bovino Flashcards
Qual è la classificazione tassonomica del bovino?**
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Superphylum: Deuterostomia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Superclasse: Tetrapoda
- Classe: Mammalia
- Sottoclasse: Theria
- Infraclasse: Placentalia
- Superordine: Cetartiodactyla
- Ordine: Artiodactyla
- Sottordine: Ruminantia
- Famiglia: Bovidae
- Sottofamiglia: Bovinae
- Genere: Bos (Linneo)
Qual è l’origine storica del bovino domestico Bos taurus e Bos indicus?**
Il bovino di ceppo europeo, Bos taurus, è stato addomesticato circa 10.300-10.800 anni fa nel Medio Oriente, tra l’attuale Turchia e Siria. Bos indicus (zebu) è stato addomesticato circa 2.000 anni dopo. Entrambi derivano da Bos primigenius, l’uro, con Bos taurus originato dall’uro europeo e Bos indicus dall’uro asiatico.
Cosa è l’Uro e qual è il suo stato attuale?**
:** L’Uro (Bos primigenius primigenius) era diffuso in Europa antica ed è estinto dal XVII secolo a causa della caccia intensiva. I tentativi di riportare in vita l’Uro, come i Heck cattle e il progetto Tauros, non hanno riprodotto esattamente le caratteristiche originali dell’Uro.
Come sono migrati e si sono diffusi i bovini durante il Neolitico?**
Durante il Neolitico, i primi bovini domestici sono arrivati nella penisola italiana dal ceppo iberico, diffuso in Spagna e Nord Africa. Successivamente, i bovini grigi podolici giunsero in Europa orientale attraverso migrazioni indo-europee o invasioni barbariche alla fine dell’Impero Romano.
Quali sono alcune delle razze bovine autoctone italiane e quali sono le loro caratteristiche principali?**
Alcune razze bovine autoctone italiane includono la Chianina, la Marchigiana e la Romagnola. Queste razze sono caratterizzate da pigmentazione nera apicale e mantello bianco fromentino nei primi mesi di vita, oltre a possedere eccellenti qualità di carne.
Quali sono le origini e la diffusione della razza Chianina?**
La Chianina ha origine nella Valdichiana, che comprende province toscane e parti di Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Campania. Le sue origini sono collegate al ceppo podolico e si stima che sia stata introdotta nell’antichità dagli Antichi Umbri o dagli Etruschi.
Qual era la consistenza numerica della razza Chianina nel 1956 e qual è la situazione attuale?
Nel 1956, la popolazione di Chianina era di circa 527.000 capi. Attualmente, ci sono circa 45.000 capi registrati in circa 1.400 allevamenti, con una stima totale vicina ai 100.000 capi e una significativa presenza all’estero.
Quali sono le principali caratteristiche produttive della razza Chianina?**
La Chianina è selezionata principalmente per la produzione di carne, mostrando una notevole velocità di accrescimento, precocità e buona resa alla macellazione. La carne ha eccellenti caratteristiche bromatologiche e organolettiche. I giovani maschi possono raggiungere e superare i 2 kg di incremento giornaliero nel peso vivo.
Quali sono le caratteristiche morfologiche della razza Chianina?**
:** La Chianina è una razza di taglia grande con tori che raggiungono 160-170 cm al garrese e pesano tra 1200 e 1500 kg, mentre le vacche raggiungono 155-165 cm e pesano tra 800 e 1000 kg. I vitelli alla nascita pesano mediamente 45 kg. Il mantello è bianco porcellana con possibili sfumature grigie e parti come ciglia e palpebre devono presentare pigmentazione nera.
Qual è il sistema di allevamento della razza Chianina e come viene gestita durante l’anno?
La Chianina è allevata principalmente in collina e montagna in piccole e medie aziende. Negli ultimi anni, si sono sviluppati allevamenti con stabulazione libera e ampi recinti all’aperto. La stagione di pascolo va da maggio a ottobre, mentre in inverno gli animali sono ricoverati e alimentati con fieno, silomais e concentrati.
Qual è l’importanza della razza Chianina nel panorama zootecnico?**
La razza Chianina rappresenta un importante patrimonio genetico e culturale, con eccellenti qualità morfologiche e produttive. Continua a essere una risorsa economica significativa e una presenza rilevante nel panorama zootecnico internazionale.
Qual è l’origine e la storia della razza bovina Reggiana?**
La Reggiana ha origine nella pianura padana. Il suo mantello fromentino potrebbe derivare dagli armenti depredati durante le invasioni barbariche del 568 d.C. dalle pianure della Russia meridionale e della Pannonia. La razza è caratterizzata da un mantello uniforme che varia dal fromentino carico al chiaro.
Come è cambiata la consistenza numerica della razza Reggiana nel tempo?**
:** Dopo aver raggiunto un picco di 139.695 capi nel 1954, la consistenza numerica della razza Reggiana è diminuita significativamente a causa della politica zootecnica italiana post-bellica che favoriva l’incrocio con razze cosmopolite. Attualmente, ci sono circa 5.000 capi distribuiti in meno di 200 allevamenti.
