CAP. 11 - Le emozioni Flashcards

1
Q

EMOZIONI

A

Un’emozione è una breve e multi-componenziale reazione ad alcuni cambiamenti nel modo in cui le persone interpretano- o valutano- le circostanze in cui si trovano.

  • Le emozioni servono alla sopravvivenza:
  • alimentano le relazioni interpersonali –> comprendendo lo stato affettivo altrui dall’espressione e adattando il nostro stesso stato affettivo
  • consentono adattamenti all’ambiente (attacco, fuga, ricerca di conforto…)
  • Le emozioni «colorano» la nostra quotidianità.
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2
Q

COMPONENTI DELLE EMOZIONI

A

Un’intensa emozione può implicare almeno 6 componenti:

  1. Emozione comincia con la VALUTAZIONE COGNITIVA
    - -> valutazione da parte del soggetto del significato personale delle sue circostanze attuali
  2. ESPERIENZA SOGGETTIVA dell’emozione–> stato affettivo e tono sentimentale che influenza l’esperienza personale
  3. TENDENZE AL PENSIERO E ALL’ AZIONE–> urgenza di pensare o agire in modi particolari
  4. REAZIONI CORPOREE INTERNE–> risposte fisiologiche legate all’azione involontaria del SNA (ex. cambiamenti battito cardiaco, dell’attività delle ghiandole sudoripare)
  5. MOVIMENTI MUSCOLARI FACCIALI–> contrazioni muscolari che muovono i tratti del viso nei modi particolari che danno vita a ciò che chiamiamo comunemente “espressioni facciali”
  6. RISPOSTE ALLE EMOZIONI–> come le persone regolano le emozioni e reagiscono ad esse/situazione che le ha introdotte
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3
Q

COSA SONO LE EMOZIONI PRIMARIE?

A
Plutchik (2003) ha identificato 8 emozioni primarie: paura, sorpresa, tristezza, disgusto, rabbia, aspettativa, gioia e accettazione.
- Ciascuna può avere diversa intensità
es. rabbia: fastidio---ira, 
      gioia: serenità---estasi, 
      disgusto: noia---ripugnanza…
- Coppie di emozioni primarie possono dare luogo ad altre emozioni
es. gioia + accettazione = fiducia; 
      sorpresa + tristezza = delusione
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4
Q

COSA DIFFERENZIA LE EMOZIONI DALUMORE?

A

! Emozioni e umore non sono la stessa cosa (causa, durata, multicomponenzialità, categorie).
Le emozioni:
- spesso identificabili in una particolare causa
- di breve durata (mentre umore può perdurare per
giorni, settimane, mesi…)
- sono costituite da varie componenti
- sono ascrivibili a categorie ben definite

Umore: insieme di disposizioni affettive e istintive che influenzano l’attività psichica dell’individuo; ha carattere dinamico ed è connesso ai ritmi circadiani.

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5
Q

RUOLO DELL’ AMIGDALA

A

L’amigdala è un complesso nucleare a forma di mandorla situato alla base del cervello, implicato nel processamento delle emozioni –» riceve in modo rapido informazioni sensoriali e innesca una reazione istintiva legata alla minaccia prima che vengano elaborate a livello corticale talvolta possiamo rispondere a una situazione di allarme prima ancora di sapere il perché; «Reazione» prima della «comprensione»

Fino a poco tempo fa si riteneva che l’amigdala ricevesse le informazioni provenienti dalla corteccia, e che quindi ciò implicasse sempre una valutazione cognitiva conscia dei dati. Recentemente, tuttavia, si scoprì come vi siano delle connessioni tra i canali sensoriali e l’amigdala che non passano attraverso la corteccia.

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6
Q

CHE RUOLO HA IL SNA NELLE EMOZIONI?

A

Reazioni corporee, un importante aspetto legato alle emozioni, sono controllate dal sistema nervoso autonomo (SNAquella parte del sistema periferico che controlla le funzioni autonome); le modificazioni innescate dal SNA sono al di fuori dal controllo volontario. Il SNA è suddiviso in due divisioni: quella simpatica e quella parasimpatica, che hanno un controllo praticamente opposto sui diversi organi e distretti corporei (FIGHT OR FLIGHT vs. REEST AND DIGEST)

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7
Q

TEORIA JAMES-LANGE DELLE EMOZIONI

A

L’attivazione fisiologica precede il vissuto emotivo –>il vissuto emotivo (paura in questo caso) è l’ultimo step

