Utilizzo dell'AI nel Rapporto di Lavoro Flashcards
Fasi del rapporto di lavoro in cui si potrebbe pensare di utilizzare l’ai e esempi.
- selezione e matching: scrittura dell’annuncio lavorativo, scrematura dei cv, talent scouting…
- assunzione e recruiting: valutazione dei candidati, affective computing…
- gestione e people analytics: valutazione performance, smistamento task, promozioni, retention…
- salute e sicurezza: data analytics per la prevenzione dell’incidentalità.
3 grandi questio che pone l’utilizzo dell’ai nel rapporto di lavoro
- diritto del singolo alla propria autonomia nei confronti della macchina intelligente.
- protezione dell’identità personale: veniamo scomposti in mille dati.
- soggezione oltre alla subordinazione: assoggettamento alla macchina.
Quali sono i tradizionali limiti all’esercizio dei poteri datoriali?
- non discriminazione (codice civile)
- non ledere la libertà, dignità, professionalità, sicurezza, salute, privacy del lavoratore.
3 principali Nuovi limiti dell’esercizio dei poteri datoriali.
Antropocentrismo, trasparenza di funzionamento e di interazione.
2 principali categorie di sistemi tecnologici da usare nelle hr.
Quali normative devono rispettare?
- sistemi di gestione delle risorse umane (per esercizio di potere manageriale, direttivo, organizzativo).
- sistemi di sorveglianza: usati per l’esercizio dei poteri di controllo.
Non devono discriminare, non devono ledere la persona,
- GDPR 2016
- Decreto trasparenza 2022
- Statuto dei lavoratori
- AI Act dal 2025
Cosa intendiamo per discriminazione?
Cosa dice il codice civile.
Quali sono i principali fattori discriminatori specifici?
2 tipologie di discriminazione
Praticare un trattamento differenziato tra più lavoratori per motivi discriminatori.
C.C vieta la discriminazione nei contratti di lavoro.
Fattori discriminatori: genere, etnia, orientamento sessuale, religione, opinioni politiche, motivi sindacali, cure parentali…
Diretta: decisione chiaramente basata su fattore discriminatorio.
Indiretta: se una regola apparentemente neutra ha effetti discriminatori.
Trasparenza algoritmica:
- controllo ex ante vs controllo ex post.
- 4 fasi tipiche del processo decisionale automatizzato.
- oggi, problemi, possibile soluzione (cosa esalta?)
Il controllo ex ante che spiega il modo di operare delle ai è efficace o è più opportuno un controllo ex post sugli effetti e l’impatto sui lavoratori?
- input, algoritmi/black box, output, trasformazione output algoritmico in decisione imputabile al datore.
- oggi obblighi informativi incentrati sulla fase 1 e 2: info su dati in ingresso e funzionamento.
- problema: funzionamento difficile da spiegare anche per i programmatori, segreto industriale e tutela proprietà intellettuale.
- possibile soluzione: traslazione focus su fase 3 e 4, esaltazione della trasparenza sull’impatto dell’ai.
Di cosa è risultato l’algorithmic decision making?
Quali sono i 3 rischi che può provocare? (ciascuno con esempi)
Risultato della sostituzione della scelta datoriale umana con processi decisionali algoritmici.
- Individuazione di pattern basati sulla correlazione e non sulla causalità (passione per i manga dei programmatori bravi).
- Algoritmi ciechi: non distinguono ciò che in realtà andrebbe distinto. ( assenza al turno prenotato determina penalità di ranking a prescindere dalla motivazione che può essere relativa a salute o sciopero).
- Algoritmi specchio: pretesa di conformare scelte future sulla base di un dato passato. Gli algoritmi si basano su dati che possono essere biased, viziati. Approccio conservatore. (Ads facebook per cercare cassiere e taglia legno. Senza filtri raggiungono comunque 85% donne e 90% uomini)