Parte 2, da lezione 28. Ciclo di vita prodotto. Prezzo. Marketing Flashcards
La MATRICE MC-KINSEY divide il quadrante in quanti settori?
9
Quando si parla di PRODOTTI ASSORTITI?
- UNICITA’ DEL MODELLO - VERSIONE - FORMATO
- 2 ESEMPLARI DI MODELLI - VERSIONI - FORMATI
- SCARSA GAMMA DI MODELLI - VERSIONI - FORMATI
- VASTA GAMMA DI MODELLI - VERSIONI - FORMATI
VASTA GAMMA DI MODELLI - VERSIONI - FORMATI
Quali sono le fasi del CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?
- INTRODUZIONE - SVILUPPO - PUBBLICITA’ - DECLINO
- PUBBLICITA’ - SVILUPPO - MATURAZIONE - DECLINO
- INTRODUZIONE - SVILUPPO - MATURAZIONE - DECLINO
- INTRODUZIONE - PUBBLICITA’ - MATURAZIONE - DECLINO
INTRODUZIONE - SVILUPPO - MATURAZIONE - DECLINO
Quale tra le seguenti non è tra le fasi del CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?
INTRODUZIONE
DECLINO
RICERCA E SVILUPPO
MATURAZIONE
RICERCA E SVILUPPO
Quale tra le seguenti non è tra le fasi del CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?
-INTRODUZIONE
-RICERCA FINANZIAMENTI
-DECLINO
-SVILUPPO
-RICERCA FINANZIAMENTI
Quale tra le seguenti non è tra le fasi del CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?
STUDIO FATTIBILITA’
MATURAZIONE
SVILUPPO
DECLINO
STUDIO FATTIBILITA’
Su quali elementi si basa la MATRICE MC-KINSEY?
- ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO E POSIZIONE COMPETITIVA
- ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO E NUMERO CLIENTI
3.CASH FLOW E POSIZIONE COMPETITIVA - ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO E CASH FLOW
ATTRATTIVITA’ DEL MERCATO E POSIZIONE COMPETITIVA
In quale stadio si trova la fase dello SVILUPPO nel CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?
2
In quale stadio si trova la fase della MATURAZIONE nel CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?
3
In quale stadio si trova la fase del DECLINO nel CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?
4
La MATRICE BCG divide i prodotti in quante categorie?
4
Quali sono le categorie di prodotto della BCG?
- DOG - QUESTION MARK - STARS - CAT
- DOG - QUESTION MARK - STARS - CASH COWN
- DOG - CAT - STARS - CASH COWN
4.CAT - QUESTION MARK - STARS - CASH COWN
CAT - QUESTION MARK - STARS - CASH COWN
Quale tra le seguenti non è una categorie di prodotto della matrice BCG?
CASH C
OWN DOG
CAT
STARS
CAT
Quale tra le seguenti non è una categorie di prodotto della matrice BCG?
DOG
CASH
COWN STARS
HORSE
HORSE
Quale tra le seguenti non è una categorie di prodotto della matrice BCG?
CAT
QUESTION MARK
STARS
CASH COWN
CAT
Quale tra le seguenti non è una categorie di prodotto della matrice BCG?
STARS
HORSE
QUESTION MARK
CASH COWN
HORSE
Quale parametro viene considerato per dividere in 4 quadranti la MATRICE BCG?
EBITDA
CASH FLOW
MARGINE OPERATIVO
RICAVI
CASH FLOW
In quale stadio si trova la fase della INTRODUZIONE nel CICLO DI VITA DEL PRODOTTO?
1
Quali sono le fasi del “ciclo di vita del prodotto”?
L’invecchiamento del prodotto è fisiologico con le seguenti fasi:
1. Introduzione
2. Sviluppo
3. Maturità
4. Declino
Descrivi la BCG matrice del portafoglio prodotti
Boston Consulting Group Matrix. La matrice si suddivide in 4 quadranti di prodotti:
-marginali
-rischiosi
-di successo
-di reddito
in rapporto diretto del cashflow e le condizioni interne (quota di mercato) e esterne (sviluppo della domanda)
Il PREZZO POLITICO è:
-PREZZO DI UN BENE DI PRODUZIONE STATALE
-PREZZO DI UN BENE DETERMINATO DALLO STATO
-IL COSTO DEI DIRIGENTI
-IL COSTO DELLA CLASSE POLITICA
PREZZO DI UN BENE DETERMINATO DALLO STATO
Il PREZZO DI MERCATO scaturisce:
-DALL’OFFERTA
-DALLA DOMANDA E DALL’OFFERTA
-DALLA DOMANDA E DAL COSTO DEI BENI
-DALLA DOMANDA
DALLA DOMANDA E DALL’OFFERTA
Cosa si intende per PREZZO?