  1. visione di uno stimolo in grado di innescare un’emozione
  2. attivazione fisiologica dovuta all’attivazione del SNA
  3. questo stato di attivazione autonomica viene etichettato dal soggetto come PAURA (vissuto emotivo)

“i mutamenti corporei sono la diretta conseguenza della percezione del fatto eccitante, la nostra sensazione di quei mutamenti mentre essi avvengono è l’emozione”

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8
Q

TEORIA CANNON-BARD SULLE EMOZIONI

A

La percezione dello timolo che produce l’emozione è elaborata dall’ipotalamo e sistema limbico, che inviano il messaggio alla corteccia e altre parti del corpo

  • i messaggi che provengono dall’ipotalamo e dal sistema limbico producono arousal del sistema nervoso autonomo
  • i messaggi che raggiungono la corteccia producono il vissuto emotivo soggettivo dell’emozione

–>vissuto soggettivo e attivazione fisiologica non sono legate causalmente, ma si attivano in contemporanea

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9
Q

TEORIA SCHACTER-SINGER

A

Dalla teoria socio-cognitiva delle emozioni di Schachter in poi si assegna una grande importanza alla valutazione cognitiva (alla conoscenza delle circostanze in cui si provano determinate emozioni)

Un’emozione dipende da un’etichetta applicata ad una generica attivazione fisiologica: processo di attribuzione cognitiva

Emozione considerata in funzione di uno stato di arousal (eccitazione fisiologica) e di un insieme di percezioni e di conoscenze della situazione presente (fattori cognitivi).

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10
Q

ESPERIMENTO DI SCHACTER E WHEELER

A

L’esperimento di questi autori si occupa del processo di riconoscimento e di etichettamento delle proprie emozioni e del ruolo che modificazioni fisiologiche ed elementi esterni hanno in questo processo.
1. Al primo gruppo è stata somministrata adrenalina (attiva il sistema simpatico)
2. Al secondo del tranquillante
3. Al terzo una soluzione fisiologica (inerme)
I soggetti, che potevano essere informati o meno (correttamente o meno) degli effetti della soluzione, venivano sottoposti alla visione di un film comico o si trovavano in sala d’attesa con un confederato.

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11
Q

TEORIA DELL’ APPRAISAL

A

Le emozioni si verificano come risultato dell’interpretazione soggettiva del significato che un certo stimolo/evento ha per il soggetto. Stimoli ed eventi spesso non hanno un intrinseco valore di piacevolezza o spiacevolezza, una connotazione positiva/negativa di per sé, ciò che fa la differenza è l’attribuzione di significato. A seconda dell’attribuzione che forniamo, potremmo provare un’emozione piuttosto che un’altra

Tuttavia bisogna tenere conto anche degli antecedenti emozionali, ovvero esiste un certo accordo tra le persone riguardo a quali emozioni vengano innescate da certi eventi.

Fondamentali per l’attribuzione sono anche fattori legati all’individuo stesso (valori personali, credenze, aspettative, obiettivi ma anche stati emotivi preesistenti, tratti caratteriali…)

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12
Q

IPOTESI DEL FEEDBACK FACCIALE

A

l’espressione del volto influisce sull’emozione esperita e anche la produzione volontaria di un’espressione facciale induce l’emozione..

1) Le emozioni attivano specifici programmi muscolari innati di espressioni facciali.
2) Le espressioni facciali, a ritroso (feedback), inviano segnali al SNC che modulano l’emozione esperita.

Esperimento: partecipanti devono tenere in bocca una penna in modi diversi, in modo da attivare/inibire specifici muscoli associati a certe emozioni, per poi giudicare quanto divertenti trovassero una serie di vignette
Ex. immagini in basso, penna fra i denti, muscolo zigomatico (muscolo principale associato al sorriso) stimolato, mentre sopra esso viene inibito
–> Risultati: assumere un’espressione di felicità può indurre un’emozione positiva, in quanto le vignette venivano giudicate come più divertenti

! Risultati non replicati in 17 studi recenti

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13
Q

“COMPONENT PROCESS THEORY” E “THEORY OF CONSTRUCTED EMOTION”

A

1Component Process Theory (Klaus Scherer, 1984, 2005):
emozione: organizzazione temporanea di molteplici sistemi (SNC, SNA, sistema somatico, sistema neuro-endocrino) in risposta alla valutazione (anche automatica) cognitiva di uno stimolo/evento rilevante.

