Il fatto Flashcards
Come definiresti il fatto all’interno dell’analisi sistematica del reato?
Il fatto è l’insieme degli elementi oggettivi che individuano e caratterizzano ogni singolo reato come specifica forma di offesa a uno o più beni giuridici.
Di quali elementi si compone il fatto? Quali di questi sono solo eventuali e quali invece costitutivi?
Il fatto di reato si compone sempre di una condotta (commissiva o omissiva) e di una forma di offesa (in termini di danno o pericolo) ad un bene giuridico. Sono invece elementi eventuali i presupposti della condotta e l’evento.
Qual è la summa divisio dei reati in base al fatto? Come si giustifica?
Reati a forma libera e a forma vincolata. La differenza dipende in larga misura dall’importanza del bene giuridico tutelato (es. vita forma libera - patrimonio forma vincolata).
Cosa sono i presupposti della condotta?
Sono situazioni di fatto o giuridiche che devono preesistere all’azione o ne devono accompagnare l’esecuzione.
Come definiresti l’evento?
L’evento è un elemento costitutivo eventuale del reato e consiste in un accadimento temporalmente e spazialmente separato dall’azione e che da questa deve essere causato. L’evento così considerato è evento in senso naturalistico, diverso dall’evento in senso giuridico che consiste nell’offesa al bene giuridico tutelato.
Quale nesso deve sempre collegare la condotta all’evento? Secondo quale articolo?
Nesso di causalità ex art. 40 co 1 “Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l’evento dannoso o pericoloso, da cui dipende la esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione od omissione”.
Qual è il problema fondamentale del nesso di causalità?
Problema: che cosa è necessario per poter affermare che un dato evento è conseguenza di una data azione, specie nel caso di “concorso di cause”.
Quale articolo si occupa del concorso di cause? Cosa dice?
Art. 41 - Il concorso di cause preesistenti o simultanee o sopravvenute, anche se indipendenti dall’azione od omissione del colpevole, non esclude il rapporto di causalità fra l’azione od omissione e l’evento.
Le cause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono state da sole sufficienti a determinare l’evento. In tal caso, se l’azione od omissione precedentemente commessa costituisce per sé un reato, si applica la pena per questo stabilita.
Le disposizioni precedenti si applicano anche quando la causa preesistente o simultanea o sopravvenuta consiste nel fatto illecito altrui.
Quali sono le principali teorie della causalità?
- Teoria condizionalistica o della condicio sine qua non;
- Teoria della causalità adeguata;
- Teoria della causalità umana.
+ Teoria dell’imputazione oggettiva dell’evento
Come regola il concorso di cause la teoria della causalità? Come si chiama il procedimento mentale necessario all’accertamento?
Secondo tale teoria ogni evento è la conseguenza di molti fattori causali che sono tutti ugualmente necessari perché l’evento si verifichi. Basta che una data azione sia uno degli antecedenti di un dato evento per considerarla “causa”.
Giudizio controfattuale: procedimento di eliminazione mentale, ossia immaginare che una data azione non si verifichi e chiedersi se l’evento si sarebbe verificato ugualmente.
Tizio colpisce con uno schiaffo Caio, che è affetto da un grave vizio cardiaco e che muore sul colpo per lo spavento. Quali sarebbero le cause dell’evento morte secondo la condicio sine qua non?
Sia lo schiaffo, sia lo spavento, sia la malattia sono cause “equivalenti” della morte di Tizio, in quanto nessuna delle tre può essere eliminata mentalmente nel giudizio controfattuale.
Qual è il problema del giudizio controfattuale?
Il problema è che si tratta di una formula vuota e va integrata con le leggi scientifiche al fine si stabilire quando, eliminando mentalmente una determinata azione, l’evento concreto non si sarebbe verificato.
La causalità è stata sempre legata alle leggi scientifiche?
No, in passato il rapporto di causalità veniva accertato basandosi sulla intuizione del giudice (es. sentenza del 1969 sul disastro del Vajont). Solo con la sentenza relativa al disastro di Stava (1990), sotto l’impulso dello studioso Federico Stella, la Cassazione ha ha operato una svolta irreversibile a favore del procedimento da seguire per l’utilizzazione delle leggi scientifiche al fine di spiegare il perché un determinato evento possa aver luogo.
Perché è importante la sentenza Franzese del 2002?
Perché si stabilisce che il grado di probabilità di verificazione dell’evento, necessario al fine di accertare il nesso causale (se A allora, nel x% dei casi, succede B) non deve necessariamente essere vicino al 100 per considerare un dato evento come “causa”. Anzi, anche probabilità medio-basse (probabilità LOGICA) sono sufficienti se risulta la “sicura non incidenza nel caso di specie di altri fattori interagenti in via alternativa”.
Come si applica il principio della probabilità logica al caso della trasmissione dell’HIV? E al caso Franzoni?
Secondo la scienza medica, la probabilità che attraverso un rapporto sessuale si trasmetta l’HIV è del 0,002%. Tuttavia se fosse dimostrata l’assenza di ulteriori concause, la probabilità logica indurrebbe a condannare Tizio, che ha avuto un solo rapporto con Caia.
Anche nel caso Franzoni viene utilizzata la probabilità logica: “l’unica realistica e necessitata alternativa residuale è quella della responsabilità della sola persona presente in casa nelle fasi antecedenti la chiamata dei soccorsi”