Cap. 9: ERP, Area produttiva Flashcards

1
Q

Quali sono gli obiettivi della gestione della produzione?

A
  1. Trattamento dei processi di definizione del prodotto
  2. Pianificazione pianificazione della produzione dal punto di vista strategico e operativo
  3. Trattamento dei processi di produzione
  4. Preventivazione e consuntivazione dei costi produttivi
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2
Q

Cos’è un sistema produttivo?

A

Un sistema produttivo è l’insieme delle risorse coinvolte direttamente indirettamente nelle attività di produzione e quindi nel processo di trasformazione della materia prima i semilavorati o prodotti prodotti finiti.
Le attività produttive sono correlate alla funzione commerciale , alla funzione acquisti e alla funzione amministrativa.

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3
Q

Cosa significa organizzare un sistema produttivo?

A

Organizzare un sistema produttivo significa assumere decisioni di breve medio lungo periodo che condizioneranno il risultato economico dell’impresa.
Si persegue l’ottimizzazione di questo processo tramite l’abbattimento dei costi di produzione mantenendo l’elevato il livello di qualità del prodotto finito.
Questa organizzazione può essere molto diversificata in quanto influenzato da vari fattori come mercato, tipo di prodotto o disponibilità finanziarie.

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4
Q

Come si classificano i diversi sistemi produttivi?

A

I sistemi produttivi si classificano per:
- tipo di processo, si distinguono processi discreti, processi continui e processi ibridi.
- numerosità di elementi prodotti, si distinguono da elementi unitari, bassi volumi, medi volumi e alti volumi.
- tempo di risposta, si distinguono per l’time nei confronti della domanda di mercato e quindi produzione per magazzino, assemblaggio su ordine, produzione su ordine, acquisto su ordine e progettazione su ordine.

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5
Q

Cosa differenzia le diverse tipologie di sistema produttivo in base al tempo di risposta/lead time?

A
  1. Produzione per magazzino: l’azienda produce prodotti finiti per il magazzino con una logica basata su processi previsionali e analisi dei consumi (lead time pari a 0).
  2. Assemblaggio su ordine: i semilavorati sono prodotti con una logica stock, mentre le fasi finali vengono eseguite in seguito a un ordine del cliente (lead time pari al tempo di lavorazione delle fasi finali).
  3. Produzione su ordine: tutta la produzione programmata sulla base degli ordini emessi dai clienti supponendo che la materia prima sia disponibile e quindi gestita con logiche scorte (lead time pari al tempo di produzione).
  4. Acquisto suo ordine: tutta la produzione parte dall’ordine del cliente, compreso l’acquisto delle materie prime (lead time complessivo di acquisto e produzione).
  5. Progettazione su ordine: il modello prevede di eseguire sulla base degli ordini anche lo studio e la progettazione del prodotto (lead time complessivo anche di progettazione, è il tempo di lead time più lungo).
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6
Q

Quali sono le logiche organizzative di produzione?

A

Essendo che l’organizzazione del sistema produttiva è sempre più onerosa, si è resa necessaria l’adozione dei sistemi organizzativi per la pianificazione e il controllo della produzione che garantiscono qualità e contenimento dei costi di produzione.
Questa pianificazione controllo di produzione dipende fortemente dal tipo di scelte fatte a livello strategico e quindi non è un processo universalmente uguale.

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7
Q

Qual è il sistema di pianificazione delle risorse produttive?

A

Nella pianificazione delle risorse produttive, i primi sistemi organizzativi sono stati MRP I e poi MRP II, che si occupa di considerare la richiesta di materiali e pianificare i fabbisogni di tutte le risorse produttive utilizzate dal sistema aziendale.
MRP II modella uno schema integrato per la pianificazione del controllo di tutte le operazioni aziendali basato su un insieme di blocchi funzionali tra loro correlati, organizzati in forma solitamente gerarchica.
Nei moderni sistemi ci sono altri approcci varianti introdotti per risolvere la rigidità che lo schema intrinsecamente induce-.

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8
Q

Com’è strutturato il modello MRP II?

A

Questo modello descrive un’organizzazione su tre livelli di decisione:
1. Decisione strategica o a lungo termine - questo livello definisce le strategie nel lungo termine da un punto di vista generale di marketing e produttivo. Cioè viene descritto il modo in cui l’azienda deve porsi sul mercato. Si fa quindi pianificazione strategica, pianificazione del marketing e pianificazione della produzione e delle risorse.
2. Decisione a breve medio termine - questo livello definisce con maggior dettaglio gli obiettivi produttivi e le conseguenti pianificazioni tramite l’intervento del management intermedio. Si operano qui analisi della domanda, pianificazione aggregata dei carichi e piano principale di produzione o programmazione effettiva MPS.
3. Decisione operativa - quest’ultimo livello opera nel breve termine per organizzare fisicamente la produzione tramite le funzioni operative. Dal piano principale di produzione si ricava il fabbisogno dei materiali e delle risorse necessarie ai processi di trasformazione e si organizzano poi le fasi operative in fabbrica. Si opera quindi l’analisi del fabbisogno dei materiali, l’analisi delle risorse produttive e il piano operativo di produzione.

