1 parte da lezione 15 Flashcards

1
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO PATRIMONIALE non è corretta:

1.VI RIENTRANO LE ATTIVITA’
2.VI RIENTRANO LE PASSIVITA’
3.VI RIENTRANO LE IMMOBILIZZAZIONI 4.VI RIENTRANO I RICAVI

A

VI RIENTRANO I RICAVI

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2
Q

Quali tra le seguenti fasi non rientra nella GAP ANALYSIS?

1.CALCOLO DEL ROE
2.ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI 3.CONTROLLO DEI RISULTATI 4.FISSAZIONE OBIETTIVI

A

CALCOLO DEL ROE

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3
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO ECONOMICO non è corretta:

1.IL RISULTATO E’ UTILE O PERDITA
2.VI RIENTRANO I RICAVI
3.VI RIENTRANO I COSTI
4.VI RIENTRANO LE ATTIVITA’

A

VI RIENTRANO LE ATTIVITA’

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4
Q

Quali elementi affluiscono nel PIANO ECONOMICO?

1.ATTIVITA’ E PASSIVITA’
2.DEBITI E CREDITI 3.COSTI E RICAVI 4.ENTRATE E USCITE

A

COSTI E RICAVI

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5
Q

Quali elementi affluiscono nel PIANO PATRIMONIALE?

1.COSTI E RICAVI 2.ENTRATE E USCITE 3.ATTIVITA’ E PASSIVITA’
4.DEBITI E CREDITI

A

ATTIVITA’ E PASSIVITA

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6
Q

Quali elementi affluiscono nel PIANO FINANZIARIO?

1.DEBITI E CREDITI 2.ATTIVITA’ E PASSIVITA’
3.ENTRATE E USCITE 4.COSTI E RICAVI

A

ENTRATE E USCITE

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7
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO ECONOMICO non è corretta:

1.VI RIENTRANO I DEBITI
2.VI RIENTRANO I COSTI
3.VI RIENTRANO I COSTI
4.IL RISULTATO E’ UTILE O PERDITA

A

VI RIENTRANO I DEBITI

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8
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO ECONOMICO non è corretta:

1.VI RIENTRANO I RICAVI
2.IL RISULTATO E’ UTILE O PERDITA
3.VI RIENTRANO I COSTI
4.VI RIENTRANO I CREDITI

A

VI RIENTRANO I CREDITI

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9
Q

Quali tra le seguenti fasi non rientra nella GAP ANALYSIS?

1.CALCOLO DEL ROI 2.CONTROLLO DEI RISULTATI
3.ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI 4.FISSAZIONE OBIETTIVI

A

CALCOLO DEL ROI

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10
Q

Quali tra le seguenti fasi non rientra nella GAP ANALYSIS?

1.CONTROLLO DEI RISULTATI
2.ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI 3.PROPOSIZIONE AZIONI CORRETTIVE 4.CALCOLO RISULTATO D’ESERCIZIO

A

CALCOLO RISULTATO D’ESERCIZIO

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11
Q

Cosa si intende per GAP ANALYSIS?

1.ANALISI DEI COSTI 2.ANALISI DEL DIVARIO
3.ANALISI DELLE ENTRATE
4.ANALISI DEI RICAVI

A

ANALISI DEL DIVARIO

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12
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO FINANZIARIO non è corretta:

I1.L RISULTATO E’ AVANZO O DISAVANZO
2.VI RIENTRANO LE ENTRATE
3.VI RIENTRANO LE USCITE
4.VI RIENTRANO I COSTI

A

VI RIENTRANO I COSTI

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13
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO FINANZIARIO non è corretta:

1.VI RIENTRANO LE ENTRATE
2.VI RIENTRANO I RICAVI
3.VI RIENTRANO LE USCITE
4.IL RISULTATO E’ AVANZO O DISAVANZO

A

VI RIENTRANO I RICAVI

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14
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO PATRIMONIALE non è corretta:

1.VI RIENTRANO LE ATTIVITA’
2.VI RIENTRANO LE PASSIVITA’
3.VI RIENTRANO I RICAVI
4.VI RIENTRANO I FINANZIAMENTI PASSIVI

A

VI RIENTRANO I RICAVI

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15
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sul PIANO PATRIMONIALE non è corretta:

1.VI RIENTRANO I MUTUI PASSIVI
2.VI RIENTRANO I COSTI
3.VI RIENTRANO LE PASSIVITA’
4.VI RIENTRANO LE ATTIVITA’

A

VI RIENTRANO I COSTI

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16
Q

Cos’è il “budget”?

