Cap. 6: ERP, Area logistica Flashcards

1
Q

Quali sono le strutture di base su cui si basa la logistica?

A
  • anagrafiche degli articoli
  • layout aziendale, quindi la scomposizione fisica o logica del magazzino
  • la movimentazione
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2
Q

Cosa significa nominare gli articoli?

A

Un passaggio fondamentale è nominare gli articoli in modo da poterli identificare in modo chiaro e preciso all’interno del sistema informativo e nelle normali attività aziendali.
Per fare questo, ogni azienda ricorre ad un piano di codifica, cioè definisce il codice da associare ad un articolo in modo umanamente intellegibile, comprensibile e idoneo anche per operazione che non richiedono l’utilizzo di un sistema informativo.
Quindi si attua un processo che permette di definire un nome unico per ciascun articolo sulla base delle sue caratteristiche (bisogna evitare la omocodia).
L’azienda poi sceglie di avere una codificazione parlante o strutturata, dove per parlante si intende quella che descrive l’articolo in modo che l’utente possa interpretarne le caratteristiche principali guardando solo il codice.

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3
Q

Come si può evitare la omocodia?

A
  1. Trovare un insieme di caratteristiche che nell’universo aziendale permette di identificare univocamente ogni articolo (codifiche lineari)
  2. Usare una concatenazione di caratteristiche, scegliendo le caratteristiche in dipendenza da quelle scelte precedentemente. L’insieme di articoli viene rappresentato da un codice scomposto dalle prime parti. Questo permette di avere un numero maggiore di caratteristiche (codifiche condizionali)
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4
Q

Cosa succede se si sbaglia la codifica?

A

Generalmente il sistema di codifica è vincolato dal fatto che una volta inserito l’articolo nel sistema non si può più modificare il codice nel database.
Questo porta quindi alla necessità di introdurre sistemi per definire la struttura del piano codifica.
Nella struttura lineare si usano le tabelle delle caratteristiche, tabella degli elementi possibili di ogni caratteristiche, funzioni che permettono la creazione del codice, funzioni che in base alle scelte indicate forniscono la descrizione articolo.
Nel caso della codifichiamo condizionale oltre ad indicare posizione e valori, bisogna anche indicare caratteristiche che seguiranno in base a quanto scelto (è più complesso).

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5
Q

Cos’è l’anagrafica prodotti?

A

Raggruppamento delle informazioni necessarie al trattamento dell’articolo in ogni contesto.
Tutti questi dati vengono organizzati a seconda dell’architettura dei sistemi e delle funzioni disponibili.
Le informazioni raccolte sono:
- informazioni di base (codice articolo, descrizione, unità di misura, imballaggio, approvvigionamento, politica di gestione, movimentazione, stato, attributi, scheda tecnica)
- informazioni di approvvigionamento e produttive (lead time, scorta, livello di riordino, lotto economico, altri parametri)
- informazioni fornitori
- informazioni clienti
- informazioni amministrative (aliquota IVA, nomenclatura, contropartite contabili in vendita e in acquisto)

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6
Q

Cos’è il layout aziendale?

A

Il layout aziendale è composta da deposito come ubicazione fisica o logica in cui sono presenti gli articoli e da magazzino come insieme di tutti i depositi aziendali.
I depositi oltre ai codici contengono ulteriori parametri che permettono il trattamento nei processi aziendali. Tra gli indicatori più comuni:
- interno od esterno
- utilizzo nelle valorizzazioni
- utilizzo nei calcoli gestionali

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7
Q

Cos’è la movimentazione logistica?

A

La movimentazione logistica è quella che traccia i fenomeni transazioni che vengono effettuati sugli articoli (cosa, dove, quando, quanto, come, perché).
L’analisi e valutazione della giacenza avviene valutando i movimenti di ingresso e di uscita per ogni deposito.
Tendenzialmente i movimento sono di pura uscita o di pura entrata. I casi particolari sono le uscite in partita doppia (che vengono trattati come movimenti semplici susseguenti) o i movimenti a solo valore, movimenti che non si spostano fisicamente e sono come quantità nulla.

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8
Q

Quali sono le informazioni base presenti nella movimentazione logistica?

A
  • articolo movimentato
  • deposito movimentato
  • data del movimento
  • quantità del movimento
  • tipologia e causale del movimento
  • possono esserci ulteriori informazioni come riferimenti a documenti che generano il movimento, il valore di movimento, l’apertura o chiusura inventeriale, numero e tipo giornale magazzino
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9
Q

Quali sono le procedure di base che offrono i sistemi per la logistica?

A

Procedure per:
- trattamento delle informazioni anagrafiche degli articoli
- alimentazione dell’archivio di movimentazione
- analisi e controllo di movimentazione, disponibilità e giacienza degli articoli
- controllo delle situazioni di magazzino e valorizzazione per modelli

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10
Q

Cosa sono le procedure di trattamento anagrafico?

