g.peloponneso parte 1 Flashcards

1
Q

Qual è l’evento considerato da Tucidide come il più grande e degno di memoria, secondo il proemio delle Storie?

A

Tucidide, nel proemio delle Storie, considera la guerra tra Ateniesi e Peloponnesiaci come l’avvenimento più grande e degno di memoria.

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2
Q

Quali sono alcuni degli eventi precedenti alla guerra del Peloponneso che Tucidide menziona per illustrare la non-interferenza tra Ateniesi e Peloponnesiaci?

A

Tucidide cita le rivolte di Taso e di Samo, dove i Peloponnesiaci non intervennero, e il caso dei Mitilenesi che cercarono il supporto di Sparta senza successo, evidenziando il rispetto delle sfere d’influenza reciproca.

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3
Q

Quali sono le “cause dichiarate apertamente” che secondo Tucidide portarono alla rottura del trattato del 446/5 e all’escalation della guerra del Peloponneso a partire dal 435 a.C.?

A

Le “cause dichiarate apertamente” includono i conflitti relativi a Corcira e a Potidea, insieme al blocco imposto dagli Ateniesi a Megara.

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4
Q

Descrivi gli eventi legati a Corcira che portarono alla rottura del trattato del 446/5.

A

Nel 435 a.C., i democratici presero il potere a Epidamno.
Corcira rifiutò di aiutare, costringendo gli esuli a rivolgersi a Corinto.
Corinto inviò una guarnigione, portando a una crisi coinvolgendo Corinto e Atene più che Sparta.
Corcira chiese aiuto ad Atene.

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5
Q

Come Atene intervenne durante la crisi a Corcira e quali furono le conseguenze?

A

Atene esitò inizialmente, ma offrì un’Alleanza Difensiva a Corcira.
Scontri navali seguirono, con Corcira ottenendo il dominio nel Mar Ionio.
Atene intervenne dopo la sconfitta Corcirese alle isole Sibota.
L’intervento ateniese fu considerato dai Peloponnesiaci come violazione del trattato, ma vanificò la vittoria corinzia e aumentò il prestigio di Atene.

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6
Q

Secondo Tucidide, qual è il motivo principale della guerra del Peloponneso e come lo descrive?

A

Tucidide afferma che il vero motivo della guerra fu la crescita della potenza ateniese e il timore che incuteva agli spartani.

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7
Q

Qual è stato il ruolo degli Ateniesi nel conflitto con Potidea, secondo Tucidide, e quali erano le ragioni di tale coinvolgimento?

A

Gli Ateniesi, consapevoli dell’ostilità corinzia, presero l’iniziativa nel conflitto con Potidea. Dopo la battaglia delle Sibota, ordinarono a Potidea, una colonia corinzia alleata di Atene, di abbattere un muro sulla penisola Pallene, consegnare ostaggi e non accogliere più gli epidemiurghi corinzi. Temevano una ribellione di Potidea, supportata da Corinto e Macedonia, che avrebbe coinvolto altri calcidesi.

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8
Q

Quali furono le richieste degli Ateniesi a Potidea e perché temevano la ribellione di questa città?

A

Dopo la battaglia delle Sibota, gli Ateniesi chiesero a Potidea di abbattere un muro sulla penisola Pallene, consegnare ostaggi e non accogliere più gli epidemiurghi corinzi. Temevano che Potidea, con il sostegno di Corinto e della Macedonia, si ribellasse e coinvolgesse altri calcidesi.

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9
Q

Qual è stata la risposta di Potidea alle richieste degli Ateniesi e quali furono i motivi della ribellione?

A

Potidea, ottenuta la promessa di un’invasione dell’Attica da parte di Sparta in caso di attacco, rifiutò le richieste ateniesi e si ribellò. La ribellione coinvolse anche calcidesi e Bottiei. La città resistette fino al 430/29 a.C. prima di cedere.

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10
Q

Come reagirono i Corinzi alla ribellione di Potidea e quale fu l’atteggiamento di Atene e Sparta in quel momento?