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9
Q

Quali sono le logiche organizzative dell’azienda?

A

In base alle scelte produttive attuate, le aziende scelgono una propria logica organizzativa dell’intera azienda. Cioè si gestisce in modo diverso in base al modello produttivo prescelto a livello strategico.
Va specificato che tendenzialmente le aziende non scelgono un unico modello organizzativo, ma viene l’istinto in base al prodotto.
Gli schemi prevalenti sono
1. Move to stock - si parte dal piano vendite e solo una volta che il prodotto entra nella giacenza dei prodotti di vendita potrà essere richiesto dal cliente
2. Make to order - gli ordini del cliente fungono da ingresso come le giacenze di materie prime, quindi al termine della produzione i prodotti vengono direttamente convogliati alle spedizioni.
3. Assemble to order - mix di move to stock e make to order
4. Purchase to order - la catena è attivata dall’ordine e non c’è alcuna previsione
5. Engineering to order - la produzione parte dall’Ufficio Tecnico dove si progettano i prodotti e si alimenta così il processo

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10
Q

Quali sono le strutture di base per il trattamento della produzione?

A
  1. Strutture di tipo anagrafico che permettono di identificare l’organizzazione del prodotto
  2. Strutture dati che ospitano i costi preventivi e consuntivi di produzione
  3. Strutture di tipo dinamico che mappano il processo produttivo
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11
Q

Quali sono le strutture anagrafiche?

A
  1. Distinta base - modello che descrive l’organizzazione di un prodotto ed è rappresentato tramite uno schema gerarchico ad albero in cui ogni livello viene considerata una scomposizione dei livelli precedenti fino a raggiungere le foglie che sono i materiali d’acquisto. In questo caso la testa rappresenta l’elemento da produrre, mentre le righe i suoi componenti. Lo scrive viene poi analizzato ricorsivamente in cui ogni componente che viene d’acquisto diventa a sua volta testa del livello successivo.
  2. Definizione ciclo produttivo - Documento necessario per la trasformazione dei componenti al padre della distinta. È costruito tramite una struttura testa-righe autonoma o altre volte appare come un semplice insieme di righe che rappresentano le singole fasi del ciclo legati alla testa della distinta. Nel ciclo produttivo le informazioni di base presenti solo la lavorazione, le risorse impiegate, i tempi di utilizzo, lavorazione interne ed esterne, i componenti associati alla fase, e le tipologie di fase standard o alternative, altro.
  3. Informazioni produttive su anagrafiche articoli - Documento che comprende tutti gli attributi dell’articolo che non sono presenti nella struttura di prodotto o nel ciclo di produzione (lead time, lotto, ecc).
  4. Layout di fabbrica - descrizione della struttura organizzativa delle risorse usate per definire la struttura del prodotto e le procedure di pianificazione gestione operativa. nella maggior parte parte organizzazione di tipo gerarchico e ogni livello sono associate caratteristiche proprie che si propagano i livelli sottostanti.
  5. Calendari - indicazione delle giornate lavorative dell’azienda dei turni di lavoro associati; questa struttura permette di calcolare la capacità disponibile di ogni risorsa e di valutare la fattibilità dei piani tramite le procedure CRP.
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12
Q

Come avviene la strutturazione dei costi nella gestione di produzione?

A

La strutturazione dei costi si integra con un’indagine previsionale dei costi di un prodotto effettuato durante la fase di progettazione e di definizione della distinta dei cicli associati.
Questo permette di attuare una politica di pricing che tenga conto del costo produttivo dell’articolo. A questa analisi preventiva si affianca un’analisi consuntiva a regime ricavato dagli effettivi processi produttivi per verificare la bontà della stima.
Lo schema generale cui si fa riferimento viene chiamato implosione dei costi o roll up dei costi: ogni livello si calcolano i costi di materiali componenti delle lavorazioni di trasformazioni per giungere al costo del padre.
Si possono applicare poi anche metodologie di roll over in cui il costo non si ottiene risalendo l’albero, ma si ricava a ogni livello da altre sorgenti.

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13
Q

Cosa influenza i costi di produzione?

A
  • scelta della metodologia di valorizzazione della materia prima
  • scelta dei lotti produttivi su cui fare analisi
  • scelte dei meccanismi di valorizzazione delle lavorazioni interne
  • scelta dei meccanismi di valorizzazione delle lavorazioni esterne
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14
Q

Quali sono le strutture dinamiche di un sistema di gestione di produzione?

