GUERRA CORINZIA, PACE COMUNE Flashcards
Quali eventi significativi seguirono alla resa di Atene in Grecia centrale?
- Dopo la resa di Atene, Beoti e Corinzi chiesero la distruzione di Atene.
- Nonostante la richiesta di distruzione, Beoti e Corinzi manifestarono malcontento e rifiutarono di partecipare alla spedizione contro i democratici ateniesi.
- I Beoti aiutarono Trasibulo nella resistenza ateniese e si opposero alla spedizione in Asia di Agesilao, un generale spartano.
- La Persia sfruttò il malcontento tra gli Spartani inviando denaro per promuovere guerre interne e distoglierli dalla guerra in Asia.
- Nel 395 a.C., il conflitto tra Focesi e Locresi portò all’intervento tebano e allo scontro con Sparta nella guerra beotica.
- Tebe ottenne l’appoggio di Atene, che votò per intervenire, formando un’alleanza difensiva.
- Lisandro, generale spartano, tentò di far defezionare alcune città dalla Lega beotica ma fu sconfitto e ucciso dai Tebani nel 395.
- Pausania II giunse in Beozia, concluse una tregua, ma fu sospettato di tradimento e fuggì in Arcadia.
Cosa caratterizzò la guerra corinzia e gli eventi correlati nel 394 a.C.?
- Le città coalizzate contro Sparta, tra cui Tebe, Atene, Argo e Corinto, formarono un sinedrio a Corinto, dando inizio alla guerra corinzia.
- Nel 394 a.C., la coalizione antispartana fu inizialmente sconfitta a Nemea.
- Agesilao, richiamato dall’Asia, sconfisse gli alleati a Coronea in Beozia.
- Tuttavia, a Cnido in Asia Minore, l’ateniese Conone, con la flotta persiana, sconfisse quella spartana.
- Atene stabilì un’Alleanza con alcune città e pose le basi per la seconda lega navale.
- Nel 393 a.C., Conone portò denaro persiano ad Atene per la ricostruzione delle mura e della flotta.
- Nel frattempo, il generale ateniese Ificrate ottenne successi nei dintorni di Corinto, dove democratici e oligarchici si scontrarono.
- Gli oligarchici furono espulsi da Corinto grazie ai successi di Ificrate.
- Gli Argivi e Corinto formarono un’unione, probabilmente basata su un accordo di isopoliteia.
- L’unione tra Argivi e Corinto durò fino al 386 a.C.
Quali furono gli accordi cercati da Sparta con la Persia nel 392 a.C. e quali furono le conseguenze?
Difficoltà di Sparta (392 a.C.): Sparta si trovava ad affrontare difficoltà su terra e mare, probabilmente a causa della situazione complessa della guerra del Peloponneso.
Accordo con la Persia (392 a.C.): Sparta, desiderando risolvere le sue difficoltà, cercò un accordo con la Persia. Lo spartano Antalcida si incontrò con il persiano Tiribazo a Sardi.
Proposte di Antalcida (392 a.C.): Antalcida propose il riconoscimento delle rivendicazioni persiane sulle città greche dell’Asia in cambio dell’autonomia per le altre città e isole.
Obiezioni della coalizione antispartana (392 a.C.): Tuttavia, le proposte di Antalcida incontrarono obiezioni da parte della coalizione antispartana. La consapevolezza che l’accordo avrebbe potuto indebolire la difesa della libertà dei Greci d’Asia contribuì al fallimento delle trattative.
Finanziamento segreto di Tiribazo (392 a.C.): Nonostante il fallimento delle trattative, Tiribazo iniziò a finanziare segretamente Sparta.
Interruzione delle relazioni (392 a.C.): Le relazioni tra Sparta e Tiribazo furono interrotte a causa del richiamo di Tiribazo a Susa e dell’arrivo di Struta.
Ripresa delle operazioni militari spartane (391 a.C.): Nel 391 a.C., Sparta riprese le operazioni militari contro i Persiani in Asia Minore.
Stallo nella guerra in Grecia (391 a.C.): La guerra in Grecia si trascinò stancamente, con Ificrate che ottenne una vittoria al Lecheo.
Relazioni di Trasibulo (391 a.C.): Trasibulo stabilì relazioni con città dell’Asia, della Tracia e dell’Ellesponto.
Morte di Trasibulo (388 a.C.): Trasibulo morì ad Aspendo nel 388 a.C.
Quali furono le caratteristiche della Pace del Re (o Pace di Antalcida) nel 387 a.C.?
- La Pace del Re, conclusa nel 387 a.C., è nota anche come “Pace di Antalcida”.
- La pace era destinata a tutti i Greci e aveva come caratteristica principale il principio dell’autonomia come criterio di convivenza internazionale.
- La tutela dell’autonomia doveva essere garantita dal re di Persia, che agiva come garante dell’accordo.
- L’accordo prevedeva l’intervento con la forza contro coloro che avrebbero violato l’autonomia dei vari stati greci.
- Gli interessi convergenti includevano i diritti riconosciuti dal re di Persia sulla Grecia dell’Asia e l’egemonia spartana sulla Grecia attraverso accordi diplomatici.
- Gli Spartani sfruttarono la situazione per consolidare la propria posizione, chiedendo lo scioglimento di tutti gli accordi sovranazionali incompatibili con l’autonomia, tranne la Lega peloponnesiaca.
- La ratifica della pace portò allo scioglimento della Lega beotica.
- Argo e Corinto si unirono in seguito agli eventi successivi alla pace del Re.
- A Mantinea fu imposto il diecismo, un sistema di governo basato sulla partecipazione di dieci cittadini.
- Nel 382 a.C., gli Spartani attaccarono Olinto e formarono un’alleanza con la città.
