TESSUTO CONNETTIVO PD Flashcards

1
Q

Collagene I

A

E’ il collagene PIU’ RESISTENTE, è un COLLAGENE FIBRILLARE MAGGIORE.
E’ un collagene ETEROTRIMERICO e forma fibre di CALIBRO ETEROGENEO (10-100 nm)

  • Costituisce componente fibrosa di tessuti connettivi p.d. non specializzati (fibre collagene hanno diversi orientamenti nello spazio)
  • Costituisce legamenti e tendini (fibre collagene sono parallele tra loro)
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2
Q

Collagene II

A

E’ un COLLAGENE FIBRILLARE MAGGIORE.
E’ TESSUTO-SPECIFICO della CARTILAGINE.
Non forma fibre collagene, solo fibrille collagene esili e con calibro abbastanza omogeneo: 20-50 nm.
E’ un collagene OMOTRIMERICO.
Le singole fibrille si dispongono in varie direzioni dello spazio, formando così una RETE DI FIBRILLE (mantiene l’acqua sotto pressione conferendo turgore alla matrice cartilaginea)
La bandeggiatura c’è ma è difficile da visualizzare a causa della massiccia presenza di GAG, glicoproteine, proteoglicani.

  • Presente anche nel corpo vitreo dell’occhio

NON CONFONDERE COLLAGENE II CON III:
- Collagene II -> rete di FIBRILLE
- Collagene III -> rete di FIBRE

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3
Q

Collagene III

A

E’ un COLLAGENE FIBRILLARE MAGGIORE, è OMOTRIMERICO.
Le fibrille collagene III si ramificano e si anastomizzano a formare una RETE DI FIBRE.
Queste fibre reticolari sono evidenziabili con IMPREGNAZIONE ARGENTICA.
- Forma fibre reticolari, che compongono la lamina reticolare che, assieme a lamina basale, costituisce la membrana basale
- Presente anche nel derma papillare
- Forma lo stroma connettivale molto delicato delle ghiandole endocrine

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4
Q

Collagene IV

A
  • Collagene minore non fibrillare
  • Componente della lamina basale: forma reti molecolari che interagiscono con laminina, nidogeno, perlecan
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5
Q

Collagene V

A
  • Collagene minore fibrillare (però non forma fibrille e fibre collagene esclusivamente composte da collagene V, ma forma fibrille collagene ibride)
  • Cornea (assieme a I e III)
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6
Q

Collagene VI

A
  • Collagene minore non fibrillare
  • Beaded filaments
  • Nella matrice cartilaginea, anche se non è tessuto-specifico
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7
Q

Collagene VII

A
  • Collagene minore non fibrillare
  • Forma le “fibrille di ancoraggio”: non sono fibrille, ma filamenti che da una parte si agganciano alle lamine basali dei cheratinociti, dall’altra a delle placche di ancoraggio situate nel derma (dispositivo di ancoraggio epidermide-derma)
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8
Q

Collagene VIII

A
  • Collagene minore non fibrillare
  • Compone la membrana del Descemet nella cornea (crea reti molecolari a maglie esagonali visualizzabili al TEM)
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9
Q

Collagene IX

A
  • Collagene minore non fibrillare (FACIT)
  • Eterotrimerico α(IX), α2(IX), α3(IX)
  • Si associa alla superficie delle fibrille collagene di tipo II (è un collagene tessuto-specifico della cartilagine) Ancora fibre collagene a proteoglicani, modulando il calibro delle fibre collagene
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10
Q

Collagene X

A
  • Collagene tessuto-specifico della cartilagine
  • Struttura eterotrimerica
  • Non sempre espresso dai condrociti, ma solo quando questi ultimi sono ipertrofici, ovvero quando si preparano ad andare incontro ad un processo di ossificazione encondrale
  • Simile, per struttura, a collagene VIII: ma la struttura reticolare a maglie esagonali è osservabile sono in vitro
  • Interagendo con il collagene II, impedisce la fibrillogenesi
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11
Q

Collagene XI

A
  • Collagene minore fibrillare
  • Forma esclusivamente fibrille collagene ibride assieme al collagene II (tropocollageni XI si dispongono a formare il core, tropocollageni II si dispongono tutt’attorno)
  • Tessuto-specifico del tessuto cartilagineo
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12
Q

Collageni 24 e 27

A
  • Collageni minori fibrillari
  • Tessuto-specifici del tessuto cartilagineo
  • 27 è stato trovato nelle lacune condrocitarie e ha aspetto filamentoso
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13
Q

Quali sono i collageni fibrillari maggiori?