  1. Theory of constructed emotion (Lisa Feldman Barrett, 2017):
    l’’emozione: costruita nel momento, da sistemi centrali che interagiscono attraverso l’intero cervello, sulla base delle conoscenze pregresse (emozioni non ci accadono, ma siamo noi che le costruiamo attivamente).
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14
Q

ELEMENTI DI COMUNICAZIONE NON VERBALE DELLE EMOZIONI

A

L’espressione delle emozioni fa parte della comunicazione non verbale messa in atto durante l’esperienza emotiva.

a) Espressioni mimico-facciali
b) Espressioni vocali-intonazionali (aspetto prosodico)
- -> Elementi fondamentali per il riconoscimento
c) Gesti e postura
- -> Elementi che forniscono informazioni sull’intensità

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15
Q

ESPRESSIONI MIMICO-FACCIALI

A

La mimica facciale è una parte della cinesica che riguarda il modo in cui si altera il volto delle persone. Gli esseri umani lasciano trasparire anche in questo modo il loro pensiero e le loro emozioni, in quanto la mimica facciale è difficile da controllare spontaneamente.
! Possiamo produrre circa 20.000 differenti espressioni facciali!
La mimica facciale è importante sia a livello personale che a livello sociale in quanto il cervello ha aree deputate all’immediata

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16
Q

ESPRESSIONI MIMICO-FACCIALI NELL’AMBITO DELLE EMOZIONI

A

Si ritiene che le espressioni facciali siano state selezionate dall’evoluzione perché utili per la comunicazione e la sopravvivenza–> maggiore sensibilità alle espressioni negative (quelle più direttamente associate a minacce)

Le espressioni di base sembrano essere universali, si manifestano nello stesso modo e sono riconosciute trasversalmente tra le varie culture ed etnie: paura, rabbia, disgusto, tristezza, sorpresa e felicità –>anche in caso di cecità congenita si presentano le espressioni di base

Alcune espressioni dipendono dall’apprendimento e sono cultura-specifiche.

17
Q

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E DIFFERENZE INDIVIDUALI

A

Alcune espressioni mimico-facciali dipendono dall’apprendimento e sono cultura-specifiche

Culture individualiste (Occidente) e collettiviste (Oriente)

a) Manifestazione della rabbia in pubblico (in Occidente, ma non in Orientecollettività davanti al singolo)
b) Emozioni positive: orgoglio, felicità, superiorità (Più legate all’individualità, più facilmente manifestate in Occidente) vs. amicizia, vicinanza, rispetto (più legate alla collettività, in Oriente)

–>Teoria neuro-culturale: trasversalmente e universalmente sono presenti programmi facciali affettivi corrispondenti a altrettante emozioni, ma ciò che differisce tra le culture sono le regole di esibizione «Display rules» (regole di esibizione): l’individuo può intervenire sulla componente espressiva sulla base delle display rules della sua cultura.

18
Q

PROSODIA NELL’AMBITO DELLE EMOZIONI

A

Gli aspetti prosodici sono elementi importanti per il riconoscimento delle emozioni. La produzione vocale e prosodia (dottrina degli accenti ritmici nelle lingue che hanno perduto il senso della quantità sillabica) è influenzata dall’attivazione dei muscoli facciali, di laringe e glottide e dall’attivazione del SNA.
Elementi della prosodia che vengono modulati e combinati per la produzione (e il riconoscimento):
a. Tono
b. Volume
c. Ritmo.

  • Emozioni positive: sono associate a stiramento dei muscoli della bocca, dilatazione della laringe e estensione del tono di voce
  • Emozioni negative sono associate a modificazioni che esitano in una voce tesa e acuta.
19
Q

MODELLI DI SIMULAZIONE

A

Il riconoscimento di un’espressione facciale e quindi l’attribuzione di uno stato mentale all’altro avviene attraverso la simulazione o riproduzione da parte dell’osservatore dello stesso stato mentale.
Stretta corrispondenza tra produzione (esperienza di un’emozione in prima persona) e riconoscimento dell’emozione nell’altro

Secondo alcuni studiosi, la prova che simuliamo gli stati affettivi dell’altro, al fine di comprenderlo, è data dal fatto che diversi studi hanno dimostrato che durante l’osservazione di espressioni facciali si può rilevare un’attivazione della mimica facciale nell’osservatore, congruente con l’espressione osservata.
Alcuni studiosi hanno ipotizzato che una manipolazione della mimica facciale di osservatori di stati emotivi li rendesse meno efficienti nel riconoscerle.