Parte 2, da lezione 28. Ciclo di vita prodotto. Prezzo. Marketing Flashcards

1
Q

La MATRICE MC-KINSEY divide il quadrante in quanti settori?

A

9

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2
Q

Quando si parla di PRODOTTI ASSORTITI?

  1. UNICITA’ DEL MODELLO - VERSIONE - FORMATO
  2. 2 ESEMPLARI DI MODELLI - VERSIONI - FORMATI
  3. SCARSA GAMMA DI MODELLI - VERSIONI - FORMATI
  4. VASTA GAMMA DI MODELLI - VERSIONI - FORMATI
A

VASTA GAMMA DI MODELLI - VERSIONI - FORMATI

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3
Q

Quali sono le fasi del CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?

  1. INTRODUZIONE - SVILUPPO - PUBBLICITA’ - DECLINO
  2. PUBBLICITA’ - SVILUPPO - MATURAZIONE - DECLINO
  3. INTRODUZIONE - SVILUPPO - MATURAZIONE - DECLINO
  4. INTRODUZIONE - PUBBLICITA’ - MATURAZIONE - DECLINO
A

INTRODUZIONE - SVILUPPO - MATURAZIONE - DECLINO

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4
Q

Quale tra le seguenti non è tra le fasi del CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?

INTRODUZIONE
DECLINO
RICERCA E SVILUPPO
MATURAZIONE

A

RICERCA E SVILUPPO

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5
Q

Quale tra le seguenti non è tra le fasi del CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?

-INTRODUZIONE
-RICERCA FINANZIAMENTI
-DECLINO
-SVILUPPO

A

-RICERCA FINANZIAMENTI

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6
Q

Quale tra le seguenti non è tra le fasi del CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?

STUDIO FATTIBILITA’
MATURAZIONE
SVILUPPO
DECLINO

A

STUDIO FATTIBILITA’

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7
Q

Su quali elementi si basa la MATRICE MC-KINSEY?

  1. ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO E POSIZIONE COMPETITIVA
  2. ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO E NUMERO CLIENTI
    3.CASH FLOW E POSIZIONE COMPETITIVA
  3. ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO E CASH FLOW
A

ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO E POSIZIONE COMPETITIVA

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8
Q

In quale stadio si trova la fase dello SVILUPPO nel CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?

A

2

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9
Q

In quale stadio si trova la fase della MATURAZIONE nel CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?

A

3

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10
Q

In quale stadio si trova la fase del DECLINO nel CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?

A

4

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11
Q

La MATRICE BCG divide i prodotti in quante categorie?

A

4

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12
Q

Quali sono le categorie di prodotto della BCG?

  1. DOG - QUESTION MARK - STARS - CAT
  2. DOG - QUESTION MARK - STARS - CASH COWN
  3. DOG - CAT - STARS - CASH COWN
    4.CAT - QUESTION MARK - STARS - CASH COWN
A

CAT - QUESTION MARK - STARS - CASH COWN

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13
Q

Quale tra le seguenti non è una categorie di prodotto della matrice BCG?

CASH C
OWN DOG
CAT
STARS

A

CAT

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14
Q

Quale tra le seguenti non è una categorie di prodotto della matrice BCG?

DOG
CASH
COWN STARS
HORSE

A

HORSE

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15
Q

Quale tra le seguenti non è una categorie di prodotto della matrice BCG?

CAT
QUESTION MARK
STARS
CASH COWN

A

CAT

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16
Q

Quale tra le seguenti non è una categorie di prodotto della matrice BCG?

STARS
HORSE
QUESTION MARK
CASH COWN

A

HORSE

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17
Q

Quale parametro viene considerato per dividere in 4 quadranti la MATRICE BCG?

EBITDA
CASH FLOW
MARGINE OPERATIVO
RICAVI

A

CASH FLOW

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18
Q

In quale stadio si trova la fase della INTRODUZIONE nel CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?

A

1

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19
Q

Quali sono le fasi del “ciclo di vita del prodotto”?