A

I, II, III

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14
Q

Quali sono i collageni fibrillari minori?

A

V, XI, 24, 27

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15
Q

Quali sono i collageni minori non fibrillari?

A

IV, VI, VII, VIII, FACIT

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16
Q

Quali sono i collageni tessuto-specifici della cartilagine?

A

II, IX, X, XI, 24, 27

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17
Q

Qual è la struttura della cornea?

A

Composta da fibrille IBRIDE di collagene di tipo I, III, V, con lo stesso calibro, che si dispongono parallelamente le une alle altre a formare delle lamine. Questa lamine a loro volta si dispongono ortogonalmente l’una con l’altra.
Si ottiene così una struttura paracristallina completamente trasparente.

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18
Q

Fibrillogenesi

A
  • RER sintetizza α-elica collagenica (contiene sequenza Gly-X-Y). X = prolina, Y = idrossiprolina.
    Le α-eliche collageniche hanno andamento sinistrorso.
    Poi si uniscono ad altre 2 α-eliche sinistrorse, formando 1 tripla elica ad andamento destrorso.
    A questo punto si è formata la molecola di procollagene, che è caratterizzata a livello N e C terminale da grossi domini globulari, che impediscono che la fibrillogenesi avvenga a livello intracellulare.
  • A questo punto si ha la secrezione verso l’esterno della cellula della molecola di procollagene. Vengono tagliate le estremità N e C terminali, e rimangono i telopeptidi.
    I telopeptidi possiedono un amminoacido, la lisina, che forma i legami crociati con l’idrossilisina presente nella molecola collagenica.
  • Le molecole di tropocollagene si dispongono parallelamente fra di loro, con lo stesso orientamento N e C terminale, ma le molecole adiacenti sono sfalsate di 67 nm. Tra le molecole site in successione lineare c’è uno spazio pari al 60% del periodo.
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19
Q

Che cosa sono i piccoli proteoglicani? Dove si trovano? Che funzione hanno?

A

Proteoglicani con core proteico, a cui sono legati 1 o 2 GAG.
Funzione: assemblaggio di fibrille collagene per costituire le fibre collagene.
- Fibromodulina: 1 cheratansolfato (cartilagine, cornea, anulus fibrosus)
- Decorina: 1 condroitinsolfato/dermatansolfato
- Diglicano: 2 condroitinsolfato/dermatansolfato

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20
Q

Che cosa sono i medi proteoglicani?

A

Proteoglicani costituiti da core proteico a cui sono legati tipicamente 3 GAG
- Perlecan: 3 eparasolfati
- Syndecan: 2 eparansolfati + 1 condroitinsolfato

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21
Q

che cosa sono i grossi proteoglicani?

A

Sono formati da un core proteico a cui si legano molti GAG.
Gli aggregati di grossi proteoglicani si formano in seguito al legame tra grossi proteoglicani e molecole di acido ialuronico mediante link proteins.
Questi aggregati formano grossi domini acquosi, che richiamano acqua e ioni.
Per questo si trovano in tessuti molto idratati, come: gelatina del Wharton (funicolo ombelicale).
- Versican: condroitinsolfato
- Aggrecan: condroitinsolfato o cheratansolfato

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22
Q

Quali sono le cellule residenti del tessuto connettivo pd?

A

Fibroblasti
Adipociti
Cellule mesenchimali
Periciti
Macrofagi
Mastociti
Melanociti

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23
Q

Quali sono le cellule migranti del tessuto connettivo pd?

A

Monociti
Granulociti
Linfociti

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24
Q

Mastociti: cosa sono, tessuto di appartenenza, funzione, caratteristiche tintoriali, caratteristiche ultrastrutturali

A
  • Cellule residenti del tessuto connettivo pd
  • Funzione: sintesi e secrezione di sostanze farmacologicamente attive: eparina (anticoagulante) e istamina (vasodilatatore)
  • Caratteristiche tintoriali: essendo ricchissimi di granuli contenenti eparina, subiscono il fenomeno della metacromasia in presenza di coloranti basici come il blu di toluidina (eparina = GAG = molte cariche negative = viraggio da blu a violetto)
  • Caratteristiche ultrastrutturali: ricchissimi di vacuoli di secrezione con aspetto eterogeneo
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25
Q