A

I Corinzi, non avendo concordato l’azione con la lega del Peloponneso, inviarono una spedizione guidata da Aristeo in risposta alla ribellione di Potidea. Nonostante Corinto e Atene fossero ancora in uno stato di guerra aperta, la tregua tra Atene e Sparta perdurava poiché l’azione corinzia era considerata di carattere “privato”.

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11
Q

Qual è stata l’importanza della ribellione di Potidea nel contesto della guerra del Peloponneso?

A

La ribellione di Potidea ha rappresentato un significativo impegno per Atene, costringendola a una notevole mobilizzazione di risorse. La città resistette per diversi anni prima di cedere nel 430/29 a.C., contribuendo alla complessità del conflitto tra Ateniesi e Peloponnesiaci.

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12
Q

In che contesto i Corinzi accusarono gli Ateniesi di violare il trattato nel settembre del 432 a.C., e chi sostenne le accuse durante la riunione della lega del Peloponneso?

A

Nel settembre del 432 a.C., i Corinzi chiesero una riunione della lega del Peloponneso, durante la quale accusarono gli Ateniesi di violare il trattato. Le accuse furono sostenute dagli Egineti, desiderosi di autonomia, e dai Megaresi, che lamentavano l’impedimento nell’accesso ai porti dell’impero ateniese e al mercato dell’Attica.

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13
Q

Quali erano le accuse degli Ateniesi contro i Megaresi, e qual era il motivo dietro queste accuse?

A

Gli Ateniesi accusarono i Megaresi di coltivare la terra sacra e di accogliere schiavi fuggitivi. Queste accuse erano motivate dal fatto che i Megaresi erano amici dei Corinzi e li avevano aiutati contro Corcira. L’accusa costituiva una provocazione grave alla lega del Peloponneso, poiché l’embargo imposto, essendo Megara una città commerciale, risultava estremamente dannoso.

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14
Q
A
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15
Q

Quali erano i motivi di scontento degli Egineti e dei Megaresi che li portarono a sostenere le accuse dei Corinzi contro gli Ateniesi?

A

Gli Egineti desideravano l’autonomia, mentre i Megaresi lamentavano l’impedimento nell’accesso ai porti dell’impero ateniese e al mercato dell’Attica. Questi motivi di scontento li portarono a sostenere le accuse dei Corinzi contro gli Ateniesi durante la riunione della lega del Peloponneso nel settembre del 432 a.C.

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16
Q

Chi erano i principali partecipanti all’incontro descritto da Tucidide, e quali erano le posizioni di Archidamo e Stenelaida rispetto alla guerra imminente?

A

Gli incontri descritti da Tucidide coinvolgevano Corinzi, ambasciatori ateniesi, il re spartano Archidamo e l’eforo Stenelaida. Archidamo era preoccupato della disparità di risorse e della tradizionale avversione spartana a imprese lontane dal Peloponneso, cercando di avviare trattative per ritardare il conflitto. Stenelaida, invece, era un interventista deciso, sostenendo che Sparta non dovesse esitare a difendere gli alleati e a contrastare la crescente potenza ateniese.

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17
Q

Quali erano le preoccupazioni di Archidamo rispetto alla guerra imminente e quale era la sua proposta per affrontare la situazione?

A

Archidamo era preoccupato della differenza qualitativa tra l’egemonia ateniese e quella spartana, nonché della disparità delle risorse. Temendo le difficoltà di una guerra tra continentali e isolani, Archidamo proponeva di avviare trattative per ritardare il conflitto e permettere una preparazione più accurata.

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18
Q

Come reagì Archidamo alle accuse dei Corinzi riguardo alla prudenza e all’inadeguatezza degli Spartani?

A

Archidamo reagì ribadendo la tradizione di prudente saggezza che aveva sempre caratterizzato Sparta. Respinto le critiche dei Corinzi, rifiutò di lasciarsi condizionare dalle accuse, difendendo la prudenza spartana come un valore tradizionale.

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19
Q

Come Stenelaida reagì alle accuse dei Corinzi e quale fu la sua risposta alle critiche sugli Spartani?

