Casamenti introduzione Flashcards
fasi dello sviluppo di un farmaco
drug discovery 2-5 anni si studia il profilo farmacologico di molecole lead dopo aver individuato un target, preclinical development 1 anno e mezzo per farmacocinetica, tossicità e formulazione; fase clinica 5-7 anni con fase 1 per tossicità e farmacocinetica su volontari sani, fase 2 stessa cosa ma su gruppo ristretto di pazienti, fase 3 efficacia del farmaco su larga scala, fase 4 farmacovigilanza
biodisponibilità del farmaco
quota di farmaco che raggiunge la circolazione sistemica in modo inalterato
vie di somministrazione
entrali, parenterali, parenterali infettive
vie di somministrazione entrali
gastrointestinale, sublinguale o boccale, rettale
vie di somministrazione parenterali (mucose accessibili)
inalatoria, transdermica, oculare, nasale, vaginale, orofaringea
vie di somministrazione parenterali infettive
sistemiche: endovena, intramuscolare, sottocutanea. locali: endoarteriosa, intracardica, intratecale, intrapleurica, intraarticolare, intraperitoneale.
problemi delle proteine terapeutiche naturali quali sono
problemi intrinseci delle proteine come scarsa stabilità e tendenza all’aggregazione, problemi farmacocinetici come bassa emivita e scarso assorbimento, problemi farmacodinamici come bassa affinità e scarsa selettività, immunogenicità
rituximab
anti CD20 per linfoma non hodgkin
trastuzumab
anti HER2 per cancro alla mammella metastatico
ibritumomab
anti CD20 per il linfoma non Hodgkin
bevacizumab
anti VEGF per il cancro colon rettale metastatico
insulina prodotta nell’uomo nelle 24 h
0,6 unità di insulina per kg di peso nelle 24h
specialità medicinale
nome di fantasia, nome commerciale. è costituita da farmaco + eccipienti (solidi) o veicoli (liquidi).
classificazione dei farmaci basata sull’effetto che mediano
sostitutivi, preventivi, curativi, sintomatici, diagnostici
coefficiente di ripartizione
logP se maggiore di 1 il farmaco è liofilo, se minore di 1 è idrofilo. indica come un farmaco si distribuisce tra due sostanze immiscibili tra loro di cui una è l’acqua. valida solo per sostanze non ionizzate
stato di ionizzazione di acidi e basi dipende da
ph dell’ambiente: un acido è non ionizzato HA in ambiente acido e ionizzato in ambiente basico; una base è non ionizzata HB in ambiente basico. dalla pka della molecola: se ph<pka predominano le forme protonate, se ph>ora predominano le forme deprotonate e ionizzate.
fattori che influenzano l’assorbimento
grado di ionizzazione, superficie totale disponibile, tempo di transito, flusso ematico, caratterizzazione della preparazione farmaceutica
cinetiche di assorbimento
ordine 1: il flusso è proporzionale alla concentrazione, la quantità di farmaco assorbita nell’unità di tempo è percentuale costante di quella che rimane da assorbire. ordine 0: flusso è indipendente dalla concentrazione, l’assorbimento avviene con meccanismi di trasporto attivo saturabili.
fattori che influenzano la distribuzione di un farmaco
flusso ematico, permeabilità capillare, struttura del farmaco, legame con le proteine plasmatiche
grado di legame di un farmaco alle proteine plasmatiche
rapporto tra farmaco legato e concentrazione totale di farmaco nel plasma. se il rapporto è > 0,9 il farmaco è fortemente legato, se < 0,2 è scarsamente legato. esempio warfarin sicuro se la quota di legato è il 99,9%.
volume di distribuzione
volume apparente nel quale il farmaco è disperso, dipende dalla capacità del f di passare le membrane, dalla ionizzazione, dalla liposolubili, dal peso molecolare. calcolato come rapporto tra la dose di f assunta e la concentrazione plasmatica.
