CAP.5 - La percezione Flashcards
PERCEZIONE COME COSTRUZIONE
La percezione è intesa come un processo costruttivo in quanto è data dalla cooperazione di due tipologie di processi che concorrono sinergicamente a generare le percezioni:
1) Processo bottom-up–>acquisizione, trasduzione e raggiungimento dei centri superiori corticali da parte delle informazioni grezze provenienti dall’ambiente.
2) Processo top-down–> elaborazione e integrazione di tali informazioni con le proprie conoscenze pregresse, aspettative e assunzioni personali
VIE DELL’ ELABORAZIONE DELLA PERCEZIONE VISIVA
- Via ventrale: lobo occipitale –> temporale (anche detta via del “what”)
- ruolo di riconoscere consapevolmente l’oggetto - Via dorsale: lobo occipitale–> parietale (anche detta via del “where”)
- produce rappresentazioni percettive di cui non siamo consapevoli, atte all’interazione motoria con l’oggetto in questione
Le due vie generano delle rappresentazioni congruenti tra loro. L’illusione di Ebbinghaus, rivista dall’esperimento degli autori, è uno stratagemma per dissociarle e dimostrarne una funzionalità indipendente.
PRINCIPIO DELLA SEGREGAZIONE FIGURA SFONDO
uno stimolo viene percepito segregandolo dallo sfondo, separandolo dal resto del mondo delle sensazioni sulla base di una/più qualità legate ex. colore, contorno…
La segregazione figura-sfondo, avviene secondo gli studiosi della Gestalt, secondo alcuni principi:
o Principio di estensione–>una figura è caratterizzata da un’estensione, superficie, minore, rispetto allo sfondo
o Principio di sovrapposizione–>figura è quella che si trova davanti, in base ad indizi di profondità che riusciamo a rilevare
o Principio di orientamento–>è più probabile individuare stimoli/oggetti che si staglino orizzontalmente o verticalmente nel campo visivo
PRINCIPI ORGANIZZATIVI DELLA PERCEZIONE
- Vicinanza
- Somiglianza
- Buona continuazione
- Chiusura/completamento
- Destino comune
- Regione comune
STRUTTURAZIONE DELLE SENSAZIONI
Oggetti comuni vengono riconosciuti attraverso la combinazione di forme elementari di cui sono costituiti.
Teoria Irving Biederman (1987): teoria che si applica al riconoscimento di elementi comuni: 36 geoni generano un enorme numero di combinazioni possibili.
Geoni: caratteristiche primarie che debbano essere riconosciute e organizzate per percepire un qualunque oggetto, che è riconoscibile solo se possono essere riconosciuti i geoni che lo formano–>dimostrato dagli esperimenti di degradazione dei geoni;
PROCESSI PERCETTIVI SPECIALIZZATI
Esistono aree cerebrali specializzate in particolari processi percettivi, come il riconoscimento dei volti, che avviene secondo un processo olistico-configurale
- Inversion effect: maggiore difficoltà nel riconoscimento dei volti quando questi vengono presentati ruotati, in quanto l’elaborazione olistico-configurale è ostacolata, mentre gli altri stimoli vengono elaborati feature by feature (ex. case)
- Composite effect: volti composti da due metà appartenenti ad individui diversi sono difficili da riconoscere, a meno che non siano dis-allineate (elaborazione olistica disturbata)
- Thatcher effect: difficoltà nel riconoscere cambiamenti nei tratti somatici di un volto mostrato a rovescio, i quali apparirebbero invece ovvi in un volto orientato normalmente.
COSTANZA DI GRANDEZZA
La grandezza percepita di un oggetto rimane invariata al variare della grandezza della proiezione retinica (ex. persona che appare come più piccola sulla proiezione retinica non viene percepita come effettivamente più piccola, ma come più lontana)
Ma è necessario avere familiarità con gli oggetti (ruolo dell’esperienza e processi top-down) per stabilirne la costanza percettiva. Solamente paragonandolo ad un corpo umano, che funge da riferimento, riusciamo a stabilirne l’effettiva grandezza.
COSTANZA DI FORMA
forma di un oggetto rimane invariata al variare della sua forma in termini di proiezione retinica–>La forma della proiezione sulla retina varia, ma ciò non influenza la nostra percezione della forma effettiva dell’oggetto, indipendentemente dall’angolatura dalla quale la osserviamo
COSTANZA DI LUMINOSITA’
la luminosità rimane invariata al variare del tipo di luce che riceve, se l’ambiente è illuminato dalla stessa fonte di luce
Ex. Una tazza di ceramica bianca, posizionata sul tavolo in cucina, avrà una luminosità x rispetto alla superficie su cui poggia, che avrà una luminosità y, sia che la luce della cucina sia spenta, sia che sia accesa
COSTANZA DI COLORE
il colore di un oggetto rimane invariato al variare del tipo di luce che riceve
Ex. Sebbene l’immagine della torta con le fragole sia interamente composta da pixel del ciano, le fragole appaiono rosse. Le fragole sembrano rossastre anche se i pixel non lo sonoesempio di come il cervello corregge il colore del mondo
STEREOPSI
Percezione di profondità: capacità di vedere lo spazio tridimensionale e valutare le distanze. Senza questa abilità non potremmo andare in bicicletta, guidare, tirare a canestro, inserire un filo nella cruna di un ago…
- Stereopsi innata, ma sviluppo non completo fino ai 6 mesi.
INDIZI BINOCULARI DI PROFONDITA’
- Disparità binoculare–> la distanza fisica che separa i due occhi (circa 6,5 cm nella specie umana) fa sì che si verifichi tale fenomeno di disparità tra le rispettive proiezioni retiniche dei due occhi, dovuta al fatto che la proiezione di uno stesso oggetto cade su porzioni diverse delle due retine.
La disparità retinica è particolarmente accentuata per oggetti vicini alla testa, mentre viene minimizzata per oggetti lontani: in questo modo il cervello riesce ad assegnare un oggetto ad una specifica posizione nello spazio.
Quando entrambi gli occhi sono aperti, le due immagini vengono fuse assieme, dando luogo ad una visione stereoscopica
INDIZI MONOCULARI DI PROFONDITA’
- Grandezza relativa: oggetti simili di dimensioni diverse–> quelli piccoli + lontani
- Altezza relativa: oggetti simili–> quelli più vicini alla linea dell’orizzonte + lontani
- Prospettiva lineare: convergenza apparente delle linee all’orizzonte (parallele)–> + convergenza = + profondo orizzonte
- Ombreggiature: luce che colpisce gli oggetti viene rifratta dalle sue diverse parti in modo differente
- Interposizione: oggetti più vicini nascondono in parte quelli più lontani
- Gradiente di tessitura: tessitura molto meno ripida in lontananza
PARALLASSE DI MOVIMENTO
Altro importante indice di profondità: in movimento, oggetti più lontani si muovono ad una velocità inferiore rispetto a quelli vicini; inoltre, oggetti lontani sembrano muoversi nella nostra stessa direzione, mentre quelli vicini sembrano muoversi in
direzione opposta
ATTENZIONE
processo che opera una selezione tra tutte le informazioni che in un dato istante colpiscono i nostri sensi (informazioni esterne) e/o i nostri ricordi (informazioni interne) consentendo soltanto ad alcune di accedere ai successivi stadi di elaborazione –> funge da filtro e ci aiuta a non andare in sovraccarico percettivo.