Macrofagi: cosa sono, tessuto di appartenenza, funzione, caratteristiche strutturali ed ultrastrutturali

A
  • Cellule residenti del tessuto connettivo pd
  • Derivano dai monociti (cellule del tessuto connettivo circolante, sangue) che, per diapedesi, approdano nel tessuto connettivo e qui si differenziano in macrofagi
  • Funzione: fagocitosi e presentazione antigenica. In presenza di corpi estranei di dimensioni importanti, possono fondersi e dare origine ad un sincizio (cellula gigante da corpo estraneo).
  • Caratteristiche strutturali: nucleo ellittico, citoplasma abbondante, espansioni citoplasmatiche (pseudopodi)
  • Caratteristiche ultrastrutturali: molti lisosomi, pseudopodi, RER, Golgi, mitocondri (se macrofago è in attività, si visualizzano i lisosomi secondari che hanno aspetto eterogeneo)
26
Q

Che cosa sono le cellule giganti da corpo estraneo?

A

Sono elementi cellulari plurinucleati derivati dalla fusione di più macrofagi.
Si originano quando il corpo estraneo da fagocitare ha dimensioni considerevoli, quindi è necessaria la fusione di più macrofagi (cellule residenti del TCPD) per fagocitarlo.

27
Q

Che cosa sono i melanociti? Qual è la loro derivazione? Localizzazione? Funzione? Caratteristiche strutturali ed ultrastrutturali? Caratteristiche tintoriali?

A
  • Cellule residenti del tessuto connettivo pd
  • Derivazione neuroectodermica (creste neurali)
  • Cute (derma, all’interfaccia derma-epidermide), iride
  • Produzione di melanomi, vacuoli contenenti melanina, pigmento naturale atto a proteggere genoma cellule dai danni delle radiazioni UV.
  • A livello della cute, i melanociti cedono gli interi melanosomi alle cellule dello strato germinativo dell’epidermide (strato basale) in un processo detto “citocrinia”
  • A livello dell’iride, la quota di melanociti conferisce il colore dell’iride
  • Caratteristiche ultrastrutturali: lunghi prolungamenti citoplasmatici, ricchi di RER, melanosomi, mitocondri
  • Si colorano con impregnazione argentica
28
Q

Collageni FACIT

A

9, 12, 14, 16, 19
FACIT = Fibrillar associated collagens with interrupted triple helices.
Si associano alla superficie delle fibrille collagene, per determinare il calibro delle fibrille.
9 è tessuto-specifico per la cartilagine.
12 e 14 si associano alle fibrille collagene di tipo I.

29
Q

Dove è localizzato il tessuto reticolare (fibre collagene di tipo III)?

A

E’ il principale costituente di midollo osseo, linfonodi, milza.
E’ anche presente nel tessuto interstiziale di vari organi e nei vasi.

30
Q

Collageni che formano reti esagonali

A

VIII, X

31
Q

Tutti i collageni fibrillari (maggiori e minori)

A

I, II, III, V, XI, 24, 27

32
Q

In quali casi è fondamentale fare la distinzione tra tessuto connettivo pd denso e lasso?

A
  • lasso -> sottosierosa di pericardio, pleura, peritoneo
  • denso -> tendini e legamenti
33
Q

Qual’è l’architettura e le caratteristiche di un tendine?

A
  • tessuto connettivo pd di tipo denso
  • fibre collagene di tipo I con calibro eterogeneo (10-100 nm) si dispongono tutte parallele tra loro
34
Q

Descrivere le guaine che rivestono un tendine

A

Le guaine che rivestono il tendine hanno una composizione diversa dal corpo del tendine: esse hanno la funzione di ospitare la vascolarizzazione e la componente cellulare.
- Epitenonio: essendo lo strato più esterno, deve essere il più robusto, quindi è composto da fibre collagene I con calibro molto eterogeneo (35-210 nm), fibre elastiche, fibroblasti, piccole arterie, vene e fibre amieliniche del sistema nervoso vegetativo.
- Peritenonio: circonda gruppi di fasci di fibre; ha la stessa composizione dell’endotenonio ma è più spessa (più lamine di tenociti e più fibre collagene III); presenti anche fibre elastiche, microfibrille di fibrillina e qualche capillare.
- Endotenonio: circonda singoli fasci di fibre collagene; è molto sottile ed è costituita da un sottile strato di fibre reticolari di collagene di tipo III, con calibro costante a 50 nm; sono presenti anche fibre elastiche e microfibrille di fibrillina; questo strato è adiacente ad una lamina di tenociti (fibroblasti appiattiti con lamina basale!)