A

Stenelaida, al contrario di Archidamo, accettò le critiche degli alleati Corinzi e prese sul serio la minaccia di passare a un’altra alleanza. Questa risposta indicava una divergenza nelle posizioni spartane, mostrando una sensibilità agli input esterni e alle preoccupazioni degli alleati.

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20
Q

Quali erano le principali argomentazioni degli ambasciatori ateniesi durante il dibattito del 432 a.C., e come cercarono di influenzare la decisione degli Spartani?

A

Gli ambasciatori ateniesi difesero la legittimità dell’impero ateniese e la moderazione con cui era stato gestito. Invitarono gli Spartani a cercare un accordo diplomatico, ignorare le accuse dei Corinzi e non interrompere la tregua.Gli Ateniesi, consapevoli della superiorità navale, cercavano di guadagnare tempo, sottolineando la necessità di una soluzione legale alle controversie esistenti.

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21
Q

Qual è stata la decisione dell’assemblea spartana e degli alleati rispetto alla guerra imminente? Come reagirono gli Ateniesi a questa decisione?

A

L’assemblea spartana e quella degli alleati si espressero a favore della guerra, convinte che gli Ateniesi avessero violato il trattato. Gli Ateniesi, consapevoli della condizione di superiorità data dal dominio del mare, cercavano di prendere tempo, ma erano ormai determinati a combattere la guerra che ritenevano inevitabile.

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22
Q

Quali richieste propagandistiche avanzò Sparta durante le trattative invernali del 432/1, e come rispose Atene?

A

Durante le trattative invernali del 432/1, Sparta avanzò richieste propagandistiche, come l’espulsione dei responsabili del sacrilegio di Cilone, incluso Pericle. In risposta, Atene chiese agli Spartani di purificarsi dal sacrilegio del Tenaro e da quello di Atena Calcieca, riguardanti l’uccisione sacrilega di alcuni iloti e di Pausania. Vennero proposte più ragionevoli, come togliere l’assedio a Potidea, lasciare autonoma Egina e rimuovere l’embargo a Megara.

23
Q

Come reagì Pericle alla richiesta di Sparta di sciogliere la lega delio-attica durante le trattative, e quale fu la risposta di Atene?

A

Pericle era fortemente determinato alla guerra. Di fronte alla richiesta di sciogliere la lega delio-attica da parte di Sparta, una richiesta inaccettabile, Pericle fece rispondere che Atene non avrebbe subito imposizioni. Tuttavia, Atene era disposta a risolvere le controversie secondo giustizia, su un piano di parità e nello spirito dei trattati.

24
Q

Quali proposte più ragionevoli furono avanzate dagli Spartani durante le trattative, e come rispose Atene?

A

Gli Spartani avanzarono proposte più ragionevoli, come togliere l’assedio a Potidea, lasciare autonoma Egina e rimuovere l’embargo a Megara. Tuttavia, Atene rifiutò queste proposte, portando all’irreparabile rottura delle trattative.

25
Q

Perché Sparta inviò un ultimatum durante le trattative, e qual era la richiesta specifica contenuta in tale ultimatum?

A

Dopo il rifiuto di Atene alle proposte spartane, Sparta inviò un ultimatum richiedendo la scioglimento della lega delio-attica. Questa richiesta era in realtà rivolta a tutti i greci, e l’obiettivo era affermare che Sparta entrasse in guerra per liberare coloro che erano stati asserviti dagli ateniesi.

26
Q

Come si conclusero le trattative invernali del 432/1 tra Atene e Sparta?

A

Le trattative invernali del 432/1 si conclusero definitivamente con il rifiuto di Atene di accettare le richieste propagandistiche e l’ultimatum di Sparta. Pericle era determinato alla guerra, e nonostante la volontà di Atene di risolvere le controversie secondo giustizia, su un piano di parità e nello spirito dei trattati, le trattative furono interrotte definitivamente.

27
Q

Quali furono le richieste avanzate da Sparta durante le trattative invernali del 432/1, e come rispose Atene a tali richieste?

