Lezione 7 Flashcards

1
Q

cosa coinvolgono i disturbi muscolo scheletrici dell’arto sup?

A

Interessano le strutture muscolo-tendinee, nervo-vascolari ed osteoarticolari dell’arto superiore, quindi spalla, gomito, polso, mano.

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2
Q

si possono definire come occupazionali o lavoro correlate?

A

in questo caso sono lavoro-correlate, si associano al sovraccarico biomeccanico

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3
Q

meccanismi fisiopatogenetici

A
  • rottura delle miofibrille
  • aumento pressione intramuscolare e ridotta ossigenazione
  • aterazione del controllo motorio con meccanismi di compenso inefficenti
  • lesioni tendinee successive a stiramento progressivo e comparsa di fenomeni flogistici
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4
Q

sintomi più frequenti nella patologia dell’arto superiore

A

dolore e impotenza funzionale

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5
Q

fattori di rischio lavorativi

A
  • Carenza di periodo di recupero nelle attività lavorative che hanno generato la lesione;
  • Elevata frequenza d’azione;
  • Impiego di forza: implica maggiore sfruttamento dell’arto superiore;
  • Postura e movimenti incongrui dell’arto;
  • Stereotipia dei movimenti: movimenti sempre uguali e ripetuti, in quanto un movimento
    sempre uguale significa maggior sollecitazione sempre allo stesso livello;
  • Presenza di strumenti vibranti: se oltre un certo movimento e ripetitività ho anche un
    problema di vibrazioni, avrò una maggiore sollecitazione dell’arto;
  • Utensili con impugnatura inadeguata (disergonomia);
  • Esposizione a freddo;
  • Lavori di precisione: i lavoratori impiegano più strutture muscolo tendinee per essere più
    precisi;
  • Uso di guanti inadeguati;
  • Ritmo di lavoro determinati dalla macchina (potrebbe voler signifivare una impossibilità
    nell’effettuare delle pause);
  • Inesperienza lavorativa.
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6
Q

Malattie principali:

A
  • Tendinite della spalla;
  • Periartrite scapolo-omerale;
  • Epicondiliti laterali e mediali;
  • Tendinite di mano e polso;
  • Dito a scatto;
  • Malattia di Guyon;
  • Sindrome del tunnel carpale;
  • Sindrome dello stretto toracico;
  • Borsiti di diverse articolazioni;
  • Cisti tendinee;
  • Artrosi metacarpo-falangee.
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7
Q

cause lesioni spalla

A
  • Lavori che comprendono il movimento ripetuto e impiego di forza della spalla;
  • Lavori che comportano movimenti ripetitivi e di fresa;
  • Movimenti di prono-supinazione e flesso-estensione del gomito;
  • Lavori che comportano appoggio alla faccia posteriore del gomito.
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8
Q

cause danno a polso, mano e dita

A
  • Movimenti ripetuti e prolungati dei legamenti flessori ed estensori della mano;
  • Movimenti ripetuti e prolungati del polso e della mano;
  • Appoggio prolungato sul polso;
  • Pressione prolungata sul polso.
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9
Q

Obblighi del datore di lavoro:

A

misure necessarie al fine di evitare il più possibile la movimentazione ed il sovraccarico del distretto interessato.

  • Organizzare i posti di lavoro;
  • Organizzare gli spazi di lavoro;
  • Evitare / ridurre i rischi, saperli valutare e se non sono eliminabili allora attivare la
    sorveglianza sanitaria, che spetta al medico del lavoro

se il risk assessment non è né accettabile né critico (quindi situazione dubbia), bisogna andare oltre il risk assessment, si deve indagare con tecniche più costose per il datore di lavoro, se con le nuove indagini il rischio è accettabil non si fa nulla, se invece è alto si procede con valutazione del rischio più accurata (OCRA)

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10
Q

Vantaggio della check list OCRA:

A
  • Permette di prevedere le incidenze delle patologie;
  • È specifico per gli arti superiori;
  • Valuta i principali fattori di rischio;
  • Valuta i fattori rischio complementari
  • Valuta le posture di tutti i distretti: gli altri metodi non lo fanno, quindi capisce dov’è il
    sovraccarico;
  • Fornisce un indice sintetico del rischio anche in presenza di compiti lavorativi diversi;
  • Agile e veloce: anche se noi saremmo in grado di farlo solo se facciamo la scuola di
    specializzazione;
  • Offre informazioni importantissime sulla gestione del rischio:
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11
Q

punteggio OCRA

A

viene attribuito in base a
* frequenza delle azioni
* forza con cui vengono fatte
* postura (sotto o sopra il livello di spalla)
* fattori complementari (es freddo)
* altri

Questi vengono poi pesati in base al tempo durante il quale vengono svolte queste azioni e in base ai tempi di recupero

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12
Q

fattore frequenza

A

tiene conto del movimento come un complesso di movimenti di uno o più segmenti articolari

30 azioni al min Frequenza bassa
70/min (più di una al sec) Frequenza più alta

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13
Q

Fattore forza (OCRA)

A

Valura sulla scala di Borg il livello di forza da 0 a 10 per minimo e massimo sforzo, insieme ad altri parametir quali la durata e l’intensità

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14
Q

Posizione incongrua (valutazione OCRA)

A

flesso-estensione, adduzione-abduzione della spalla, flesso-estensione, prono-supinazione del gomito, flesso-estensione, adduzione-abduzione dell’articolazione radioulnare.
Presa in pinch, cioè prendere forte qualcosa con le dita, presa palmare, stereotipia dei
movimenti.

Quindi il metodo valuta anche la postura, mediante una serie di figure della check list

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15
Q

fattori complementari (OCRA)

A

guanti inadeguati, contraccolpi, impatti ripetuti, superfici fredde, strumenti vibranti.

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16
Q

Job strain index

A

indice limitato all’attività di polso-mano.

Con il job strain index non abbiamo le curve dose risposta, quindi questo metodo non ci dice di quanto c’è la probabilità che un lavoratore possa incorrere in una patologia
da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore, non aiuta a caratterizzare il rischio, se non nelle fasce estreme