A

Procedure interattive che permettono l’inserimento, la modifica e la cancellazione di tutte le informazioni relative all’anagrafica degli articoli.

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11
Q

Cosa sono le procedure di alimentazione?

A

Sono le procedure di base che alimentano l’archivio dei movimenti di magazzino siano queste interattive o automatiche.

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12
Q

Cos’è l’alimentazione automatica dei flussi operativi?

A

Sono movimenti di magazzino generati da flussi operativi aziendali.
Il flusso operativo attivo genera in automatico movimenti di uscita materiale collegati al documento di trasporto per vendita, mentre mentre simmetricamente il flusso di acquisti genera i movimenti di ingresso materiali collegati alla registrazione del documento di trasporto del fornitore.
Lo stesso processo produttivo genera movimenti di magazzino. Ad ogni passaggio del processo vengono infatti scaricati i componenti utilizzati e vengono caricati gli articoli, il che genere di movimenti automatici e quindi i processi interni che movimento dei materiali devono registrare automaticamente questi movimenti relativi all’ingresso e all’uscita.

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13
Q

Cos’è l’alimentazione automatica dei flussi di verifica?

A

Essendo che i movimenti generati automaticamente l’evoluzione dei processi sono estremamente numerosi, è molto probabile che fra processo e dati registrati nel sistema esistono disallineamenti tra realtà e informazioni disponibile.
Per questo è fondamentale avere queste procedure di verifica delle giacenze che permettono così di risolvere il problema.
Queste procedure di verifica inventa mappano i processi degli inventari a rotazione: viene isolato una porzione del magazzino e alcuni operatori fanno un conteggio fisico delle giacenze riportando poi i dati nel sistema informativo. Successivamente si analizzano lezioni successive fino al completamento di tutte le zone per poi iniziare dalla prima e continuare in maniera ciclica.
Per questo processo il sistema informativo offre:
- la definizione delle zone del magazzino da inventariare;
- fornisce schede inventariali ai rilevatori;
- fornisce maschere di inserimento semplificato dei dati;
- produce automaticamente tutti i movimenti di rettifica inventa positiva negativa che sono necessari delineare il conteggio materiale con i dati disponibili all’interno del sistema informativo.

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14
Q

Cosa sono le procedure di supporto operativo?

A

Sono procedure che si ripartiscono tra quelle di analisi controllo e quelle inventariali.
Le procedure di analisi controllo sono l’analisi di giacenza articolo, l’analisi di disponibilità articolo, la generazione e stampa del giornale di magazzino e la generazione e stampa delle schede articoli.
Le procedure inventariali fanno riferimento a metodologie di valorizzazione e metodologie di trattamento degli inventari.

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15
Q

Qual è la funzione degli inventari?

A
  1. Definire la valorizzazione del magazzino per scopi interni e fiscali
  2. Controllare le corrette quantità degli articoli nei singoli depositi
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16
Q

Cosa sono le metodologie di valorizzazione degli inventari?

A

Sono metodologie che permettono di dare valore al magazzino, trovando il valore di ogni singolo articolo.
Ogni sistema informativo ha più meccanismi di valorizzazione, dove alcuni partono dai valori assegnati ai singoli movimenti di magazzino o partendo dal valore dei componenti e il costo del processo e delle lavorazioni.
Si può dire dunque che la valorizzazione è un processo organizzativo che richiede scelte operative in ambito aziendale e dunque è frutto di specifiche strategie aziendali.
I principali meccanismi sono:
- ultimo costo
- medio ponderale
- LIFO
- FIFO
- standard

17
Q

Cosa sono le metodologie di trattamento degli inventari?

A

Sono procedure per il controllo delle quantità in magazzino. le più semplici sono i reporting inventariali che permettono la rettifica solo tramite scritture manuali. Esistono però dei meccanismi più complessi.
Queste procedure partono dalla valorizzazione ed è consentito usare più valorizzazioni nei processi. Si aggiungono delle strutture dati che memorizzano le informazioni calcolate per analisi e controlli successivi.
Si specifica che la gran parte dei sistemi prevede, oltre a normali valorizzazioni per scopi fiscali, anche valorizzazioni per scopi gestionali interni.
Queste strutture di costo permettono di reperire data di valutazione, articolo, tipo di calcolo, valore unitario, quantità e valore totale.

18
Q

I sistemi ERP riescono a coprire tutto il trattamento della logistica?

A

I sistemi informativi semplici non riescono a coprire l’Intero trattamento. Si lascia il posto quindi a sottoinsiemi mirati che interfacciano la strumentazione di campo per facilitare il tracciamento delle operazioni.
Alcuni dei temi più complessi sempre gestiti dai sistemi ERP sono:
- lotti
- matricole
- ubicazioni/celle

19
Q

Cos’è il magazzino a lotti?

