Procedimenti ablativi e determinazione dell'indennizzo Flashcards
fonti legali espropriazione e principio generale
art 42 c 3 Cost
art. 834 c c
art 77 Cost. europea
principio generale
ordinamento preferisce trasferimenti a titolo oneroso
Esigenze nella quantificazione dell’indennizzo
1) ristoro integrale all’espropriato (valore venale bene)
2) tutelare finanza pubblica (limitare esborsi)
Fonti su quantificazione
prima
l n 2359/1865 art. 39 (legge sulle espropriazioni)
valore venale -> giusto prezzo
dopo
l n 865/1971 art. 16 (legge sulla casa)
valore agricolo medio del suolo
Corte Cost. 5/1980 -> criterio ILLEGITTIMO
quindi l. 1992
distingue
- suoli agricoli
- suoli edificatori
semisomma valore venale del bene e reddito dominicale
tale somma -> tassata del 20%
T.U. n. 237/2001 (espropriazione per pubblica utilità)
1) se terreno non edificabile
valore agricolo suolo
2) se area edificabile
valore venale più reddito dominicale netto rivalutato e moltiplicato per 10 meno 40%
indennità irrisoria (Scoca) -> circa 1/3 valore venale
Corte Cost. ha detto che è legittimo
3) costruzione legittimamente edificata
valore venale
Posizione della Corte, critiche e no
NO riparazione integrale
NO indennizzo simbolico
SI adeguato ristoro
SI discrezionalità legislatore
NON derogabile neanche da potestà regionale perché rientra nelle riforme economico-sociali
SI sacrificio privato perché interesse pubblico > interesse privato
indennizzo dovrebbe essere l’importo maggiore che la P.A. può pagare tenuto conto degli SCOPI SOCIALI della Cost.
Critiche alla posizione della Corte
Costituzione prevede limiti alla funzionalizzazione della proprietà verso scopi di pubblica utilità
SI pubblica utilità
NO contenimento spesa pubblica
quindi questo elemento non dovrebbe influenzare l’entità dell’indennizzo
SE finanza pubblica in difficoltà
NO pagare meno soldi di indennizzo
Disparità tra
proprietario espropriato e altri proprietari delle stesse aree
tra proprietari espropriato e collettività
Ciò va contro principio di uguaglianza ex art 3 Cost.
SI aumento delle tasse verso tutti i cittadini
sacrificio del privato in caso di espropriazione per pubblica utilità ha come oggetto:
SI trasferimento coattivo del bene
NO indennizzo inferiore per aiutare finanza pubblica
Tesi di chi difende la Corte
art 42 c 3 ha usato termine “indennizzo” senza la parola “giusto” (come invece ha fatto art. 834 cc e 77 Europa)
QUINDI indennizzo != integrale ristoro
Prof NON è d’accordo -> indennizzo in genere significa sempre riparazione integrale
Congruità dell’indennizzo
Posizione Corte
Per Corte l’indennizzo è congruo SE almeno uno dei parametri per suo calcolo è collegato al valore di mercato del bene
es. sent. 5/1980
illegittimità indennizzo basato su valore agricolo medio perché non veniva considerata l’area come edificabile
Critica
Anche se calcolo matematico comprende valore venale del bene ciò NON garantisce congruità indennizzo
Rendite di posizione
Tesi che prevede che dal valore mercato del bene da considerare per l’indennizzo devono essere detratte
rendite di posizione (investimenti pubblici)
questi incrementano valore del bene quindi i vicini dell’area espropriata non espropriati pagano più tasse
oneri concessori per edificare
in realtà tali costi graverebbero sugli eventuali futuri acquirenti quindi ci sarebbe comunque disparità con i vicini
Occupazione acquisitiva (accessione invertita)
art. 43 D.P.R. 327/2001
Corte europea -> istituto ILLEGITTIMO
P.A. acquista proprietà del bene su FATTO ILLECITO
Tale articolo prevede il risarcimento del danno
danno emergente -> valore venale del bene
lucro cessante -> mancato guadagno
Differenze con espropriazione
Forma -> occupazione anche se viene meno atto che giustificava espropriazione (fatto illecito)
Sostanza -> Non c’è differenza -> C’è sempre un trasferimento coattivo della proprietà del bene
Per prof non è giusto che solo per differenze formali il privato abbia diritto a diversi indennizzi
Conclusioni
Principi costituzionali impongono che indennizzo === valore venale del bene
Corte ha dimostrato più volte di avvicinarsi a questa soluzione
es. sent. che ha detto che legge NON può limitare dp con
1) atto singolare
ex art. 42 c 2
critica di qualcuno
Cost. garantisce dp garanzia formale (riserva di legge) NON con garanzia sostanziale -> quindi legge può prevedere tutti i limiti che vuole
In realtà le direttive sono per gli altri, non per i proprietari (funzione sociale, accessibilità a tutti)
tesi del prof
Cost. non prevede contenuto minimo dp, ma garantisce sistema privatistico di appropriazione delle risorse (ex art 42 c 1)
limiti illegittimi sono quelli che, se adottati, fanno venire meno la funzione del dp di appropriazione delle risorse
2)intaccando contenuto minimo
In questo modo Corte ha voluto far sostenere pregiudizio economico non solo su singolo ma su tutta la collettività