- Gli esuli oligarchici furono autorizzati a fare ritorno a Filunte.
Come Sparta ha violato la Pace del Re nel 382 a.C.?
- Nel 382 a.C., Sparta violò apertamente i fondamenti della Pace del Re quando Febida, inviato contro Olinto, occupò la Cadmea, la rocca di Tebe, in Beozia.
- L’occupazione della Cadmea da parte di Febida era in contrasto con il principio dell’autonomia sancito dalla Pace del Re.
- Nonostante l’irritazione generale a Sparta per l’iniziativa di Febida, Agesilao fu l’unico a difenderlo, suggerendo una possibile connivenza.
- Nel 379 a.C., Tebe si ribellò al governo filospartano con l’aiuto di esuli democratici ateniesi.
- Gli esuli, guidati da Pelopida, entrarono a Tebe, espulsero la guarnigione spartana, istituirono un governo democratico e riadattarono la Lega beotica.
- La liberazione della Cadmea fu possibile grazie all’aiuto di Atene.
- Nel 378 a.C., la reazione di Sparta, tentando di occupare il Pireo con Sfodria, portò Atene a reagire.
- Atene strinse un’Alleanza con Tebe e promosse la Seconda lega navale con il “decreto di Aristotele”.
- La Pace del Re fu un successo diplomatico immediato per Sparta, ma il suo sfruttamento in chiave di politica di potenza vanificò i risultati nel lungo periodo.
- Questo portò Atene a denunciare l’equivoco e a riappropriarsi del principio dell’autonomia con la formazione della Seconda lega navale.
Quali erano le caratteristiche della Seconda Lega Ateniese e cosa proponeva il Decreto di Aristotele?
Contesto storico e cronologia:
La Seconda Lega ateniese si formò nei primi anni del IV secolo a.C.
Il Decreto di Aristotele, datato a febbraio/marzo del 377 a.C., fu il punto di partenza per la creazione dell’alleanza.
Obiettivi dell’Alleanza ateniese:
L’Alleanza ateniese aveva un carattere difensivo.
L’obiettivo principale era contrastare l’imperialismo spartano.
Principi fondamentali della Lega:
Basata sul principio della “pace comune”.
Offriva un’alternativa all’egemonia spartana.
Contenuto del Decreto di Aristotele:
Invitava i Greci a unirsi a un’Alleanza ateniese.
Sottolineava la libertà e l’autonomia degli alleati.
Garanzie fornite agli alleati:
Assicurava la libertà di autogoverno.
Consentiva la scelta della propria costituzione.
Escludeva l’imposizione di tributi.
Diritti garantiti agli alleati:
Garantiva i diritti di proprietà agli alleati.
Prometteva piena autonomia giurisdizionale.
Primi contraenti e città coinvolte:
I primi sei contraenti furono Chio, Metimna, Mitilene, Rodi, Bisanzio e Tebe.
Coinvolgimento di personalità chiave:
Gli strateghi coinvolti erano Timoteo, Cabria e Callistrato.
Questi erano legati all’ambiente di Isocrate, il quale aveva influenzato la riflessione sulla necessità di superare l’imperialismo e stabilire un’egemonia basata sul consenso degli alleati.
Riflessione di Isocrate:
Isocrate aveva contribuito a sviluppare la concezione di un’egemonia basata sul consenso degli alleati, in contrasto con l’imperialismo spartano.
Quali erano le strutture organizzative della Seconda Lega Ateniese e quali problemi e declino ha affrontato nel corso del tempo?
- Struttura Organizzativa Complessa (Periodo non specificato, ma probabilmente nel IV secolo a.C.): La Seconda Lega Ateniese aveva una struttura organizzativa complessa, con un sinedrio comune che lavorava in collaborazione con la boulé (consiglio) e l’assemblea ateniese.
- Partecipazione degli Alleati (Periodo non specificato, ma probabilmente nel IV secolo a.C.): Gli alleati della lega avevano rappresentanti e un voto ciascuno. Il sinedrio si occupava dell’adesione di nuovi membri, del rispetto del trattato e dei diritti di proprietà degli alleati.
- Gestione delle Finanze Militari (Periodo non specificato, ma probabilmente nel IV secolo a.C.): Il sinedrio gestiva le syntaxeis, contributi volontari sostitutivi del phoros, ad uso esclusivamente militare. Atene, con il comando in guerra, si occupava delle esazioni, garantendo un equilibrio dei poteri nella lega.
- Malcontento e Defezioni (357-355 a.C.): Nel tempo, malcontento e defezioni emersero tra gli alleati, culminando nella guerra degli alleati tra il 357 e il 355 a.C.
- Alleanza con Sparta (370/369 a.C.): L’alleanza di Atene con Sparta nel 370/369 a.C. dopo la fine dell’egemonia spartana portò a una perdita di significato della lega, originariamente creata con l’obiettivo di contrastare Sparta.
- Ribellioni e Sconfitte (357 a.C.): Nel 357 a.C., alcune città alleate come Chio, Rodi, Cos e Bisanzio si ribellarono, causando sconfitte pesanti per Atene.
- Pace Successiva e Riconoscimento delle Ribellioni (Periodo non specificato dopo il 357 a.C.): La pace successiva riconobbe la secessione dei ribelli e di altri alleati.
- Collegamenti con Involuzione Imperialistica (Periodo non specificato dopo il 357 a.C.): La ribellione è stata collegata sia a una possibile involuzione imperialistica di Atene che all’evoluzione degli interessi degli alleati dopo la fine dell’obiettivo antispartano.
- Decadenza e Scioglimento (Dopo la Battaglia di Cheronea, 338 a.C.): Dopo la guerra degli alleati, la lega perse progressivamente potere e fu ufficialmente sciolta dopo la battaglia di Cheronea nel 338 a.C.