A

Documento programmatico di breve periodo, 1 anno; è un sistema di piani, uno per ogni funzione aziendale articolato per quantificare gli obbiettivi d’impresa in termini di costi e ricavi. Si chiama anche bilancio preventivo

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17
Q

Descrivere il significato dei piani per singole funzioni aziendali e per l’intera azienda

A

Piani aziendali:
obbiettivi, politiche, attività, risorse disponibili
Piani di Funzione:
descrivono e quantificano gli obbiettivi da conseguire, risorse da impiegare, azioni da compiere.

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18
Q

Cosa si intende per “gap analysis”?

A

Analisi del divario, degli scostamenti.

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19
Q

Cosa si intende per piano aziendale?

A

O business plan- è un documento programmatico di lungo periodo, 3-5 anni, composto da una parte descrittiva dove sono riepilogate la storia dell’impresa, la vision e la mission;

e da una numerica che comprende piano economico, piano patrimoniale, degli investimenti, piano finanziario.

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20
Q

Come si chiamano i bisogni posizionati nel 2 gradino della scala di Maslow?

1.PRIMARI
2.DI SICUREZZA
3.DI AUTOREALIZZAZIONE
4.DI STIMA

A

DI SICUREZZA

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21
Q

Nella scala di MASLOW l’aspetto economico è predominante:

1.NELLA PARTE ALTA DELLA SCALA
2.HA LA STESSA IMPORTANZA LUNGO TUTTA LA SCALA
3.NON E’ IMPORTATNTE
4.NELLA PARTE BASSA DELLA SCALA

A

NELLA PARTE BASSA DELLA SCALA

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22
Q

In quale STLE DI DIREZIONE il presupposto è che l’uomo detesta il lavoro?

NESSUNO ENTRAMBI PARTECIPATIVO AUTORITARIO

A

AUTORITARIO

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23
Q

Quanti sono i “gradini” della scala di MASLOW?

A

5

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24
Q

In quale STLE DI DIREZIONE i lavoratori assumono responsabilità?

NESSUNO ENTRAMBI PARTECIPATIVO AUTORITARIO

A

PARTECIPATIVO

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25
Q

Come si chiamano i bisogni posizionati nel 1 gradino della scala di Maslow?

A

PRIMARI

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26
Q

Come si chiamano i bisogni posizionati nel 3 gradino della scala di Maslow?

PRIMARI
SOCIALI
DI AUTOREALIZZAZIONE
DI STIMA

A

SOCIALI

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27
Q

Come si chiamano i bisogni posizionati nel 4 gradino della scala di Maslow?

SOCIALI
DI STIMA
DI AUTOREALIZZAZIONE
PRIMARI

A

DI STIMA

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28
Q

Come si chiamano i bisogni posizionati nel 5 gradino della scala di Maslow?

DI SICUREZZA
DI STIMA
PRIMARI
DI AUTOREALIZZAZIONE

A

DI AUTOREALIZAZZIONE

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29
Q

HERZBERG distingue i bisogni in:
1.SODDISFATTIVI E INSODDISFATTIVI 2.PRIMARI E SECONDARI
3.ECONOMICI E NON ECONOMICI
4.DI STIMA E DI AUTOREALIZZAZIONE

A

SODDISFATTIVI E INSODDISFATTIVI

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30
Q

L’INTERESSE VERSO IL LAVORO SVOLTO nella teoria di Herzberg rientra:

1.TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI
2.TRA I BISOGNI INSODDISFATTIVI 3.TRA I BISOGNI PRIMARI
4.TRA I BISOGNI SECONDARI

A

TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI

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31
Q

LE OCCASIONI DI CRESCITA nella teoria di Herzberg rientrano:

1.TRA I BISOGNI PRIMARI
2.TRA I BISOGNI INSODDISFATTIVI 3.TRA I BISOGNI SECONDARI
4.TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI

A

TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI

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32
Q

LE RESPONSABILITA’ ASSUNTE nella teoria di Herzberg rientrano:

1.TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI
2.TRA I BISOGNI SECONDARI
3.TRA I BISOGNI PRIMARI
4.TRA I BISOGNI INSODDISFATTIVI

A

TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI

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33
Q

LA POSSIBILITA’ DI PROMOZIONE nella teoria di Herzberg rientra:

1.TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI
2.TRA I BISOGNI PRIMARI
3.TRA I BISOGNI SECONDARI
4.TRA I BISOGNI INSODDISFATTIVI

A

TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI

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34
Q

IL RICONOSCIMENTO nella teoria di Herzberg rientra:

1.TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI
2.TRA I BISOGNI SECONDARI
3.TRA I BISOGNI INSODDISFATTIVI 4.TRA I BISOGNI PRIMARI

A

TRA I BISOGNI SODDISFATTIVI

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35
Q

Quali sono gli STILI DI DIREZIONE?

1.DIRIGENZIALE E PARTECIPATIVO 2.DIRIGENZIALE E IMPRENDITORIALE 3.AUTORITARIO E DIRIGENZIALE 4.AUTORITARIO E PARTECIPATIVO

A

AUTORITARIO E PARTECIPATIVO

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36
Q

Spiegare la teoria di Herzberg

A

Teoria della motivazione lavorativa che distingue tra due categorie di fattori che influenzano la soddisfazione e la produttività dell’individuo che lavora in impresa.
1.bisogni soddisfattivi (successo, riconoscimento), se appagati, stimolano azione
2.Bisogni insoddisfattivi, se non appagati generano frustrazione e inazione (condizioni di lavoro, retribuzione, sicurezza, relazioni con colleghi, controlli, politiche aziendali)

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37
Q

Cosa si intende per “dirigere”?

A

Far si che gli altri realizzino certe azioni

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38
Q

Cos’è la “job analysis”?

A

analisi del lavoro, serve a definire compiti, responsabilità e competenze.

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39
Q

Descrivere i diversi stili di “direzione” e i loro presupposti

A

Autoritario e Partecipativo.
A- tradizionale, di tipo autocratico, rapporto gerarchico, controlli, minacce.
P -basato sul consenso, creazione della motivazione, autocontrollo, capo è un leader, sistema premiante.

40
Q

Cosa si intende per “leadership” e a quale stile di direzione viene applicata?

A

Capacita di guidare e motivare un gruppo di persone per raggiungere gli obbiettivi comuni.E una caratteristica dello stile Partecipativo.

41
Q

Spiegare la teoria sulla gerarchia dei bisogni di Maslow

A

E’ un modello che descrive i bisogni umani organizzati in 5 livelli, disposti a piramide. Si soddisfano dal basso verso l’alto:
Primari, di sussistenza - fisiologici, mangiare, bere;
Di sicurezza - lavoro, salute;
Sociali - amicizia, amore;
Di stima - rispetto, successo;
Di autorealizzazione - crescità personale.

42
Q

M.B.O. sta per:

1.DIREZIONE PER OBIETTIVI E ACQUISTI 2.DIREZIONE PER ACQUISTI E CONTROLLO 3.DIREZIONE PER ACQUISTI E VENDITE 4.DIREZIONE PER OBIETTIVI E CONTROLLO

A

DIREZIONE PER OBIETTIVI E CONTROLLO

43
Q

La fase del CONTROLLO:

1.E’ LA 1 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE
2.E’ LA 4 FASE
3.E’ LA 3 FASE
4.E’ LA 2 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE

44
Q

La fase della CONDUZIONE:

1.E’ LA 1 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE
2.E’ LA 4 FASE
3.E’ LA 3 FASE
4.E’ LA 2 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE

45
Q

La fase dell’ ORGANIZZAZIONE:

1.E’ LA 4 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE
2.E’ LA 1 FASE
3.E’ la 2 FASE
4.E’ la 3 FASE

A

E’ LA 2 FASE

46
Q

La fase della PROGRAMMAZIONE

1.E’ LA 3 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE
2.E’ LA 1 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE
3.E’ LA 2 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE
4.E’ LA 4 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE

A

E’ LA 1 FASE DEL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE

47
Q

Una eccessiva proliferazione dei CONTROLLI:

1.POTREBBE TRAMUTARSI IN UN AGGRAVIO DEI COSTI
2.E’ SEMPRE OPPORTUNA
3.SI TRASFORMA SEMPRE IN ATTIVITA’ DI OUTSOURCING
4.SI TRASFORMA SEMPRE IN ATTIVITA’ SVOLTA INTERNAMENTE

A

POTREBBE TRAMUTARSI IN UN AGGRAVIO DEI COSTI

48
Q

Descrivere la funzione del controllo direzionale

A

serve a verificare se gli obbiettivi aziendali vengono raggiunti e a correggere eventuali deviazioni.