- VALORE DI SCAMBIO DI 2 BENI
- L’IMPOSIZIONE FISCALE DEL COMPRATORE
- COSTO DEI MATERIALI CHE FORMANO IL PRODOTTO
- VALORE DEI MATERIALI INTERNI
VALORE DI SCAMBIO DI 2 BENI
Spiegare il prezzo di vendita nel breve e nel lungo periodo
Nel breve periodo il prezzo può essere influenzato da costi variabili, domanda di mercato, concorrenza e strategie promozionali.
Nel lungo - si stabilisce in base ai costi fissi, variabili, all’evoluzione della domanda e al posizionamento del brand.
Descrivere l’elasticità dell’offerta
misura come varia offerta di un bene rispetto al variare del suo prezzo.
E= (variazione della quantità offerta : quantità offerta iniziale) : (variazione del prezzo : prezzo iniziale)
E minore del 1 = offerta anaelastica;
E = 0 offerta rigida
E = 1 offerta neutrale
E maggiore di 1 = offerta elastica.
Descrivere l’elasticità della domanda
misura come varia domanda di un bene rispetto al variare del suo prezzo:
E=(variazione della quantità domandata : quantità domandata iniziale) : (variazione del prezzo : prezzo iniziale)
E minore del 1 = domanda anaelastica;
E = infinito = il consumatore è disposto ad acquistare tutta la quantità del bene;
E = 1 domanda neutrale;
E maggiore del 1 = domanda elastica
Quali sono i criteri della fissazione del prezzo?
- basare il pezzo sul costo;
-basare il costo sul prezzo
Descrivi il fattore prezzo
rapporto di scambio tra due beni, quantità di moneta necessaria ad acquistare un bene/servizio
Le CAMPAGNE DI LANCIO hanno lo scopo:
1.Sottolineare la presenza in un mercato
2.Rivitalizzare un prodotto in declino
3.Rafforzare l’immagine di una marca
4.Propagandare un nuovo prodotto
Propagandare un nuovo prodotto
Quale tra i seguenti non è un MOMENTO della formazione delle decisioni?
- MOMENTO ATTIVO
- MOMENTO SUPPLETIVO
- MOMENTO EMOTIVO
- MOMENTO COGNITIVO
MOMENTO SUPPLETIVO
Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?
- La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO non segue nulla e precede la PUBBLICITA’
- La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO segue la PUBBLICITA’ e precede LE PUBBLICHE RELAZIONI
- La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO segue la PUBBLICITA’ e non precede nulla
- La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO segue la PUBBLICITA’ e precede l’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEL VENDITORE
La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO non segue nulla e precede la PUBBLICITA’
Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?
- L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI non segue nulla e precede la PROMOZIONE
- L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI non segue nulla e precede la PUBBLICITA’
- L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI non segue nulla e precede le PUBBLICHE RELAZIONI
- L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI segue la PROMOZIONE e non precede nulla
L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI segue la PROMOZIONE e non precede nulla
Graficamente la politica promozionale è simile:
TRIANGOLO
IMBUTO
PIRAMIDE
RETTANGOLO
IMBUTO
Le CAMPAGNE DI RICORDO hanno lo scopo:
- Rivitalizzare un prodotto in declino
- Sottolineare la presenza in un mercato
- Propagandare un nuovo prodotto
- Rafforzare l’immagine di una marca
Sottolineare la presenza in un mercato
Quale è lo scopo delle PUBBLICHE RELAZIONI?
- Stabilire i mezzi di comunicazione
- Far conoscere l’impresa al pubblico
- Collocare i prodotti sul mercato
- Chiudere i contratti di vendita
Far conoscere l’impresa al pubblico
Cosa si intende per PUBBLICITA’?
