Le organizzazioni sindacali come associazioni non riconosciute Flashcards
Conseguenze della mancata attuazione dell’art. 39 comma 2 Cost
Accentuazione del carattere privatistico delle organizzazioni sindacali e loro appartenenza al genere “associazioni non riconosciute”.
Disciplina codicistica delle associazioni non riconosciute
Regolamentate dagli articoli 36-38 del Codice Civile, con norme scarse e inadeguate per il fenomeno sindacale.
Elemento qualificante la fattispecie sindacale
Esercizio in forma organizzata dell’autotutela collettiva, indipendentemente dalla forma organizzativa e dai fini.
Linee organizzative dei sindacati
Verticale (categoria) e orizzontale (territorio).
Struttura verticale (categoria)
Organizzata in federazioni nazionali di categoria che confluiscono nelle confederazioni.
Struttura orizzontale (territorio)
Organizzata a livello provinciale/comprensoriale, con strutture come Camere del lavoro (CGIL), Camere sindacali (UIL) e Unioni sindacali (CISL).
Autonomia finanziaria delle strutture sindacali
Ogni struttura è autonoma sul piano finanziario, senza responsabilità delle strutture superiori per le obbligazioni di quelle inferiori.
Sistema di finanziamento dei sindacati
Basato principalmente su quota tessera, contributi associativi e quota di servizio.
Sindacato nell’immediato dopoguerra
Debolezza organizzativa e divisione politica a causa del contesto socio-politico.
Sindacato durante il boom economico
Rafforzamento della posizione dei lavoratori e avvicinamento tra CGIL, CISL e UIL.
Sindacato negli anni ‘90
Crisi di rappresentatività, calo degli iscritti attivi, difficoltà a rappresentare nuove figure professionali e figure deboli.
Sindacato nell’ultimo decennio
Indebolito dal contesto economico e dalla concorrenza globale, con riduzione degli iscritti e dell’efficacia rappresentativa.
Livelli dell’attuale struttura organizzativa
Luoghi di lavoro, provinciale/comprensoriale, regionale e nazionale.
Strutture di base nei luoghi di lavoro
Lega territoriale in agricoltura ed edilizia, sezioni sindacali aziendali nelle altre aziende.
Strutture a livello provinciale/comprensoriale
Strutture verticali (sindacati provinciali di categoria) e strutture orizzontali (Camere del lavoro, Camere sindacali, Unioni sindacali)
Strutture a livello regionale e nazionale
Presenti sia le strutture verticali (federazioni regionali e nazionali di categoria) che le strutture orizzontali (organizzazioni regionali e la Confederazione a livello nazionale)
Rappresentanza dei lavoratori in azienda fino agli anni ‘60
Affidata alle Commissioni Interne (CI), elette da tutti i lavoratori dell’azienda e disciplinate contrattualmente.
Sezioni sindacali aziendali
Vere articolazioni sindacali in azienda, nate negli anni ‘60 per una presenza diretta del sindacato.
Delegati e Consigli di fabbrica
Nuove strutture di rappresentanza nate alla fine degli anni ‘60, caratterizzate da elezione unitaria e da un forte spontaneismo di base
Sindacalizzazione dei Consigli di fabbrica
Le confederazioni sindacali hanno promosso la diffusione e la sindacalizzazione dei Consigli di fabbrica, riconoscendoli come istanza sindacale di base e identificandoli con le RSA.
Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU)
Introdotte dal Protocollo del 1993, sono strutture unitarie di base elette da tutti i lavoratori, con competenze generali di tutela collettiva e titolarità contrattuale.
Composizione delle RSU
2/3 dei membri eletti a suffragio universale e 1/3 designati dalle associazioni sindacali stipulanti il CCNL.
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
Eletto o designato dalle RSA/RSU o direttamente dai lavoratori in aziende con meno di 15 dipendenti, con il compito di promuovere la sicurezza sul lavoro
Criteri di costituzione delle RSA dopo il referendum del 1995
Sottoscrizione di contratti o accordi collettivi di qualsiasi livello applicati nell’unità produttiva.