due leoni che afferrano un toro
SECONDO:
- forse in un’estremità c’era l’apoteosi di Eracle, con Zeus e Hera.

27
Q

Lista di frontoncini:

A

Risalgono agli anni centrali del VI secolo a.C.
1) frontoncino dell’ulivo: si chiama così per via dell’albero inciso ai lati della lastra, ha fatto dunque pensare che ritraesse un mito ambientato sull’Acropoli, ma è di dubbia interpretazione
2) Eracle VS Idra: policromo, da una parte i resti del mostro, dall’altra il rilievo di Eracle, di Iolao e del carro; nel vertice sinistro un granchio rosso.

28
Q

Analisi delle fondazioni Dörpfeld:

A
  • tracce di un precedente edificio tardogeometrico
  • peristasi esterna 6 x 12
  • crepidoma a gradino unico
  • curvatura dello stilobate e contrazione angolare
  • cella con un vano piccolo e due adyta a ovest = Apolloion di Corinto
  • frontone orientale: Gigantomachia di Atena = personaggi complementari tra loro nell’azione.
29
Q

L’Olympeion:

A
  • tempio a Zeus Olympos
  • eretto nel 520 a.C. per ordine dei Pisistrati
  • eretto su un precedente periptero di età alto-arcaica
  • pianta diptera, ordine dorico
  • incompiuto, i lavori ripresero nel 140 a.C. con il re Antioco IV Epifane e nel 130 d.C. con Adriano
30
Q

Perché è importante la stele di Aristion?

A

Scolpita da Aristokles, è una stele funeraria che rispecchia la caratterizzazione funzionale tipica del nuovo ordinamento cittadino: il defunto è ora rappresentato come guerriero perchè questo è il suo ruolo nella società.

31
Q

Monumento funerario di Aristodikos:

A
  • VI secolo a.C.
  • rispetto agli altri, ha le braccia piegate e scostate dal tronco
  • passaggio tra busto e gambe meno marcato
  • analisi muscolare più organica
  • ritmo generale elastico e sensibile
    concetti simili a ciò che vediamo nel rilievo con scene di palestra rinvenuto nelle mura di Temistocle.
32
Q

Kore di Euthydikos:

A
  • rinvenuta in un deposito di scavo tra il Partenone e le mura sud dell’Acropoli
  • ultime tracce di colore
  • formata dalla parte superiore + inferiore con base
  • manca il sorriso, più simile allo stile severo
33
Q

Efebo biondo:

A
  • si chiama così perché rimangono tracce di biondo sui capelli (si conservano solo testa e bacino)
  • occhi a mandorla ma con il sacco lacrimale ben evidenziato = vitalità nuova
  • capigliatura a calotta tipica
  • testa leggermente inclinata verso destra
  • giovane con tratti severi = contrasto con i capelli eccessivamente elaborati
34
Q

Efebo di Kritios:

A
  • 480 a.C. circa
  • capelli corti
  • struttura fisica più naturalistica
  • cambio posizione: non è frontale, il bacino è leggermente inclinato e la gamba leggermente in avanti è quella destra, dovuta anche alla rotazione della testa. Il braccio sinistro probabilmente era steso lungo il corpo, il destro proteso in avanti con un’offerta in mano
  • “ombrellino” sulla testa andato perduto
  • manca il sorriso arcaico
  • Durbit capì che la sua pertinenza alla colmata persiana fosse un errore, era stato semplicemente appoggiato lì
35
Q

Tempio di Atena Alphia a Egina:

A
  • tempio dorico
  • ristrutturato alla fine del VI secolo a.C. in seguito a un incendio
  • policromia della trabeazione in rosso e azzurro
  • progressi di lavorazione di marmo delle isole
  • peristasi 6 x 12
  • pronao, cella, opistodomo
  • colonne sovrapposte = DOPPIO ORDINE per sorreggere il tetto alto, si verifica un’unione di ordini in età classica
  • presenza della statua di Atena Tromachos di cui ci è rimasta solo la base
  • CORREZIONI OTTICHE: colonne inclinate verso il centro + curvatura dello stilobate
36
Q

Frontoni del tempio di Atena Aphaia:

A

FRONTONE EST:
- statue a tutto tondo
- più recente, 490 a.C.
- policromia
- scene della guerra di Troia
- Atena: al centro, assiste alla battaglia
- 10 figure di soldati che seguono un ritmo centripeto
- Eracle arciere (=leontè)
- guerriero morente all’angolo sinistro: posizione più naturalistica: è appoggiato allo scudo e guardo verso il suolo, in più l’anatomia è più fluida
FRONTONE OVEST:
- 520 a.C.
- 12 figure che seguono un ritmo centrifugo
- scultura di profilo, più rigida
- quando lo spazio si restringe, le figure sono sdraiate
- la figura del guerriero morente ricorda quella del frontone della Gigantomachia dell’Athena Poliasse. La posizione è innaturale e presenta il sorriso arcaico
Entrambi sono conservati nella Gliptoteca di Monaco.

