SCIENCE GIO Flashcards

Anatomia e altre scienze random

1
Q

Principali malattie trasmissibili per via aerea…

A
  • l’influenza (A, B e C)
  • la difterite (tossicoinfettiva acuta, batteri nel naso)
  • il morbillo (causata dal Morbillivirus)
  • la Rosolia (ensematica acuta, causata dal Togavirus)
    -la parotite (infezione acuta, Rubeolavirus)
    -la varicella (esantematica, Herpes Zoster virus)
    -la scarlattina (Malattia batterica, streptococchi)
    -la meningite (infiammazione acuta
    la tubercolosi (intacca le vie respiratorie)
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

Quali sono le funzioni dello scheletro?

A

Le funzioni dello scheletro sono:

  • sostegno
  • protezione di parti molli e delicate, come la scatola cranica la gabbia toracica
  • equilibrio, insieme a muscoli e articolazioni sotto il controllo dei nervi
  • movimento, essendo strettamente connesso ai muscoli
  • emopoietica, ovvero la produzione di globuli rossi, bianchi e piastrine tramite il midollo osseo
  • plastica, cioè dà forma al corpo
  • deposito di sali minerali
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

Quante ossa ci sono nel corpo umano e quanti tipi ne esistono?

A

Lo scheletro adulto è composto da 206 ossa.

Le ossa possono dividersi rispetto alla struttura in:

  • osso compatto, che appare omogeneo e denso;
  • osso spugnoso, composto da una rete di sbarrette e lamine ossee che racchiudono cavità più o meno ampie.

Le ossa possono distinguersi in:

  • impari, situate sulla linea mediana del corpo;
  • pari, poste ai lati della linea mediana.

Inoltre si suddividono in:

  • lunghe, prevale la lunghezza su larghezza e spessore, costano di un corpo centrale o diafisi composto da osso compatto, e di due estremità o epifisi costituite da osso spugnoso (es. femore);
  • brevi, generalmente sono cuboidali costituite per lo più di osso spugnoso (es. polso);
  • piatte, sono laminari sottili e generalmente incurvate, costano di due strati sottili di osso compatto tra i quali è compreso uno strato di osso spugnoso (es. scapola);
  • irregolari, hanno una forma complessa e superfici incavate, spigolose, corte o appiattite (es. vertebra);
  • sesamoidi, appiattite, piccole e tondeggianti e si sviluppano internamente ai tendini (es. patella);
  • wormiane o suturali, appiattite, piccole e con forma indefinita, si trovano nelle linee di sutura delle ossa del cranio.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

Come si sviluppano le ossa durante la crescita?

A

Negli stadi iniziali dello sviluppo le ossa lunghe sono formate da cartilagine ialina e le ossa piatte del cranio sono in realtà membrane fibrose. Durante lo sviluppo fetale sia le ossa piatte che le ossa lunghe si modellano e vengono in gran parte sostituite con osso. Alla nascita sono ancora presenti alcune fontanelle craniche per consentire l’ulteriore sviluppo dell’encefalo, ma entro il 2º anno di vita ossificano completamente. Alla fine dell’adolescenza le placche epifisarie delle ossa lunghe che permettono la crescita longitudinale nel corso dell’infanzia si sono completamente ossificate e termina così la crescita delle ossa lunghe.

Lo scheletro muta nel corso di tutta la vita, ma i cambiamenti più drastici avvengono nell’infanzia. Alla nascita il neurocranio del neonato è sproporzionato rispetto alla faccia. La rapida crescita del neurocranio prima e dopo la nascita è legata alla crescita dell’encefalo. A 2 anni di età le dimensioni del cranio sono i 2/3 di quelle nell’età adulta, dimensioni che vengono raggiunte intorno agli 8-9 anni di età. Le cosiddette curvature primarie sono presenti alla nascita e sono convesse posteriormente, cosicché la colonna vertebrale del neonato è arcuata come quella degli animali a quattro zampe.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

Da cosa è formato un osso?