A

La logistica gestita in parte interamente a lotti, chiede di tracciare un insieme di informazioni comune propria di un gruppo di oggetti articolo, che si differenziano da quelle di un altro gruppo gruppo.
Il trattamento di lotti così permette di tracciare la storia completa di ogni movimento.
Quindi questo modello prevede la descrizione di un insieme di informazioni che servono per caratterizzare ogni lotto .
Nei sistemi più evoluti si possono definire tipologie diverse di lotti che saranno poi associate a lotti effettivamente utilizzati. Le tipologie in questione possono contenere dati fissi di interessi generali e dati parametrici che ogni azienda costituisce per modellare la propria realtà.
I dati che ogni ogni lotto deve poter gestire sono :
- le informazioni di nomina e identificazione (codice univoco che identifica informazioni caratterizzanti del lotto)
- le informazioni logistiche (giacenza e ubicazione)
- le informazioni di stato (concetto di validità come accettato, da analizzare, scaduto, respinto, sospeso, difettoso)
- le informazioni di tracciabilità (Seguire la vita di un articolo e dei processi adesso collegati: tracciabilità dalla sorgente e tracciabilità dalla terminazione)
- le informazioni fisico-dimensionali-gestionali (informazioni che completano la struttura di un lotto, le più comuni sono data di produzione, data di scadenza, umidità, peso, volume, numero di serie, qualità)

20
Q

Quali sono le procedure di alimentazione, di analisi e di controllo del magazzino a lotti?

A
  • Le procedure di alimentazione prevedono che in tutti i punti in cui c’è una movimentazione vengano richiesti o calcolati automaticamente i lotti di riferimento. I punti principali sono: ricezione materiali, spedizione, controllo qualità, movimentazione produttiva e movimentazione logistica interna;
  • le procedure analisi di controllo si limitano ad analisi della situazione per lotto quindi giacenze di articoli divisi per lotto, lotti in scadenza, lotti nei vari Stati e l’ottiche soddisfano particolari caratteristiche).
21
Q

Cos’è il magazzino matricole?

A

Le matricole, distinte dai numeri di serie, Individuano esplicitamente il singolo elemento movimentato che non è raggruppabili in lotti. È quindi utilizzato per nominare un preciso articolo e quindi, nella trattazione della logistica, ciò che interessa e l’identificazione dello stesso. Vengono quindi rintracciate solo le fasi finali del processo, cioè la produzione generale dell’articolo finito e la sua vendita.
Questo modello prevede una definizione anagrafica più sintetica. La codifica può essere libera o strutturata, mentre il controllo è simile a quello dei lotti.
Al momento della registrazione degli eventi che chiudono i processi produttivi, la matricola associata all’oggetto viene identificata in maniera interattiva dall’utente o automaticamente con opportuni algoritmi (avviene specularmente per la vendita).

22
Q

Cos’è il magazzino a celle?

A

Si parla di magazzino a celle quando l’ubicazione e dinamica, quindi cambia nel tempo, e multipla, quindi gli elementi di un dato articolo possono trovarsi contemporaneamente in punti diversi del deposito.
Quindi un’azienda che tratta il proprio magazzino celle l’ho suddivide in sotto aree destinate a ospitare i vari articoli. Queste aree sono di solito identificate da coordinate e sono modelli organizzate nel sistema informativo come punti di spazio dimensionale individuato da queste stesse coordinate.
Ogni cella permette di trattare informazioni proprie e ha proprie caratteristiche che la distinguono.
Quindi il sistema rappresenta il modello fisico del magazzino e un insieme di coordinate spaziali che definiscono l’effettiva posizione di ciascuna cella. Queste coordinate sono gerarchicamente dipendenti.
Le tipologie di celle contengono dati fissi di interesse generale e dati parametrici che ogni azienda costruisce per modellare meglio la propria realtà.
Le informazioni più comuni sono: coordinate spaziali, lunghezza altezza e larghezza, peso, temperatura e umidità minima o massima, indice difficoltà di accesso e compatibilità.
Tutte queste caratteristiche vengono utilizzate dagli algoritmi per decidere quali assegnare ai prodotti di ingresso. Tramite questi algoritmi si ottimizza anche il percorso per carico e scarico di questi stessi articoli.

23
Q

Quali sono le funzioni operative di controllo di un magazzino celle?

A
  • Le funzioni di trattamento anagrafico si limitano a definire il modello di magazzino e di celle, mentre a livello operativo gli algoritmi sono di ottimizzazione di spazio e percorso.
  • Le procedure di controllo permettono un’analisi di spazio pieno, vuoto e degli indici di riempimento di magazzino e di rotazione dei singoli articoli sottoforma di reporting o con mappe grafiche.
24
Q

Cosa sono i magazzini automatici?

A

I magazzini automatici sono gestiti da sistemi specialistici che interagiscono con la parte logistica di un sistema ERP.
In questi magazzini un articolo viene depositato in maniera automatica sulla precisa locazione fissa o variabile si opera con una logica di celle analogamente il prelievo di un articolo e completamente automatizzato, ma in situazioni più semplificate solo il prelievo automatico.