Sicurezza D’impiego Flashcards
Fattori responsabili degli effetti avversi dei preparati vegetali
Costituenti chimici potenzialmente tossici o dannosi
Allergeni vegetali sono i lattoni sequiterpenici presenti nelle asteracee
Composti solforati aglio —> dermatite, rinite, asma urticaria
Propoli derivati dell’acido caffeico —> allergia, dermatite da contatto, asma
Furanocumarine apiacee prezzemolo e rutacee citrus fotosensibilizzanti
Fattori dipendenti dal soggetto
Fattori dipendenti dalla qualità del prodotto
Interazioni droghe-farmaci
Interazioni farmaci-alimenti
Interazioni tra droghe vegetali
Fattori dipendenti dal soggetto che assume il preparato
Lo stato fisiologico dell’individuo può influenzare la risposta al farmaco sia naturale che di sintesi.
ETÀ L’anziano è maggiormente esposto a reazioni avverse da preparati vegetali in quanto i processi metabolici sono alterati e l’eliminazione renale è rallentata; generalmente affetto da diverse patologie quindi è soggetto a politerapia che aumenta il rischio di reazioni indesiderate.
STATO PATOLOGICO Le malattie renali possono diminuire l’escrezione dei farmaci e dei preparati vegetali elevandone i livelli Le malattie del fegato possono diminuire il metabolismo dei farmaci elevandone anche in questo caso i livelli. L’aumento dei livelli ematici può generare accumulo esponendo il soggetto ad effetti tossici. Le differenze genetiche possono modificare la risposta Attraverso la produzione di enzimi metabolici alterati e di conseguenza l’accelerazione o il ritardo del metabolismo
DIFFERENZE GENETICHE
MICROBIOTA INTESTINALE Può variare nei diversi individui.
Fattori dipendenti dalla qualità del prodotto
contaminazioni con metalli pesanti, pesticidi, micotossine e microorganismi.
Le principali fonti antropiche di contaminazione da metalli pesanti comprendono attività industriali, civili (es. riscaldamento, traffico motorizzato) e agricole (es. fertilizzanti, fungicidi e insetticidi contenenti piombo)
La Farmacopea stabilisce i limiti di residui di pesticidi e di carica microbica ammessi nelle droghe vegetali.
per le aflatossine la farmacopea prevede dei limiti massimi di contenuto accettabili
Variabilità della composizione in funzione del metodo di preparazione
Esempio dell’arricchimento: sono in commercio estratti di tè verde contenenti elevate quantità di catechine e curcuma. Questi procedimenti di arricchimento se da una parte forniscono un estratto con maggiori potenzialità dal punto di vista dell’efficacia dall’altro possono avere ricadute negative dal punto di vista della sicurezza.
L’esempio dell’iperico e della kava Fonti di reazioni avverse: procedimenti che alterano la composizione quali-quantitativa delle droghe
IPERICO Usato per l’attività antidepressiva. Il Fitocomplesso contiene naftodiantroni (ipericina, pseudoipericina), derivati del floroglucinolo (iperforina, adiperforina), flavonoidi (quercetina. Iperoside, miricetina, luteolina), biflavoni (biapigenine) Interazioni farmacologiche: sia farmacodinamiche che farmacocinetiche (induzione CYP con riduzione livelli ematici di farmaci come immunosoppressori, digitalici, anticoagulanti) Oggi alcuni studi hanno messo in evidenza che l’iperforina è maggiormente coinvolta nell’interazione.