Quali sono le caratteristiche morfologiche principali della razza Reggiana?**
La Reggiana presenta altezze al garrese tra 140 e 155 cm e pesi che variano dai 650 ai 1000 kg per maschi e femmine. Il mantello è uniformemente fromentino, con tori che mostrano variazioni più cariche nel collo e nelle spalle.
Come sono cambiati i sistemi di allevamento della razza Reggiana nel tempo?**
In passato, la Reggiana era allevata principalmente in stalle a posta fissa. Oggi, si trova anche in strutture moderne a stabulazione libera con cuccette e si adatta bene ai sistemi semibradi e all’utilizzo di pascoli collinari e montani.
Quali sono le principali attitudini produttive della razza Reggiana?**
Originariamente la Reggiana aveva una triplice attitudine per lavoro, latte e carne. Attualmente, la selezione si concentra principalmente sulla produzione di latte adatto alla caseificazione del Parmigiano Reggiano e sulla carne di alta qualità. La razza è apprezzata per la sua longevità, fecondità, resistenza alle malattie e facilità di parto.
Quanto latte produce mediamente una Reggiana per lattazione e quali sono le sue caratteristiche?**
La Reggiana produce in media 58 quintali di latte per lattazione. Il latte è particolarmente adatto alla caseificazione grazie al suo alto contenuto proteico e alle varianti proteiche genetiche come k e β caseine.
Come viene utilizzato il latte della razza Reggiana e quale impatto ha sul mercato?**
:** Il latte della Reggiana è utilizzato esclusivamente per la produzione di Parmigiano Reggiano. I regolamenti specifici garantiscono la qualità superiore del prodotto, che influisce anche sul mercato con un premio di circa 5 euro/kg rispetto ad altre produzioni casearie.
Quali normative e controlli devono rispettare gli allevamenti di Reggiana?**
Gli allevamenti di Reggiana devono aderire a rigorosi standard e controlli, inclusi l’uso di mangimi certificati OGM free e l’assenza di tecnologie come il robot per la mungitura. È vietato anche l’uso del piatto unico (unifeed) per l’alimentazione.
Quali sfide e opportunità affronta la razza Reggiana?**
:** Le sfide principali per la razza Reggiana includono il mantenimento della biodiversità genetica e la gestione della consanguineità. Le opportunità comprendono la crescita del mercato per prodotti caseari di alta qualità e la valorizzazione delle caratteristiche uniche della razza.
Qual è il ruolo della razza Reggiana nella produzione zootecnica italiana?**
La razza Reggiana è un simbolo di tradizione e qualità nella produzione zootecnica italiana. Contribuisce in modo significativo alla produzione di Parmigiano Reggiano e altri prodotti caseari di eccellenza, rappresentando un importante patrimonio genetico e culturale.
Quali sono le origini e l’evoluzione della razza bovina Piemontese?**
La razza Piemontese ha radici antiche risalenti al Pleistocene, con tracce del progenitore Bos Primigenius Primigenius nella zona piemontese. Un’importante influenza è stata quella del Bos Primigenius Namadicus (Zebù), proveniente dal Pakistan Occidentale, che ha contribuito con caratteristiche morfologiche simili, come il 48% di processi spinosi bifidi nelle vertebre toraciche.
Come si è diffusa la razza Piemontese e quale è la sua consistenza attuale?**
Originariamente allevata principalmente nelle province di Cuneo, Torino e Asti, la razza Piemontese si è diffusa anche in Liguria e Lombardia. Dopo aver raggiunto un picco di 680.000 capi all’inizio del XX secolo, il numero è sceso a 600.000 nel 1985. Attualmente, ci sono circa 300.000 capi registrati in oltre 15.000 allevamenti, con 230.000 iscritti nel Libro Genealogico.
. Quali sono le principali caratteristiche morfologiche della razza Piemontese?**
I tori della razza Piemontese presentano un mantello grigio o fromentino chiaro, mentre le vacche hanno un mantello bianco o fromentino. Sono caratterizzati da segni neri sul muso, labbra, occhi, e altre parti come il fiocco del prepuzio e l’apertura anale. Morfologicamente, la razza si distingue per un collo largo e muscoloso, un garrese ampio, dorso e lombi larghi e muscolosi, petto e torace profondi, e arti solidi.
Qual è la caratteristica produttiva distintiva della razza Piemontese e come influisce sulla carne?**
La caratteristica distintiva della razza Piemontese è l’ipertrofia muscolare, causata da una mutazione nel gene della miostatina situato sul cromosoma 2. Questa mutazione porta a un aumento della massa muscolare, migliorando la resa al macello e la tenerezza della carne grazie alla riduzione del grasso intramuscolare e del tessuto connettivo.
Come sono cambiati i sistemi di allevamento della razza Piemontese nel tempo?**
Tradizionalmente, la Piemontese era allevata con tecniche di pascolo in collina e alpeggio. Oggi, la razza è allevata anche in sistemi moderni di stabulazione libera e semibrado, integrando il pascolo con alimentazione controllata
Qual è il contributo della razza Piemontese alla produzione di latte e carne?**
:** Oltre alla carne di alta qualità, la Piemontese è apprezzata anche per il suo latte, che viene utilizzato nella produzione casearia tradizionale. Il contributo della razza alla zootecnia ha avuto un impatto significativo anche al di fuori dell’Italia, in America Latina e Nord America.