49
Q

Descrivi i 4 momenti del processo del controllo di direzione

A
  1. Antecedente rispetto all’azione (vari tipi di analisi di mercato)
  2. Concomittante (analisi di scostamenti)
  3. Susseguente (valutazione di efficienza e efficacia)
  4. In via prospettica, strategico
50
Q

Quali sono i 4 elementi del controllo?

A
  1. Fissazione degli obbiettivi
  2. Rilevazione dei risultati
    3.Confronto tra obbiettivi e risultati
  3. Adozione delle azioni correttive
51
Q

Cosa si intende per “controllo strategico di gestione”?

A

E’ il controllo globale della gestione aziendale

52
Q

Cosa si intende per m.b.o.? Perché si considera “moderna”?

A

Management by objectives. Gestione per obbiettivi. Una tecnica manageriale che si basa sull’idea di fissare obbiettivi chiari. condivisi e misurabili per ciascun collaboratore. Moderna perche si contrappone ai modelli tradizionali di gestione, gerarchica e rigida

53
Q

Descrivi le caratteristiche di un sistema informativo “organizzato”

A

Un sistema informativo è organizzato quando è in grado di:
- documentare i fatti aziendali.
- informare i responsabili dei vari sottoinsiemi sull’andamento dei rispettivi settori di attività.
- fornire gli strumenti utili per programmare l’attività futura.
- produrre il rendiconto dell’attività svolta.

54
Q

Cosa si intende per “SISTEMI ERP”?

A

Sistemi informativi integrati costituiti da moduli o sottosistemi che corrispondono alle principali aree funzionali dell’impresa.

55
Q

Spiega la differenza tra “sistema informativo direzionale” e “sistema informativo operativo”

A

Direzionali - informazioni aggregate di sintesi e ad ampio spettro sull’impresa, spesso espresse attraverso indici.
Operativo - Le informazioni dettagliate e analitiche sullo svolgimento delle attività esecutive e il loro controllo operativo.

56
Q

Quali sono gli elementi costitutivi di un sistema informativo?

A

Buona integrazione tra persone, dati, tecnologie, procedure, organizzazione e cultura.

57
Q

Cosa si intende per “sistema informativo”?

A

Insieme delle persone, dei mezzi e delle procedure con cui si attuano la raccolta, l’elaborazione, lo scambio e l’archiviazione dei dati, allo scopo di ottenere un flusso di informazioni che gli organi aziendali possono utilizzare per assumere razionalmente le decisioni.

58
Q

Cosa si intende per A.S.A.?

-AREA STRATEGICA D’AFFARI
-AREA SEMPRE ATTIVA
-AREA STRATEGICA DELL’ATTIVO

ATTIVO STRATEGICO D’AFFARI

A

AREA STRATEGICA D’AFFARI

59
Q

L’atteggiamento ATTIVO è tipico:

-DELLE IMPRESE LEADER
-DELLE IMPRESE STRANIERE
-DELLE IMPRESE PICCOLE
-DELLE IMPRESE ITALIANE

A

DELLE IMPRESE LEADER

60
Q

Quale tra le seguenti non è corretto considerarla come una STRATEGIA?

COMPLESSIVA FUNZIONALE ANTICIPATORIA COMPETITIVA

A

ANTICIPATORIA

61
Q

Come si traduce A.S.A. in inglese?

S.B.A.
A.B.A.
S.B.U.
A.B.U.

62
Q

Secondo MINZBERG le strategie sono:

PROGRAMMATE CICLICHE PERIODICHE OCCASIONALI

A

OCCASIONALI

63
Q

MINZBERG mette in dubbio:

-GLI INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
-GLI ORGANIGRAMMI
-GLI INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

L’INTENZIONALITA’ DELLE STRATEGIE

A

L’INTENZIONALITA’ DELLE STRATEGIE

64
Q

Quali tra i seguenti non è considerato un OBIETTIVO STRATEGICO?