A

Sparta avanzò richieste di natura propagandistica, come l’espulsione dei responsabili del sacrilegio di Cilone, incluso Pericle. In risposta, Atene chiese agli Spartani di purificarsi dal sacrilegio del Tenaro e da quello di Atena Calcieca, riguardanti l’uccisione sacrilega di alcuni iloti e di Pausania. Sparta propose anche soluzioni più ragionevoli, come togliere l’assedio a Potidea, lasciare autonoma Egina e rimuovere l’embargo a Megara.

28
Q

Cosa fece Sparta dopo il rifiuto di Atene alle proposte ragionevoli, e qual era la natura dell’ultimatum inviato da Sparta?

A

Dopo il rifiuto di Atene alle proposte più ragionevoli, Sparta inviò un ultimatum. La richiesta contenuta in quest’ultimo era l’ordine di sciogliere la lega delio-attica. Questa condizione era inaccettabile, ma era in realtà rivolta a tutta la Grecia, sostenendo che Sparta stava entrando in guerra per liberare coloro che erano stati asserviti dagli ateniesi.

29
Q

Qual era la posizione di Pericle rispetto alla richiesta di sciogliere la lega delio-attica?

A

Pericle era fortemente determinato alla guerra. In risposta all’ultimatum di Sparta, fece rispondere che Atene non avrebbe subito imposizioni. Tuttavia, era disposta a risolvere le controversie secondo giustizia, su un piano di parità e nello spirito dei trattati.

30
Q

Come furono concluse le trattative invernali del 432/1 tra Atene e Sparta?

A

le due città si avviarono irreversibilmente verso la guerra.

31
Q

Quali furono le fasi principali della guerra del Peloponneso durante il periodo 431-404 a.C., e come furono denominate?

A

La guerra del Peloponneso ebbe tre fasi principali
431-421, Guerra Decennale o Archidamica
421-413, Periodo Intermedio o Tregua Incerta
413-404, Guerra Decelica o Ionica

32
Q

431-421, Guerra Decennale o Archidamica

A

Caratterizzata dalle periodiche invasioni dell’Attica, seguendo una strategia tradizionale spartana. Il conflitto iniziò dopo l’attacco tebano a Platea nella primavera del 431.

33
Q

421-413, Periodo Intermedio o Tregua Incerta

A

Un periodo definito da Tucidide come una tregua incerta e sospetta, durante la quale la guerra continuò, sebbene in forme non globali.

34
Q

413-404, Guerra Decelica o Ionica

A

Caratterizzata dall’occupazione spartana del demo attico di Decelea e dallo spostamento del teatro della guerra nel fronte Egeo, segnando una ripresa del conflitto globale fra i due blocchi.

35
Q

Quali erano gli schieramenti delle due principali coalizioni durante la guerra del Peloponneso? Sparta:

A

Tutti i Peloponnesiaci tranne Argo e gli Achei (con l’esclusione di Pellene).
I Megaresi, i Beoti, i Locresi, i Focesi e le colonie corinzie di Ambracia, Leucade e Anattorio.
Contava sulla flotta corinzia e sul supporto volontario delle risorse, oltre ai depositi dei santuari di Delfi e Olimpia.

36
Q

Quali erano gli schieramenti delle due principali coalizioni durante la guerra del Peloponneso? Atene:

A

I Chi, i Lesbi e tutte le città della Ionia, della Tracia e dell’Ellesponto.
Gli isolani tranne Tera e Melo, i Plateesi, i Messeni di Naupatto, gli Acarnani, i Tessali, Corcira e Zacinto.
La coalizione ateniese era superiore sul piano delle forze navali.

37
Q

Quali sono stati i principali eventi che hanno caratterizzato la fase 431-421 della guerra del Peloponneso, nota come la Guerra Decennale o Archidamica?

A

La fase 431-421 della guerra del Peloponneso è stata caratterizzata dalla strategia tradizionale spartana delle periodiche invasioni dell’Attica. L’intervento spartano si ebbe dopo che i Tebani attaccarono Platea nella primavera del 431, aprendo le ostilità.

