cooper - cap 3 Flashcards

1
Q

Come possono essere definiti i comportamenti target ?

A

i comportamenti target possono essere definiti in due modi:
- funzionalmente
- topograficamente

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2
Q

che cos’è una definizione funzionale del comportamento?

A

è un definizione del comportamento basata sulla sua funzione ovvero sull’effetto che ha sull’ambiente, comprese tutte le forme rilevanti della classe di risposte.
questo tipo di definizione è spesso più semplice e concisa rispetto a quella topografica

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3
Q

che cos’è una definizione topografica del comportamento

A

identifica i comportamenti target in base alla loro forma fisica o all’aspetto del comportamento.

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4
Q

caratteristiche di una definizione operazionale del comportamento

A

oggettiva
chiara
completa

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5
Q

Cosa fa l’analista del comportamento in materia di dati

A

raccoglie e prescrive di raccogliere dati quantitativi, empirici e oggettivi che poi elabora graficamente al fine di produrre un’analisi scientifica del comportamento che escluda interpretazioni, distorsioni personali e risultati accidentali e orienta il suo intervento sulla base dei dati ottenuti.

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6
Q

cosa significa misurare?

A

la misurazione è il processo di assegnare numeri a particolari caratteristiche degli oggetti o degli eventi

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7
Q

perchè dobbiamo misurare?

A

la misurazione di una data caratteristica di un oggetto o di un evento permette di trasformare tale caratteristica in numeri e quindi di usare la matematica per operare confronti fra caratteristiche
- di uno stesso oggetto o evento in momenti diversi del tempo
- di diversi oggetti o eventi fra loro.
(senza misurazione non c’è scienza)
Attraverso confronti matematici è possibile
capire
- se un oggetto o un evento si sta trasformando nel tempo e di quanto si sta trasformando.
- se due o più oggetti /eventi sono differenti e di quanto.

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8
Q

cos’è il metodo scientifico

A

permette di tradurre il “mondo” e la sua relata in termini di variabili concrete che possono essere isolate e manipolate.
Tutto ciò che non può essere tradotto in numeri cade fuori dal campo di ricerca scientifica

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9
Q

cos’è una variabile

A

una caratteristica fisica che può assumere diversi valori che devono essere misurabili

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10
Q

quali sono i tre livelli di comprensione della ricerca scientifica

A

descrizione
previsione
controllo
- se lo posso osservare lo posso misurare
- se lo posso misurare
lo posso influenzare
- se lo posso influenzare
lo posso modificare

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11
Q

cosa permette di fare la misurazione

A

permette di descrivere - prevedere e controllare il comportamento e di raccogliere le prove empiriche (sperimentali) di tale controllo.

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12
Q

cosa permette di evitare la misurazione

A

sostanzialmente permette di evitare due errori
- proseguire un intervento inefficace
- terminare un intervento realmente efficace, ma i cui primi risultati non sono percepibili ad occhio nudo.

la misurazione permette di monitorare i propri successi e, ancora di più, i propri fallimenti, in modo da poter operare cambiamenti tali da modificare i fallimenti in successi ( bushell & baer, 1994)

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13
Q

cosa significa definire operazionalmente una classe di risposte

A

significa creare una regola per separare alcune risposte dal resto del comportamento stesso (johnston & pennypacker 2009)

Questa regola serve a distinguere le risposte bersaglio da quelle che non sono oggetto di intervento.

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14
Q

cosa si intende per definizione operazionale

A

è la descrizione di un fenomeno in modo tale d renderlo misurabile.

e’ il primo step necessario per studiare scientificamente un fenomeno

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15
Q

come fa una definizione operazione ad essere considerata OGGETTIVA

A

deve riferirsi a caratteristiche osservabili dell’evento (comportamento o stimolo) e non a variabili inferite

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16
Q

come fa una definizione operazionale ad essere considerata CHIARA

A

deve essere espressa in modo tale che, dopo averla letta, anche una persona priva di training su quella specifica misura possa affermare se il comportamento o evento si sia verificato o meno.

17
Q

come fa una definizione operazionale ad essere considerata COMPLETA

A

deve tracciare una distinzione fra le risposte che possono e quelle he non possono essere incluse nella misurazione.

18
Q

definizione funzionale

A

includono una risposta nella classe di risposte da misurare sulla base degli stimoli antecedenti o conseguenti della risposta. (la topografia o forma del comportamento può variare considerevolmente tra una risposta e l’altra).
una definizione basata sulla funzione comprende tutte le possibili topografie

19
Q

definizione topografica

A

includono una risposta nella classe di risposte da misurare sulla base delle caratteristiche fisiche della risposta.
La topografa del comportamento deve essere descritta nei dettagli.
(viene descritto come il comportamento deve avvenire)

20
Q

qual è l’obbiettivo della definizione operazionale

A

permettere la misurazione

21
Q

dimensione temporale aggiunta

A

in alcuni casi può essere utile aggiungere un requisito temporale a una definizione funzionale o topografica. ciò significa che le risposte che soddisfano la definizione operazionale, ma non il requisito temporale, non devono essere registrate.