- Invio di messaggio a pagamento sulle caratteristiche del prodotto
- Redazione del contratto di lavoro
- Costruzione del proprio sito internet
- Conclusione dei contratti di vendita
Invio di messaggio a pagamento sulle caratteristiche del prodotto
Le CAMPAGNE DI URTO hanno lo scopo:
- Rivitalizzare un prodotto in declino
- Propagandare un nuovo prodotto
- Sottolineare la presenza in un mercato
- Rafforzare l’immagine di una marca
Rivitalizzare un prodotto in declino
Cosa si intende per PROMOZIONE IN SENSO STRETTO?
- Particolari incentivi per l’acquisto del prodotto
- Far conoscere l’impresa al pubblico
- Conclusione dei contratti di vendita
- Invio di messaggio a pagamento sulle caratteristiche del prodotto
Particolari incentivi per l’acquisto del prodotto
In quale momento si acquisisce la consapevolezza che è necessario soddisfare un bisogno?
- MOMENTO EMOTIVO
- MOMENTO ATTIVO
- MOMENTO SUPPLETIVO
- MOMENTO COGNITIVO
MOMENTO COGNITIVO
Le CAMPAGNE DI PRESTIGIO hanno lo scopo:
- Rafforzare l’immagine di una marca
- Sottolineare la presenza in un mercato
- Propagandare un nuovo prodotto
- Rivitalizzare un prodotto in declino
Rafforzare l’immagine di una marca
In quale momento si desidera disporre del prodotto?
- MOMENTO COGNITIVO
- MOMENTO EMOTIVO
- MOMENTO SUPPLETIVO
- MOMENTO ATTIVO
MOMENTO EMOTIVO
In quale momento si passa alla fase materiale dell’acquisto?
- MOMENTO ATTIVO
- MOMENTO COGNITIVO
- MOMENTO SUPPLETIVO
- MOMENTO EMOTIVO
MOMENTO ATTIVO
Quale tra i seguenti non può essere considerato come un mezzo pubblicitario?
TELEVISIONE
INTERNET
GIORNALI
MACCHINARI
MACCHINARI
Qual è l’obiettivo delle RELAZIONI PUBBLICHE?
- FARE DEI PRE-CONTRATTI
- INCONTRARE I FORNITORI
- VENDERE I PRODOTTI
- FAR CONOSCERE L’IMPRESA AL PUBBLICO
FAR CONOSCERE L’IMPRESA AL PUBBLICO
L’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEI VENDITORI in quale fase della politica promozionale si trova?
4
La PROMOZIONE IN SENSO STRETTO in quale fase della politica promozionale si trova?
3
La PUBBLICITA’ in quale fase della politica promozionale si trova?
2
Le PUBBLICHE RELAZIONALI in quale fase della politica promozionale si trovano?
1
Di quante fasi consta la POLITICA PROMOZIONALE:
4
Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?
- La PUBBLICITA’ segue le RELAZIONI PUBBLICHE e non precede nulla
- La PUBBLICITA’ segue l’ATTIVITA’ PERSUASIVA DEL VENDITORE e precede la PROMOZIONE
- La PUBBLICITA’ segue le PROMOZIONE e precede le RELAZIONI PUBBLICHE
- La PUBBLICITA’ segue le RELAZIONI PUBBLICHE e precede la PROMOZIONE
La PUBBLICITA’ segue le RELAZIONI PUBBLICHE e precede la PROMOZIONE
Le scelte della distribuzione commerciale
Sono orientate dalle abitudini di acquisto del consumatori e da fattori di politica aziendale.
1. La determinazione del livello di contatto con i mercato;
2. L’intensità della distribuzione;
3. Tipo di operatori
Cosa si intende per “promozione”?
E’ il complesso di azioni poste in essere per indurre e/o far modificare i modelli di comportamento degli operatori di mercato allo scopo di trarre un vantaggio competitivo.
Fasi dell’attività promozionale:
1. pubbliche relazioni (effetto persuasivo)
2. pubblicità
3. promozione in senso stretto (incentivi per l’acquisto)
4. attività persuasiva di venditori
Descrivi i mezzi per realizzare l’attività promozionale
- Campagne di lancio (per propagandare u n nuovo prodotto);
- Campagne d’urto (per rivitalizzare un prodotto in declino);
- Campagne di prestigio (pr rafforzare l’affermazione della marca);
- Campagne di ricordo (per sottolineare la continuità di presenza del prodotto nel mercato)
Quali sono le fasi del “processo decisionale di acquisto”?