A

La sostanza fondamentale delle ossa allo stato fresco è costituita da (dati forniti da Hulgen):

  • sostanza inorganica, 55,28%
  • sostanza organica, 27,72%
  • acqua, 17%.

La sostanza organica è l’osseina; per isolarla l’osso viene trattato con un acido: le sostanze inorganiche si sciolgono, ma l’osso mantiene la sua forma primitiva.
La parte inorganica è costituita da:

  • fosfato di calcio, 83,89-85,90%
  • carbonato di calcio, 9,06-11,00%
  • fosfato di magnesio, 1,04-1,84%
  • fluoruro di calcio, 3,20-0,70%.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

Quali sono le principali malattie che colpiscono le ossa?

A

esse sono:

  • Osteoporosi: è la perdita della massa ossea che comporta assottigliamento e fragilità dei segmenti scheletrici. L’osteoporosi di solito compare in età avanzata, soprattutto nelle donne, e interessa in modo particolare la colonna vertebrale e il collo del femore.
  • Osteoartrosi: è la forma più frequente di malattia degenerativa cronica delle articolazioni, che si manifesta tipicamente in età avanzata. Nell’OA la cartilagine articolare si rammollisce, si logora e alla fine si rompe.
  • Artrite reumatoide: è una malattia infiammatoria cronica. Insorge generalmente tra i 30 e i 40 anni; l’incidenza è tre volte maggiore nelle donne che negli uomini. In genere risultano interessate contemporaneamente più articolazioni, e in maniera simmetrica.
  • Artrite gottosa: è una malattia nella quale l’acido urico si accumula nel sangue e si può depositare sotto forma di cristalli nei tessuti molli delle articolazioni; interessa di solito una sola articolazione spesso l’alluce.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

Come si dividono le articolazioni?

A

Le articolazioni si suddividono in tre tipi:

  • Mobili (diartrosi): permettono di compiere ampi movimenti, come l’anca, il gomito, il ginocchio e la spalla. Sono sinoviali, ovvero rivestite da una capsula articolare, contenente il liquido sinoviale;
  • Semi-mobili (anfiartrosi): permettono movimenti limitati (vertebre). Sono prevalentemente cartilaginee;
  • Fisse o suture (sinartrosi): come quelle del cranio, che sono fibrose e la loro funzione è di connessione.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

Quali sono le principali ossa del cranio?

A

frontale: osso frontale - osso temporale - osso zigomatico - mascella - mandibola -
posteriore: osso parietale - osso occipitale

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

Quali sono le principali ossa del collo?

A

atlante - epistrofeo - vertebra cervicale

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

Quali sono le principali ossa delle spalle?

A

clavicola - osso acromiale - spina della scapola - scapola

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

Quali sono le principali ossa del tronco?

A

È suddivisibile topograficamente in 3 parti, torace, addome e pelvi:
Cranialmente si articola con la testa attraverso il collo, costituito dorsalmente dalle 7 vertebre cervicali di cui la prima, l’atlante, si articola con l’osso occipitale, mentre nella parte dorsolaterale presenta forti masse muscolari che accolgono organi e dispositivi neurovascolari che si portano dalla testa al tronco e agli arti superiori e viceversa.

Il torace è costituito dalle 12 vertebre toraciche articolate con le costole e lo sterno a formare la gabbia toracica dove sono presenti muscoli intrinseci ed estrinseci ed è delimitato inferiormente dal diaframma, che segna il confine tra torace e addome; il torace si articola tramite la cintura toracica, formata da scapola e clavicola, con gli arti superiori.

L’addome è delimitato superiormente dal diaframma ed è costituito dalle 5 vertebre lombari dorsalmente e dalla muscolatura nella sua parte ventro laterale.