35
Q

Sostanza fondamentale: cos’è, da cosa è costituita, a quale tessuto fa riferimento?

A

La sostanza fondamentale è una componente della matrice extracellulare del tessuto connettivo. E’ composta da:
- componente organica: proteoglicani, glicosamminoglicani, glicoproteine, collageni minori (che non formano fibrille)
- componente inorganica: acqua (70%), sali, ioni

36
Q

Quali cellule caratteristiche sono presenti nello stroma pigmentato dell’iride e cosa producono?

A

Melanociti che producono melanina (protezione dai raggi UV).

37
Q

Cosa sono i tenociti?

A

Fibroblasti appiattiti dotati di lamina basale; sono una componente delle guaine che rivestono i tendini

38
Q

Da quale tipo di tessuto è costituito il legamento crociato?

A

Da tessuto connettivo propriamente detto di tipo DENSO (collagene di tipo I).

39
Q

Quale tipo di tessuto compone il nucleo polposo dei dischi intervertebrali?

A

Nucleo polposo -> tessuto cordoide (residuo della notocorda)

Anello fibroso -> tante lamelle concentriche; le più periferiche sono costituite da tessuto connettivo fibroso, quelle più interne sono costituite da fibrocartilagine. Tra una lamella e l’altra ci sono molti GAG (cheratansolfato) che richiamano acqua per rendere fluido il rapporto fra lamelle.

40
Q

In quali categorie si può suddividere la matrice della cartilagine ialina?

A

La cartilagine ialina è il tipo di cartilagine più abbondante nel nostro corpo.
Ha aspetto traslucido.
Costituisce: cartilagini costali, cartilagini articolari, cartilagini delle vie aeree (nasali, tracheali, laringee, bronchiali), cartilagini dello scheletro transitorio del feto.
Si divide in:
- matrice lacunare: è la matrice presente nelle lacune, è povera di fibrille collagene (collagene di tipo 27) e ricca di sostanza fondamentale
- matrice capsulare: artefatto dovuto alla coartazione della matrice lacunare durante l’allestimento dei preparati per MO.
- matrice territoriale: matrice che circonda e quindi comprende più lacune condrocitarie.
- matrice interterritoriale: non comprende lacune e si trova interposta tra aree di matrice territoriale. E’ più ricca di fibrille collagene.

41
Q

Descrivi la cartilagine articolare.

A
  • Anche detta “cartilagine di incrostazione”
  • Cos’è: è un tipo di cartilagine ialina, presente in tutte le diartrosi (articolazioni mobili)
  • Funzione:
    > biomeccanica: ammortizzare e distribuire le forze di carico
    > biotribologica: agevolare lo scorrimento fra i capi articolari. Infatti possiede una superficie molto liscia, con basso coefficiente di attrito.
  • Forma: a disco appiattito, lo spessore di 2-5 mm.
  • Rapporti con tessuti circostanti: la faccia profonda è in rapporto con il tessuto osseo trabecolare, la faccia superficiale è in rapporto con il liquido sinoviale (funzione trofica-respiratoria + abbassa coefficiente d’attrito)
  • Altro: non ha il pericondrio.
  • Strati:
    > lamina splendens: strato acellulare, composto da acido ialuronico + lubricina. Fuzioni: abbassa coefficiente d’attrito, barriera protettiva
    > zona superficiale (10-20%): condrociti appiattiti (con asse maggiore parallelo alla superficie), fibrille collagene parallele alla superficie
    > zona intermedia (40-60%): lacune hanno forma rotondeggiante, gruppi esogeni, fibrille collagene si fanno sempre più perpendicolari alla superficie
    > zona profonda (30%): i condrociti si dispongono in colonne parallele, le fibrille collagene si dispongono perpendicolarmente
    > tidemark: sottile strato basofilo di natura glicoproteica
    > zona calcificata: lacune condrocitarie di piccole dimensioni e matrice in gran parte calcificata, ricca di cristalli di idrossiapatite
42
Q

Quali sono le componenti tessuto-specifiche della matrice cartilaginea e quali sono le componenti che determinano il turgore?