Sono 3:
-momento cognitivo (presa coscenza del bisogno);
-momento emotivo (interesse a possedere);
-momento attivo (acquisto)
Come possono operare gli STABILIMENTI MULTIPLANT:
- RIPETIZIONE - PARCELLIZZAZIONE - SPECIALIZZAZIONE
- RIPETIZIONE - OUTSOURCING - DEINTEGRAZIONE
- RIPETIZIONE - PARCELLIZZAZIONE - DEINTEGRAZIONE
- RIPETIZIONE - PARCELLIZZAZIONE - OUTSOURCING
RIPETIZIONE - PARCELLIZZAZIONE - SPECIALIZZAZIONE
L’impresa MULTIPLANT:
1.HA STABILIMENTI PRODUTTIVI SOLO IN ITALIA
2.NON HA STABILIMENTI PRODUTTIVI
3.HA PIU’ STABILIMENTI PRODUTTIVI
4.HA STABILIMENTI PRODUTTIVI SOLO ALL’ESTERO
HA PIU’ STABILIMENTI PRODUTTIVI
Che differenza c’è tra l’OUTSOURCING e la DEINTEGRAZIONE?
1.SCELTA DELLA TECNOLOGIA PRODUTTIVA
2.SCELTA PER IL MERCATO LOCALE O ESTERO
3. LA RIVEDIBILITA’ DELLA SCELTA
4.SCELTA DEL TIPO DI IMPIANTO DA UTILIZZARE
LA RIVEDIBILITA’ DELLA SCELTA
Nella DEINTEGRAZIONE la scelta di esternalizzare è rivedibile?
-SI
-DIPENDE DAL TIPO DI MERCATO
-NO
-DIPENDE DAL TIPO DI PRODOTTO
NO
Nell’ OUTSOURCING la scelta di esternalizzare è rivedibile?
-DIPENDE DAL TIPO DI PRODOTTO
-SI
-NO
-DIPENDE DAL TIPO DI MERCATO
SI
La PRODUZIONE DI BENI OMOGENEI è adatta:
- PER BENI DI ALTO VALORE
2.PER BENI DA COLLOCARE SUL MERCATO ESTERO - PER BENI DI SCARSO VALORE
- BENI DI GRANDI DIMENSIONI
PER BENI DI SCARSO VALORE
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La PRODUZIONE DI MASSA può essere:
1.DIFFERENZIATA E DELOCALIZZATA
2.DIFFERENZIATA E STANDARDIZZATA
3.STANDARDIZZATA E DELOCALIZZATA
4.VALORIZZATA E DELOCALIZZATA
DIFFERENZIATA E STANDARDIZZATA
Quale è la giusta sequenza dei 3 MOMENTI della fase di acquisto?
1.ATTIVO - EMOTIVO - COGNITIVO
2.COGNITIVO EMOTIVO - ATTIVO
3.COGNITIVO - ATTIVO - EMOTIVO
4.EMOTIVO - COGNITIVO - ATTIVO
COGNITIVO EMOTIVO - ATTIVO
Quale tra i seguenti non è un MOMENTO della fase di acquisto?
PAGAMENTO
COGNITIVO
ATTIVO
EMOTIVO
PAGAMENTO
Quale tra i seguenti non è un MOMENTO della fase di acquisto?
POST-VENDITA
COGNITIVO
EMOTIVO
ATTIVO
POST-VENDITA
Quale tra i seguenti non è un MOMENTO della fase di acquisto?
- RICHIESTA PREVENTIVO
- ATTIVO
- EMOTIVO
- COGNITIVO
RICHIESTA PREVENTIVO
Cosa si intende per OUTSOURCING?
-PRODURRE NEL MERCATO LOCALE
-ESTERNALIZZARE
-PRODURRE NEL MERCATO ESTERO
-INTERNALIZZARE
ESTERNALIZZARE
Quale tra i seguenti non è un modo di organizzare uno stabilimento multiplant?
-PARCELLIZZAZIONE
-RIPETIZIONE
-DEINTEGRAZIONE
-SPECIALIZZAZIONE
DEINTEGRAZIONE
Quale tra i seguenti non è un modo di organizzare uno stabilimento multiplant?
