Marcatori Tumorali Flashcards

1
Q

Caratteristiche cellula tumorale

A

*indipendenza dai segnali di crescita (citochne etc)
*perdita sensibilità ai fattori che bloccano la crescita cellulare (enzimi etc)
*insensibilità al complesso regolatorio della crescita cellulare
*insensibilità all’apoptosi
*perdita capacità di senescenza (immortali finché presente irrorazione sanguigna)
*invasione/metastasi
*mutazioni multiple che necessitano di eterogenicità cellulare (fanotipi diversi) per cui il tumore esprimerà diversi tipi di marcatori tumorali
Ipotesi dei due colpi: il primo può essere riparato e non espandersi, il tempo che intercorre tra i due si chiama LAG PERIOD (periodo di latenza).

Proto oncogeni = c onc —> sufficiente che venga mutata una copia allelica attraverso:
Mutazioni puntiformi
Traslocazioni
Amplificazioni geniche in vivo
Mancata ubiquitinazione dei loro prodotti
Quando attivato il protooncogene predispone al fenotipo maligno

Oncosoppressori
Controllano in modo negativo la proliferazione: p53, proteina Rb
Necessaria mutazione dei 2 alleli

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2
Q

Cos’è un marcatore tumorale

A

Qualunque sostanza che venga misurata quantitativamente in tessuti e liquidi corporei che possa aiutare a individuare la presenza di una neoplasia. Indipendentemente da funzione della molecola stessa in condizioni normali.

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3
Q

Dove si cercano i marcatori tumorali

A

Sulle cellule: citochimica e citometria di flusso
Sui tessuti: attraverso l’istochimica
Nei fluidi biologici come sangue, urine, liquido cefalorachidiano, liquido amniotico, versamenti ascitici del fegato

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4
Q

Marcatori tumorali in corso di screening

A

In generale non devono essere utilizzati perché hanno sensibilità e specificità limitata con bassa prevalenza nella popolazione. Diverso se consideriamo un tumore come l’epatocarcinoma in Cina: il dosaggio dell’alfa-fetoproteina ha un valore predittivo utile per essere utilizzato a livello di screening.
Altre eventualità in cui vengono utilizzati:
*frequenza elevata di una tipologia tumorale in un nucleo familiare

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5
Q

Marcatori tumorali in diagnosi di tumore primitivo

A
Generalmente non impiegati
Eccezioni:
*mitocitoma polmonare
*carcinoma midollare della tiroide
*calcitonina per diagnosi
*metastasi
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6
Q

Marcatori tumorali per stadiazione

A

Complementari alla diagnostica per immagini

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7
Q

Marcatori tumorali per prognosi

A

Possono essere correlati con l’aggressività di un tumore, con la sua metastatizzazione.

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8
Q

Utilizzo preponderante dei marcatori tumorali

A

Follow-up terapeutico o chirurgico
In corso o dopo terapia sia a breve che lungo termine
Talvolta il marcatore è presente prima che compaiano i segni clinici di malattia.
Indica successo o fallimento della terapia
Importante però conoscere l’emivita del marcatore perché sono diagnosi costose e vanno fatte nei tempi giusti (subito dopo l’operazione i livelli sono ancora alti anche se è andata bene)
Visto che sono marcatori che variano anche in condizioni non neoplastiche tenere a mente che in corso di neoplasia i livelli sono elevati e non modificati nel tempo.
Utile anche richiedere un PANNELLO DI MARCATORI, in modo da migliorare la specificità per quella neoplasia

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9
Q

CEA

A

Glicoproteina da 200kDa (superiore ad albumina)
Carcinoembrionario: durante lo sviluppo del feto viene prodotto da fegato e pancreas dal 2’ al 6’ mese intrauterino
Deve scomparire alla nascita
Adulto: <2,5 ng/ml —> nei fumatori raddoppia
È di prima scelta per:
*neoplasia colon retto
*neoplasie urogenitali
*neoplasie ovaio e utero
*alcune del polmone (eg.adenocarcinomi)
*carcinoma tiroideo
Valori moderati persistenti dopo terapia indicano un tumore occulto o residuo.
Valori alti: metastasi. A volte ricompare con queste modalità a distanza di tempo
Possibili falsi negativi per scarsa vascolarizzazione del tumore