La pelvi è costituita dall’unione di sacro e coccige con la cintura pelvica, formata dalle ossa dell’anca, ed è delimitata inferiormente da un dispositivo muscolofasciale, il diaframma pelvico, e cutaneo, il perineo, sede della parte terminale dell’apparato urinario e digerente e dei genitali esterni.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

Quali sono le principali ossa delle braccia e mani?

A

Testa dell’omero - omero - ulna - radio - carpo - metacarpo - prima falange - seconda falange - terza falange

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

Quali sono le principali ossa del bacino?

A
  • 2 ossa iliache
  • osso sacro, che chiude posteriormente il bacino e si articola ai lati con le ossa iliache nell’articolazione sacroiliaca;
  • coccige, che articolandosi con l’osso sacro chiude posteriormente la porzione inferiore del bacino ricevendo l’attacco di importanti muscoli e legamenti.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

Quali sono le principali ossa delle gambe e dei piedi?

A

Femore - Rotula - Tibia e perone - Tarso - Metatarso - 3 falangi.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

Cos’è il sistema muscolare?

A

Il sistema muscolare è l’insieme di organi che permette, attraverso la contrazione muscolare, il movimento del soggetto e lo scorrimento di sostanze organiche interne come sangue e cibo. La contrazione avviene nel momento in cui le fibre di cui è costituito il muscolo, in seguito ad uno stimolo nervoso, scorrono le une sulle altre generando una forza che attraverso il tendine si trasmette alla leva ossea, permettendo così il movimento del corpo o di una sua parte.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

Come si distinguono i muscoli principalemte?

A

Nei vertebrati il sistema muscolare è costituito da due tipologie principali di muscoli

  • I muscoli volontari (difficile da valutare il numero esatto: dai 400 ai circa 600), formati da tessuto muscolare striato e che permettono il movimento del soggetto. Sono legati alle ossa tramite tendini e vengono spesso indicati anche come muscoli scheletrici.
  • I muscoli involontari, che sono invece di natura liscia. Vengono detti anche muscoli viscerali perché si trovano a ricoprire gran parte delle pareti degli organi interni, come nel tratto digestivo, nella vescica, nei dotti, nelle arterie, nelle vene, ecc. Fa eccezione il muscolo cardiaco (detto anche miocardio), anch’esso involontario ma formato da tessuto muscolare striato ; è innervato dal sistema nervoso autonomo.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
17
Q

Com’è composto il tessuto muscolare?

A

Il tessuto muscolare è composto da una pluralità di fibre raggruppate in fasci. Le fibre muscolari possiedono delle strutture chiamate miofibrille, che si trovano in parallelo lungo l’asse maggiore della cellula e occupano quasi l’intera massa cellulare. Le miofibrille delle fibre muscolari lisce sono apparentemente omogenee, ma posseggono bande scure e chiare alternate, a causa della distribuzione dei componenti principali delle miofibrille, le proteine actina e miosina.

Esistono tre tipi principali di muscoli: i muscoli scheletrici, i muscoli lisci e il muscolo cardiaco.

  • I muscoli scheletrici sono formati dalle fibre muscolari, cellule con più nuclei, a loro volta costituite dalle miofibrille, strutture cilindriche che contengono i filamenti di due proteine: l’actina e la miosina che conferiscono l’aspetto striato del muscolo. Queste proteine formano il sarcomero. Quando un nervo da degli impulsi a un muscolo
  • I muscoli lisci sono muscoli involontari, infatti sono controllati dal sistema nervoso autonomo. Le cellule che compongono il loro tessuto hanno forma fusiforme e sono prive delle striature del muscolo scheletrico. La muscolatura liscia riveste l’interno di diversi organi interni, i sanguiferi, le vie urinarie, genitali, respiratorie e il canale digerente
  • Il muscolo cardiaco o miocardio è un tipo di muscolo striato che si trova nel cuore. La sua funzione è quella di pompare il sangue nei vasi sanguigni. A differenza del muscolo scheletrico, il muscolo cardiaco funziona in modo autonomo e ritmico, grazie alla presenza del sistema di conduzione del nodo senoatriale e nodo atrioventricolare con le cellule del Purkinje, che sono presenti nel tessuto ventricolare. Il suo ritmo di contrazione è regolato dal sistema nervoso autonomo e, nello specifico, il sistema nervoso simpatico aumenta il ritmo del battito, invece il sistema nervoso parasimpatico lo diminuisce.
18
Q

Come si distinguono i muscoli in base alla funzione?