A

Componente collagenica:
- Collagene II: forma fibrille collagene di tipo II (omotrimerico, calibro abbastanza omogeneo 20-60 nm, le singole fibrille non si associano a formare fibre, bensì una rete di fibrille, che mantiene l’acqua sotto pressione conferendo turgore alla matrice cartilaginea)
- Collagene IX: collagene FACIT, si associa alla superficie delle fibrille collagene per modularne il calibro
- Collagene X: prodotto dai condrociti ipertrofici nel corso di ossificazione encondrale
- Collagene XI: co-polimerizza con il collagene II per dare origine alle fibrille ibride II-XI (collagene XI costituisce il core, alla periferia si dispone il collagene II; collagene IX si associa alla superficie)
- Collagene XXIV
- Collagene XXVII: presente nella matrice lacunare
- Collagene VI: non è tessuto-specifico, non fibrillare, forma i beaded filaments.

Altre componenti della matrice:
- glicoproteine tessuto-specifiche:
> condronectina: si associa alla membrana del condrocita e media la connessione con collagene II
> condrocalcina
> COMP: controllo proliferazione condrociti e fibrillogenesi
> CMP: crea reti tridimensionali integrate con altre molecole dell’ECM

  • glicoproteine ubiquitarie, presenti anche nella cartilagine:
    > tenascina
    > trombospondina
    > vitronectina
    > fibronectina
  • Aggregati di grossi proteoglicani: si formano grazie a lunghe catene di acido ialuronico che associano tra loro (mediante link proteins) grossi proteoglicani (es. versican, aggrecan: entrambi composti da condroitinsolfato), che sono particolarmente ricchi di GAG e quindi molto ricchi di cariche negative, in grado di attrarre acqua. Questa caratteristica conferisce il turgore cartilagineo.
  • Piccoli proteoglicani (fibromodulina e decorina) che creano un’impalcatura di fibrille collagene che tiene sotto pressione l’acqua
43
Q

Che cos’è la fibromodulina?

A

Piccolo proteoglicano (core proteico + 1 KS)
Funzione: associa tra loro fibrille collagene
Localizzazione: soprattutto matrice cartilaginea

44
Q

Che cos’è la decorina?

A

Piccolo proteoglicano (core proteico + 1 condroitinsolfato)
Funzione: associa tra loro fibrille collagene

45
Q

Che cos’è l’aggrecan?

A

Grosso proteoglicano (core proteico + molti KS o CS A e C)
Funzione: ricchi di cariche negative, quindi richiamano acqua
Localizzazione: soprattutto matrice cartilaginea

46
Q

Classificazione istologica di un menisco

A

Tessuto connettivo di sostegno cartilagineo fibroso (fibrocartilagine)

47
Q

Che cosa sono i gruppi isogeni? E come si classificano?

A

Gruppi di condrociti: min 2 max 6
Si formano a seguito della proliferazione cellulare di un condroblasto (o condrocita?) all’interno di una lacuna condrocitaria.
Sono localizzati nelle aree più interne della cartilagine, sono meno presenti in periferia perchè qui la cartilagine è più giovane
Cartilagine giovane: molto cellularizzata, poca matrice, no gruppi isogeni
I condrociti all’interno dei gruppi esogeni diventano rettilinei nel fronte di interazione con un condrocita adiacente, mentre rimangono convessi nel versante rivolto verso la parete lacunare

48
Q

Cos’è la condrocalcina?

A

Propeptide C-terminale clivato enzimaticamente a livello dell’estremità terminali delle molecole di procollagene di tipo II. Ha la proprietà di legare il calcio.
Rappresenta anche una delle glicoproteine tessuto-specifiche della cartilagine.

49
Q

Condrociti: tessuto di appartenenza e caratteristiche

A
  • Tessuto connettivo di sostegno cartilagineo
  • Forma sferoidale (se maturi, se giovani hanno forma allungata) con piccole espansioni citoplasmatiche. La morfologia cambia se il condrocita è all’interno del gruppo isogeno.
  • Ricche di RER e Golgi e vescicole di secrezione, citoplasma con granuli di glicogeno (aumentano con l’invecchiamento) e gocce lipidiche
50
Q

Con quali modalità il tessuto cartilagineo può aumentare di dimensioni?

