Kierkegaard Flashcards
esistenza
- si pone a difesa della singolarità dell’uomo e contro l’universalità dello spirito
- critica la sintesi dialettica affermando che la vita è una scelta tra più alternative inconcibiliabili
possibile
tentativo di ricondurre la comprensione dell’esistenza umana alla categoria della possibilità → carattere negativo di ogni possibilità, in quanto qualunque possibilità implica la minaccia del nulla
≠ Kant → capacità dell’uomo di realizzarsi nel proprio limite grazie alla possibilità
- il punto zero è l’indecisione permanente → instabilità, impossibilità di attuarsi in un’unica possibilità
atteggiamento contemplativo
sforzo costante di chiarire le possibilità fondamentali
fede
il cristianesimo è l’unica ancora di salvezza → solo il cristianesimo insegna la dottrina dell’esistenza = via per sottrarre l’uomo dall’angoscia e dalla disperazione esistenziale
critica all’hegelismo
- le possibilità esistenziali sono conciliate nella continuità di un processo dialettico, in cui l’opposizione tra le alternative è solo apparente
- assorbimento della vita del singolo nella totalità dello Spirito Assoluto
affermazione della personalità individuale
si pone a difesa dell’esistenza → contesta ad Hegel di aver trasformato il genere dell’uomo in un genere animale in cui il genere è superiore al singolo
- le questioni umane non possono riguardare un gioco dialettico, ma rimandano ad una scelta e all’azione del singolo soggetto
scomparsa del soggetto pensante
ogni riflessione oggettiva è illusoria → Kierkegaard contrappone una visione soggettiva, in cui il singolo è direttamente coinvolto
≠ idealismo Hegeliano abolisce l’individuo → il pensiero pensa se stesso attraverso l’individuo, e l’uomo diventa assoluto perdendo la propria singolarità => questa attrazione non può mai essere totale → in Hegel manca il soggetto concreto
tre stadi dell’esistenza
distingue tre stadi della vita dell’uomo tra i quali non sussiste una continuità ma una netta separazione → ogni stadio si presenta come un’alternativa che esclude le altre e presuppongono una scelta
vita estetica
forma di vita di chi esiste nell’attimo, colui che vive poeticamente nutrendosi di immaginazione → esclude la ripetizione e ricerca costantemente il piacere
- fallisce perché conduce alla noia e all’insoddisfazione → tutto alla fine trova delusione, colui che sceglie la vita estetica sceglie la disperazione
- la figura di riferimento è il seduttore, don Giovanni → le sue conquiste si spiegano con l’insoddisfazione, per non trovare un piacere infinito
vita etica
forma di vita moralmente impegnata di chi si dedica alla famiglia e al lavoro→ dominio dell’affermazione e della libertà ( scelta assoluta = scelta della libertà = scelta della scelta → l’uomo riscopre in sé una ricchezza infinita )
- l’individuo non può rinunciare alla sua storia e riconosce la propria colpevolezza → si rende conto di essere finito, si adegua all’universale e rinuncia ad essere l’eccezione
- la figura di riferimento è il marito → il matrimonio porta al raggiungimento della felicità / il lavoro svolgendo il proprio compito adempie a tutto ciò che può desiderare
vita religiosa
- figura di riferimento è Abramo → contrasta la legge morale > l’affermazione del principio religioso sospende i principi morali
- l’uomo di fede sceglie di seguire i comandi divini anche a costo di giungere ad una rottura totale dei rapporti con gli altri → dominio della solitudine ma rapporto privato tra uomo e dio
contraddizione religiosa
l’uomo è posto di fronte al bivio tra credere e non credere → l’uomo deve scegliere ma ogni iniziativa personale è esclusa = Dio è tutto e da lui deriva anche la fede
- paradosso → la fede è dipendenza da dio ma anche antidoto contro l’angoscia della scelta > si fa riferimento alla stabilità di dio
esistenzialismo
può essere considerato un primo esistenzialista → ha però una soluzione religiosa, un’ottica di speranza
≠ Novecento → esistenzialismo ateo > l’eliminazione della religione mette in evidenza la solitudine umana
[ nietzsche / sartre ]
angoscia
condizione di vertigine generata dalla possibilità → deriva dall’ansia di organizzare pienamente la propria esistenza e dal timore di sbagliare > non si riferisce a nulla di preciso, è puro sentimento della possibilità
- Kierkegaard collega il concetto di angoscia all’infinito del possibile → ogni possibilità favorevole viene annientata da infinite possibilità sfavorevoli > la possibilità infinita non ne garantisce una
disperazione
condizione in cui il possibile pone l’uomo rispetto alla sua interiorità = paura indefinita verso se stessi
- nasce dalla natura problematica dell’io → si è portati a scegliere chi essere nei confronti di se stesso => la disperazione è caratteristica di entrambe le alternative
a. voler essere se stessi = voler essere un io che non si è veramente, un io autosufficiente e compiuto → il singolo è finito ed insufficiente
b. disperare di se → voler essere un io che non si è veramente, impossibilità fondamentale