A

In base alla funzione possiamo distinguere:

  • Muscoli antagonisti che si oppongono al movimento o si rilassano .
  • Muscoli sinergisti sono quei muscoli che aiutano il muscolo responsabile del movimento nell’esecuzione dello stesso movimento, o che riducono contemporaneamente i movimenti inutili o addirittura controproducenti.
  • Muscoli fissatori sono quei muscoli sinergisti specializzati. Essi trattengono un osso o stabilizzano l’origine di un motore primario
19
Q

Quali sono i principali movimenti realizzati dai muscoli?

A

I principali movimenti realizzati dai muscoli striati scheletrici sono sette:

  • Flessione: si ha quando si avvicinano tra di loro due ossa di un’articolazione, grazie ai muscoli flessori.
  • Estensione: è il movimento opposto alla flessione e si ha quando si allontanano fra di loro due ossa di un’articolazione, grazie ai muscoli estensori.
  • Abduzione: si ha quando un arto si allontana dalla linea mediana del corpo, grazie ai muscoli abduttori.
  • Adduzione: è il movimento opposto dell’abduzione e si ha quando un arto si avvicina alla linea mediana del corpo, resa possibile dai muscoli adduttori.
  • Rotazione: si ha quando ruotiamo una parte del corpo, resa possibile dai muscoli rotatori.
  • Muscoli Mimici: permettono di muovere la pelle del volto permettendo di fare diverse espressioni.
  • Muscoli Antagonisti: muscoli che concorrono ad un movimento con azioni opposte e contemporanee.
20
Q

Quali sono i muscoli della testa/faccia?

A

I muscoli della testa sono quell’insieme di muscoli del cranio che si dividono in regione epicranica, orbitaria, buccale, nasale ed auricolare. Si ritrovano poi due particolari tipi di muscoli: i mimici (o pellicciai) che sono quell’insieme di muscoli che permettono cambiamenti dell’espressione facciale e quelli scheletrici (che nel cranio prendono il nome di muscoli masticatori perché permettono la masticazione), essi genericamente determinano un movimento di un osso; nel caso dei muscoli della testa si ritrova l’unica articolazione mobile l’articolazione temporo mandibolare, tra l’osso temporale e la mandibola.

21
Q

Muscoli delle spalle…

A

I principali muscoli presenti nel cingolo scapolare sono il trapezio, l’infraspinato, il grande pettorale ed Il deltoide.

22
Q

Muscoli delle braccia…

A

I muscoli principali del braccio sono il bicipite brachiale, il brachiale, il coracobrachiale e il tricipite.

  • Il bicipite è un supinatore e un flessore agente sull’articolazione del gomito (la sua flessione è più potente in supinazione), ed un debole flessore dell’articolazione della spalla. Nell’estensione del gomito il bicipite entra in tensione per contrastare la forza di gravità.
  • Il brachiale funge da flessore per l’articolazione del gomito.
  • Il coracobrachiale è un flessore del braccio e coadiuva il deltoide nell’abduzione.
  • Il tricipite brachiale è il principale estensore dell’articolazione del gomito in cui è coinvolto prevalentemente il capo mediale, mentre gli altri due fungono da capi accessori, mentre il capo lungo è un adduttore accessorio del braccio.
23
Q

Muscoli del torso…

A

I muscoli che permettono il movimento del torso sono numerosi: tra essi ricordiamo i grandi pettorali, i piccoli pettorali, i muscoli intercostali, i muscoli dentati anteriore, posteriore superiore, posteriore inferiore e il diaframma.