38
Q

Quali sono stati gli schieramenti principali e gli eventi salienti della fase 421-413 della guerra del Peloponneso, definita da Tucidide come un “Periodo Intermedio” o “Tregua Incerta”?

A

Nel periodo 421-413, la guerra continuò in forme non globali. Le coalizioni di Sparta e Atene mantennero un’instabile tregua incerta. Nonostante la pace formale, ci furono conflitti minori e crescenti sospetti tra le due potenze.

39
Q

Quali furono le caratteristiche principali della fase 413-404 della guerra del Peloponneso, conosciuta come la Guerra Decelica o Ionica?

A

La fase 413-404 della guerra del Peloponneso è stata caratterizzata dall’occupazione spartana del demo attico di Decelea e dallo spostamento del teatro della guerra nel fronte Egeo. Questo segnò una ripresa del conflitto globale fra i due blocchi, portando a scontri significativi e cambiamenti strategici nella dinamica del conflitto.

40
Q

Quali furono le richieste avanzate da Sparta durante le trattative invernali del 432/1, e come rispose Atene a tali richieste?

A

Sparta avanzò richieste di natura propagandistica, come l’espulsione dei responsabili del sacrilegio di Cilone, incluso Pericle. In risposta, Atene chiese agli Spartani di purificarsi dal sacrilegio del Tenaro e da quello di Atena Calcieca, riguardanti l’uccisione sacrilega di alcuni iloti e di Pausania. Sparta propose anche soluzioni più ragionevoli, come togliere l’assedio a Potidea, lasciare autonoma Egina e rimuovere l’embargo a Megara.

41
Q

Cosa fece Sparta dopo il rifiuto di Atene alle proposte ragionevoli, e qual era la natura dell’ultimatum inviato da Sparta?

A

Dopo il rifiuto di Atene alle proposte più ragionevoli, Sparta inviò un ultimatum. La richiesta contenuta in quest’ultimo era l’ordine di sciogliere la lega delio-attica. Questa condizione era inaccettabile, ma era in realtà rivolta a tutta la Grecia, sostenendo che Sparta stava entrando in guerra per liberare coloro che erano stati asserviti dagli ateniesi.

42
Q

Qual era la posizione di Pericle rispetto alla richiesta di sciogliere la lega delio-attica?

A

Pericle era fortemente determinato alla guerra. In risposta all’ultimatum di Sparta, fece rispondere che Atene non avrebbe subito imposizioni. Tuttavia, era disposta a risolvere le controversie secondo giustizia, su un piano di parità e nello spirito dei trattati.

43
Q

Come furono concluse le trattative invernali del 432/1 tra Atene e Sparta?

A

le due città si avviarono irreversibilmente verso la guerra.

44
Q

Come reagì Pericle all’invasione dell’Attica da parte degli Spartani e quale strategia adottò?

A

Pericle adottò una strategia volta a sfruttare la forza navale di Atene e la possibilità di ricevere rifornimenti dal mare. Raccolse tutta la popolazione dell’Attica entro le mura di Atene, abbandonando la campagna alle devastazioni. Questa strategia mirava a contrastare le invasioni periodiche spartane, che sembravano inadeguate a contrastare Atene, favorendo una guerra di logoramento.

45
Q

Quali azioni intrapresero gli ateniesi durante l’invasione dell’Attica e come si difesero dalla strategia spartana?

A

Gli ateniesi, seguendo la strategia di Pericle, non uscirono dalle mura per combattere. Inviarono invece 100 navi a circumnavigare il Peloponneso, operando sbarchi e saccheggi lungo la costa. Inoltre, cacciarono gli Egineti dalla loro isola, istituendo una cleruchia. Queste azioni contribuirono a sminuire l’efficacia della strategia spartana di invasioni periodiche.

46
Q

Quali eventi sconvolsero i piani strategici di Pericle nel 430, e come influenzarono la situazione ad Atene?

A

Nel 430, una pestilenza di natura imprecisata giunse ad Atene dall’Etiopia. La concentrazione della popolazione entro le mura favorì enormemente il contagio. Dopo la seconda invasione dell’Attica e sconvolti dall’epidemia, gli ateniesi misero sotto accusa Pericle e lo deposero dalla strategia. Nonostante la sua rielezione nel 429, Pericle morì a causa della peste.

