oncogenesi Flashcards
indicare le sostanze mutagene nella lista seguente
acridine, solfati, sulfonati, nitrati
quali tra i seguenti protoncogeni producono prot nucleari
myc, myb
qual è il meccanismo dell’azione mutagenadei coloranti acridinici
delezione o inserzione di base
quali prodotti di oncogeni hanno un’attività analoga a quella delle prot g
ras
indicare i cancerogeni terminali della n 2 fluorenilacetamide
n acetossi faa oglucuronide della n idrossi 2 faa, n acetossifluorenilamide
lo stato di fosforilazione della vinculina può essere favorita da
infezione con oncorna virus, presenza di virus rous nelle cellule,
la metilazione dgli acidi nucleici svolge un ruolo importante in quanto
regola l’espressione genica, permette lo splicing che porta alla maturazione dell’mrna
l’ipometilazione del dna è un evento pericoloso in quanto
può causare alterazione dell’appaiamento durante la mitosi
quali sono le caratteristiche che differenziano i tumori benigni da quelli maligni,
assenza completa di metastasi
quali sono i tessuti ad elevata sensibilità all’azione delle radiazioni nell’uomo
tessuto mielo poietico, tiroide
nella poliposi adenomatosa familiare la mutazione dell’oncosoppressore apc è
geminativa, precoce
quali dei segueni geni è amplificato dalla cancerogenesi epatica,
c myc
la capacità metastatica è
caratteristica solo di alcuni cloni cc, proporzionale al grado di vascolarizzazionedella neoplasia, dipendente dal grado di alterazioni genetiche che si accumulano
indicare le alterazioni molecolari determinate dalla fissazione del gruppo alchilico sul dna,
sostituzione base azotata, depurinazione, rottura di uno o entrambi i filamenti dna, formazione legami crociati, reazione esterificazione gruppo fosforico,
qual è il cancerogeno terminale della beta naftilamina
1 idrossi2aminonaftolo
indicare i composti azoici
rosso scarlatto,giallo burro, n metilaminobenzene
indicare i cancerogeni presenti in natura
aflatossine, safrolo, cicasina
in quali cellule glii oncodna virus provocano trasformazione
non permissive
meccanismo azione l asparaginasi
deamina le asparagine, inibiisce sintesi proteica
la valutazione della durata del ciclo delle cellule neoplastiche evidenzia
il ciclo mitotico è relativamente lungo, simile a quello dei tessuti a lenta crescita
in quali tumori è presente un amplificazione di c myc
epatico, ghiandola mammaria, polmonare
grado di deviazione delle neoplasie, che originano da cc ben differenziate
neoplasie maligne istologicamente bben differenziate
quali sono i fattori che regolano il numero delle cellule in neoplasia
divisione cellulare, morte per apoptosi e cellulare, differenziamento, invasività, metastasi,
tra i tessuti labili individuiamo
i follicoli piliferi, midollo osseo
le cellule staminali multipotenti hanno capacità
clonogena, differenziativa, di autorinnovamento
le neoplasie hanno
origine genetica, sia alterazioni genetiche che epigenetiche
l’ipometilazione può
causare iperespressione genica se interessa le isole cpg, favorire g
la fase di inizio del processo di cancerogenesi indica
INTERAZIONE DEL cancerogeno con i bersagli cc
la cancerogenesi multifasica prevede la seguente successione di eventi
inizio, promozione, fase di progressione
nella cancerogenesi multifasica umana
il promuovente favorisce la crescita delle cc iniziate
l’apoptosi
è un esempio di atipia nelle lesioni preneoplastiche, più freq nella fase di promozione
nella cancerogenesi di volgstein si è dimostrato che
il colon retto è un esempio di multifasicità la mutazione apc interessa numerosi tumori sporadici del colon retto
le lesioni neoplastiche
sono caratterizzate da altissia frequenza di evoluzione maligna, comprendono epatite b
tra gli agenti promuoventi consideriamo
acido desossicolico etinilestradiolo, progesterone
la disseminazione metastatica di un tumore primario
risponde a leggi emodinamiche, dipende dalla localizzazione della neoplasia primaria, avviene per via linfatica e viavenosa
le molecole i cam sono
molecole di adesione tessuto specifiche, sopprimono il potenziale metastatico
tra i cancerogeni inorganici troviamo
i silicati, arsenico
i procancerogeni sono convertiti in cancerogeni terminali
per via enzimatica, per ossidoriduzione del sistema monossidasi a funzione mista
il virus papova includono
virus capaci di provocare papillomi, virus polioma, virus bk
i virus onco dna
provocano trasformazione neoplastica multifasica, fase di latenza nel processo di cancerogenesi
quale è la sequenza trasformante presente in molti oncodna virus
v onc
il potere trasformante diretto dei virus hepadnaè dovuto
