De Logu Anticorpi in terapia Flashcards
perché gli ab murini hanno uso limitato nell’uomo
inefficienza di funzioni effettrici (ridotta capacità di legare il complemento), immunogenicità e induzione di una risposta HAMA human anti mouse antibodies, breve emivita per bassa affinità con il recettore FcRn
tipi di anticorpi ingegnerizzati
chimerici (porzioni costanti sono umane), umanizzati (solo il CDR è murino), completamente umani
anticorpi umanizzati
come nella produzione di anticorpi murini si analizza la sequenza dell’anticorpo selezionato e si amplificano i domini della CDR, che in seguito vengono inseriti in porzioni corrispondenti ai CDR umani tramite una procedura detta CDR grafting
come si producono anticorpi umani
due modi: 1) animali transgenici knock out per catena pensante e leggera di una IgG che si riproducono con topi knockin per sequenze di IgG umane. si formano topi che producono IgG completamente umane. 2) phage display: geni VH e VL umani uniti da DNA linker sono clonati sotto forma di cDNA nel genoma di un Fago ed espressi sulla sua superficie. si ottengono librerie di ab che possono essere screenati. antigene assorbito su sfere magnetiche in piastra, i fagi che si legano vengono selezionati, amplificati e analizzati. con mutagenesi sito specifica si può migliorare l’affinità di legame. in seguito, queste porzioni variabili vengono fuse con porzioni costante di una IgG umana.
peso molecolare catene anticorpi
catene pesanti H 50 kDa ciascuna, catene leggere L 25 kDa ciascuna, tot 150 kDa. gli ab dei camelidi HCAbs sono 80 kDa totale
anticorpi dei camelidi
HCAbs heavy chain only antibodies conosciuti anche come nano bodies o VHHs. sono omodimeri di catene pesanti che mancano del dominio CH1 e hanno un peso di 80 kDa. porzioni variabili hanno forme non canoniche di CDR (leggermente più grandi). vantaggi alta termostabilità e solubilità, piccola dimensione quindi ingegneria rapida e a basso costo, rapida diffusione tessutale, bassa immunizzazione. utilizzati per epitopi di dimensioni ridotte difficili da essere captati.
vari formati di anticorpi ingegnerizzati
-Anticorpi interi
- Frammenti anticorpali
- Anticorpi bispecifici
- Anticorpi coniugati a piccole molecole
- Anticorpi coniugati a proteine
- Anticorpi intracellulari
tipi di anticorpi interi
classici o quelli di camelidi
tipi di frammenti anticorpi
frammenti naturali o ricombinanti. tra i ricombinanti ci sono i scFv, i diabody e i Nanobody.
prima e seconda generazione di Ab bispecifici
Prima generazione: quadromi, fusione di due ibridami murini e Triomab, fusione di un ibridoma di topo e uno di ratto. Seconda generazione: dimessi di IgG1 e 2 con mutazioni nei domini di collegamento per prevenire la dimerizzazione tra dimessi uguale. formati tramite la tecnica chiamata knobs into holes. esempio ab bispecifico prodotto dalla Lilly che lega sia il recettore CGRP che la struttura RAMP per curare l’emicrania
BITE anticorpi
bispecific T cell engagers, usati spesso come frammenti anticorpali. legano CD3 per legare il linfocita T e un antigene tumorale come CD19 nei linfomi. indirizza la risposta citotossica mediata dai T. legame tra linfocita e cellula tumorale è la sinapsi citolitica.
anticorpi coniugati a farmaci
l’Ab lega verso un recettore e avviene l’internalizzazione del complesso Ab-farmaco tramite endocitosi, in seguito l’endosoma si fonde con il lisosoma in un ambiente acido. il liker tra farmaco e Ab erano idrazonici, cioè gruppi stabili a ph neutro ma idrolizzati a ph 5. si riesce ad attaccare fino a 8 molecole di farmaco per ogni ab.