A

Le strutture dinamiche fanno riferimento a tutte le strutture che tracciano il comportamento operativo della produzione, dalla sua pianificazione alla sua effettuazione e consultivazione.
Le strutture dinamiche a cui facciamo riferimento sono
1. Gli ordini di produzione - struttura di riferimento per tutte le operazioni sulla produzione relativa ai materiali; rappresenta un livello di distinta base in cui la testa rappresenta l’articolo da produrre e le righe rappresentano i componenti. Questi ordini di produzione sono generati automaticamente dei piani di produzione vengono poi movimentati dalle consuntivazioni di liste di prelievo o di lavorazione.
2. Gli ordini di lavorazione - struttura di riferimento per tutte le operazioni sulla produzione relativamente le fasi operative; rappresenta l’attualizzazione del ciclo produttivo di un livello della distinta base ed è collegato al relativo ordine di produzione. Viene rappresentato con la struttura testa righe autonome in cui le righe sono le singole fasi collegate alla testa dell’ordine di produzione. I dati sono ricavati dalle informazioni anagrafiche presenti nel ciclo produttivo e della layout di fabbrica.
3. Le commesse produttive - è un aggregato di ordini di produzione e da questo è possibile attivare le procedure direttamente su loro insiemi. I meccanismi di aggregazione possono essere per documento, per riga documento, per cliente, tecnologia, per tipologia articoli o per intervalli temporali. la struttura è molto semplice e corrisponde a una semplice struttura di testata con alcune informazioni qualificanti.

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15
Q

Quali sono le procedure di base dei sistemi informativi di supporto alla produzione?

A
  1. Trattamento anagrafico delle strutture di base
  2. Generazione, manutenzione e consuntivazione delle commesse produttive
  3. Analisi delle commesse e dei costi collegati
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16
Q

Quali sono le procedure di trattamento anagrafico?

A

Queste sono procedure che permettono l’inserimento, la modifica e la cancellazione di tutte le informazioni relative alla distinta base, ai cicli produttivi, al layout di fabbrica e la definizione dei costi.
Si parla di
- procedure di trattamento materiali
- procedure di trattamento lavorazioni
- procedure d’avanzamento
- procedure di manutenzione
- procedure di analisi e controllo

17
Q

Cosa sono le procedure di trattamento materiali?

A
  1. Verifica dei fabbisogni di materiale e proposizione all’utente per le coperture > viene redatto il piano di fabbisogno.
  2. Il sistema MRP genera un piano operativo di produzione che è l’insieme degli ordini di produzione necessari per coprire le richiese indipendenti.
  3. Se il sistema si limita a trattare i materiali si conferma un piano e si generano gli effettivi ordini di produzione.
  4. La generazione degli ordini produttivi può seguire due modelli: modello semplificato in cui tutta la struttura gerarchica delle distinte viene schiacciata ad un unico livello o modello completo in cui tutti gli ordini di produzione sono generati e quindi si ha uno schema che segue tutti i processi produttivi da attuare.
    I processi d’acquisto vengono attivati tramite le RDA e proseguono con l’emissione dei relativi documenti: lista di prelievo, documentazione varia di produzione e denuncia di produzione.
18
Q

Quali sono le procedure di trattamento delle lavorazioni?

A

Si distinguono procedure per lavorazioni interne e per lavorazioni esterne.
Tra le procedure di lavorazioni interne:
- pianificazione di produzione
- avanzamento della produzione
Tra le procedure di lavorazioni esterne:
- lavoro di livello
- lavoro di fase

19
Q

Cos’è la pianificazione della produzione? E quali sono le tipologie di CRP?

A

La pianificazione avviene tramite la procedura CRP: il problema consiste nell’associare agli OP i relativi OL, verificare la fattibilità ed eventualmente prendere azioni opportune.
Le diverse strutture di CRP sono
- a capacità infinita basato sul lead time, non si valuta il run time delle risorse e quindi basta verificare se si possano associare i diversi ordini di lavorazione
- a capacità infinita basata su tempi tecnici, si basa sui tecnici tecnici presenti sui cicli
- a capacità finita, si basa sui tempi tecnici ma considera anche la disponibilità delle risorse
- a capacità finita con ottimizzazione, ricalca la capacità finita ma si associa anche l’ottimizzazione del piano sulla base di determinati parametri

20
Q

Cos’è la procedura di avanzamento della produzione?

A
  • emissione della bolla di lavorazione che elenca le fasi di un ciclo associato al singolo ordine di produzione
  • emissione di altra documentazione associata alle singole fasi
  • avanzamento delle fasi
21
Q

Quali sono le procedure di lavorazioni esterne?

A
  • nel conto lavoro di livello l’ordine operativo viene interamente prodotto esternamente da un unico terzista. Viene trattata direttamente al sistema MRP che genera gli ordini di produzione da esternare.
  • nel conto lavoro di fase la situazione è più complessa: riguarda il trattamento di un ciclo complesso con un’unica fase all’esterno. È un’operazione pianificata dal CRP che identifica quali ordini di lavorazione vanno effettuati all’esterno. La complessità è determinata dalla difficoltà di identificare correttamente i materiali che escono e rientrano.
22
Q

Cosa sono le procedure di avanzamento? Cosa sono le procedure di manutenzione?

A

-