da cosa dipende la velocità di distribuzione di un farmaco
flusso ematico, volume del compartimento, permeabilità locale (esempio tiopentale sodico, barbiturico, anestetico con fenomeno di distribuzione e redistribuzione).
reazioni metaboliche fase I
ossidoriduzione grazie i citocromi p450 che sono ossidasi miste, idrolisi operata dalle estrassi plasmatiche
reazioni metaboliche di fase II o sintetiche
glucuronoconiugazione, acetilazione, coniugazione con aa, coniugazione con glutatione, solfoconiugazione, mediazione.
altre reazioni metaboliche non microsomia
etserasi plasmatiche, alcool deidrogenasi e aldeide deidrogenasi, monoaminoossidasi nel mitocondrio, cantine ossidasi
vie di eliminazione del farmaco
principali: renale, epatica (metaboliti non idrosolubili vengono immessi nel circolo biliare ed eliminati con le feci), polmonare per sostanze volatili. accessorie: saliva, sudore, lacrime, latte
l’efficacia del farmaco cosa è e da cosa dipende
capacità di mediare un effetto massimo. dipende dal n di molecole presenti nel sito recettoriale, dal n dei recettori, dall’affinità del f per il recettore
due tipi di agonista
agonista totale e parziale. il parziale a occupazione recettoriale completa dà risposta massimale inferiore a quella dell’ag. totale
due tipi di antagonista
competitivo, il legame con ant e ag è nello stesso sito recettoriale, riduce la potenza dell’agonista. antagonista non competitivo: legame dell’ant è o irreversibile oppure avviene su un sito allosterico regolato. riduce l’efficacia dell’antagonista
potenza di un farmaco
dose necessaria per raggiungere l’effetto massimo
indice terapeutico di un farmaco e finestra terapeutica
rapporto tra dose letale 50 e dose efficace 50. un buon indice terapeutico è maggiore di 10, esempio penicillina. finestra terapeutica è l’intervallo di concentrazione nel quale si ottiene un buon risultato terapeutico senza che si manifestino effetti tossici.
tipi di recettori
canale o ionotropi, accoppiati a proteine G o metabotropi, ad attività tirosin chinasica, ad attività guaiolato ciclasica intrinseca, recettori associati a TK citoplasmatiche, recettori di adesione intracellulare, recettori intracellulari
farmaco generico
medicinale autorizzato con copertura brevettuale scaduta immessa in commercio con la denominazione del principio attivo seguita dal nome del produttore
bioequivalente
stessa composizione del principio attivo, perfettamente intercambiabile, due preparazioni sono bioequivalenti se sono equivalenti farmaceutici (stessa forma farmaceutica anche con eccipienti diversi) e se portano alle stesse concentrazioni plasmatiche nel tempo quando somministrate allo stesso individuo.
insulina sintesi
prodotta come preproinsulina, precursore di 110 aa, convertito in proinsulina nel Golgi a opera di endopeptidasi
azioni insulina sulle cellule
favorisce entrata glucosio nelle cellule, nel fegato favorisce sintesi glicogeno, inibisce glicogenolisi e inibisce la gluconeogenesi, nel muscolo promuove la sintesi proteica e la sintesi di glicogeno, nel tessuto adiposo aumenta la sintesi di acidi grassi e trigliceridi e riduce la lipolisi.
insuline rapide
lispro due aa invertiti ottenendo LysB28 e ProB29, azione in 30 min e durata 3 h. questa modifica destabilizza la formazione di dimessi e esageri di insulina. Aspart: al posto di ProB28 viene messo Asp, azione rapida 60 min e durata breve 3 h.
insuline lente
Lantus inizia l’effetto dopo 1:30 e durata d’azione 24h. due aa arginino sono aggiunti al c terminale della catena B aumentando il punto isoelettrico, così che Lantus non è solubile a ph acido, quindi dopo l’iniezione precipita formando microcristallini che lentamente si dissolvono. degludec: emivita 25 ore indipendentemente dalla dose, effetto distribuito uniformemente durante la giornata. forma multi esameri solubili, deposito che viene assorbito continuamente e lentamente.