22
Q

come si può aggiungere il requisito temporale alla definizione operazionale

A

può avvenire in 3 modi
- criterio che riguarda l’IRT
specificazione della quantità di tempo che deve avvenire fra una risposta e l’altra
- criterio che riguarda la LATENZA
specificazione della quantità di tempo che deve intercorrere dall’Sd (es. la risposta per essere considerata corretta, deve iniziare entro 3 secondi dalla presentazione dell’istruzione)
- criterio che riguarda la DURATA
specificazione del tempo necessario a terminare la risposta

23
Q

definire l’ampiezza (specificità) della classe di risposte

A

classi troppo piccole: inutili per lo studio
classi troppo ampie: si perdono dettagli fondamentali e non permettono l’analisi della variabilità

possibile soluzione
definire “episodi” che coinvolgono diverse classi di risposta in una unità di tempo. il risultato è una misura rappresentativa.

24
Q

come costruire una definizione operazionale?

A
  1. porre domande agli altri significativi di descrivere il comportamento desiderato o indesiderato e indagarne le caratteristiche
    es.
    - quando accade?
    - come si svolge? Com’è? Che forma ha?
    - quando termina?
    - come deve essere questa o quella caratteristica?
  2. definire un obbiettivo di intervento rispetto al comportamento bersaglio. la definizione operazionale e la misurazione successiva, dovranno avere caratteristiche tali da rilevare tale cambiamento.
    es.
    - il C.t. deve aumentare in frequenza? deve diminuire?
    - deve essere più intenso? meno intenso?
    - durare più a lungo ? meno a lungo?
    - avvenire a minore distanza temporale dallo stimolo discriminativo?
  3. osservare il comportamento direttamente, annotando caratteristiche topografiche, eventi che lo fanno iniziare o terminare, peculiarità rilevanti per la futura misurazione.
    Osservare i pari per definire le caratteristiche del comportamento desiderabile da costruire
  4. scrivere la definizione operazionale in modo che descriva gli elementi salienti raccontati dagli altri significativi, le caratteristiche osservate, gli elementi salienti necessari per raggiungere l’obbiettivo.
25
Q

cos’è la misurazione indiretta ?

A

avvengono quando l’oggetto di misurazione è in qualche caratteristica differente dall’oggetto di studio.

sono soggette a distorsioni e imprecisioni.

LA MISURAZIONE INDIRETTA GENERA INFORMAZIONI FILTRATE (KOMAKI, 1998)
che richiedono al professionista di fare inferenze a partire da quanto effettivamente misurato riguardo il comportamento bersaglio.

26
Q

e’ possibile promuovere la misurazione per mezzo dei prodotti permanenti?

A

si, viene eseguita misurando le modifiche ambientali prodotte a seguito dell’emissione del comportamento.

27
Q

vantaggi della misurazione per prodotti permanenti

A
  1. possibili di fare altro
  2. misurazione più precisa
  3. possibilità di misurare comportamenti inaccessibili
  4. elimina la necessità di osservatori multipli per l’IOA
28
Q

IOA

A

INTER OBESERVER AGREEMENT
gradi di accordo tra gli osservatori.

29
Q

SIB

A

SELF INJURIES BEHAVIOR
comportamenti autolesionisti

30
Q

Quali sono le dimensioni del comportamento?

A

Ripetibilità (contabilità)
Estensione temporale
Locus Temporale

31
Q

quali sono le procedure di misurazione?

A

Procedure di EVENT RECORDING o annotazione degli eventi

Procedure di Timing (cronometraggio)

Procedure di Time Sampling o campionamento

32
Q

Procedure di event recording

A

l’insieme di procedure per registrare se un evento sia occorso o meno. Richiedono una varietà di strumenti
- tally counter
- gettoni
- abaco da polso
- materiali che possano fungere da gettoni

33
Q

Procedure di Timing

A

l’insieme di procedure per misurare il tempo che essenzialmente richiedono l’utilizzo di cronometri

34
Q

Procedure di Time sampling

A

l’insieme di procedure per misurare il comportamento in intervalli ( contigui o non contigui) Richiedono l’utilizzo di strumenti per l’event recording (es. tally counter) e per l’event recording (cronometro).

Sostanzialmente implicano la divisone del tempo di osservazione in intervalli e la misurazione del comportamento all’interno di ciascun intervallo.

Partial Interval (PI)
basta una occorrenza del comportamento perchè l’intervallo sia coperto

Whole Interval (WI)
l’occorrenza del comportamento si manifesta per tutta la durata dell’intervallo

Momentary Time Sampling (MTS)

35
Q

IRT

A

Interresponse Time
è la misura del tempo trascorso tra due istanze consecutive della
stessa classe di comportamenti.

E’ legato alla frequenza
> IRT < frequenza
< IRT > frequenza

Misurare l’IRT è utile per implementare e valutare interventi che usano
il DRL (RINFORZO DIFFERENZIALE DELLA BASSA FREQUENZA)