A

L’invecchiamento del prodotto è fisiologico con le seguenti fasi:
1. Introduzione
2. Sviluppo
3. Maturità
4. Declino

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20
Q

Descrivi la BCG matrice del portafoglio prodotti

A

Boston Consulting Group Matrix. La matrice si suddivide in 4 quadranti di prodotti:
-marginali
-rischiosi
-di successo
-di reddito
in rapporto diretto del cashflow e le condizioni interne (quota di mercato) e esterne (sviluppo della domanda)

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21
Q

Il PREZZO POLITICO è:

-PREZZO DI UN BENE DI PRODUZIONE STATALE
-PREZZO DI UN BENE DETERMINATO DALLO STATO
-IL COSTO DEI DIRIGENTI
-IL COSTO DELLA CLASSE POLITICA

A

PREZZO DI UN BENE DETERMINATO DALLO STATO

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22
Q

Il PREZZO DI MERCATO scaturisce:

-DALL’OFFERTA
-DALLA DOMANDA E DALL’OFFERTA
-DALLA DOMANDA E DAL COSTO DEI BENI
-DALLA DOMANDA

A

DALLA DOMANDA E DALL’OFFERTA

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23
Q

Cosa si intende per PREZZO?

  1. VALORE DI SCAMBIO DI 2 BENI
  2. L’IMPOSIZIONE FISCALE DEL COMPRATORE
  3. COSTO DEI MATERIALI CHE FORMANO IL PRODOTTO
  4. VALORE DEI MATERIALI INTERNI
A

VALORE DI SCAMBIO DI 2 BENI

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24
Q

Spiegare il prezzo di vendita nel breve e nel lungo periodo

A

Nel breve periodo il prezzo può essere influenzato da costi variabili, domanda di mercato, concorrenza e strategie promozionali.
Nel lungo - si stabilisce in base ai costi fissi, variabili, all’evoluzione della domanda e al posizionamento del brand.

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25
Q

Descrivere l’elasticità dell’offerta

A

misura come varia offerta di un bene rispetto al variare del suo prezzo.

E= (variazione della quantità offerta : quantità offerta iniziale) : (variazione del prezzo : prezzo iniziale)

E minore del 1 = offerta anaelastica;
E = 0 offerta rigida
E = 1 offerta neutrale
E maggiore di 1 = offerta elastica.

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26
Q

Descrivere l’elasticità della domanda

A

misura come varia domanda di un bene rispetto al variare del suo prezzo:

E=(variazione della quantità domandata : quantità domandata iniziale) : (variazione del prezzo : prezzo iniziale)

E minore del 1 = domanda anaelastica;
E = infinito = il consumatore è disposto ad acquistare tutta la quantità del bene;
E = 1 domanda neutrale;
E maggiore del 1 = domanda elastica

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27
Q

Quali sono i criteri della fissazione del prezzo?

A
  • basare il pezzo sul costo;
    -basare il costo sul prezzo
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28
Q

Descrivi il fattore prezzo

A

rapporto di scambio tra due beni, quantità di moneta necessaria ad acquistare un bene/servizio

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29
Q

Le CAMPAGNE DI LANCIO hanno lo scopo:

1.Sottolineare la presenza in un mercato
2.Rivitalizzare un prodotto in declino
3.Rafforzare l’immagine di una marca
4.Propagandare un nuovo prodotto

A

Propagandare un nuovo prodotto

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30
Q

Quale tra i seguenti non è un MOMENTO della formazione delle decisioni?

  1. MOMENTO ATTIVO
  2. MOMENTO SUPPLETIVO
  3. MOMENTO EMOTIVO
  4. MOMENTO COGNITIVO
A

MOMENTO SUPPLETIVO

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31
Q

Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?

  1. La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO non segue nulla e precede la PUBBLICITA’
  2. La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO segue la PUBBLICITA’ e precede LE PUBBLICHE RELAZIONI
  3. La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO segue la PUBBLICITA’ e non precede nulla
  4. La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO segue la PUBBLICITA’ e precede l’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEL VENDITORE
A

La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO non segue nulla e precede la PUBBLICITA’

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32
Q

Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?