-MANTENIMENTO DELLE POSIZIONI

-MIGLIORAMENTO EQUILIBRI GESTIONALI
-CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA
-SVILUPPO DIMENSIONALE

A

CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA

65
Q

Quali tra i seguenti non è considerato un OBIETTIVO STRATEGICO?

-SVILUPPO DIMENSIONALE
-MIGLIORAMENTO EQUILIBRI GESTIONALI
-DISINVESTIMENTO
-CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA

A

CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA

66
Q

Quali tra i seguenti non è considerato un OBIETTIVO STRATEGICO?

-SVILUPPO DIMENSIONALE
-CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA
-RIDUZIONE DEL RISCHIO
-MIGLIORAMENTO EQUILIBRI GESTIONALI

A

CAMBIO TIPOLOGIA SOCIETARIA

67
Q

L’obiettivo STRATEGICO:

-E’ SEMPRE DI SVILUPPO DIMENSIONALE
-E’ SEMPRE DI DISINVESTIMENTO
-PUO’ ESSERE QUALUNQUE DELLE SITUAZIONI PRECEDENTI
-E’ SEMPRE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO

A

PUO’ ESSERE QUALUNQUE DELLE SITUAZIONI PRECEDENTI

68
Q

Quali caratteristiche dell’impresa non influiscono sul suo ATTEGGIAMENTO?

-QUALITA’ DEL GRUPPO IMPRENDITORIALE
-POSIZIONE OCCUPATA NEL MERCATO
-DIMENSIONE
-UBICAZIONE

A

UBICAZIONE

69
Q

L’atteggiamento ANTICIPATORIO è tipico:

DELLE IMPRESE PICCOLE
DELLE IMPRESE ITALIANE
DELLE IMPRESE STRANIERE
DELLE IMPRESE DI MEDIE DIMENSIONI

A

DELLE IMPRESE DI MEDIE DIMENSIONI

70
Q

L’atteggiamento di ATTESA è tipico:

-DELLE IMPRESE STRANIERE
-DELLE IMPRESE LEADER
-DELLE IMPRESE PICCOLE
-DELLE IMPRESE ITALIANE

A

DELLE IMPRESE PICCOLE

71
Q

Quale tra le seguenti non è corretto considerarla come una STRATEGIA?

FUNZIONALE COMPETITIVA SEMPLICE COMPLESSIVA

A

SEMPLICE

Funzionale - scelte relative alla produzione, marketing, finanza, personale ecc;
Competitiva - scelte della modalità di competizione;
Complessiva - scelte delle aree d’affari.

72
Q

Quale tra le seguenti non è corretto considerarla come una STRATEGIA?

DIREZIONALE COMPETITIVA COMPLESSIVA FUNZIONALE

A

DIREZIONALE

73
Q

Le STRATEGIE sono:

1.COMPLESSIVE - ANTICIPATORIE - FUNZIONALI
2.COMPLESSIVE - COMPETITIVE - FUNZIONALI
3. ANTICIPATORIE - COMPETITIVE - FUNZIONALI
4. COMPLESSIVE - COMPETITIVE - ANTICIPATORIE

A

COMPLESSIVE - COMPETITIVE - FUNZIONALI

74
Q

E’ sufficiente un incremento dei costi per definire la gestione negativa?

-DIPENDE DALL’INCREMENTO
-SI
-SOLO SE L’INCREMENTO E’ SUPERIORE AL 20%
-NO

75
Q

E’ sufficiente un decremento dei costi per definire la gestione positiva?

SOLO SE IL DECREMENTO E’ SUPERIORE AL 20% SI
NO
DIPENDE DAL DECREMENTO

76
Q

E’ sufficiente un decremento dei ricavi per definire la gestione negativa?

SOLO SE IL DECREMENTO E’ SUPERIORE AL 20% NO
DIPENDE DAL DECREMENTO
SI

77
Q

E’ sufficiente un incremento dei ricavi per definire la gestione positiva?

SOLO SE L’INCREMENTO E’ SUPERIORE AL 20% DIPENDE DALL’INCREMENTO
NO
SI

78
Q

Budget ricavi 110 - consuntivo ricavi 100. Cosa significa?

