Cap. 4: Sistemi opazionali Flashcards
Cosa sono i sistemi operazionali?
Sono sistemi informativi orientati al trattamento delle attività quotidiane con la principale funzione di elaborazione interattiva di transazioni, eventi di interessi e atti rilevati per l’azienda che si verificano in un determinato momento. Si può anche aggiungere la funzione di elaborazione non interattive su molti dati per pianificare le attività o per controllare lo stato aziendale.
Quali sono le grandi funzionalità del sistema operazionale?
- Registrazione delle transazioni
- Pianificazione e controllo delle operazioni
- Acquisizione e organizzazione della conoscenza
- Elaborazione delle situazioni aziendali
Come fa il sistema operazionale a svolgere le sue funzioni?
Per svolgere le sue funzioni il sistema si sviluppa attorno a un archivio che contiene l’intera informazione operativa e si articola in un insieme di procedure informatiche che raccolgono ed elaborano dati archiviati.
Cosa si intende per funzione di registrazione delle transazioni?
Per registrazione di transazioni si intende la registrazione sia di transazioni semplici sia di transazioni complesse, ricordando che per transazione si intende ogni tipo di operazione elementare che rappresenta eventi che si manifestano in un dato momento e che l’azienda ha interesse a memorizzare.
Ogni attività aziendale genera delle transazioni che possono essere trattate o meno dal sistema informativo e per ogni transazione si genera una quantità di dati elevata o meno in base al tipo di transazione, struttura aziendale e di articolazione del sistema informativo stesso.
Cosa si intende per funzione di pianificazione e controllo delle operazioni?
Essendo i processi aziendali tra loro concatenati è naturale cercare di utilizzare i dati derivanti da monte di questi processi per pianificare quelli a valle.
Si creano cioè dei programmi (o pianificazioni) per razionalizzare l’attività e renderla più fluida la concentrazione tra processi e anche per misurare la capacità aziendale di rispettare degli obiettivi fissati.
Questa pianificazione garantisce l’adozione di modelli compless di pianificazione e consente il monitoraggio continuo dello stato dei processi con l’analisi delle transazioni in avanzamento registrate.
Le funzioni che si occupano di tale operazioni sono molto complesse.
Cosa si intende per funzione di organizzazione della conoscenza?
Si vogliono trattare in modo centralizzato tutte le informazioni di supporto all’attività e dunque diventa una funzione primaria quella di archiviazione della conoscenza aziendale.
Questo permette di avere sempre basi di conoscenza aggiornate sia in termini di transazioni sia in termini di anagrafiche e di relazioni tra informazioni anagrafiche.
Tutte queste informazioni archiviate sono strutturate e correlate.
Cosa si intende per funzione di elaborazione delle situazioni aziendali?
Considerando il sistema informativo aziendale come un sistema dinamico, intendiamo per funzione di elaborazione il fatto che la conoscenza dello stato attuale, tramite eventi, transazioni e pianificazione, porta a agire sul sistema in modo tale da poter generare eventi di funzionamento desiderati lavorando su leve opportune.
Perché le informazioni operazionali sono articolare in strutture diverse seppur sempre in modo correlato tra loro?
Perché ogni struttura memorizza i propri dati in relazione ad un particolare oggetto o evento trattato dall’intero sistema operazionale.
Quali sono le principali categorie di informazione operativa?
- Movimenti - informazioni che registrano le transazioni avvenute con relative caratteristiche peculiari (data, entità di riferimento e quantità)
- Documenti di processo - informazioni che descrivono transazioni complesse collegate solitamente a liste di oggetto e flussi omogenei d’azione. Questi documenti rappresentano relazioni tra un soggetto e diversi elementi di natura omogenea e sono caratterizzata da una testa e da righe di specificazione.