37
Q

Come si costruivano in età geometrica le statuette in bronzo?

A

Si modellava una statuetta in cera, la si rivestiva di una camicia di argilla, lasciando una specie di imbuto. Si cuoceva, la cera si scioglieva e si toglieva da questo buco. Poi si metteva all’interno il metallo liquido. Alla fine si spaccava la camicia di argilla e si liberava la statuetta.

38
Q

Quale fu l’innovazione di Rhoikos e Theodoros?

A

Entrambi nativi di Samo, perfezionarono la tecnica della fusione a cera persa creando grandi statue cave di bronzo. Rhoikos è ricordato come architetto del tempio arcaico di Hera, Theodoros come architetto dell’Artemision di Efeso, autore di un edificio a Sparta, pittore, incisore di gemme e orafo.

39
Q

Quali importanti frammenti in bronzo ci sono pervenuti?

A
  • frammento di kouros di Olimpia: due gambe e una mano, costruito da un abbozzo di argilla
  • testa di Zeus di Olimpia: tratti tipici dell’età arcaica
  • Zeus di Ugento (Italia meridionale): colto nell’atto di scagliare il fulmine, con il braccio destro alzato e la gamba sinistra in avanti, è stato realizzato con la tecnica della cera. Lo schema è rigido e formale.
40
Q

Cratere di Vix:

A
  • realizzato da un unico pezzo partendo da un abbozzo colato di getto
  • al grande recipiente ottenuto, si sono poi aggiunti il piede e gli altri elementi decorativi
  • collo: lunga teoria di quadrighe e di opliti, con elmo corinzio, corazza anatomica e scudo rotondo.
41
Q

Temenos di Apollo a Delfi:

A
  • dati indiretti di frequentazione, come le statuette votive di età geometrica e i crateri di età orientalizzante
  • inizi VI secolo, 570 a.C.: primo muro poligonale
  • donai con dediche dovuti ai primi giochi pitici
  • dislivello = lungo la strada si realizzano i Tesori, ossia edifici di pianta quadrata che contenevano doni votivi, oppure data la loro valenza religiosa e politica, il dono era costituito da essi stessi
  • a sinistra dell’entrata c’è un donario che ricorda la vittoria di Maratona
  • sulla terrazza che sostiene il tempio di Apollo c’era quello di Ghe e il luogo dove il dio secondo la leggenda uccise il serpente. Lì c’era una colonna con sormontata una sfinge e davanti un’area circolare, l’Halos
42
Q

Ricostruzioni del tempio di Apollo a Delfi:

A
  • tempio arcaico: distrutto nel 548 a.C. da un incendio
  • 510-05 a.C.: rifatto dagli Alcmeonidi. Antenore realizzò il frontone est, in marmo di Paro, raffugurante l’arrivo di Apollo a Delfi e quello ovest, in calcare, raffigurante una Gigantomachia.
  • attuale = resti di quello degli Alcmeonidi distrutto nel 373 a.C. da un terremoto
43
Q

Tesoro dei Sifni di Delfi:

A
  • edificio ionico
  • decorazione esuberante = trabeazione, cornice di ingresso, fregio continuo
  • LETTURA DEL FREGIO: pensata per chi faceva la strada per il santuario di Apollo (=storia costruita sul pellegrinaggio). La prima parte visibile è quella retrostante, l’ingresso veniva dopo
  • distilo in antis: korai con figure di cariatidi
  • FRONTONE EST: a dx Eracle, a sx Apollo mentre lottano per il tripode di Delfi. Al centro Zeus, figura d’ordine, li separa
  • decorazione con Gigantomachia
44
Q

Tesoro degli Ateniesi:

A
  • edificio dorico, eretto dopo la battaglia di Maratona
  • pianta quadrangolare, 6,5 x 9,5 m
  • decorazioni in marmo; proporzioni ioniche
  • metope (es. quella dei Dioscuri), oppure Eracle e Teseo: il primo rappresenta l’eroe arcaico, il secondo è l’eroe della democrazia ateniese. Ci sono poi quelle raffiguranti Eracle e la cerva, Eracle e Cicno e Teseo contro l’Amazzone Antiope
45
Q

Pinakes di Penteskouphia:

A
  • quadretti di terracotta con iscrizioni e raffigurazioni dipinte
  • seconda metà del VII secolo a.C. - primo quarto del secolo successivo
  • hanno un foro per essere appesi al muro o tra le fronde di un albero
  • doni votivi per Poseidone e Anfitrite
  • esempi = scena di sacrificio da Pitsà + scena di cacciatore con cane (artista: Timonidias)
46
Q

Cosa si intende per periodo “Transizionale” in ambito corinzio? Quali sono le sue caratteristiche?

