penicilline Flashcards
descrizione generica delle penicilline
sono antibiotici appartenenti alla classe dei beta lattici che agiscono inibendo la sintesi del peptidoglicano
agiscono sulla transpeptidasi inibendola
transpeptidasi
sono serin penicillin transferasi che formano legami crociati tra le molecole di peptidoglicano
sono il sito di legame delle penicilline e per questo sono definite PBP- penicillina binding protein
ne esistono diversi tipi, le più importanti sono la 1, la 2, la 3
PBP1
quando legata determina la morte per lisi osmotica del batterio, questo perché non si può formare il peptidoglicano e quindi il batterio passa alla forma di sferoplasto e muore rapidamente
PBP2
sono analoghe alle PBP1 ma la morte avviene in maniera più lenta
PBP3
espresse dal batterio portano ad una forma filamentosa e a una morte lenta del batterio (non si passa per lo sferoplasto)
MIC
concentrazione minima inibente la proliferazione batterica
MBC
concentrazione minima battericida dell’antibiotico
MIC e MBC
sono parametri misurati in microgrammi/mL
MIC e MBC beta lattamici
in genere sono molto simili quindi gli antibiotici beta lattamici sono generalmente battericidi
definizione di antibiotico tempo-dipendente
gli antibiotici tempo dipendenti per evocare il loro effetto antimicrobico devono restare in circolo abbastanza a lungo e a concentrazioni uguali o superiori la MIC
un esempio sono i beta lattamici/glicopeptidi
la loro concentrazione plasmatica deve rimanere costante a valori pari o poco superiori alla MIC per almeno il 40% dell’intervallo fra una dose e la successiva
definizione di PAE
post antibiotic effect
è quell’effetto per cui anche al cessare della somministrazione del farmaco per un certo periodo di tempo l’efficacia antimicrobica persiste
solitamente è un fenomeno dovuto alla fagocitosi indotta da parte dei monociti del sangue che contribuiscono all’eliminazione del patogeno
il PAE è tipico di carbapenemi e glicopeptidi
definizione antibiotico concentrazione dipendente
queste categorie vanno somministrate ad alte dosi per brevi periodi, hanno elevata tossicità e possiedono PAE
alcuni esempi sono gli aminoglicosidi
penicilline naturali non a lento rilascio
penicillina V: fenossimetilpenicillina somministrata per os
si adopera nelle infezioni delle vie respiratorie superiori causate da S.pyogenes, non si adopera in caso di meningite anche per l’assorbimento erratico e per le concentrazioni necessarie che saranno difficilmente raggiunte se somministrata per os
penicillina G: benzilpenicillina è presente in commercio come sale sodico o potassico somministrabile per via parenterale (in quanto acido labile)
si adopera in caso di infezione da S. pyogenes in caso di infezione delle vie respiratorie superiori e in caso di meningite (in italia non accade sempre)
l’emivita delle penicilline è breve e si aggira intorno ai 30 min
penicilline con formulazione a lento rilascio
penicillina G benzatina: 1 dose x 14gg (intramuscolo)
penicillina G procaina: 1 dose x 2gg
@triwycillina:penicillina G benzatina+ penicillina G procaina+ penicillina G sale potassico
non esistono formulazioni a lento rilascio di penicillina G benzatina
meningite e antibiotici
la meningite per essere combattuta deve essere trattata con antibiotici che oltrepassano la barriera EE
in generale il volume di distribuzione delle penicilline è di 20L quindi insufficiente a superare la BEE, ma l’infiammazione delle meningi ne altera la permeabilità
ANTIBIOTICI PRO CONVULSIVANTI
penicilline, se la concentrazione che raggiunge e attraversa la BEE è elevata vi è il rischio di convulsioni
meropenem appartenente ai carbapenemi (forte effetto pro convulsivante, di fatto si adopera poco)
imipenem appartenente ai carbapenemi (minor effetto pro convulsivante)
elenca le aminopenicilline
amoxicillina (augmentin@)
ampicillina (amplital@)
caratteristiche aminopenicilline
possiedono uno spettro allargato verso i batteri gram -
sopratutto Enterobacteriaceae e Pasterellaceae (E. Coli, Shigella,Salmonella, Haemophilus influenza e Proteus)
SH SPEc!
per il trattamento di H.I. bisogna aggiungere un inibitore della beta lattamasi
esistono 3 batteri contro cui non sortiscono effetto: Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella, Proteus indolo positivo
alla lista aggiungiamo anche Enterobacter, Acinetobacter, Morganella, Serratia, Citrobacter che causano patologie serie negli immunodepressi
non sono attive nei confronti dei batteri dotati di beta lattamasi, infatti a tale scopo sono state sintetizzate le aminopenicilline inibitrici delle beta lattamasi (amplital@ con sulbactam e augmentin@ con acido clavulanico)
elenca le aminopenicilline inibitrici di beta lattamasi
amplital@ con sulbactam
amoxicillina con acido clavulanico
quale tossicità deriva dall’associazione tra @amoxicillina e acido clavulanico?
nei pz con età>65aa si ha un aumento di 6vv della tossicità epatica
(quindi nel trattamento di un pz over 65 si consiglia di utilizzare solo l’amoxicillina qualora il microrganismo fosse sensibile)
differenze tra ampicillina e amoxicillina
l’ampicillina deve essere somministrata lontano dai pasti come le penicilline V
è più attiva nei confronti di shigella rispetto all’amoxicillina
indicazioni terapeutiche aminopenicilline (4)
infezioni dell’apparato respiratorio (otite media, faringite, polmonite, etc.)