INCREMENTO DEL 20%
INCREMENTO DEL 10%

IN LINEA CON L’ANNO PRECEDENTE
DECREMENTO DEL 9%

A

DECREMENTO DEL 9%

((Budget - Consuntivo) : Budget) x 100.

79
Q

Budget ricavi 100 - consuntivo ricavi 110. Cosa significa?

INCREMENTO DEL 20%
IN LINEA CON L’ANNO PRECEDENTE INCREMENTO DEL 10%
DECREMENTO DEL 10%

A

INCREMENTO DEL 10%

((Consuntivo - Budget) : Budget) x 100

80
Q

Quale è il principale vantaggio dei sistemi ERP?

-INSERIMENTO UNICO E GESTIONE PLURIMA DEL DATO
- INSERIMENTO E GESTIONE UNIVOCA DEL DATO
-INSERIMENTO E GESTIONE PLURIMA DEL DATO
-INSERIMENTO PLURIMO E GESTIONE UNIVOCA DEL DATO

A

INSERIMENTO UNICO E GESTIONE PLURIMA DEL DATO

81
Q

L’HARDWARE è:

-ORGANIGRAMMA
-RISULTATO FINALE
-COMPONENTE FISICO DEL SISTEMA -PROGRAMMA ALLA BASE DELLE PROCEDURE

A

COMPONENTE FISICO DEL SISTEMA

82
Q

Il SOFTWARE è:

-PROGRAMMA ALLA BASE DELLE PROCEDURE
-COMPONENTE FISICO DEL SISTEMA
-ORGANIGRAMMA
-RISULTATO FINALE

A

PROGRAMMA ALLA BASE DELLE PROCEDURE

83
Q

Il SISTEMA INFORMATIVO si basa su elaborazione di:

COSTI
DATI
ENTRATE
RICAVI

84
Q

S.B.U. sta per:

-STRATEGIC BUSINESS UNIT
- SINGLE BUSINESS UNIT
-STRATEGIC BUSINESS UNITED
-SIMPLE BUSINESS UNIT

A

STRATEGIC BUSINESS UNIT

85
Q

Descrivi la teoria di Minzberg

A

Mette in dubbio l’intenzionalità delle strategie. Secondo la sua teoria la strategia non è solo ciò che si intende fare ma anche ciò che effettivamente si fa.

86
Q

Quale atteggiamento può avere l’impresa nei confronti dei mutamenti dell’ambiente esterno?

A

Attesa - Anticipatorio - Attivo.

87
Q

Definisci la “gerarchia” delle strategie d’impresa

A

Strategia Complessiva - Competitiva - Funzionale

88
Q

Quali sono gli obiettivi strategici dell’imprenditore?

A

Rappresentano i traguardi a lungo periodo secondo la visione personale dell’imprenditore:
-Sviluppo dimensionale;
-Miglioramento degli equilibri gestionali
-Riduzione del rischio;
-Mantenimento posizioni;
-Disinvestimento

89
Q

Definire il termine “strategia” e le sue caratteristiche

A

E’ il mezzo per conseguire traguardi di lungo periodo in funzione del rapporto tra imprese e ambiente nel quale opera.

90
Q

Che cos’è “l’arbitraggio”?

A

E’ la convenienza di attuare il progetto in corso di valutazione considerando il costo della rinuncia incompatibile con quello in esame.

91
Q

Quali sono le “strategie complessive”?

A

Quelle a lungo termine:
Mercato,
tipo di prodotto;
tecnologia da utilizzare

92
Q

Lo sviluppo e la crescita: confronta le diverse alternative

A

Sono 3 percorsi:
Sviluppo dimensionale;
Risanamento;
Rafforzamento o assestamento

????????????????

93
Q

Cosa si intende per “resource based theory”?

A

Sono tutte le attività, le capacità, le competenze, le informazioni, le conoscenze ecc che sono controllate dall’impresa e che permettono di formulare strategie che migliorano l’efficacia e l’efficienza.

94
Q

Che cosa sono le “opzioni” e le “risorse specifiche”?

A

Opzioni - riguardano l’uso delle risorse e determinano e condizioni dell’impiego di tempi e di mezzi.
Risorse Specifiche - Capacità distintive che l’impresa possiede, vincoli tra possibili scelte strategiche.