alla resenza nel genoma precoce della sequenza x
tra le cause fisiche di trasformazione neoplastica si considerino
le radiazioni ionizzanti le radiazioni eccitanti tra 280 e 320 nm
la persistenza della capacità proliferativa caratterizza i tessuti
che contengono cc staminali clonogene e labili
l’omeostasi tissutale dipende
dalla capacità cc di andare incontro a differenziamento, possibilità ccdi andare incontro a morte accidentale dalla presenza di cc stabili e proliferative
tra i cancerrogeni organici troviamo
etionina metronidazolo tiourea
la traslocazione 8 14 riguardano
linfomi
le regioni hsr sono
regioni genomiche che presentano affinità tintoriali, possono essere segno di amplificazione genica
le integrine
interagiscono con fattori di crescita , con matrice extracc, interagiscono con cc adiacenti, sono gp di membrana, sono eterodimeri
le nitrosamine
hanno il gruppo chimico on n c o , inducono trasformazione spontaneamente
gli idrocarburi eterociclici
possono essere convertiti in cancerogeno terminale
il cancerogeno terminale del metilcolantrene si forma in seguito
legame del procancerogeno con il sistema monossidasi a funzione mista, interazione degli enzimi meos con la regione n
i cancerogeni terminali degli pah sono trasformati perché formano
addotti a dna
quali sono idrocsrburi aromatici policiclici i cancerogeni chimici ad azione diretta
nessuna delle precedenti
la regione k descritta da pullman e pullman rappresenta
una regione degli pah a bassa en di legame , una regione che forma legami di tipo pigreco
i protagonisti del sistema meos sono
fe 2+, cit p 450, nadp,
il 7,8 diolo 9 10 epossido,rappresenta il procancerogeno
non è un procancerogeno
i tumori dovuti ad esposizione aft possono essere
trasmissibili con i secreti dell’organismo, indotti dopo l’attivazione delle aft in aftp1
le ammine aromatiche sono
cancerogenici occupazionali e di diversi tessuti
il gruppo chimico caratterizzante 2 aaf è
n=N
tra i cancerogeni organici ricordiamo
diossano e diossina
n caderine
legano le catenine, favoriscono il potenziale metastatico
tra i geniche favoriscono il potenziale metastatico di unaneoplasia maligna annoveriamo
ossdioriduttasi di pm, metalloproteasi, fattore tas
i geni oncosoppressori delle neoplasie sono
spesso deleti, spesso mutati e inattivati
la traslocazione abl sis
è caratteristica della lmc, lma,lla,avviene cromosomi 9 22
il potenziale metastatico è favorito da
comparsa enzimi idrolitici nelle cc tumorali, produzione di pa, produzione di collagenas, attivazione di glicosidasi di pm
il gene apc è
localizzato nel citosol, contribuisce a controllare la distribuzione cellulare della beta catenina, costituisce la prima lesione genica nel corso di molte neoplasie sporadiche del colon
le mostarde azotatesono cancerogeni
chimici di sintesi, hanno azione dirette, coinvolti da cancerogeni terminali dell’organismo ospite
tra le lesioni preneoplastiche ricordiamo
epatite b,c, lentigo maligna
il beremblum nel suo modello di cancerogenesi
ha evidenziato la multifasicità della cancerogenesi cutanea, ha dimostrato che la dose di cancerogeno influenza il tempo di latenza
la fase di promozione
favorisce l’espansione clonale, favorisce la cancerogenesi a seconda della modalità di esposizione
il morbo di paget è
una lesione benigna avanzata, lesione preneoplastica della cute
i diterpeni sono
promuoventi la cancerogenesi, solventi organici,
i tumori prostatici hanno come prima metastasi d’organo
lo scheletro
tra i geni attivati in modo costitutivo nel corso della patogenesi di una neoplasia sono annoverati
fattore di crescita, recettori ad attività tirosino chinasica, fattori citoplasmatici
nel corso della cancerogenesi multifasica del fegato gli eaf sono lesioni
precoci, che possono progredire a lesione più maligna su base epidemiologica
la fase di inizio della cancerogenesi multifasica umana consiste
nell’interazione del cancerogeno con le macromolecole dna, rna, proteine nell’espansione clonale, on un evento che deve precedere l’espansione clonaleil
il procancerogeno
è attivato per via metabolica, ha attivazioe condizionante il suo effetto transformante
l’adenomatosi è
una lesione preneoplastica, se multipla
le coristie sono
lesioni preneoplastiche
gli agenti promuoventi comprendono
alcuni derivati estroprogestinici, gli esteri del forbolo, il ciproterone acetato, i diterpeni
l’impianto metastatico
caratterizza esclusivamente le neoplasie maligne
il 7,8, diolo, 9,10, epossido di
alcuni pah, del benzoapirene
i cancerogeni terminali delle aft sono
nel latte, cancerogeni nel fegato dove le aft sono attivate