neoplasie renali Flashcards
classificazione tumori renali
Itumori del rene possono essere classificati in base a diversi parametri. In base alla maturità o meno del tumore distinguiamo: benigni e maligni,
Tumori del parenchima renale maturo ed immaturo
tumori parenchima renale maturo
l’Adenocarcinoma renale l’Oncocitoma
tumori parenchima renale immaturo
il Nefroblastoma ( tumore dì Wilms ) che è in genere un tumore di età pediatrica; tumori della pelvi renale come Carcinoma a cellule transizionali,
Angiomiolipoma se è di origine vascolare,
Sarcoma se sono mesenchimali.
tumori maligni
Carcinoma a cellule renali è il più frequente
Carcinoma a cellule transizionali della pelvi, sarcoma, Tumore di Wilms
tumori benigni
Oncocitoma Angiomiolipoma
Cisti renali semplici ( più frequenti )
tumori benigni, cisti
In genere il paziente non si rende conto di avere una cisti, se non di diametro veramente considerevole, e perciò il reperto è per lo più occasionale durante un’ ecografia eseguita per altri motivi.
Possono essere singole o multiple e raramente danno sintomi. i ‘
Quando le cisti raggiungono un diametro. che è superiore ai 10 cm può
dare una sensazione di peso, un dolore, ma più che altro tutti i sintomi che ci danno sono dovuti o alla com pressione dell’uretere, allora il dolore qui è dovuto al!’ idronefrosi, o a compressione di altre strutture.
All’ecografia si vede una formazione anecogena, quindi liquida, nera.
La TAC addome si può richiedere quando abbiamo una cisti renale complessa, perché di per se le cisti renali non sono delle lesioni pre-cancerogene, però abbiamo tutta una classificazione delle cisti che possono necessitare di intervento chirurgico.
Comunque, per definizione, la cisti renale semplice dev’essere a completo contenuto anecogeno.
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L’urografia si può richiedere solo quando si ha una sospetta compressione della via escretrice, anche se oggigiorno non si chiedono più le urografie ma le uroTAC.
La terapia viene fatta solo se la cisti è : Molto voluminosa,
Sintomatica Complessa
terapia cisti renali
Ci sono diverse terapie:
Puntura ecografica percutanea con alcolizzazione, ìl principio di questa terapia è che noi andiamo ad evacuare la cisti,e poi andiamo ad iniettare dell’alcol non puro diluito con fisiologica.
L’ alcol va a generare una reazione infiammatoria e sclerotica, per cui il lume della cisti dovrebbe
ridursi.
li problema di questa procedura ( che noi comunque eseguiamo ) è che il rischio di recidiva è
abbastanza elevato soprattutto per le cisti voluminose
Marsupializzazione laparoscopica o per via chiurigica, è la decaptazione della cisti. Si va ad asportare tutta la parete della cisti e il rischio di recidiva è minore.
oncocitoma
Questo è un tumore abbastanza raro ( 3% di tutte le masse solide renali ) .
Ha origine dalle cellule del tubulo prossimale ( anche se gli studi sono ancora in corso ) e la caratteristica è che dal punto di vista istologico si vedono delle voluminose cellule eosinofile molto differenziate che si chiamano appunto oncocitomi ( con aspetto a ruota di carro, tondeggiante, uniforme, con margini belli delimitati)
diagnosi differenziale oncocitoma
Non ci sono zone di necrosi, c’è questa zona centrale un po’ più scura ( centro fibroso ) che dà questo aspetto a raggiera
terapia oncocitoma
Enucleazione chirurgica quando la massa non è molto voluminosa, o una nefrectomia
angiomiolipoma
Difficile da differenziare da un tumore a cellule chiare.
La metodica che ci permetter di fare Dia gnosi Di fferenziale è la Risonanza M agnetica.
Può svilupparsi sia come fenomeno isolato, oppure si può sviluppare nel contesto di malattie ben più complesse ( nel 50% dei casi infatti è associato alla sclerosi tuberosa, dove i pazienti hanno ritardo mentale, epilessia e degli adenomi sebacei;ed è familiare ).
Interessa per lo più le strutture vascolari e si associano anche aggregati di adipociti.
Si ha una coesistenza di diverse strutture provenienti da diversi tessuti e si parla quindi di amartoma.
Come tutti i tumori renali, sono spesso asintomatici, però, a differenza degli altri, possono dare emorragia quando le lesioni sono superiori ai 4 cm, ragion per cui questi tumori vengono trattati quando le dimensioni sono tali che possono andare a determinare una complicanza come quella dell’ emorragia.
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Quindi angiomiolipomi di piccole dimensioni non necessitano terapia di tipo chirurgico ma una sorveglianza attiva, e si farà una ecografia a distanza annuale o di pochi mesi a seconda delle dimensioni. Quando l’angiomiolipoma raggiunge dimensioni considerevoli, visto il rischio emorragico, che impone un’ urgenza chirugica, viene trattato.
diagnosi angiomiolipoma
Diagnosi ecografica, o con la TC dove riscontriamo il tessuto adiposo, e anche la RM.
terapia angiomiolipoma
< 4 cm osservazione
> 4 cm intervento chirurgico ( intervento di tipo conservativo dove è possibile, owero tolgo solo l’angiomiolipò’ma ).
Se abbiamo una formazione di 5 cm nel polo superiore esofitica ( tumore che si sviluppa verso l’esterno ), si va a fare un’ehucleazione.
Se dovesse essere mesorenale ( al centro del rene, quindi non si riesce ad operare una massa mesorenale senza ledere la via escretrice e i vasi ) di 10 cm bisognerà fare una nefrectomia anche se quel tumore è benigno per il rischio di sanguinamento.
tumori maligni, carcinoma a cc renali
Relativamente raro ( 3% ) anche se sta aumentando questa percentuale e soprattutto sta diminuendo drasticamente l’età di insorgenza.Se voi leggete l’incidenza di questo tumore, è verso la quinta e settima decade, però è sempre più frequente una diagnosi tra i 30 e i 40 anni.
Incidenza in continuo aumento, probabilmente per :
Reale : Maggiore esposizione a fattori cancerogenici.
Relativo : Un’ ecografia ora si fa in maniera molto più frequente rispetto a quanto non si facesse 20-30 anni fa ( quindi anche in persone giovani, viene richiesta un’ eco addome e viene fatta spesso una diagnosi precoce ).
eziologia carcinoma renale
Non è stato ancora individuato un agente eziologico.
lf fumo, rispetto al peso che può avere nel tumore della vescica, si è visto che non ha una rilevanza così elevata nel tumore del rene; aumenta un po’ il rischio, ma non si può trovare un’ associazione come per il tumore del polmone o della vescica.
Non è stata nemmeno riscontrata una relazione diretta tra esposizione ad agenti cancerogeni industriali ( a
differenza del tumore delle vescica dove aumenta il rischio con pesticidi o coloranti ).