KAVA L’estratto usato a scopo ricreativo in Polinesia. Ansiolitico e sedativo Epatotossico Considerare rischio/beneficio
Interazioni tra droghe vegetali e farmaci
Interazioni farmacocinetiche (interazioni a livello di assorbimento, distribuzione, metabolismo ed
escrezione)
- Interazioni farmacodinamiche (effetti additivi sinergici o antagonisti)
- Interazioni che avvengono nella fase farmaceutica (es. incompatibilità tra farmaci miscelati nella stessa
siringa o nello stesso liquido di infusione)
Metabolismo induzione e inibizione enzimatica
droghe vegetali sono in grado di alterare il trasporto transepiteliale inibendo o inducendo l’attività della glicoproteina P
Interazioni tra droghe vegetali
5 livelli di interazione
1 casi clinici incompleti
2 casi clinici con alcune evidenze
3 Casi clinici ben documentati
4 studi clinici di farmacocinetica
5 casi clinici confermati
Pazienti in Terapia con anticoagulanti Sia l’aglio che il ginkgo interferiscono con la funzionalità piastrinica e possono aumentare il rischio di sanguinamento quando combinati con la warfarina
L’aglio inibisce l’aggregazione piastrinica e ha attività fibrinolitica. I ginkolidi sono potenti antagonisti del fattore di attivazione delle piastrine
L’iperico aumenta il metabolismo della warfarina portando a una riduzione della sua efficacia clinica
Il ginseng americano diminuisce i livelli sierici di warfarina con conseguente minor effetto anticoagulante
Pazienti costantemente monitorati nella funzionalità piastrinica
Pazienti in Terapia con farmaci del sistema cardiocircolatorio L’iperico riduce i livelli plasmatici di verapamil e statine.
meccanismi alla base di tali interazioni sono l’induzione di isoenzimi del citocromo P450 e l’induzione della glicoproteina P
Pazienti in Terapia con psicofarmaci
L’ iperico dovrebbe essere evitato in soggetti che assumono inibitori selettivi della serotonina in quanto può determinare un aumento dei livelli di tale neurotrasmettitore e provocare una sindrome serotoninergica
Pazienti che assumono lassativi
Integratori contenenti psillio (Plantago) e altri lassativi sono in grado di rallentare o diminuire l’assorbimento di molti farmaci
Pazienti in Terapia con farmaci anti-HIV
farmaci antiretrovirali vengono metabolizzati dai sistemi microsomiali epatici CYP3A4 e trasportati dalla glicoproteina P.
L’iperico è il fitoterapico con maggiori effetti su questi sistemi;
Pazienti che assumono farmaci immunosoppressori La ciclosporina la sua biodisponibilità potrebbe essere influenzata da principi attivi vegetali che agiscono a questo livello. Diminuzioni delle concentrazioni ematiche di ciclosporina sono state dimostrate in studi clinici in cui l’iperico è stato co- somministrato, generando casi di rigetto d’organo.
Farmacovigilanza
Attività e metodi atti ad individuare, valutare e prevenire le reazioni avverse ai farmaci dopo immissione in commercio e si basa sulla raccolta e analisi delle segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse ai farmaci
Attività di farmacovigilanza vengono potenziate attraverso il collegamento all’agenzia italiana del farmaco e Eudravigilance il database europeo coordinato dall’EMA che raccoglie tutte le segnalazioni provenienti da ogni singolo Stato membro
fitosorveglianza
conoscenze sugli effetti salutistici delle piante si basano soprattutto sull’ uso tradizionale, ma si pone il problema della sicurezza di impiego. I prodotti di origine naturale sono di libera vendita
Rete Nazionale di Farmacovigilanza non consente la registrazione delle segnalazioni di sospette reazioni avverse a integratori alimentari e altri prodotti naturali.
Le segnalazioni sono raccolte presso l’Istituto Superiore di Sanità.
In casi gravi il comitato scientifico ne dà comunicazione agli organi competenti (AIFA e Ministero della Salute) per eventuali decisioni regolatorie (di allerta, sequestro, richiesta di esami di laboratorio ecc.)
esami tossicologici di prodoL e preparazioni galeniche sono predisposti dall’Istituto Superiore di Sanità e affidati al Diparti mento di Salute Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare.
VigiErbe: il sistema di fitosorveglianza online