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10
Q

Alfa 1-fetoproteina

A

In Cina utile per lo screening di epatocarcinoma
Glicoproteina
È l’albumina fetale sintetizzata da: sacco vitellino / ep.intestinale / fegato (tutti fetali).
Deve sparire alla nascita
Emivita di 5 giorni
Indica:
*tumori del sacco vitellino
*tumori delle gonadi (eg.teratocarcinoma)
*epatocarcinomi (in cui ha residuo di FUCOSIO, non presente nelle pato benigne: epatiti etc..)

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11
Q

GICA o Ca19.9

A
Gastro intestinal cancer antigen
Antigene ganglioside
Marcatore di prima scelta per:
*tumore pancreatico
*n.stomaco
*n.vie biliari
Viene utilizzato solo per determinare le risposte al trattamento 
Presente nelle pato benigne degli stessi organi
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12
Q

Ca 19.5

A
Marcatore di prima scelta per:
*pancreas
*stomaco
*vie biliari
Seconda scelta per colon retto
Richiesto insieme al GICA (Ca19.9)
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13
Q

Ca50

A
Sialosil-lattotetraoso
<17 UI/ml
Specifico per 
*tratto gastrointestinale 
*pancreas
*stomaco
*vie biliari
Seconda scelta
*tumore della prostata (di seconda scelta!!)
*carcinoma renale
*ca colon retto
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14
Q

Ca72.4

A

L’unico marcatore specifico per il ca.gastrico
Antigene carcinoembrionario
Se non disponibile chiedo il GICA (Ca19.9)
Abbinato al CEA è ottimale per pato gastrica
NON aumenta nelle pato benigne
È di seconda scelta per tumore ovaio, dosato con il Ca12.5 che è il marcatore di elezione

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15
Q

Ca15.3

A

PM molto alto, maggiore di 400kDa
<30 U/ml
>50 U/ml ha elevato valore prognostico —> metastasi con prognosi severa
Tumore della mammella, si richiede con il CEA (che è l’esame complementare e secondario) che aumenta la sensibilità del 10%
Impiegato per monitoraggio terapia e progressione tumore dopo chirurgia
Falsi positivi: pato reumatiche o tumori benigni del parenchima epatico
Deve essere dosato 6 settimane dopo l’intervento chirurgico, non prima.
Nel primo anno ogni 3mesi e poi ogni 6mesi

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16
Q

Ca125

A
Glicoproteina
PM di 200kDa
<35/40 U/ml
Si trova nel carcinoma ovarico
Innalzato nelle endometriosi
Prima scelta per:
*adenocarcinoma sieroso dell’ovaio
Associato a Ca72.4 e CEA
Utilizzato per follow-up terapeutico, aumenta per ripresa della malattia solo nel 40% dei casi
17
Q

TPA

A
Tissue polypeptide antigen. 
Miscela di citocheratine a basso PM, componente del citoscheletro
<100 U/l
Prodotto in abbondanza dalle cellule in corso di divisione: marcatore associato alla proliferazione 
Prima scelta per 
*ca vescica
*ca tiroide
Di seconda scelta associato a Ca19.9 per :
*ca esofago
*ca utero
*ca colon retto
Utilizzato per monitoraggio di:
*tumore mammario
*stomaco
*polmone
*ovaio
Utilizzato spesso su liquidi biologici come asciti e versamenti pleurici
Aumenta anche in gravidanza
18
Q

