Ipnotici endovenosi Flashcards

1
Q

TIOPENTALE
Meccanismo d’azione
Dosaggio/onset/offset

A

TIOBARBITURICO

MA

  • Lega GABAa rec aumentando il tempo di dissociazione col ligando favorendo un amentato flusso intracellulare di Cl, iperpolarizzando la cellula.
  • Inibitore competitivo dell’AChr nicotinico nel SNC e dei recettori glutamminergici diminuendo la neurotrasmissione eccitatoria
DOSAGGIO induzione
-A 3-5 mg/Kg
-B 5-6 mg/Kg
-N 6-8 mg/kg
Dose max 500 mg

ONSET
<30 sec

OFFSET
5-10 min

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Q

TIOPENTALE

Farmacodinamica

A

SNC

  • Diminuzione CMRO2 con conseguente riduzione del CBF e ICP. Rimane preservata autoregolazione cerebrale del flusso.
  • Dosi elevate causa Burst suppression

CV

  • Venodilatazione e depressione cardiaca con riduzione della CG e della Part dose dipendente. Comunque meno che con il propofol.
  • Iniezione veloce, cardiopatici e ipovolemici possono andare incontro a riduzioni maggiori della Part.
  • Non abolendo la risposta simpatica all’ipotensione, l’iniezione lenta favorisce un minor impatto sulla Part dovuta allla tachicardia riflessa.

SR

  • Depressione dose dipendende del centro del respiro fino all’abolizione della risposta all’ipercapnia, ipossia
  • Riflessi laringei più attivi che con propofol, soprattutto se anestesia superficiale, con possibile laringospasmo durante manovre di intubazione.

Funzione epatica e renale

  • Induzione degli enzimi microsomiali epatici
  • IC causa compromissione della funzionalità renale reversibile dopo la sospensione
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3
Q

TIOPENTALE

Farmacocinetica

A
  • Metabolizzato in metaboliti idrosolubili minimamente attivi dal fegato come il PENTOBARBITALE, metabolita con durevole attività depressiva SNC
  • Dosi multiple o infusioni continue possono produrre sedazione o incoscienza prolungate a causa della lenta velocità di ridistribuzione (62,7 min), ritorno del farmaco nel compartimento centrale e lenta metabolizzazione epatica.
  • Eliminazione prevalente renale e minima biliare
  • Emivita contesto sensibile è lunga anche dopo IC brevi
  • Emivita distribuzione 8,5 min
  • Emivita di eliminazione 5,1-11,5 h
  • Legame proteico 85%
  • Clearance 3,4 ml/kg/min
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4
Q

TIOPENTALE

Effetti avversi e Controindicazioni

A
  • Irritazione venosa
  • Se iniezione extravascolare o intraarteriosa può causare dolore intenso associato a necrosi tissutale (trattamento con eparina, vasodilatatori e/o ALR per blocco simpatico associato)
  • AIP e affini
  • Ipovolemia e shock
  • IMA, SC, pericardite costrittiva, tamponamento cardiaco
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5
Q

KETAMINA
Meccanismo d’azione
Dosaggio/onset/offset

A

Miscela racemica
Agente sedativo-ipnotico dalle potenti attività analgesiche
Derivato della fenciclidina (“polvere d’angelo”)

MA

  • Inibizione non competitiva del glutammato sul recettore NMDA condizionando l’apertura del canale impedendo il flusso di ioni calcio e sodio limitando quindi la cascata di reazioni di fosforilazione
  • Agonista complesso recettori oppioidi (con affinità decrescente per mu, kappa e delta)
  • Stimolazione asse ipotalamo-ipofisario
  • Legame a bassa affinità, con i recettori non-NMDA del glutammato
  • Interazione con i recettori per le amine simpaticomimetiche
  • Interazione con i recettori colinergici.
  • Inibizione della ricaptazione delle catecolamine a livello periferico (effetto COCAINO-SIMILE)
DOSAGGIO 
Induzione
1-2 mg/Kg
Sedazione
0,1-0,8 mg/kg
Trattamento del dolore in urgenza
0,1-0,5 mg/Kg

Mantenimento
15-90 mcg/Kg/min

ONSET
45-60 SEC

OFFSET
15-20 min

Quando somministrato IM i tempi sono da considerare ritardati di 5 min

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6
Q

KETAMINA

Farmacodinamica

A

SNC

  • Crea uno stato “dissociativo” associato ad AMNESIA e profonda ANALGESIA (maggiormente somatica che viscerale)
  • ANALGESIA raggiunta con concentrazioni più basse di quelle ipnotiche (persistenza analgesia dopo ripresa stato coscienza)
  • Aumenta CMRO2, CBF e ICP. Rimane preservata autoregolazione cerebrale del flusso in risposta a iperventilazione

CV

  • Aumenta HR, GC, PA e P polmonare (rilascio e riduzione riassorbimento catecolamine).
  • Utilizzata in pazienti in cui Precarico, Postcarico e HR dovrebbero rimanere alti.
  • Utilizzata con cautela in pazienti con CAD (aumenta consumo cardiaco di O2) e ipertensione polmonare
  • Proprietà intrinseca di depressione miocardica che diviene evidente In pazienti già in condizioni di stimolazione massimale simpatica o blocco del SNA

SR

  • Riduce RR e VT solo minimamente ed altera solo minimamente la risposta alla CO2
  • Potente broncodilatatore
  • Riflessi protettivi laringei relativamente conservati, tuttavia si può verificare aspirazione
  • Incremente secrezione salivari e tracheobronchiali
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7
Q

