teorie della comunicazione Flashcards

1
Q

come gestire le relazioni con gli stakeholder e i pubblici?

A

teoria degli stakeholder
teoria situazionale dei pubblici
teoria della gestione delle relazioni

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Q

teoria degli stakeholder

A

creazione di valore non solo per soci e azionisti ma per tutti gli interlocutori dell’azienda = valore come costruzione e gestione strategica delle relazioni con gli stakeholder
- illustra come bilanciare scambi e interessi tra impresa ed interlocutori = modello di impresa orientata agli stakeholder

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3
Q

stakeholder management

A
  • il lavoro del manager in azienda è gestire tutti coloro che hanno uno stake verso l’azienda
  • regola lo scambio di risorse che genera benefici distribuiti tra le parti
  • identificare e analizzare gli stakeholder ed elaborare strategie per gestire le relazioni con loro
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4
Q

analisi degli stakeholder

A
  • mappatura per priorità = considera il tipo di relazione tra stakeholder e azienda, il grado di influenza sulle decisioni, comportamenti di comunicazione
  • modello della salienza = priorità secondo il potere nei confronti dell’organizzazione, legittimità delle loro richieste, urgenza delle loro richieste [ definitivi , inattesi , latenti ]
  • power-interest matrix = priorità in base al potere che possono esercitare e all’interesse che detengono sull’azienda
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5
Q

teoria situazionale dei pubblici

A

capire perché gli stakeholder si attivano verso un’organizzazione diventando pubblici = perché gli stakeholder maturano aspettative verso un’azienda

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6
Q

pubblici

A

soggetti che subiscono in modo passivo le azioni dell’organizzazione = maturano delle aspettative e si attivano per risolvere una situazione che li impatta
- si distinguono in attivi o passivi

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7
Q

quattro categorie di pubblici

A
  • all issue publics = pubblici attenti a tutte le questioni critiche, attivi su tutti i temi
  • single issue publics = pubblici attenti a singole questioni critiche, attivi su temi specifici
  • hot issue publics = pubblici attenti a questioni critiche calde, molto attivi su una issue che ha elevata visibilità
  • pubblici apatici = inattivi su tutti le issue, inconsapevoli e disinteressati
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8
Q

variabili situazionali

A

spiegano perché alcuni stakeholder diventano pubblici
- awareness = riconoscimento del problema
- involvement = livello di coinvolgimento in una situazione
- constraint = senso di costrizione, percezione dell’esistenza di ostacoli

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9
Q

teoria della gestione delle relazioni

A

le relazioni con gli stakeholder sono la principale unità di interesse della comunicazione d’impresa = la finalità del comunicare è costruire e mantenere le relazioni con gli stakeholder

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10
Q

stato delle relazioni

A

decrive la qualità delle relazioni tra un organizzazione e i suoi pubblici in un determinato momento = le relazioni evolvono nel tempo in quanto dinamiche

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11
Q

approcci della gestione delle relazioni

A

a. approccio delle fasi = processo che parte dall’ascolto e dall’identificazione degli interlocutori per arrivare a definire una strategia volta a sviluppare e mantenere relazioni
b. ciclo di vita della relazione = mette in evidenza l’evoluzione dinamica dei rapporti
- fase di primo contatto per attivare un rapporto > soddisfazione
- fase di acquisto e di erogazione per perdurare il rapporto > fiducia
- fase di riacquisto che rafforza il rapporto > fedeltà e lealtà

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12
Q

qual è il modello migliore di comunicazione d’impresa?

A

teoria dell’eccellenza
teoria della contingenza della gestione strategica dei conflitti
teoria della co-creazione di significato
principio della costruzione comunicazionale dell’organizzazione
teorie delle arene di discussione

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13
Q

come gestire la complessità della comunicazione d’impresa?