-SPECIALIZZAZIONE
-PARCELLIZZAZIONE
-RIPETIZIONE
-OUTSOURCING
OUTSOURCING
La PRODUZIONE per commessa viene anche definita:
- PRODUZIONE DI MASSA DIFFERENZIATA
- PRODUZIONE DI MASSA STANDARDIZZATA
- PRODUZIONE PER UNITA’ DISTINTE
- PRODUZIONE DI BENI OMOGENEI
PRODUZIONE PER UNITA’ DISTINTE
IL CANALE DI DISTRIBUZIONE può essere:
-SOLO DIRETTO
-A 2 SOLI INTERMEDIARI
-LUNGO - MEDIO - DIRETTO
-SOLO LUNGO
LUNGO - MEDIO - DIRETTO
Nel canale di distribuzione DIRETTO:
- TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE C’E’ 1 SOLO INTERMEDIARIO
- SONO DIRETTAMENTE COLLEGATI PRODUTTORE E CONSUMATORE
- CI SONO PIU’ INTERMEDIARI TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE
- SONO DIRETTAMENTE COLLEGATI GROSSISTA E CONSUMATORE
SONO DIRETTAMENTE COLLEGATI PRODUTTORE E CONSUMATORE
La PRODUZIONE è intermedia tra le fasi:
- APPROVVIGIONAMENTO - MARKETING
- APPROVVIGIONAMENTO - VENDITA
- VENDITA - FINANZA
- APPROVVIGIONAMENTO - FINANZA
APPROVVIGIONAMENTO - VENDITA
Nel canale di distribuzione LUNGO:
- SONO DIRETTAMENTE COLLEGATI GROSSISTA E CONSUMATORE
- CI SONO PIU’ INTERMEDIARI TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE
- SONO DIRETTAMENTE COLLEGATI PRODUTTORE E CONSUMATORE
- TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE C’E’ 1 SOLO INTERMEDIARIO
CI SONO PIU’ INTERMEDIARI TRA PRODUTTORE E CONSUMATORE
La PRODUZIONE per commessa è adatta:
- PER BENI DI SCARSO VALORE
- PER BENI DA COLLOCARE SUL MERCATO ESTERO
- PER BENI DI ALTO VALORE
- BENI DI PICCOLE DIMENSIONI
PER BENI DI ALTO VALORE
La PRODUZIONE per commessa richiede:
- IMPIANTI ACQUISTATI ALL’ESTERO
- IMPIANTI IN LEASING
- VERSATILITA’ DEGLI IMPIANTI
-RIGIDITA’ DEGLI IMPIANTI
VERSATILITA’ DEGLI IMPIANTI
Quali tra i seguenti prodotti solitamente non deriva da PRODUZIONE SU COMMESSA?
PONTE
DIGA
POLTRONA
NAVE
POLTRONA
La PRODUZIONE DI BENI OMOGENEI è tipica:
-NEI CEMENTIFICI
-NEL SETTORE ORAFO
-NEL SETTORE AUTO
-NELLA CANTIERISTICA NAVALE
NEI CEMENTIFICI
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Definire il processo di “produzione”
Attività svolta per l’ottenimento di beni/servizi idonei a soddisfare i bisogni, fase di trasformazione
Con quali altre funzioni aziendali è collegato il processo produttivo?
Approviggionamento (fase di input) e vendita (fase di output)
Cosa si intende per “filiera di produzione”?
E’ l’insieme delle fasi e dei processi necessari per trasformare le materie prime in un prodotto finito, pronto per consumo e vendita
Quante e quali sono le diverse “tipologie” del processo di produzione
4:
1. per unità distinte (strade, ponti, navi)
2. di beni omogenei (cemento, acciaio);
3. di massa standartizzata (economie di scala);
4. di massa differenziata (televisori, automobili ecc)
Cosa si intende per “impresa multiplant”?
Impresa dotata di più stabilimenti produttivi.
- Ripetizione (tutti lo stesso bene)
- Parcellizzazione (ciascun stabilimento produce produce parti diverse dello stesso bene);
- Specializzazione (ciascun impianto produce un bene differente)
Cosa significa “outsourcing”?
Insieme a Deintegrazione fa parte di produzione esterna. Ci si rivolge alle imprese esterne per lo svolgimento di una o più fasi di produzione. E’ revocabile.
Cosa si intende per AUTOMAZIONE?