- Informazioni di stato - info che descrivono la situazione corrente del sistema informativo e di riflesso dell’azienda. Possono essere puntali o derivate e quando aggregano dati elementari dando informazioni quantitative si identificano come saldi o livelli. Sono queste informazioni costose al punto che oggi non vengono prodotte, se non sotto richiesta (sono informazioni pure e volatili calcolare in run time)
- Informazioni anagrafiche - sono la base di conoscenza organizzata perché descrivono entità con caratteristiche fisse, invarianti e soggette a rari cambiamenti
Cos’è la qualità dell’informazione operativa?
È il possesso della totalità delle caratteristiche che portano al soddisfacimento delle esigenze, esplicite o implicite, dell’utente. Di conseguenza, la qualità dipende quindi da come è stato progettato il sistema informativo.
Queste qualità sono usufruite dall’utente.
È importante avere una buona qualità dell’informazione perché provoca danni economici e organizzativi non trascurabili.
Cosa caratterizza le diverse tipologie di informazione?
- livello di aggregazione, cioè il grado di sintesi delle informazioni rispetto agli eventi che registra
- tempificazione, cioè per arco temporale cui l’informazione si riferisce
- dimensionalità, cioè per il numero minimo di parametri che si devono fornire per estrarre una specifica informazione
Cosa sono le caratteristiche funzionali? Quali sono le caratteristiche funzionali più importanti?
Sono caratteristiche che incidono sull’utilizzo dei dati operativi stessi, sulla possibilità e sulla facilità di elaborare le informazioni a partire dai dati grezzi.
Le più importanti sono:
- completezza, cioè l’estensione con cui vengono raccolte e memorizzate le informazioni. È una caratteristica trasversale ai singoli processi e influenza la loro capacità di integrarsi per fornire un quadro informativo veritiero
- correttezza, cioè la corrispondenza tra dato e realtà
- precisione, cioè l’approssimazione con cui il dato rappresenta la realtà; riguarda per lo più dati che rappresentano misure o valori numerici
- omogeneità, cioè corrispondenza tra natura dei dati riportati e tipologia di struttura
- fruibilità, cioè la semplicità per l’utente di reperire, acquisire e comprendere le informazioni di possibili in relazione alle proprie finalità. Questa è strettamente legata alla struttura di memorizzazione e alle procedure di estrazione e elaborazione
Cos’è il modello Entità-Relazione E-R?
È uno dei modelli più diffusi per la rappresentazione concettuale della struttura che permette di rappresentare graficamente le caratteristiche proprie delle entità gestite dal sistema e dalle relazioni esistenti tra esse.
Sono dunque dei costrutti dai quali nasce un diagramma come schema che modella l’intero sistema.
I suoi costrutti base sono le entità, gli attributi e le relazioni. Da questo nasce un documento che che presenta strutture formali che viene poi utilizzato come riferimento per analisi di eventuali estensioni o per identificazione dei percorsi da seguire per reperire o sintetizzare certe informazioni.
Cos’è un’entità?
Una classe di oggetti caratterizzata da proprietà comuni ed esistenze autonome nell’ambito da rappresentare.
Generalizzando si parla di entità padre e entità figlie come specializzazioni.
Un’occorenza di una entità è chiamata istanza o oggetto della classe che l’entità rappresenta.
Cosa sono le relazioni?
Sono i legami logici che intercorrono fra le entità. Ognuna è caratterizzata dal nome che la descrive e può essere legata a una o più entità.
COs’è la cardinalità?
È l’attributo della connessione e specifica il numero minimo e il numero massimo di istanze della relazione cui un’istanza dell’entità può partecipare.
Cosa sono gli attributi?
Sono caratteristiche di interesse per il sistema che vengono esplicitamente evidenziate.
Ogni attributo associa a ciascuna istanza dell’entità un valore appartenente all’insieme dei valori assimilabili per l’attributo (dominio per l’attributo).
In certi casi è utile accorpare attributi affini ad un unico macro attributo o evidenziare la cardinalità.
È possibile assegnare attributi anche alle relazioni.
È sufficiente la costruzione di un diagramma E-R?