  • I grandi pettorali sono i più estesi muscoli del torso: essi si uniscono, simmetricamente, allo sterno, alle clavicole e agli omeri; fanno dunque parte del cingolo scapolare, in quanto servono al movimento delle spalle e delle braccia in avanti.
  • I piccoli pettorali e i muscoli intercostali sono al pari del diaframma muscoli essenziali per la respirazione, in quanto causano contraendosi l’espirazione e distendendosi l’inspirazione.
  • I dentati sono dei piccoli muscoli situati simmetricamente rispetto allo sterno nei punti estremi del torso, direttamente sotto le ascelle. Il rilasciamento dei muscoli dentati permette l’aumento di volume in profondità della cassa toracica, e quindi l’inspirazione; viceversa la loro contrazione causa l’espirazione, provocando una diminuzione del volume toracico
  • Il diaframma è un muscolo interno alla gabbia toracica, esteso orizzontalmente alla base di essa da una parte all’altra; la sua funzione è duplice: principalmente i suoi movimenti permettono la respirazione ed in secondo luogo esso serve da divisione tra gli organi del torace.
24
Q

Muscoli della gamba (sotto il ginocchio)…

A

I muscoli della gamba si distinguono in:
1 - Muscoli anteriori della gamba, tra cui:
- muscolo tibiale anteriore,
- muscolo estensore lungo dell’alluce,
- muscolo peroniero anteriore (o peroniero 3°).
Essi si trovano in una loggia delimitata dalla membrana interossea della gamba e dai margini anteriori della tibia e della fibula.

2 - Muscoli laterali della gamba, tra cui:

  • muscolo peroniero lungo,
  • muscolo peroniero breve.
3 - Muscoli posteriori della gamba, tra cui:
Muscoli dello strato superficiale, tra cui:
- muscolo tricipite della sura,
- muscolo plantare.
Muscoli dello strato profondo, tra cui:
- muscolo popliteo,
- muscolo flessore lungo delle dita,
- muscolo flessore lungo dell’alluce,
- muscolo tibiale posteriore.
25
Q

Muscoli della coscia…

A

I muscoli della coscia si distinguono in:
1 - Muscoli anteriori della coscia, tra cui:
- muscolo tensore della fascia lata,
- muscolo sar­torio,
- muscolo quadricipite femorale.

2 - Muscoli mediali della coscia, tra cui:

  • muscolo gracile,
  • muscolo pettineo,
  • muscolo adduttore lungo,
  • muscolo adduttore breve,
  • muscolo grande adduttore.

3 - Muscoli posteriori della coscia, tra cui:

  • muscolo bicipite femorale,
  • muscolo semitendinoso,
  • muscolo semimembranoso.
26
Q

Muscoli della mano e dei piedi

A

Muscoli della mano…

  • muscolo palmare breve,
  • muscolo abduttore,
  • muscolo flessore breve,
  • muscolo opponente,
  • muscoli lombricali,
  • mu­scoli interossei.
Piede...
 - muscolo abduttore,
 - muscolo flessore breve,
 - muscolo opponente,
 I Muscoli plantari intermedi, tra cui:
- muscolo flessore breve delle dita del piede,
- muscolo quadrato della pianta del piede,
- muscoli lombricali (sono quattro),
- muscoli interossei (sono sette).
27
Q

Cosa fece A. Lacroix (1867-1948)?

A

Egli classificò i vulcani in quattro tipi principali: hawaiano, stromboliano, vulcaniano e peleano.