profilassi one shot (per portatori di valvole cardiache che devono sottoporsi a procedure odontoiatriche per evitare infezioni da Streptococcus viridans)
infezioni urinarie
meningite batterica
anche se le cefalosporine sono maggiormente utilizzate per il trattamento delle meningiti, teoricamente si potrebbe somministrare aminopenicilline?
si potrebbe somministrare l’amoxicillina
elenca le carbossipenicilline
carbenicillina
ticarcillina
indanil-carbenicillina
caratteristiche carbossipenicilline
sono penicilline specializzate attive nei confronti di Pseudomonas aeruginosa e Proteus indolo positivo (contro cui le aminopenicilline non sortivano alcun effetto)
non sono resistenti alle beta lattamasi, quindi possono essere associate a inibitori come il Tazobactam in caso di resistenza
la carbenicillina e la ticarcillina possono essere somministrate solo per via parenterale
l’indanil carbenicillina corrisponde al sale della carbenicillina, quindi si somministra per via orale
la carbenicillina contiene sodio?
sì, infatti una contemporanea assunzione di elevate quantità di sodio in caso di terapia prolungata non è consigliata a causa dei possibili effetti collaterali (insufficienza cardiaca)
inoltre il Na per poter essere escreto viene scambiato con il K: la perdita di Na non è visibile in quanto si ha un eccesso dovuto all’assunzione esogena, contemporaneamente si ha ipokaliemia
sconsigliata a chi soffre di insufficienza cardiaca
l’assorbimento dell’indanilcarbenicillina è di tipo erratico? può essere utilizzata nelle infezioni più gravi?
è erratico e quindi se ne sconsiglia l’utilizzo in caso di infezioni gravi
elenca le ureidopenicilline
azlocillina
mezlocillina
piperacillina
apalcillina
esiste la formulazione piperacillina+ tazobactam
ureidopenicilline (spettro d’azione)
pseudomonas aeruginosa, klebsiella e proteus indolo positivo
che via di somministrazione hanno le ureidopenicilline?
via parenterale
penicilline resistenti alle beta lattamasi
sono penicilline formulate per resistere ai batteri gram positivi che producono beta lattamasi (solo quelle appartenenti alla classe 2a)
i batteri gram positivi sono in questo caso gli stafilococchi, tanto che queste penicilline sono definite antistafilococciche
elenca le penicilline resistenti alle beta lattamasi
meticillina (ritirata per tossicità renale)
nafcillina (ritirata per neutropenia)
isoxazolil penicilline: oxacillina, cloxacillina, dicloxacillina e flucloxacillina
oggi sono in commercio solo le isossazolil penicilline che possono essere somministrate sia xos che endovena
possono essere somministrate solo in caso di sensibilità del batterio e produzione di beta lattamasi (quindi uno stafilococco aureo meticillino resistente non sarà sensibile)
effetti collaterali penicilline (reazione di ipersensibilità)
tipo1
di tipo allergico, solitamente volte contro l’acido penicilloico definito anche ‘‘determinante maggiore’’ che si ottiene dalla rottura dell’anello beta lattamico
altri ‘‘determinanti minori’’ possono essere rappresentati dai sali dell’acido penicilloico
la differenza tra maggiori e minori sta nella frequenza con cui si presentano questi effetti, di base quelli minori hanno una frequenza minore ma una severità maggiore della reazione in acuto; alcuni individui possono essere stati sensibilizzati in maniera inconsapevole tramite il consumo di carni trattate con penicilline
si osserva: broncocostrizione, eritema, rinite fino all’anafilassi
tipo 2
mediata la linfociti T citotossici che possono dare luogo all’anemia emolitica (la penicillina si lega alla membrana plasmatica degli eritrociti e così si ottengono i bersagli degli anticorpi)
tipo 3
la formazione di immunocomplessi può causare danno renale, malattie da siero, linfoadenopatie, mialgie, artralgie e febbre
tipo 4
dermatite da contatto
un soggetto che ha assunto penicilline e ha avuto una reazione avversa può essere stato sensibilizzato anche nei confronti di altri antibiotici?
di base un individuo che ha sviluppato una reazione di ipersensibilità ha un 30% di probabilità di sviluppare una reazione nei confronti di carbapenemi e cefalosporine a causa del fenomeno di cross-reattività
i monobattami invece potranno essere tranquillamente somministrati
metabolismo penicilline
non sono metabolizzate ma escrete direttamente dal rene grazie all’azione del trasportatore OATP (quindi se si volesse allungare il tempo di permanenza nell’organismo si potrebbe somministrare il probenecid)
classificazione beta lattamasi
- cefalosporinasi
- betalattamasi 2a
betalattamasi 2b
betalattamasi 2be
betalattamasi 2br
betalattamasi 2c
betalattamasi 2d
betalattamasi 2e
betalattamasi 2f - metallo enzimi inducibili
- rare penicillasi
distinzione base penicilline
1.naturali
penicillina G
penicillina V
2.di semisintesi:
-aminopenicilline
-specializzate (ureidopenicilline, carbossipenicilline)
-resistenti alle beta lattamasi (isoxazolil penicilline)
antibiotici beta lattamici
penicilline
carbapenemi
monobattami
cefalosporine
meccanismo anello beta lattamico
è di base un analogo del D-Ala D-Ala terminale, quindi si lega alle PBP e ne inibisce l’azione
IT fenossimetilpenicilina
streptococco, meningococco, gonococco.
Viene inoltre utilizzato in caso di ANTRACE e rappresenta la prima linea per il trattamento della SIFILIDE. Può essere utilizzato in caso di infezioni da batteri gram+ e più raramente gram- non produttori di β-lattamasi, come clostridium (+), listeria monocytogenes (+), Corynebacterium diphtheriae (+), spirochetae e actynomyces (+).