anticorpi a caricamento indiretto o pretargeting
anticorpo coniugato ad un enzima che catalizza la trasformazione di una sostanza e poi la somministrazione di un profarmaco che viene attivato da un enzima. si chiama ADEPT antibody directed enzyme prodrug therapy
anticorpi a caricamento indiretto o pretargeting
anticorpo coniugato ad un enzima che catalizza la trasformazione di una sostanza e poi la somministrazione di un profarmaco che viene attivato da un enzima. si chiama ADEPT antibody directed enzyme prodrug therapy
ADEPT antibody directed enzyme prodrug therapy
anticorpo coniugato ad un enzima che catalizza la trasformazione di una sostanza e poi la somministrazione di un profarmaco che viene attivato da un enzima. è un tipo di anticorpo a caricamento indiretto
anticorpi coniugati a proteine: tre tipi
immunotossine, immunocitochine, TAA tumor associated antigens
immunotossine
anticorpi coniugati a proteine. proteine con scFv legato a una tossina, come quella difterica. l’esotossina ha 3 domini: dominio di binding per legare recettori espressi sull’epitelio respiratorio, dominio T di traslocazione dall’endosoma al citoplasma, dominio di attivazione che inibisce il fattore di allungamento EF2 coinvolto nella sintesi proteica
immunocitochine
anticorpi coniugati a proteine. frammenti anticorpali collegati a citochine per la terapia tumorale, sono necessarie dosi elevate a causa della breve emivita
TAA tumor associated antigens
anticorpi coniugati a proteine. sono mirati contro antigeni tumorali e coniugati con una tossina.
CAR chimeric antigen receptor
linfociti T geneticamente modificati per esprimere un frammento ScFv diretto verso un antigene tumorale collegato alla porzione intracellulare del recettore CD3. in questo modo il linfo T lega l’antigene intracellulare e si attiva la via di trasduzione del CD3 mediando azione citotossica verso il tumore.
modalità con cui gli anticorpi possono agire nella terapia antitumorali (2 modalità)
azione diretta e indiretta. con la diretta l’Ab lega molecole coinvolte nella traduzione del segnale o recettori, impedisce il legame con il ligando o blocca la dimerizzazione recettoriale, con conseguente blocco del ciclo cellulare, induzione di apoptosi. indiretta favorisce l’attivazione del sistema immunitario, perché il frammento Fc dell’anticorpo può attivare la CDC complente dependent cytotoxicity o la ADCC antibody dependent cell mediated cytotoxicity.
cause degli effetti avversi degli anticorpi in terapia
meccanismo di azione farmacologica del prodotto, espressione del bersaglio in tessuti diversi, interazione con un antigene diverso rispetto al bersaglio, sviluppo di una risposta immunitaria per anticorpi neutralizzanti che riducono l’efficacia del farmaco o reazioni di ipersensibilità dovute all’immunogenicità del prodotto
esempi di effetti avversi dovuti all’uso di anticorpi in terapia
1) TLS sindrome da lisi tumorale, infezioni (infliximab con mycobacterium tubercolosi, natalizumab e casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva dovuta a riattivazioni del virus di John Cunningham, 2) tumori come infliximab e tumore alla cervice uterina, 3) inibizione angiogenesi come bevacizumab e aumento di effetti trombociti, 4) eventi avversi di tipo immunologico come anti-drugs antibodies
effetti collaterali utilizzo di infliximab
è un anticorpo anti TNF alfa e può causare riattivazione di infezioni latenti di Mycobacterium tubercolosi. opportuno fare test cutaneo della tubercolina e vedere produzione di IFN gamma in seguito all’esposizione dei linfo T con gli antigeni del patogeno. inoltre, donne trattate con questo ab hanno mostrato aumentata incidenza del tumore alla cervice uterina
effetti collaterali di natalizumab
ab utilizzato per malattie autoimmuni, impedisce la migrazione dei leucociti dal circolo alla sede di infiammazione. lega l’integrina VLA4 (o alfa4 beta1) presente sulla superficie del linfocita, impedendo al linfocita di fare extravasazione e di venire attivato dalle APC. se l’ab lega le integrino sulle cellule ematopoietiche dove è latente il DNA virale di JCV, queste cellule si differenziano ed è favorita la replicazione del virus.
effetti collaterali di bevacizumab
ab anti VEGF che blocca la neoangiogenesi tumorale. collegato a eventi tromboembolici in pazienti trattati perché VEGF serve anche nel processo di rigenerazione dei vasi sanguigni
cause di immunogenicità degli anticorpi in terapia e della formazione di anti-drugs antibodies
1) Caratteristiche del composto, qualita, presenza di impurezze, corretto ripiegamento della proteina, processo di produzione, molecole uguali ma prodotte a partire da fonti diverse o in siti diversi (essendo la produzione su cellule, è difficile mantenere la comparabilita tra lotti)
2) Modalità di somministrazione durata del trattamento (brevi e continuati sono meno immunogenici degli intermittenti), endovena è meno immunogenica rispetto a intramuscolo e sottocute
3) Variabilità individuale del paziente predisposizione genetica dovuta a polimorfismi di MHC e citochine, stato patologico alterato e la presenza di terapie concomitanti