A

Si intende quel periodo di intervallo tra lo stile protocorinzio e lo stile propriamente detto corinzio, databile 630-20 a.C. Dallo stile protocorinzio ha ereditato:
- qualità tecniche e schemi figurativi
- colore dell’argilla = chiaro
- tessitura fine e depurata
- decorazione a figure nere alternata con quella della linea di contorno
- fregi animalistici
elementi di novità:
- le dimensioni aumentano
- cambiano le forme = aryballoi sferici con largo bocchello e privi di piedi, olpai, oinochoai a bocca trilobata, lekythoi a corpo conico, kotylai

47
Q

Scansione cronologica dal Transizionale al Corinzio Tardo:

A

TR: 630-20 a.C.
CA: 620-590 a.C.
CM: 590-570 a.C.
CT: 570-550 a.C.

48
Q

Stile corinzio antico:

A
  • patrimonio iconografico di età orientalizzante. Es. cratere di Cerveteri = scena del banchetto tra Eracle, Eurito, Ifito e Iole; personaggi ora resi a contorno ora a figure nere, con combattimento di opliti sui lati
  • su contenitori da profumo: comasti
49
Q

Stile corinzio medio:

A
  • unguentari monumentali
  • decorazione raffinata che si stende in altezza
  • artisti degni di nota: pittore della Chimera, Timonidas, Polyterpos
50
Q

Stile corinzio tardo:

A
  • vasi di grandi dimensioni
  • aggiunta di colore rosso per imitare la ceramica attica
  • fregio animale
51
Q

Che tecnica è usata nell’anfora del pittore di Nesso?

A

La tecnica a figure nere, inventata a Corinto ed “esportata” ad Atene da alcuni artigiani. Consta di tre fasi:
1) FASE OSSIDANTE = Il ceramista accende col carburante la fornace che rende il vaso di colore rossastro
2) FASE RIDUCENTE = viene aggiunto del materiale organico + chiusa la fornace. Quindi l’ossigeno viene consumato, tutto diventa scuro. La vernice si solidifica e il vaso diventa impermeabile
3) FASE RIOSSIDANTE = viene riaperta la fornace e le figure verniciate rimangono nere, il resto torna al suo colore naturale

52
Q

Perché è importante l’artista Sophilos?

A

Perché è il primo a firmare le opere, per es. nel frammento di deinos attico a figure nere con giochi funebri in onore di Patroclo
N.B. = Il verbo γραφω riguardava l’atto del dipingere, mentre ποιεω l’atto del modellare.

53
Q

Coppe di Siana:

A
  • fabbricati ad Atene
  • Siana = è una località di Rodi, dove sono stati trovati
  • decorazione ampia e più sottile
54
Q

Nearchos:

A

Di Nearchos ci è pervenuto un frammento di kantharos (= vaso per bere di dimensioni colossali) in cui è raffigurato Achille mentre accarezza i suoi cavalli. È un momento di riflessione dell’eroe sul proprio destino, vicino alla solitudine dei personaggi di Exechìas.

55
Q

Cratere di François:

A
  • realizzato da Ergotimos (=ceramista) e da Keitias (=pittore); sono presenti due coppie di firme
  • ritrovato nella necropoli etrusca di Chiusi
  • vaso monumentale per il simposio di un principe; h = 66 cm, d = 70 cm
  • già restaurato nell’antichità: si facevano fori in cui passavano i metalli che tenevano uniti i pezzi
  • inizialmente si pensava che fosse un’enciclopedia dei miti di Atene giunta in Etruria, in realtà è necessaria una lettura integrata
  • le scene sono separate secondo questi due criteri = alto/basso e lato A/B
    LATO A: giochi funebri per Patroclo
    LATO B: sbarco di Teseo e Ateniesi a Delo + centauromachia (bene VS male) + Dioniso fa ubriacare Efesto per liberare Atena (=METIS POSITIVA)
    FREGIO PRINCIPALE: processione con divinità per il matrimonio di Peleo e Teti, in basso, l’attacco di Achille contro Troilo (=METIS NEGATIVA)
    IN BASSO: fregio di animali
    ANSE: morte di Achille, trasportato da Aiace. Ci sono anche Artemide e la Gorgone
    PIEDE: lotta tra i Pidnei e la Gru

obiettivo = indicazioni per l’aristocratico; il suo destino può essere grandioso a seconda della natura della sua metis

