Distribuzione di un carattere e sua rappresentazione Flashcards

1
Q

Cosa è la frequenza assoluta?

A

La Frequenza assoluta di una modalità di un carattere è il numero
di volte che questa viene osservata nel collettivo.

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2
Q

Cosa è una distribuzione di frequenza semplice?

A

La distribuzione di frequenza semplice associa alle modalità che può assumere un carattere le corrispondenti frequenze assolute

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3
Q

Cosa è la frequenza relativa

A

è il rapporto tra la frequenza assoluta e il numero totale di unità
osservate. Naturalmente la frequenza relativa è 0<=fj<=1 (j-esima modalità) e la somma di
tutte le frequenze relative fa 1

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4
Q

Cosa è la Frequenza percentuale?

A

è la frequenza relativa *100. La sommatoria di tutte le frequenze
percentuali fa 100.

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5
Q

Cosa sono le frequenze cumulate

A

si usano per
caratteri qualitativi ordinati o quantitativi,
quando sono ordinati, ci indicano
quante unità di un collettivo
presentano una certa modalità o una
modalità precedente.

È la somma della frequenza
(assoluta, relativa o percentuale)
associate alla modalità j riferita a questa
stessa modalità con le frequenze delle
modalità inferiori o uguali a j.

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6
Q

Quando si usa la suddivisione in classe?

A

si usa quando il carattere che si analizza è quantitativo continuo
(spesa, peso, altezza…) o quando è quantitativo discreto con molte modalità, per costruire
la distribuzione di frequenza è necessario raggruppare i valori in classi

Per un carattere qualitativo si può avere un raggruppamento ma questo non si definisce suddivisone in classe

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7
Q

In che modo è più opportuno definire le classi

A

Tuttavia può essere opportuno definire le classi in modo tale che:
● il loro numero sia abbastanza piccolo da fornire una sintesi adeguata ma
sufficientemente da mantenere un livello di dettaglio accettabile
● siano disgiunte
● siano esaustive
● abbiano, se possibile, la stessa ampiezza ; in tal caso, una volta stabilito il numero
di classi, la dimensione della classe si ottiene nel modo seguente::
𝐷𝑖𝑚𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑙𝑎𝑠𝑠𝑒 ≈ (𝑉𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒 𝑚𝑎𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜 − 𝑉𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑚𝑜)/𝑁𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑙𝑎𝑠𝑠𝑖

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8
Q

Da cosa cono caratterizzate le classi

A

Estremo superiore: Valore più grande della classe.
Estremo inferiore: Valore più piccolo della classe.
Ampiezza: differenza tra i valori estremi
Valore centrale : media tra sup e inf

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9
Q

Con quali caratteri bisogna usare le classi con estremi congiunti

A

Le classi possono essere chiuse (0-9 anni) o aperte (90 e
oltre)

In caso di caratteri continui le classi costigue devono avere
estremo superiore della classe 1 uguale all’ estremo
inferiore della classe 2

Nel caso di caratteri discreti NON è necessario includere
uno dei due estremi della classe, perché devono essere
disgiunte.

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10
Q

Quale sono le caratteristiche di un grafico? (es etichetta…)

A
  1. Titolo: deve descrivere il carattere
    al quale si riferisce, il collettivo e quando
    è stata fatta la rilevazione.
  2. Etichette: descrive le modalità del
    carattere sull’asse.
  3. Legenda: quando sono
    rappresentate più distribuzioni occorre
    riportare una legenda che faccia
    corrispondere ad ogni colore o simbolo
    una particolare distribuzione
  4. Note: per citare la fonte dei dati,
    da mettere alla base del grafico
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11
Q

Quando si usa un grafico a barre?

A

particolarmente adatto per caratteri ordinali (giudizi in parole)
e per caratteri quantitativi discreti (giudizi in numeri).
Esistono anche grafici a barre multiple e suddivisi,

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12
Q

Quando si usa un grafico a nastri

A

è più adatto per i caratteri qualitativi sconnessi (come le marche di
telefoni)

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13
Q

Quando si usa l’istogramma

A

In un istogramma le modalità del carattere sono rappresentate da
rettangoli non distanziati , con basi uguali o diverse, in cui ogni
rettangolo ha un’area proporzionale alle frequenze → caratteri continui
raggruppati in classi.

L’istogramma a BASI REGOLARI è adatto per caratteri quantitativi suddivisi in classi della
stessa ampiezza → l’altezza del rettangolo è proporzionale alla frequenza della classe.

L’istogramma con BASI DIVERSE è adatto per i caratteri quantitativi suddivisi in classi
di ampiezza diversa → l’altezza del rettangolo è proporzionale alla DENSITA’ di
frequenza della classe.

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14
Q

Qual è la formula della densità di frequena?

A

hj=nj/aj

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15
Q

Quali sono le caratteristiche di un grafico ingannevole

A

GRAFICI INGANNEVOLI
Sono quei grafici che ingannano l’osservatore con “trucchi” come:
1. Compressione o espansione dell’asse cartesiano
2. Asse verticale che non parte da 0
3. Aggiunta di elementi effimeri come la tridimensionalità.

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16
Q

Cosa è una distribuzione unitaria?

A

È l’elenco delle modalità osservate, unità per unità nel collettivo preso in esame

17
Q

Cosa sono le frequenze cumulate

A

Sono la somma delle frequenze che ci indicano quante volte è stata presentata quella variabile o simili

18
Q

Quando è necessario avere una suddivisione in classe?

A

Per caratteri quantitativi continui ma può essere utile anche per caratteri quantitativi discreti

19
Q

Come si calcola la dimensione della classe?

A

(Valore massimo - Valore minimo) / Numero di classi

20
Q

Cosa è il valore centrale di una classe?

A

La semisomma dei suoi estremi (estremi della classe!)