  1. L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI non segue nulla e precede la PROMOZIONE
  2. L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI non segue nulla e precede la PUBBLICITA’
  3. L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI non segue nulla e precede le PUBBLICHE RELAZIONI
  4. L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI segue la PROMOZIONE e non precede nulla
A

L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI segue la PROMOZIONE e non precede nulla

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33
Q

Graficamente la politica promozionale è simile:

TRIANGOLO
IMBUTO
PIRAMIDE
RETTANGOLO

A

IMBUTO

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34
Q

Le CAMPAGNE DI RICORDO hanno lo scopo:

  1. Rivitalizzare un prodotto in declino
  2. Sottolineare la presenza in un mercato
  3. Propagandare un nuovo prodotto
  4. Rafforzare l’immagine di una marca
A

Sottolineare la presenza in un mercato

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35
Q

Quale è lo scopo delle PUBBLICHE RELAZIONI?

  1. Stabilire i mezzi di comunicazione
  2. Far conoscere l’impresa al pubblico
  3. Collocare i prodotti sul mercato
  4. Chiudere i contratti di vendita
A

Far conoscere l’impresa al pubblico

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36
Q

Cosa si intende per PUBBLICITA’?

  1. Invio di messaggio a pagamento sulle caratteristiche del prodotto
  2. Redazione del contratto di lavoro
  3. Costruzione del proprio sito internet
  4. Conclusione dei contratti di vendita
A

Invio di messaggio a pagamento sulle caratteristiche del prodotto

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37
Q

Le CAMPAGNE DI URTO hanno lo scopo:

  1. Rivitalizzare un prodotto in declino
  2. Propagandare un nuovo prodotto
  3. Sottolineare la presenza in un mercato
  4. Rafforzare l’immagine di una marca
A

Rivitalizzare un prodotto in declino

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38
Q

Cosa si intende per PROMOZIONE IN SENSO STRETTO?

  1. Particolari incentivi per l’acquisto del prodotto
  2. Far conoscere l’impresa al pubblico
  3. Conclusione dei contratti di vendita
  4. Invio di messaggio a pagamento sulle caratteristiche del prodotto
A

Particolari incentivi per l’acquisto del prodotto

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39
Q

In quale momento si acquisisce la consapevolezza che è necessario soddisfare un bisogno?

  1. MOMENTO EMOTIVO
  2. MOMENTO ATTIVO
  3. MOMENTO SUPPLETIVO
  4. MOMENTO COGNITIVO
A

MOMENTO COGNITIVO

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40
Q

Le CAMPAGNE DI PRESTIGIO hanno lo scopo:

  1. Rafforzare l’immagine di una marca
  2. Sottolineare la presenza in un mercato
  3. Propagandare un nuovo prodotto
  4. Rivitalizzare un prodotto in declino
A

Rafforzare l’immagine di una marca

41
Q

In quale momento si desidera disporre del prodotto?

  1. MOMENTO COGNITIVO
  2. MOMENTO EMOTIVO
  3. MOMENTO SUPPLETIVO
  4. MOMENTO ATTIVO
A

MOMENTO EMOTIVO

42
Q

In quale momento si passa alla fase materiale dell’acquisto?

  1. MOMENTO ATTIVO
  2. MOMENTO COGNITIVO
  3. MOMENTO SUPPLETIVO
  4. MOMENTO EMOTIVO
A

MOMENTO ATTIVO

43
Q

Quale tra i seguenti non può essere considerato come un mezzo pubblicitario?

TELEVISIONE
INTERNET
GIORNALI
MACCHINARI

A

MACCHINARI

44
Q

Qual è l’obiettivo delle RELAZIONI PUBBLICHE?

  1. FARE DEI PRE-CONTRATTI
  2. INCONTRARE I FORNITORI
  3. VENDERE I PRODOTTI
  4. FAR CONOSCERE L’IMPRESA AL PUBBLICO
A

FAR CONOSCERE L’IMPRESA AL PUBBLICO

45
Q

L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI in quale fase della politica promozionale si trova?

