CAP. 7 - Apprendimento e condizionamento Flashcards

1
Q

Apprendimento

A

cambiamento del comportamento relativamente permanente che avviene come risultato dell’esperienza

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2
Q

apprendimento non associativo

A

relativo ad un unico stimolo; include abituazione e sensibilizzazione, più semplice, ubiquitario

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3
Q

abituazione

A

tipo di apprendimento non associativo caratterizzato dalla riduzione di una risposta comportamentale a uno stiamolo innocuo (ex. un suono provoca paura, ma se sentito più volte, ci si abitua)

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4
Q

Sensibilizzazione

A

apprendimento non associativo caratterizzato dall’aumento della risposta comportamentale a uno stimolo intenso, si verifica solitamente uno stimolo nocivo o minaccioso (risposta al suono pauroso molto più pronunciata se entrati in uno corridoio buio prima del suono)

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5
Q

apprendimento associativo

A

apprendimento come forma di associazione tra eventi. Include in condizionamento classico e il condizionamento operante che implicano la formazione di relazioni tra gli eventi (apprendimento che certi eventi si verificano insieme)

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6
Q

tipi di apprendimento:

A

1) abituazione e sensibilizzazione
2) condizionamento classico
3) condizionamento operante
4) apprendimento complesso

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7
Q

CONDIZIONAMENTO CLASSICO

A

processo appreso in cui uno stimolo precedentemente neutro si associa con un altro stimolo, a seguito di ripetute presentazioni abbinate.

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8
Q

Risposta incondizionata (RI):

A

reazione fisiologia dell’individuo elicitata dallo stimolo, non appresa (parte del naturale repertorio comportamentale dell’individuo)

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9
Q

Stimolo incondizionato (SI)

A

(ex. cibo) stimolo che automaticamente elicita una risposta, senza precedente condizionamento

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10
Q

Stimolo neutro (SN

A

in origine non produce determinata risposta, ma può causare altre risposte nel cane (abbaiare, scodinzolare, saltare)

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11
Q

Stimolo condizionato (SC):

A

(campanello) genera risposta condizionata, appresa

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12
Q

Risposta condizionata (RC):

A

(salivazione al suono del campanello) risposta acquisita, prodotta dall’accostamento ripetuto, in una sequenza praticamente simultanea, di uno stimolo neutro con un altro stimolo che è biologicamente capace di produrre una risposta.

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13
Q

Prova di rinforzo:

A

presentazione abbinata stimolo condizionato e incondizionato e rafforza associazione tra i due

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14
Q

Estinzione:

A

processo mediante il quale un comportamento che non viene rinforzato e cessa di prodursi, apprendimento che SC non è più predittivo di SI

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15
Q

 Recupero spontaneo

A

riemergere di una risposta condizionata in precedenza spenta dopo un ritardo, senza ulteriori prove di rinforzo, lo SC porta di nuovo a RC

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16
Q

Risposta di generalizzazione

A

permette di applicare apprendimenti già consolidati a situazioni simili (tanto + sono simili i nuovi stimoli, quanto + probabile è che essi evochino la stessa risposta)

17
Q

Discriminazione:

A

quando due stimoli condizionati diversi, vengono fatti seguire nel primo caso dallo stimolo incondizionato, nel secondo no (rinforzo differenziale)->questi 2 stimoli vengono discriminati->organismo apprende a differenziarli (inizialmente, risposta galvanica cutanea simile x 2 stimoli, poi aumenta per il primo e diminuisce per il secondo)

18
Q

Condizionamento di secondo livello

A

Esemplificando possiamo pensare di aver condizionato il cane a salivare a seguito dell’accensione di una luce. Prima della luce potremmo presentare un suono (uno scampanellio) che a seguito di numerose presentazioni sarà sufficiente a elicitare la risposta di salivazione. Questo fenomeno prende il nome di “Condizionamento di Secondo livello”.