56
Q

Exekìas e le sue opere:

A
  • è inventore della coppia a occhioni, decorazione che diventerà frequente in Attica
  • kylix con navigazione di Dioniso: Dioniso è in mare circondato da delfini, l’albero maestro si ricopre di viti. La colorazione è più simile al corallo, forse sono stati aggiunti ossi di ferro particolari. La firma è posta sul piede.
  • anfora a f. nere con Achille e Aiace che giocano a dadi: i soggetti sono nuovi. A sx, considerata posizione del vincitore, c’è Achille, riconoscibile anche dal fatto che pronuncia il numero 4 mentre Aiace il 3. Sono ugualmente alti, ma Achille lo risulta di più per via dell’elmo. La profondità è data dalla coppia di lance incrociate
  • anfora con suicidio di Aiace: è un momento di forte carico di pathos. L’eroe è ritratto nel pieno della sua riflessione e il fatto di essere nudo è collegabile al suo spoglio di identità
  • anfora con Achille e Pantesilea: momento di estrema tensione, in cui Achille trafigge Pantesilea con la lancia. Lo sguardo che l’eroe le rivolge è uno sguardo di intesa e ammirazione tra rivali.
57
Q

Quali sono i tre principali maestri delle figure nere?

A

Lydos, Amasis, oltre a Exekìas.
- Lydos = nomignolo che significa “il Lidio”, si è formato nella bottega del Ceramico. Gli sono attribuiti almeno un centinaio di vasi che non vanno oltre il 540 a.C., è un disegnatore molto prolifico ma di qualità diseguali.
- Amasis: si firma come vasaio ma potrebbe essere anche ceramografo. Alcuni ritengono fosse greco nato in Egitto (ha il nome di un faraone), altri pensano si trattasse di un uomo di pelle scura come un guerriero dipinto da Exekìas che è chiamato proprio Amasis. Il Pittore predilige le rappresentazioni di tono familiare (es. le due lekythoi di NYC, che rappresentano la prima una processione di nozze e la seconda la visita di fanciulla a una donna incinta) e un disegno di modeste dimensioni, abbracciando comunque anche i toni dionisiaci, come nell’anfora di Parigi.

58
Q

Opere del Pittore di Andokides:

A
  • anfora attica bilingue con Eracle a banchetto: si chiama così visto che è utilizzata sia la tecnica a figure nere (=Lysippides) che rosse (=P. di Andokides)
  • anfora attica bilingue con Eracle e Cerbero
59
Q

Com’è realizzata la tecnica a figure rosse?

A

Risalente al 530-25 a.C., per realizzarla viene dipinto tutto ciò che sta fuori dalle figure (lo sfondo infatti è nero). In più i dettagli non sono incisi, ma dipinti con un pennello sottilissimo.

60
Q

Chi sono i Pionieri delle figure rosse?

A

Sono personaggi colti che partecipano alla vita sociale della buona Atene, artigiani che si confrontavano tra loro. Ci sono giunti dei nomignoli: Euphronios, Euthymides, Smikròs.

61
Q

Opere di Euphronios:

A
  • cratere a calice attico con Eracle e Anteo: Eracle è considerato eroe civile, al contrario di Anteo che è raffigurato con la barba incolta e i capelli disordinati. I riccioli di Eracle sono realizzati con la tecnica della decorazione a rilievo della pittura. Le sue ciglia sono molto precise
  • cratere a calice attico con trasporto del cadavere di Serpedonte, a figure rosse. Qui i dettagli sono portati al massimo, l’anatomia è ben studiata ed è maggiore la resa del corpo nello spazio
  • cratere con scene di palestra
62
Q

Opere di Euthymides:

A
  • anfora attica a f.rosse con comasti danzanti, da Vulci: sono raffigurati tre personaggi che danzano in circolo. Il vaso riporta l’iscrizione “come fece Euphonios”, indice della competizione sana tra botteghe
  • pinax raffigurante Atena dedicata al padre, lo scultore Pollias
63
Q

Chi sono Otlos ed Epiktetos? Cosa hanno prodotto?

A

Sono decoratori di vasi di piccole dimensioni
- Otlos: kylix attica a figure rosse con assemblea degli dei
- Epiktetos: coppa a figure rosse con coppia di simposiasti.