A

etica nella comunicazione d’impresa

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14
Q

teoria dell’eccellenza

A

attraverso quali best practice la comunicazione d’impresa contribuisce a raggiungere gli obiettivi di un’organizzazione = cosa costituisce una funzione di comunicazione efficace

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15
Q

4 approcci della teoria dell’eccellenza

A
  • goal attainment approach = raggiungimento degli obiettivi
  • strategic constituencies approach = istanze degli interlocutori strategici in supporto o contrasto
  • system approach = relazioni dell’organizzazione con l’ambiente esterno come scambio reciproco di risorse
  • competing values approach = valori in competizione, necessità di integrare la complessità con gli obiettivi
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16
Q

modello delle relazioni pubbliche simmetrico a due vie

A

basato sul bilanciamento degli effetti della comunicazione e su un dialogo bidirezionale con gli interlocutori = allineare comportamenti e aspettative degli stakeholder con quelli dell’azienda
- il valore complessivo della comunicazione risiede nelle relazioni

17
Q

pratiche eccellenti

A
  • comunicazione come elemento strategico nella gestione dell’impresa
  • professionisti di comunicazione nella coalizione dominante
  • funzione di comunicazione integrata
  • autonomia e legittimazione della funzione di comunicazione
  • comunicazione guidata da un manager e non da un tecnico
  • modello di comunicazione simmetrico a due vie
  • sistema simmetrico di comunicazione interna
  • adeguato background formativo dei professionisti di comunicazione
  • diversità presente in tutti i ruoli
  • etica e integrità
18
Q

teoria della contingenza della gestione strategica dei conflitti

A

alternativa al carattere normativo e rigido della teoria dell’eccellenza = non esistono best practice valide universalmente ma strategie contingenti → è necessario individuare le strategie di comunicazione in base a fattori contingenti

19
Q

fattori contingenti

A

fattori che variano di volta in volta in funzione del problema e dello specifico contesto
- esterni
- interni
- proscrittivi = impediscono di prendere una posizione di accomodation o di comunicare

19
Q

pure advocacy e pure accomodation

A

nell’ambito di un’interazione la posizione dell’organizzaizone e quella dei pubblici sono collocati come punti lungo un continuum = l’azienda affronta la risoluzione di un conflitto arrivando ad un accordo
- il continuum rende visibile l’approccio che l’azienda adotta per un determinato pubblico in un determinato momento = base della strategia di comunicazione

20
Q

viene prima l’organizzazione o la comunicazione?

A

teoria della co-creazione del significato
principio della costruzione comunicazionale dell’organizzazione
teoria delle arene di discussione

21
Q

teoria della co creazione del significato

A
  • Eisenberg = il processo permette a tutti i soggetti coinvolti di costruire un’interpretazione condivisa di un’azienda
  • Heath = idea che la comunicazione d’impresa sia un processo a due vie per creare e scambiare significati come processo di apprendimento continuo
22
Q

prospettive del significato

A
  • prospettiva referenziale = gli interlocutori prendono in considerazione lo stesso referente per interpretare la comunicazione
  • prospettiva di co-orientamento = ambiguità e indeterminatezza della comunicazione → per comprendere la prospettiva dell’altro è indispensabile conoscere come interpreta la comunicazione
23
Q

rhetorical enactment

A

la comunicazione di un’organizzazione viene interpretata in modo differente da ogni mercato e pubblico = sforzo dialogico basato su processi congiunti di co-creazione → necessario creare dialogo e aree di compatibilità

24
Q

issue management

A

processo di gestione anticipata e strategica per rispondere in modo appropriato a cambiamenti o tendenze emergenti nell’ambiente socio-politico di un’azienda

25
Q

principio della costruzione comunicazionale dell’organizzazione

A

la comunicazione è costitutiva dell’organizzazione = l’organizzazione è comunicazione per sua natura
- prospettiva interpretativo simbolica = l’organizzazione non è mai un dato oggettivo estraneo ai soggetti che la costituiscono ma è costituita dalle azioni di interazione sociale che danno senso alla realtà

26
Q

teoria delle arene di discussione

A

la discussione e la co creazione avvengono in arene di discussione pubbliche = l’interazione con gli stakeholder si sposta da spazi di comunicazione circoscritti e controllati dall’azienda verso arene di discussione in cui il ruolo dell’azienda è marginale

27
Q

etica nella comunicazione d’impresa

A

senso di moralità ed insieme di linee guida per azioni giuste o sbagliate che governa il comportamento sia personale sia sociale
- etica normativa = enfatizza la ricerca delle soluzioni migliori e guida verso l’agire etico

28
Q

utilitarismo

A

centrato sulla valutazione delle conseguenze delle decisioni = suggerisce di adottare quelle decisioni che generano vantaggio per la maggioranza

29
Q

deontologia

A

basata sull’idea che gli individui hanno una serie di doveri di cui sono obbligati a farsi carico = è ideale e non utile durante i conflitti

30
Q
A