46
Q

La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO in quale fase della politica promozionale si trova?

47
Q

La PUBBLICITA’ in quale fase della politica promozionale si trova?

48
Q

Le PUBBLICHE RELAZIONALI in quale fase della politica promozionale si trovano?

49
Q

Di quante fasi consta la POLITICA PROMOZIONALE:

50
Q

Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?

  1. La PUBBLICITA’ segue le RELAZIONI PUBBLICHE e non precede nulla
  2. La PUBBLICITA’ segue l’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEL VENDITORE e precede la PROMOZIONE
  3. La PUBBLICITA’ segue le PROMOZIONE e precede le RELAZIONI PUBBLICHE
  4. La PUBBLICITA’ segue le RELAZIONI PUBBLICHE e precede la PROMOZIONE
A

La PUBBLICITA’ segue le RELAZIONI PUBBLICHE e precede la PROMOZIONE

51
Q

Le scelte della distribuzione commerciale

A

Sono orientate dalle abitudini di acquisto del consumatori e da fattori di politica aziendale.
1. La determinazione del livello di contatto con i mercato;
2. L’intensità della distribuzione;
3. Tipo di operatori

52
Q

Cosa si intende per “promozione”?

A

E’ il complesso di azioni poste in essere per indurre e/o far modificare i modelli di comportamento degli operatori di mercato allo scopo di trarre un vantaggio competitivo.
Fasi dell’attività promozionale:
1. pubbliche relazioni (effetto persuasivo)
2. pubblicità
3. promozione in senso stretto (incentivi per l’acquisto)
4. attività persuasiva di venditori

53
Q

Descrivi i mezzi per realizzare l’attività promozionale

A
  1. Campagne di lancio (per propagandare u n nuovo prodotto);
  2. Campagne d’urto (per rivitalizzare un prodotto in declino);
  3. Campagne di prestigio (pr rafforzare l’affermazione della marca);
  4. Campagne di ricordo (per sottolineare la continuità di presenza del prodotto nel mercato)
54
Q

Quali sono le fasi del “processo decisionale di acquisto”?

A

Sono 3:
-momento cognitivo (presa coscenza del bisogno);
-momento emotivo (interesse a possedere);
-momento attivo (acquisto)

55
Q

Come possono operare gli STABILIMENTI MULTIPLANT:

  1. RIPETIZIONE - PARCELLIZZAZIONE - SPECIALIZZAZIONE
  2. RIPETIZIONE - OUTSOURCING - DEINTEGRAZIONE
  3. RIPETIZIONE - PARCELLIZZAZIONE - DEINTEGRAZIONE
  4. RIPETIZIONE - PARCELLIZZAZIONE - OUTSOURCING
A

RIPETIZIONE - PARCELLIZZAZIONE - SPECIALIZZAZIONE

56
Q

L’impresa MULTIPLANT:

1.HA STABILIMENTI PRODUTTIVI SOLO IN ITALIA
2.NON HA STABILIMENTI PRODUTTIVI
3.HA PIU’ STABILIMENTI PRODUTTIVI
4.HA STABILIMENTI PRODUTTIVI SOLO ALL’ESTERO

A

HA PIU’ STABILIMENTI PRODUTTIVI

57
Q

Che differenza c’è tra l’OUTSOURCING e la DEINTEGRAZIONE?

1.SCELTA DELLA TECNOLOGIA PRODUTTIVA
2.SCELTA PER IL MERCATO LOCALE O ESTERO
3. LA RIVEDIBILITA’ DELLA SCELTA
4.SCELTA DEL TIPO DI IMPIANTO DA UTILIZZARE

A

LA RIVEDIBILITA’ DELLA SCELTA

58
Q

Nella DEINTEGRAZIONE la scelta di esternalizzare è rivedibile?

-SI
-DIPENDE DAL TIPO DI MERCATO
-NO
-DIPENDE DAL TIPO DI PRODOTTO

59
Q

Nell’ OUTSOURCING la scelta di esternalizzare è rivedibile?