PSA

A

Antigene prostatico specifico
<4ng/ml
Sintetizzato dalle cellule della prostata
Ma anche con valori pari a zero possiamo avere tumore della prostata e aumenta sia per pato benigne (iperplasia) sia maligne
Più la prostata aumenta più aumenta il valore di PSA, se la ghiandola è piccola ma PSA alto: tumore maligno
Da dosare dopo un minimo di 30 giorni dall’intervento chirurgico.
PSA totale: può essere anche 5 o 6 ng/ml nell’anziano, ipertrofia prostatica 15/20 ng/ml, valori maggiori indicano tumore
In caso di tumore maligno diminuisce PSA libero e aumenta quello complessato
PSAD: densità del PSA, rapporto tra il PSA circolante e il volume della gh prostatica, di solito = 0,15
PSA velocity: incremento % in un lasso di tempo, se in un anno > del 20% —> tumore maligno

19
Q

Cyfra 21.1

A

Tumori albero bronchiale
Carcinoma squamoso polmonare non a piccole cellule (non per il microcarcinoma)
Associato con il CEA
Correlato alla dimensione e stadiazione
Possibile produzione aspecifica e benigna del tratto gastroenterico

20
Q

SCC

A

TA-4
Squamous cell carcinoma associated antigen
Glicoproteina
Tumore testa-collo della cervice uterina, si eleva in corso di metastasi
Seconda scelta per carcinoma squamoso polmonare
Aumenta in caso di psoriasi/fumo/insufficienza renale
<2ng/ml
I livelli si riducono dopo 72h dall’intervento chirurgico

21
Q

CA19.9 altra sigla per definirlo

A

GICA

22
Q

MCA

A

Mucinous like carcinoma antigen
Glicoproteina del parenchima secernente mammario
Molto sensibile a metastasi del tumore mammario
Utilizzato con 15.3 e CEA

23
Q

Beta-HGC

A
Gonadotropina corionica beta
Ormone della gravidanza
Fuori dalla gravidanza è sempre tumorale o doping
Tumore delle gonadi
Associato con alfa fetoproteina
24
Q

Calcitonina

A

Sintetizzato dalle cellule parafollicolari C della tiroide
Prima scelta per carcinoma midollare della tiroide —> anche per DIAGNOSI malattia (!!)
Gli viene associato il CEA
Utile anche per progressione malattia
Aumenta anche nel microcitoma polmonare, tumori neuroendocrini e tumori carcinoidi anche se non utilizzato
< 10 ng/ml
Si richiede settimane dopo int.chir. + follow-up ogni 3mesi primo anno e se i valori sono diversi da 0 si continua a dosare ogni 3mesi
Condizioni benigne causa di aumento: insuff renale, iperparatiroidismo, morbo di Paget

25
Q

Catecolamine

A

Possono essere utilizzate per vari tumori; sono l’acido vanilmandelico, acido vanillico e catecolammine totali;
Vengono dosate
nel feocromocitoma,
nel neuroblastoma e
nella sindrome carcinoide.
Devono essere usate soprattutto nel neuroblastoma, oltre che per studiare l’ipertensione grave. Tipi diversi di neuroblastomi possono esprimere differentemente queste catecolamine e i loro metaboliti.
Sono necessari degli accorgimenti preanalitici prima di dosare, ad esempio bisogna tenere il paziente a digiuno da cioccolato, vaniglia e poi non somministrare degli sciroppi broncodilatatori, perché incrementano i livelli di acido vanillico e vanil mandelico; anche la banana non deve essere mangiata nei 3 giorni antecedenti il prelievo, perché fa incrementare i livelli.

26
Q

NSE

A

Enolasi neuronale specifica. È un enzima glicosilato, sintetizzato dai neuroni. È quindi un marcatore che emerge in elevata quantità nei neuroblastomi e nelle neoplasie del sistema APUD, che comprende il carcinoma tiroideo, il tumore delle isole pancreatiche e il feocromocitoma. Elevati livelli di NSE possono essere osservati nel microcarcinoma polmonare; in questo caso il marcatore deve essere utilizzato insieme al CEA. I livelli di NSE sono proporzionali all’estensione del tumore.