28
Q

Vulcani di tipo hawaiano

A

Rappresentanti di questo tipo sono i vulcani delle isole Hawaii, caratterizzati da tranquille effusioni di lave, senza forti scosse o esplosioni. Fuoriuscendo dai condotti, le lave, molto fluide, sono in grado di scorrere per chilometri in larghe colate, anche di modesto spessore, sui fianchi dei vulcani, che risultano perciò molto estesi, arrotondati e con versanti poco inclinati, tanto da essere chiamati vulcani a scudo, per le grandi dimensioni della loro base. I gas contenuti nella lava vengono liberati in modo tranquillo, prima che essa solidifichi e si fermi, per cui la superficie della colata lavica si presenta liscia, ricoperta da un sottile strato di vetro vulcanico e prende il nome di pahoehoe (termine che in hawaiano significa “dove si può camminare a piedi nudi”).

29
Q

Vulcani di tipo stromboliano

A

Così chiamati dal vulcano Stromboli, nelle isole Eolie, emettono magma discretamente fluido, che cristallizza in parte durante la risalita nei condotti, e l’attività vulcanica si riduce al lancio di frammenti di lava semiconsolidati, detti proietti vulcanici. Le eruzioni di tipo stromboliano sono moderatamente e regolarmente esplosive e il “tappo” di lava solidificata che si può formare all’interno del condotto vulcanico viene continuamente rimosso senza grosse deflagrazioni; esse si contraddistinguono, inoltre, per l’alternanza irregolare, anche in una stessa eruzione, di effusioni laviche e di lancio di proietti, che origina edifici vulcanici, chiamati strato-vulcani, caratterizzati appunto dalla stratificazione di colate laviche solidificate e materiali piroclastici.

30
Q

Vulcani di tipo vulcaniano

A

Il nome deriva dall’isola di Vulcano, nelle Eolie. Questi vulcani producono eruzioni esplosive molto violente, che possono arrivare a distruggere lo stesso cono da cui si sviluppano. Le emissioni sono costituite da lave molto viscose, ricche di grandi quantità di gas. Nei periodi di quiescenza fra un’eruzione e l’altra, la lava solidifica, formando una specie di “tappo” che ostruisce il condotto: ciò porta a un aumento della pressione dei gas e a violente esplosioni durante l’eruzione successiva, con emissione di scorie solide derivanti dalla rottura del “tappo” di lava; inoltre, si originano enormi nubi a forma di fungo, ricche di ceneri.

31
Q

Vulcani di tipo peleano

A

Il nome deriva dal vulcano Pelée, in Martinica, protagonista di una violentissima eruzione nel 1902. Nei vulcani peleani, l’eruzione vera e propria, di tipo esplosivo, avviene in senso orizzontale, al di sotto di un “tappo” formatosi per solidificazione, nel condotto vulcanico, di un magma molto acido e dunque estremamente viscoso. Talvolta il magma è così viscoso che forma all’interno del condotto una sorta di “spina” solida, che viene lentamente spinta fuori e origina delle protrusioni solide che possono emergere dal cratere per parecchi metri.
Nel 1902 il condotto del vulcano Pelée era ostruito da un grande tappo di lava solidificata, che fu estruso sotto forma di un’alta colonna di roccia, dalla cui base uscì una nube ardente, che rotolò lungo i versanti del vulcano e rase al suolo la città di St. Pierre.

32
Q

Cos’è l’Antropizzazione?

A

L’antropizzazione (dal greco ànthrōpos uomo) in geografia ed ecologia è l’insieme degli interventi dell’uomo sull’ambiente naturale, con lo scopo di trasformarlo o adattarlo, o anche alterarlo.

33
Q

L’inquinamento atmosferico…

A

I principali inquinanti sono:ossidi di azoto, ossidi dello zolfo (SO2 e SO3), e del carbonio (CO e CO2); composti organici volatili e in particolare idrocarburi aromatici mono e policiclici, alogenuri organici come i freon, ozono, radicali liberi (a emivita breve, come prodotto di reazioni chimiche e fotochimiche), piombo e altri cosiddetti metalli pesanti, il particolato.