47
Q

Chi furono i successori di Pericle e quali furono i principali atteggiamenti politici e strategici da loro adottati?

A

I successori di Pericle furono:

Cleone: Un piccolo industriale conciario, democratico radicale e sostenitore acceso della guerra. Era deriso dalle commedie e definito “anti-Pericle”.
Nicia: Un ricco conservatore. Entrambi furono chiamati a guidare Atene dopo la morte di Pericle.

48
Q

Secondo Tucidide, quale fu l’opinione del successore di Pericle sulla gestione del conflitto e quali furono gli errori commessi dai successori di Pericle?

A

Secondo Tucidide, dopo la morte di Pericle, Atene venne governata da uomini politici inadeguati. Essi commisero molti errori, il primo dei quali fu estendere il conflitto, contrariamente al consiglio dato da Pericle agli ateniesi. Questi errori indebolirono la posizione di Atene nella guerra del Peloponneso.

49
Q

Descrivi la situazione di Platea nel 427 e l’evento correlato. Quali furono le conseguenze della caduta di Platea?

A

Nel 427, Platea cadde e fu distrutta. Questo evento fu significativo perché Platea era stata un alleato di Atene. La sua caduta rappresentò una perdita strategica e simbolica per Atene durante la guerra del Peloponneso.

50
Q

Quali furono gli eventi correlati alla presa di Mitilene da parte di Atene nel 427 e quali furono i protagonisti del dibattito nell’assemblea ateniese in seguito alla presa di Mitilene?

A

Nel 427, Atene prese Mitilene, che si era ribellata agli ateniesi passando agli spartani. Successivamente, nell’assemblea ateniese, ci fu un dibattito tra Cleone, che sosteneva la punizione di tutti i mitilenesi, e Diodoto, che riteneva più opportuno punire solo i responsabili della rivolta. Alla fine, l’assemblea decise di punire solo i responsabili, costringendo Mitilene a consegnare la flotta, abbattere le mura e accogliere 2.700 cleruchi ateniesi.

51
Q

Che tipo di guerra civile scoppiò a Corcira nel 427 e quali furono gli esiti? Quali riflessioni di Tucidide riguardo a questa guerra civile vengono menzionate?

A

A Corcira, nel 427, scoppiò una guerra civile tra democratici filoateniesi e oligarchici filocorinzi e filospartani. Alla fine, i democratici ebbero la meglio. Tucidide utilizza questa vicenda per riflettere sulle profonde divisioni causate dalla logica dello scontro dei blocchi, aggravate dalla guerra. Sottolinea il rovesciamento di valori e l’abbandono della prospettiva del comune interesse in favore dell’utile personale.

52
Q

Quando e perché fu condotta la “prima spedizione” in Sicilia da parte di Atene, e qual è stata la sua rilevanza strategica?

A

La “prima spedizione” in Sicilia fu condotta nel 427 da Atene sotto gli strateghi Lachete e Careade. Questo intervento era parte della strategia anticorinzia di Atene e mirava a sfruttare il conflitto tra Siracusa e le città Calcidesi Reggio e Leontini. L’obiettivo era impedire ai siracusani di inviare soccorsi a Sparta. Tuttavia, la spedizione non ottenne successi significativi.

53
Q

Che cosa accadde durante l’assedio di Sfacteria e quali furono le conseguenze per Atene e Sparta?

A

Durante l’assedio di Sfacteria nel 425, gli ateniesi, guidati dallo stratego Demostene, riuscirono a catturare 120 spartani. Cleone ottenne una vittoria significativa e l’installazione di un presidio ateniese stabile in Messenia, suscitando preoccupazioni per possibili ribellioni tra gli iloti. Questo fu il momento di massimo trionfo di Cleone e dell’apice dell’imperialismo ateniese, evidenziato dal decreto di Tudippo che indicava un tributo di 1460 talenti, il più elevato registrato nelle liste dei tributi.