27
Q

Beta2 microglobulina

A

È una proteina che fa parte della struttura degli antigeni del sistema HLA, quindi è espressa su molte cellule nucleate. Viene eliminata per via renale e riflette il tasso di proliferazione cellulare. È un marcatore di tumori liquidi, come le leucemie, le malattie linfoproliferative e i linfomi. I livelli correlano con l’attività dei linfociti B, quindi può essere usata nella diagnosi di linfomi maligni di linea B.
<2,7 mg/l.
Viene utilizzata per
*il linfoma di Non-Hodking,
*la leucemia monocitica e
*il mieloma multiplo.
Ci sono anche altri casi in cui aumenta, come l’epatite e il trapianto renale. E’ un utile test per individuare le metastasi del SNC, tuttavia, siccome ha una clearance renale, anche i diabetici mal compensati che hanno delle tubulopatie hanno valori elevati.

28
Q

HTG

A

È la tireoglobulina umana, proteina carrier degli ormoni tiroidei.
<25 ng/ml.
Aumenta, a differenza della calcitonina, nei tumori tiroidei ben differenziati.
Non per diagnosi perché anche i semplici noduli tiroidei possono dar luogo a elevati incrementi di hTG.
Sì decorso della neoplasia e quindi follow up: dopo l’intervento chirurgico l’hTG deve risultare indosabile, se si eleva può essere avvenuta una rimozione incompleta oppure ci sono delle metastasi.
Follow up clinico: 1/mese x 6 mesi, poi ogni 3 mesi se il valore è zero.
>5 ng/ml, che sarebbero normali per la popolazione generale, indicano recidiva e metastasi.
Abbiamo elevati livelli anche in caso di metastasi ossee e polmonari.

29
Q

Cromogranina A

A

È il marcatore principale per il feocromocitoma; in questo tumore si possono richiedere anche le catecolammine e l’NSE va bene, però il marcatore di elezione è la cromogranina A.

30
Q

Idrossiprolina

A

È un aminoacido, che fa parte del collagene, che aumenta quando il tessuto scheletrico è invaso da metastasi; in questi casi si ha riassorbimento osseo, e il valore di idrossiprolina diventa fino a 5/6/10 volte quello normale. Trova impiego in corso di tumore mammario, in cui le metastasi scheletriche sono molto frequenti, e allora andiamo a vedere se ci sono già dei riassorbimenti ossei non tanto conformi alla normalità e poi richiediamo il dosaggio dell’idrossiprolina. Significativi incrementi avvengono anche in
gravidanza,
per le ustioni e
per la psoriasi.

31
Q

Marcatori genetici

Tipologie

A

Neu (anche detto Her2, c-ErB2) —> tumore mammario
BRCA1/BRCA2
N-myc
Recettori per estrogeni/progesterone

32
Q

BRCA1/BRCA2

A

Danno predisposizione sia per tumore mammario che dell’ovaio
Responsabili del 40% (BRCA1) e del 60% (BRCA2) dei tumori della mammella e 14% (BRCA1) e 27% (BRCA2) tumore ovaio.
Se questi geni sono mutati si avrà un’elevata predisposizione ad entrambi i tumori e anche l’asportazione non riduce a zero il rischio

33
Q

N-myc

A

Neuroblastoma e tumori SNC perché può essere amplificato e iperespresso

34
Q

Recettori per estrogeni/progesterone

A

Si richiede il test in caso di tumore mammario per vedere se è possibile seguire la terapia anti-estrogena
Se positivo: terapia antiestrogenica
I livelli sono correlati al tumore e hanno un valore prognostico elevato, indicano se la terapia funziona o meno, se migliore la sopravvivenza.
Funzionamento: estrogeni sono proliferatori cellulari, molti estrogeni=molta proliferazione=maggiore facilità di produzione figlie con cromosoma alterato e nel tempo necessitano di meno estrogeni per proliferare.
L’antiestrogeno va a legarsi ai recettori, questo complesso va come normalmente nel nucleo ma con l’antiestrogeno non riesce ad attivare i geni della mitosi/divisione cellulare

36
Q

GICA altra sigla per definirlo

A

CA 19.9