19
Q

vincoli del condizionamento

A
  • cognitivi (previsione cognitiva più importante anche della contiguità temporale)
  • biologici (animali sono “pre-programmati” per imparare alcune cose in certe modalità particolari.)
20
Q

scoperte di Rescorla circa ‘importanza dei fattori cognitivi nel condizionamento

A

al di là della contiguità temporale tra SC e SI , l’aspetto importante è l’accuratezza della previsione, che costituisce di per sé il rinforzo–>animale condizionato quando situazione sperimentale gli permette di prevedere con certa accuratezza ciò che avverrà–>previsione cognitiva, alla base del condizionamento.

Rescorla ha scoperto che accuratezza previsione importante: attraverso uno stimolo possibile prevedere stimolo successivo intensità del condizionamento direttamente correlata alla valenza predittivi di SC per SI (esperimento topi suono/scossa)

21
Q

perché il disgusto appreso non può essere considerato come una forma di apprendimento dovuto al condizionamento classico?

A
  1. Molti episodi di disgusto avvengono in seguito ad una sola brutta esperienza (one shot) senza bisogno di ripetizione abbinata
  2. Intervallo SC-SI è normalmente molto lungo: malessere (SI) avviene dopo alcune ore dall’ingestione di cibo (SC)
22
Q

CONDIZIONAMENTO OPERANTE

A

Nel condizionamento operante, certi comportamenti sono appresi perché operano sull’ambiente; il comportamento è strumentale nel produrre un certo cambiamento nell’ambiente.

23
Q

Legge dell’effetto:

A

nel contesto del comportamento di tipo prova ed errore, selezionare da un insieme di risposte a caso solo quelle che provocano conseguenze positive.
La probabilità che un animale metta in atto un determinato comportamento dipende direttamente dalla probabilità che tale comportamento rechi una soddisfazione immediata o faccia cessare uno stimolo fastidioso/nocivo, e viceversa –>appresi comportamenti che hanno effetto sull’ambiente

24
Q

Rinforzo

A

processo tramite il quale l’offerta di uno stimolo aumenta la probabilità di un comportamento

25
Q

Rinforzo positivo

A

somministrazione di uno stimolo piacevole o appetitivo (qualcosa viene dato) a seguito di una risposta comportamentale. ->Aumenta la frequenza di un comportamento

26
Q

Rinforzo negativo

A

eliminazione di uno stimolo spiacevole o avversivo (qualcosa viene tolto), a seguito di una risposta comportamentale. ->Aumenta la frequenza del comportamento

27
Q

Punizione

A

(punizione positiva) presentazione di uno stimolo avversivo in seguito ad una risposta comportamentale, ->riduce la probabilità della risposta comportamentale

28
Q

Addestramento all’omissione

A

(punizione negativa) eliminazione di uno stimolo piacevole o appetitivo ->riduce la probabilità della risposta comportamentale

29
Q

shaping/modellamento

A

indirizzare attraverso rinforzo di comportamenti + semplici che insieme compongono comportamento complesso-> catena, associazione x comportamento complesso

30
Q

apprendimento osservativo

A

apprendimento avviene attraverso osservazione e imitazione degli altri

31
Q

apprendimento latente

A

apprendimento di un comportamento, che però non viene necessariamente espresso (solo in caso di ricompensa) e non avviene esclusivamente quando rinforzato

32
Q

modelli

A

altre persone i cui comportamenti possono essere osservati, ma possono essere anche delle entità più astratte, come delle istruzioni scritte in un libro.

33
Q

senso di efficacia personale

A

credenze di un individuo di un individuo circa la propria efficienza come persona

34
Q

associazioni spurie

A

relazioni inesistenti ma plausibili

35
Q

quali condizioni sono necessarie affinché avvenga un apprendimento osservativo

A
  • osservazione con attenzione del comportamento del modello e delle conseguenze che esso subisce (rinforzo indiretto)–> abilità di immaginazione e anticipazione
  • rilievo della valenza del modello (ex. genitore, insegnante..)
  • risorse mnemoniche (possibilità di ricordare bene il comportamento)
  • abilità di riprodurre tale comportamento (comportamento facile, parte del patrimonio comportamentale del bambino ecc.)
  • motivazione