Gli inquinanti hanno un ruolo in molte patologie. Per quello che riguarda l’inquinamento atmosferico le più studiate sono quelle a carico dell’apparato polmonare, cardiocircolatorio e del sistema immunitario;[4] tra le tante: tumori, disturbi del sistema immunitario, allergie, asma. Tra le principali fonti di rilascio di inquinanti nell’atmosfera si annoverano gli impianti chimici industriali, gli inceneritore, i motori a scoppio degli autoveicoli, le combustioni in genere.

34
Q

L’inquinamento chimico…

A

Da sostanze e/o miscele chimiche presenti nell’ambiente, spesso per effetto delle attività umane, in particolare industriali ed agricole, potenziale pericolo per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Alcuni esempi:

I metalli pesanti, in senso lato, presenti normalmente nell’ambiente in tracce, come il mercurio il cadmio e il piombo, diventano potenzialmente pericolosi se raggiungono determinate concentrazioni. Casi di avvelenamento da mercurio si sono verificati in tutto il mondo; il caso più noto è quello avvenuto in Giappone negli anni cinquanta (malattia di Minamata) dove il mercurio scaricato nelle acque da uno stabilimento di sostanze plastiche entrò nella catena alimentare, quindi nei pesci e di conseguenza passò alla popolazione locale che viveva fondamentalmente di pesca.

Il cadmio viene adoperato prevalentemente nella fabbricazione di batterie e può passare all’ambiente causando malattie dei reni, del midollo osseo ed enfisemi polmonari.

Il piombo disperso nell’atmosfera, un tempo ad esempio dagli scarichi delle automobili viene assorbito dall’organismo e può danneggiare gravemente i reni e provocare avvelenamento da piombo.

Tra le sostanze chimiche inquinanti più tossiche troviamo le diossine, usate nella produzione di diserbanti. L’inquinamento da diossina causa problemi sanitari a uomini e animali, provoca un aumento considerevole di morti prenatali e nascite di bambini affetti da gravi malformazioni. Tristemente noto è l’episodio (disastro di Seveso) accaduto in Italia nel 1976, a Seveso, dove da un reattore di uno stabilimento per la produzione di triclorofenolo si sprigionò una nube tossica contenente diossina, causando gravi inconvenienti per l’uomo e l’ambiente.

35
Q

La sintesi proteica (traduzione)…

A

La sintesi proteica (detta anche traduzione, proteosintesi, proteogenesi, protidogenesi, proteinogenesi, o proteoneogenesi) è il processo biochimico attraverso il quale l’informazione genetica contenuta nel mRNA (RNA messaggero), viene convertita in proteine che svolgono nella cellula un’ampia gamma di funzioni. La sintesi proteica inizia da un filamento di mRNA, prodotto a partire da un gene sul DNA attraverso il processo di trascrizione. Questo filamento è usato come stampo per la produzione di una specifica proteina.

36
Q

Il surrene…

A

Il surrene è un organo di tutti i vertebrati composto da due ghiandole ad attività endocrina, esse sono più o meno distinte a seconda del gruppo tassonomico animale a cui si fa riferimento. Tale organo è responsabile principalmente della regolazione della risposta allo stress mediante la sintesi di corticosteroidi tra cui il cortisolo e l’adrenalina. È formato da una parte midollare ed una corticale.

37
Q

Il testosterone…

A

Il testosterone è un ormone steroideo del gruppo androgeno prodotto principalmente dalle cellule di Leydig situate nei testicoli e, in minima parte, dalle ovaie e dalla corteccia surrenale. La sua produzione è influenzata molto dall’ormone luteinizzante LH. È presente anche nelle donne che, rispetto agli uomini, hanno una maggiore tendenza a convertire quest’ormone in estrogeni. La desinenza -one è dovuta alla presenza di un gruppo chetonico CO sull’atomo C3 del primo anello del carbonio [A] dello steroide.

Nell’uomo è deputato allo sviluppo degli organi sessuali (differenziazione del testicolo e di tutto l’apparato genitale) e dei caratteri sessuali secondari, come la barba, la distribuzione dei peli, il timbro della voce e la muscolatura. Il testosterone nell’età puberale interviene anche sullo sviluppo scheletrico, limitando l’allungamento delle ossa lunghe ed evitando in questo modo una crescita spropositata degli arti.