-DIPENDE DAL TIPO DI PRODOTTO
-SI
-NO
-DIPENDE DAL TIPO DI MERCATO

60
Q

La PRODUZIONE DI BENI OMOGENEI è adatta:

  1. PER BENI DI ALTO VALORE
    2.PER BENI DA COLLOCARE SUL MERCATO ESTERO
  2. PER BENI DI SCARSO VALORE
  3. BENI DI GRANDI DIMENSIONI
A

PER BENI DI SCARSO VALORE
?????????????????

61
Q

La PRODUZIONE DI MASSA può essere:

1.DIFFERENZIATA E DELOCALIZZATA
2.DIFFERENZIATA E STANDARDIZZATA
3.STANDARDIZZATA E DELOCALIZZATA
4.VALORIZZATA E DELOCALIZZATA

A

DIFFERENZIATA E STANDARDIZZATA

62
Q

Quale è la giusta sequenza dei 3 MOMENTI della fase di acquisto?

1.ATTIVO - EMOTIVO - COGNITIVO
2.COGNITIVO EMOTIVO - ATTIVO
3.COGNITIVO - ATTIVO - EMOTIVO
4.EMOTIVO - COGNITIVO - ATTIVO

A

COGNITIVO EMOTIVO - ATTIVO

63
Q

Quale tra i seguenti non è un MOMENTO della fase di acquisto?

PAGAMENTO
COGNITIVO
ATTIVO
EMOTIVO

64
Q

Quale tra i seguenti non è un MOMENTO della fase di acquisto?

POST-VENDITA
COGNITIVO
EMOTIVO
ATTIVO

A

POST-VENDITA

65
Q

Quale tra i seguenti non è un MOMENTO della fase di acquisto?

  1. RICHIESTA PREVENTIVO
  2. ATTIVO
  3. EMOTIVO
  4. COGNITIVO
A

RICHIESTA PREVENTIVO

66
Q

Cosa si intende per OUTSOURCING?

-PRODURRE NEL MERCATO LOCALE
-ESTERNALIZZARE
-PRODURRE NEL MERCATO ESTERO
-INTERNALIZZARE

A

ESTERNALIZZARE

67
Q

Quale tra i seguenti non è un modo di organizzare uno stabilimento multiplant?

-PARCELLIZZAZIONE
-RIPETIZIONE
-DEINTEGRAZIONE
-SPECIALIZZAZIONE

A

DEINTEGRAZIONE

68
Q

Quale tra i seguenti non è un modo di organizzare uno stabilimento multiplant?

-SPECIALIZZAZIONE
-PARCELLIZZAZIONE
-RIPETIZIONE
-OUTSOURCING

A

OUTSOURCING

69
Q

La PRODUZIONE per commessa viene anche definita:

  1. PRODUZIONE DI MASSA DIFFERENZIATA
  2. PRODUZIONE DI MASSA STANDARDIZZATA
  3. PRODUZIONE PER UNITA’ DISTINTE
  4. PRODUZIONE DI BENI OMOGENEI
A

PRODUZIONE PER UNITA’ DISTINTE

70
Q

IL CANALE DI DISTRIBUZIONE può essere:

-SOLO DIRETTO
-A 2 SOLI INTERMEDIARI
-LUNGO - MEDIO - DIRETTO
-SOLO LUNGO

A

LUNGO - MEDIO - DIRETTO

71
Q

Nel canale di distribuzione DIRETTO:

  1. TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE C’E’ 1 SOLO INTERMEDIARIO
  2. SONO DIRETTAMENTE COLLEGATI PRODUTTORE E CONSUMATORE
  3. CI SONO PIU’ INTERMEDIARI TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE
  4. SONO DIRETTAMENTE COLLEGATI GROSSISTA E CONSUMATORE
A

SONO DIRETTAMENTE COLLEGATI PRODUTTORE E CONSUMATORE

72
Q

La PRODUZIONE è intermedia tra le fasi:

  1. APPROVVIGIONAMENTO - MARKETING
  2. APPROVVIGIONAMENTO - VENDITA
  3. VENDITA - FINANZA
  4. APPROVVIGIONAMENTO - FINANZA
A

APPROVVIGIONAMENTO - VENDITA

73
Q

Nel canale di distribuzione LUNGO:

  1. SONO DIRETTAMENTE COLLEGATI GROSSISTA E CONSUMATORE
  2. CI SONO PIU’ INTERMEDIARI TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE
  3. SONO DIRETTAMENTE COLLEGATI PRODUTTORE E CONSUMATORE
  4. TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE C’E’ 1 SOLO INTERMEDIARIO
A

CI SONO PIU’ INTERMEDIARI TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE

74
Q

La PRODUZIONE per commessa è adatta:

  1. PER BENI DI SCARSO VALORE
  2. PER BENI DA COLLOCARE SUL MERCATO ESTERO
  3. PER BENI DI ALTO VALORE
  4. BENI DI PICCOLE DIMENSIONI
A

PER BENI DI ALTO VALORE

75
Q

La PRODUZIONE per commessa richiede:

  • IMPIANTI ACQUISTATI ALL’ESTERO
  • IMPIANTI IN LEASING
  • VERSATILITA’ DEGLI IMPIANTI
    -RIGIDITA’ DEGLI IMPIANTI
A

VERSATILITA’ DEGLI IMPIANTI

76
Q

Quali tra i seguenti prodotti solitamente non deriva da PRODUZIONE SU COMMESSA?

PONTE
DIGA
POLTRONA
NAVE

77
Q

La PRODUZIONE DI BENI OMOGENEI è tipica:

-NEI CEMENTIFICI
-NEL SETTORE ORAFO
-NEL SETTORE AUTO
-NELLA CANTIERISTICA NAVALE

A

NEI CEMENTIFICI
??????????????

78
Q

Definire il processo di “produzione”

A

Attività svolta per l’ottenimento di beni/servizi idonei a soddisfare i bisogni, fase di trasformazione

79
Q

Con quali altre funzioni aziendali è collegato il processo produttivo?

A

Approviggionamento (fase di input) e vendita (fase di output)

80
Q

Cosa si intende per “filiera di produzione”?

A

E’ l’insieme delle fasi e dei processi necessari per trasformare le materie prime in un prodotto finito, pronto per consumo e vendita

81
Q

Quante e quali sono le diverse “tipologie” del processo di produzione

A

4:
1. per unità distinte (strade, ponti, navi)
2. di beni omogenei (cemento, acciaio);
3. di massa standartizzata (economie di scala);
4. di massa differenziata (televisori, automobili ecc)

82
Q

Cosa si intende per “impresa multiplant”?

A

Impresa dotata di più stabilimenti produttivi.
- Ripetizione (tutti lo stesso bene)
- Parcellizzazione (ciascun stabilimento produce produce parti diverse dello stesso bene);
- Specializzazione (ciascun impianto produce un bene differente)

83
Q

Cosa significa “outsourcing”?

A

Insieme a Deintegrazione fa parte di produzione esterna. Ci si rivolge alle imprese esterne per lo svolgimento di una o più fasi di produzione. E’ revocabile.

84
Q

Cosa si intende per AUTOMAZIONE?

  1. Sostituzione degli impianti con software
  2. Le vendite sono automatiche in 5 giorni alla settimana
  3. I macchinari sostituiscono l’uomo in alcune fasi del ciclo produttivo
  4. Le vendite sono automatiche in tutti i mesi dell’anno
A

I macchinari sostituiscono l’uomo in alcune fasi del ciclo produttivo

85
Q

Quale tra i seguenti non è un obiettivo del LAY-OUT?

1.Ridurre i tempi di ozio
2.Ottimizzare la disposizione delle postazioni di lavoro
3. Rendere più rapido la movimentazione dei materiali
4. Aumentare le vendite

A

Aumentare le vendite

86
Q

Quale tra le seguenti non rientra tra le 4M del LAY OUT?