A
  • Accrescimento per apposizione: pericondrio, tessuto connettivo pd di tipo fibroso, presenta strato condrogenico con cellule a significato staminale, che sono in grado di differenziarsi in condrociti
  • Accrescimento interstiziale: man mano che i condroblasti producono matrice extracellulare, si allontanano tra loro.
51
Q

Che cosa sono i canali della cartilagine?

A

INTROFLESSIONI irregolari di pericondrio (tessuto connettivo pd di tipo fibroso) nell’abbozzo cartilagineo, contengono TESSUTO CONNETTIVO PD FIBROSO e VASI.
Sono fondamentali nel processo di ossificazione encondrale: permettono l’ingresso di condroclasti e cellule osteoprogenitrici e fattori necessari all’ossificazione

52
Q

Quali sono i segni che coincidono con l’invecchiamento della cartilagine?

A

PERDITA DEL TURGORE: degradazione dei grossi aggregati di proteoglicani a causa di enzimi (es. ialuronidasi) che tagliuzzano l’acido ialuronico, frammentando così il grosso proteoglicano.
Ciò causa la perdita del turgore e di conseguenza il blocco della diffusione di ossigeno e metaboliti alle cellule, le quali vanno in sofferenza e muoiono per apoptosi.
I residui di tali cellule possono essere siti di enucleazione del calcio, causando quindi la calcificazione patologica della cartilagine.

53
Q

Come si classifica istologicamente un menisco/disco/cercine?

A

Tessuto connettivo di sostegno cartilagineo fibroso o fibrocartilagine.
La matrice della fibrocartilagine non è amorfa, in quanto presenta non solo fibrille collagene II, ma anche FIBRILLE COLLAGENE I.
Inoltre, nella fibrocartilagine NON C’E’ PERICONDRIO, quindi la capacità autoriparativa è ancora minore.
Questo tipo di cartilagine, oltre a comporre menischi/dischi/cercini, compone anche le lamine interne dell’ANELLO FIBROSO (annulus fibrosus) dei dischi intervertebrali (lamine esterne: tessuto connettivo pd di tipo fibroso)

54
Q

Che cos’è il condrone?

A

Complesso costituito da un condrocita e dalla matrice lacunare, inteso come unità morfofunzionale di base dell’omeostasi del tessuto.

55
Q

Tessuto cordoide: classificazione istologica, derivazione embrionale, caratteristiche

A
  • Tessuto connettivo di sostegno cartilagineo
  • Derivazione embrionale: notocorda
  • Caratteristiche: cellule voluminose, ricche di acqua e glicogeno
56
Q

Caratteristiche della cartilagine elastica e localizzazione

A
  • Abbondanza di fibre elastiche nella matrice cartilaginea: questo conferisce elasticità, a scapito della resistenza a compressione e trazione
  • Localizzazione: padiglione auricolare, condotti uditivi, epiglottide, cartilagini cuneiformi della laringe.
  • Caratteristiche:
    > macroscopiche: colore giallastro e aspetto più opaco della cartilagine ialina.
    > microscopiche: le lacune condrocitarie sono più ravvicinate e più dilatate (ciò è dovuto all’aspetto dei condrociti: molto voluminosi perchè contengono molti inclusi lipidici)
57
Q

Pericondrio

A
  • Tessuto connettivo pd fibroso
  • Funzioni: respiratoria, trofica, generativa
  • Costituito da fibre collagene I e III, comprende vasi e nervi
  • Strato interno è lo strato condrogenico, composto da cellule a significato staminale che si differenziano in senso condroblastico.
  • Posseduto da tutti i tipi di cartilagine, eccetto cartilagine articolare (cartilagine ialina) e fibrocartilagine
58
Q

Tessuto condroide

A
  • In condizioni definitive di sviluppo costituisce lo scheletro di vertebrati inferiori
  • Nell’uomo si può così definire la cartilagine neoformata, che va sotto il nome di “cartilagine cellulare” perchè è molto cellularizzata, non ci sono gruppi isogeni e c’è poca matrice
59
Q

Quali sono i tipi di cartilagine?

A
  • Ialina
  • Fibrosa
  • Elastica
  • Cordoide
  • Condroide
60
Q

Quali sono i distretti in cui la componente elastica è prevalente?

A
  • Tonaca media delle arterie di grosso calibro
  • Legamenti gialli delle vertebre