38
Q

Definizione di ormoni e vari tipi…

A

Un ormone è un messaggero chimico che trasmette segnali da una cellula (o un gruppo di cellule) ad un’altra cellula (o altro gruppo di cellule). Tale sostanza è prodotta da un organismo con il compito di modularne il metabolismo e/o l’attività di tessuti ed organi dell’organismo stesso.

Gli ormoni possono agire in due modi:

alcuni, detti “Ormoni Idrosolubili”,(amminici, peptidici) si legano a specifici recettori presenti sulla membrana citoplasmatica della cellula bersaglio, i quali provocano l’attivazione di una specifica proteina di membrana intracellulare (categoria delle proteine G) che a sua volta attiva un enzima (es. Adenilatociclasi) che sintetizza un secondo messaggero intracellulare (es. cAMP) che avvia a sua volta una cascata enzimatica che amplifica il segnale, modificando il metabolismo della cellula.
altri, chiamati “Ormoni Liposolubili” (steroidi, retinoidi, tiroidei) invece entrano nella cellula e si legano a recettori nucleari; il complesso ormone-recettore entra quindi nel nucleo per modificare l’espressione genica attivando di conseguenza la sintesi di proteine che regolano il metabolismo.
Un ulteriore distinzione può essere fatta:

steroidi, che legandosi a recettori posti sulla membrana cellulare i quali sono vere e proprie pompe ioniche inducono la variazione generale della pressione osmotica (testosterone e cortisolo) oppure della proporzione tra i diversi tipi di ioni (tutti gli altri steroidi, detti mineralcorticoidi, ognuno agendo su ioni diversi anche antagonisticamente o sinergicamente).
peptidi, con la stessa azione degli steroidi ma agendo su molecole non ionizzate (ad esempio insulina e glucagone verso il glucosio)
molecole simil-neurotrasmettitori, come adrenalina, noradrenalina, ed ormoni tiroidei, che agiscono sui recettori di membrana stimolando il rilascio di ulteriori molecole intracellulari le quali vanno a svolgere la loro azione all’interno della cellula.
Gli ormoni sono prodotti da ghiandole endocrine che li riversano nei liquidi corporei e a seconda delle loro secrezione possono essere classificati come:[2]

ormoni endocrini: secreti nel sangue, vengono trasportati mediante il circolo sanguigno alle cellule bersaglio.
ormoni paracrini: secreti nello spazio extracellulare e la cellula bersaglio è posta vicina alla zona rilasciata
ormoni autocrini: hanno come cellula bersaglio la stessa cellula che li ha secreti.

39
Q

L’effetto serra…

A

L’effetto serra è un fenomeno atmosferico-climatico che indica la capacità di un pianeta di trattenere nella propria atmosfera parte dell’energia proveniente dalla sua stella. Esso fa parte dunque dei complessi meccanismi di regolazione dell’equilibrio termico di un pianeta (o satellite) e agisce attraverso la presenza in atmosfera di alcuni gas - detti appunto gas serra - che hanno come effetto globale quello di mitigare la temperatura dell’atmosfera isolandola parzialmente dalle grandi escursioni termiche a cui sarebbe soggetto il pianeta in loro assenza.

Questi gas infatti, per le proprie particolari proprietà molecolari-spettroscopiche, risultano trasparenti alla radiazione solare entrante ad onda corta, ma opachi alla radiazione infrarossa ad onda lunga (circa 15 micron) riemessa dalla superficie del pianeta riscaldata dai raggi solari diretti.

40
Q

La tiroide…

A

La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di H o farfalla, impari, mediana, posizionata nella regione anteriore del collo è costituita da due lobi, destro e sinistro, uniti da uno stretto ponte che prende il nome di istmo.