MACHINES
MOTHER COMPANY
MEN
MATERIALS

A

MOTHER COMPANY

87
Q

Quale tra i seguenti non è un PROCESSO DI LAVORAZIONE:

A CICLO PROMOZIONALE
A CICLO CONTINUO
A CICLO INTERMITTENTE
A CICLO MISTO

A

A CICLO PROMOZIONALE

88
Q

Quale tra le seguenti non rientra tra le 4M del LAY OUT?

MATERIALS
MONEY
MACHINES
METHOD

89
Q

Quali sono le 4M del LAY-OUT?

1.METHOD - MEN - MACHINES - MONEY
2. MEN - MATERIALS - MACHINES - MONEY
3. MEN - MOTHER COMPANY - MACHINES - MONEY
4. METHOD - MEN - MACHINES - MATERIAL

A

MEN - MATERIALS - MACHINES - MONEY

90
Q

Cosa si intende per LAY-OUT?

  1. DISPOSIZIONE FISICA DELLE RISORSE ALL’INTERNO DELLO STABILIMENTO
  2. DISPOSIZIONE FISICA DEL REPARTO MAGAZZINO
  3. DISPOSIZIONE FISICA DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI
  4. COME VENGONO ESPOSTI I PRODOTTI AL PUBBLICO
A

DISPOSIZIONE FISICA DELLE RISORSE ALL’INTERNO DELLO STABILIMENTO

91
Q

Quale tra le seguenti non rientra tra le 4M del LAY OUT?

MANUFACTURE
MONEY
MACHINES
MEN

A

MANUFACTURE

92
Q

Nel lay-out FUNZIONALE:

  1. Le macchine sono spostate attorno al prodotto
  2. Le macchine sono raggruppate per gruppi di prodotti lavorati
  3. Le macchine sono raggruppate per prodotto lavorato
  4. Le macchine sono raggruppate per lavorazione svolta
A

Le macchine sono raggruppate per lavorazione svolta

93
Q

Nel lay-out PER PRODOTTO:

1.Le macchine sono spostate attorno al prodotto
2. Le macchine sono raggruppate per gruppi di prodotti lavorati
3. Le macchine sono raggruppate per prodotto lavorato
4. Le macchine sono raggruppate per lavorazione svolta

A

Le macchine sono raggruppate per prodotto lavorato

94
Q

Nel lay-out A POSTAZIONI FISSE:

  1. Le macchine sono spostate attorno al prodotto
  2. Le macchine sono raggruppate per gruppi di prodotti lavorati
  3. Le macchine sono raggruppate per prodotto lavorato
  4. Le macchine sono raggruppate per lavorazione svolta
A

Le macchine sono spostate attorno al prodotto

95
Q

Cosa si intende per FLESSIBILITA’?

1.Possibilità di variare il ciclo produttivo
2. Possibilità di ubicarsi anche fuori dal proprio territorio nazionale
3. Possibilità di incassare in tutte le monete
4. Possibilità di vendere in ogni parte del mondo

A

Possibilità di variare il ciclo produttivo

96
Q

Nel lay-out A CELLE:

  1. Le macchine sono raggruppate per lavorazione svolta
  2. Le macchine sono raggruppate per prodotto lavorato
  3. Le macchine sono spostate attorno al prodotto
  4. Le macchine sono raggruppate per gruppi di prodotti lavorati
A

Le macchine sono raggruppate per gruppi di prodotti lavorati

97
Q

Cosa si intende per “lay-out”?

A

La disposizione fisica delle strutture tecnico- produttive che compongono lo stabilimento.

98
Q

Quali sono le principali caratteristiche della “produzione moderna”?

A

Automazione e flessibilità

99
Q

Elenca i principali tipi di lay-out

A
  • Funzionale (macchine raggruppate per lavoro svolto);
  • Per prodotto (macchine raggruppate per prodotto lavorato);
    -A postazioni fisse (macchine sono spostate attorno al prodotto);
  • A celle (macchine raggruppate per gruppi di prodotti lavorati)