No perché offre una descrizione formale dello spazio dei dati di un sistema informativo e quindi la descrizione non è esaustiva; mancano infatti delle informazioni perché non possono venire rappresentate e per questo spesso i diagrammi sono accompagnati da altre informazioni che descrivono la dinamica del sistema.
Cosa sono i DBMS?
I Data Base Management System sono programmi che hanno la funzione di standardizzare l’accesso ai dati, permettendone la condivisione tra le diverse procedure.
Servono perché nei sistemi operazionali, i diversi utenti svolgono il loro compito lavorando, con diverse procedure, su insieme di dati fra loro correlati. Quindi per questo i dati sono memorizzati su supporti magnetici, organizzati appunti secondo modelli funzionali.
In particolare i programmi DBMS permettono di definire la struttura che ospita i dati e di manipolare le singole istante tramite istruzione di popolamento, ricerca e modifica.
Ogni DBMS si rifà ad un particolare modello di schema per strutturare i dati o ad un modello logico (tra i modelli logici più idonei risulta il modello relazionale).
Cos’è il modello relazionale?
È un modello logico idoneo a rappresentare i dati operazionali.
In questo modello, la base di dati è costituito da un insieme di tabelle ciascuna delle quali memorizza dati di una determinata natura. Ognuna di queste tabelle ha uno schema rappresentato da colonne che definiscono i singoli dati ospitati e ogni riga della tabella rappresenta un’istanza (i singoli dati vengono registrati sui campi della riga).
Questo modello è adeguato per la rappresentazione della base di dati di sistemi operazioni in quanto fornisce primitive ottimizzati per l’esecuzione delle seguenti procedure:
- alimentazione
- interrogazione o estrazione di dati
- elaborazione e produzione di sintesi
Quali sono i vantaggi del modello relazionale?
La particolarità del modello consiste nel poter definire relazioni tra i dati, collegando tra di loro le informazioni memorizzate su tabelle diverse. Si parla quindi di semplicità e intuitivi della rappresentazione relazionale, alle quali si aggiungono:
- possibilità di memorizzare la sola informazione necessaria, limitando la ridondanza dei dati
- scarso ridondanza dei dati e possibilità di ricostruire informazioni seguendo il percorso delle relazioni il che induce il numero di errori accidentali
- la presenza del DBMS permette controlli di dati che altrimenti sarebbero delegati ad altre procedure
- i DBMS relazionali si fanno carico anche di controlli sulla congruenza dei legami tra tabelle definendo opportuni vincoli
- è possibile rendere più efficiente la ricerca definendo indici su campi
Cos’è il linguaggio SQL?
Il Structured Query Language è un linguaggio standardizzato per database basati sul modello relazionale RDBMS.
Serva ad interrogare e gestire basi di dati usando costrutti d programmazione denominati query.
Con questo si leggono, modificano, cancellano dati e si esercitano funzioni gestionali e amministrative sul database.
Cosa sono i database NoSQL?
I Not Only SQL sono modelli che cercano maggiore efficienza tramite rappresentazioni non standard dei dati.
Questi modelli iniziano a trovare applicazione anche nell’ambito di sistemi informativi aziendali per via dell’evoluzione che chiede sempre una maggiore quantità di dati. Infatti per questa richiesta ci si è spinti per spingere l’ottimizzazione.
Si sottolinea che è una realtà che non riguarda da vicino le aziende italiana.
Come si rappresenta la parte dinamica dei sistemi informativi?
Per rappresentare la porzione dinamica dei sistemi informativi si utilizzano i processi. I processi sono composti d una serie di attività elementari o complesse, collegate tra loro, che trasformano richieste o dati in ingresso in dati e informazioni in uscita.
I processi si possono rappresentare tramite diversi modelli concettuali che si differenziano per dinamico e livello di formalizzazione utilizzato.
Uno dei modelli più diffuso è il DFD, modello di formalizzazione grafica che schematizza i processi posando l’attenzione sui flussi di dati che transitano da un passaggio al successivo.