- Sostituzione degli impianti con software
- Le vendite sono automatiche in 5 giorni alla settimana
- I macchinari sostituiscono l’uomo in alcune fasi del ciclo produttivo
- Le vendite sono automatiche in tutti i mesi dell’anno
I macchinari sostituiscono l’uomo in alcune fasi del ciclo produttivo
Quale tra i seguenti non è un obiettivo del LAY-OUT?
1.Ridurre i tempi di ozio
2.Ottimizzare la disposizione delle postazioni di lavoro
3. Rendere più rapido la movimentazione dei materiali
4. Aumentare le vendite
Aumentare le vendite
Quale tra le seguenti non rientra tra le 4M del LAY OUT?
MACHINES
MOTHER COMPANY
MEN
MATERIALS
MOTHER COMPANY
Quale tra i seguenti non è un PROCESSO DI LAVORAZIONE:
A CICLO PROMOZIONALE
A CICLO CONTINUO
A CICLO INTERMITTENTE
A CICLO MISTO
A CICLO PROMOZIONALE
Quale tra le seguenti non rientra tra le 4M del LAY OUT?
MATERIALS
MONEY
MACHINES
METHOD
METHOD
Quali sono le 4M del LAY-OUT?
1.METHOD - MEN - MACHINES - MONEY
2. MEN - MATERIALS - MACHINES - MONEY
3. MEN - MOTHER COMPANY - MACHINES - MONEY
4. METHOD - MEN - MACHINES - MATERIAL
MEN - MATERIALS - MACHINES - MONEY
Cosa si intende per LAY-OUT?
- DISPOSIZIONE FISICA DELLE RISORSE ALL’INTERNO DELLO STABILIMENTO
- DISPOSIZIONE FISICA DEL REPARTO MAGAZZINO
- DISPOSIZIONE FISICA DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI
- COME VENGONO ESPOSTI I PRODOTTI AL PUBBLICO
DISPOSIZIONE FISICA DELLE RISORSE ALL’INTERNO DELLO STABILIMENTO
Quale tra le seguenti non rientra tra le 4M del LAY OUT?
MANUFACTURE
MONEY
MACHINES
MEN
MANUFACTURE
Nel lay-out FUNZIONALE:
- Le macchine sono spostate attorno al prodotto
- Le macchine sono raggruppate per gruppi di prodotti lavorati
- Le macchine sono raggruppate per prodotto lavorato
- Le macchine sono raggruppate per lavorazione svolta
Le macchine sono raggruppate per lavorazione svolta
Nel lay-out PER PRODOTTO:
1.Le macchine sono spostate attorno al prodotto
2. Le macchine sono raggruppate per gruppi di prodotti lavorati
3. Le macchine sono raggruppate per prodotto lavorato
4. Le macchine sono raggruppate per lavorazione svolta
Le macchine sono raggruppate per prodotto lavorato
Nel lay-out A POSTAZIONI FISSE:
- Le macchine sono spostate attorno al prodotto
- Le macchine sono raggruppate per gruppi di prodotti lavorati
- Le macchine sono raggruppate per prodotto lavorato
- Le macchine sono raggruppate per lavorazione svolta
Le macchine sono spostate attorno al prodotto
Cosa si intende per FLESSIBILITA’?
1.Possibilità di variare il ciclo produttivo
2. Possibilità di ubicarsi anche fuori dal proprio territorio nazionale
3. Possibilità di incassare in tutte le monete
4. Possibilità di vendere in ogni parte del mondo
Possibilità di variare il ciclo produttivo
Nel lay-out A CELLE:
- Le macchine sono raggruppate per lavorazione svolta
- Le macchine sono raggruppate per prodotto lavorato
- Le macchine sono spostate attorno al prodotto
- Le macchine sono raggruppate per gruppi di prodotti lavorati
Le macchine sono raggruppate per gruppi di prodotti lavorati
Cosa si intende per “lay-out”?
La disposizione fisica delle strutture tecnico- produttive che compongono lo stabilimento.
Quali sono le principali caratteristiche della “produzione moderna”?
Automazione e flessibilità
Elenca i principali tipi di lay-out
- Funzionale (macchine raggruppate per lavoro svolto);
- Per prodotto (macchine raggruppate per prodotto lavorato);
-A postazioni fisse (macchine sono spostate attorno al prodotto); - A celle (macchine raggruppate per gruppi di prodotti lavorati)