KETAMINA

Farmacocinetica

A
  • Metabolizzato rapidamente dal fegato in diversi metaboliti, alcuni dei quali manifestano una modesta attività (Norketamina)
  • Elevata estrazione epatica, velocità di clearance influenzata dal flusso ematico.
  • Escreti glucuronati o idrossilati dal rene
  • Emivita di distribuzione di 11-16 min
  • Legame proteico 16%
  • Emivita di eliminazione di 2-4 h
  • Clearance 12-17 ml/kg/min
  • Vd 2,5-3,5 L/Kg
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8
Q

KETAMINA

Effetti avversi e Controindicazioni

A
  • Stimola marcatamente le secrezioni orali (utile co-somministrazione antiscialogogo come glicopirrolato/atropina)
  • DISTURBI EMOZIONALI: può causare allucinazioni ed agitazione spiacevole, l’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età, il sesso femminile e dosaggi superiori a 2 mg/Kg. Può essere ridotta da co-somministrazione di BDZ o Propofol.
  • Tono muscolare aumentato con comparsa di mioclonie
  • Aumento della PIC quindi relativamente controindicata in pazienti con trauma cranico o ipertensione endocranica
  • Midriasi, ciclopegia, blefarospasmo ed aumento pressione intraoculare. Preferibilmente da evitare in chirurgia oftalmica, spt se per cause traumatiche.
  • Difficile valutazione della profondità dell’anestesia in base ai parametri autonomici particolarmente influenzati dalla K.

CI Assolute

  • CAD
  • Stenosi mitralica aortica e mitralica
  • ferita perforante occhio
  • HTN
  • SC
  • Rottura utero e prolasso cordone ombelicale
  • Feocromocitoma

CI Relative

  • Disturbi psichiatrici
  • Epilessia
  • Interventi su laringe, faringe e bronchi
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9
Q

S-KETAMINA

A

Enantiomero L-giro della Ketamina
TRE volte più potente rispetto alla R-K
Maggior maneggevolezza e fase risveglio più rapida
Anestesia definita più tranquilla
Con il propofol si raggiunge una buona stabilità emodinamica
Utilizzata a dosaggi inferiori, emivita di eliminazione più breve

Bolo Iniziale
0,5-1 mg/Kg seguito da infusione di mantenimento 1-3 mg/kg/h

Trattamento del dolore in acuto
0,125/0,25 mg/kg garantiscono una copertura di 15 min

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10
Q

MIDAZOLAM
Meccanismo d’azione
Dosaggio/onset/offset

A

BDZ a brevissima durata

MA
-Facilitano la trasmissione inibitoria aumentando l’affinità del recettore GABAa per il GABA.
I diversi effetti clinici sembrano essere mediati da diversi sottotipi del recettore GABAa
-Occupazione dei recettori
20% ansiosi
30-50% sedazione
60% ipnosi

DOSAGGIO
Induttivo 0,15-0,3 mg/Kg (B 0,2 mg/Kg)
Premedicazione 0,05-1 mg/Kg

ONSET
90-150 sec

OFFSET
15-20 min

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11
Q

MIDAZOLAM

Farmacodinamica

A

SNC

  • Effetto ANTIOCONVULSIVANTE attraverso il blocco della diffusione dell’attività elettrica, non agisce sul focus
  • AMNESIA anterograda della durata di 30-60 min
  • Riducono CMRO2 (presenta effetto tetto) e CBF ion modo dose dipendente
  • Non si raggiunge mai Burst suppression
  • Preservano l’autoregolazione cerebrale del flusso in risposta alla CO2
  • Effetto MIORILASSANTE attraverso la modulazione eccitatori a livello del midollo spinale
  • No effetto analgesico

CV

  • In pazienti sani ha effetti scarsi su depressione del miocardio, riduzione delle RVS e PA ad elevate dosi
  • In pazienti critici o ipovolemici alterazioni emodinamiche marcate ed in associazione con oppioidi

SR

  • Riduzione dose-dipendente del RR e VT e riducono il drive respiratorio ipossico
  • Effetti marcati in pazienti con patologie polmonari ed in associazione ad oppioidi
  • Deprimono anche il riflesso alla deglutizione e riducono l’attività riflessa di protezione vie aeree
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12
Q

MIDAZOLAM

Farmacocinetica

A
  • Metabolizzato dal fegato in metaboliti idrossilati tra cui 1-idrossimetilmidazolam debolmente attivo ed escreto dopo glucorunazione. Può accumularsi in pazienti con insufficienza renale e dare sedazione prolungata
  • Emivita di distribuzione di 7-15 min
  • Emivita di eliminazione di 2-4 h
  • Legame proteico 94%
  • Vd-1,5 L/Kg
  • Clearance 6-8 mg/kg/min
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13
Q

MIDAZOLAM

Effetti avversi e Controindicazioni

A
  • Sono associati a casi di labiopalatoschisi se somministrati durante il primo trimestre di gravidanza
  • Attraversano placenta e possono dare neurodepressione del neonato
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14
Q

ETOMIDATE
Meccanismo d’azione
Dosaggio/onset/offset

A

MA
-Facilitano la trasmissione inibitoria aumentando l’affinità del recettore GABAa per il GABA.

DOSAGGI
Induzione 0,2-0,4 mg/kg
Mantenimento 10 mcg/Kg/min
Sedazione 5-8 mcg/Kg/min (brevi periodi)

ONSET
15-45 sec

OFFSET
3-12 min

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15
Q

ETOMIDATE

Farmacodinamica

A

SNC

  • Senza una premeditazione con BDZ od oppioidi possono comparire, durante induzione, miotonie o discinesie (disinibizione sottocorticale)
  • No effetto analgesico
  • Diminuisce la CMRO2, CBF e PIC mantenendo costante la CPP
  • Preservata la risposta vascolare all’iperventilazione
  • Elevate dosi Burst suppression
  • Proprietà ANTICONVULSIVANTE

CV

  • Farmaco di scelta per l’induzione di pazienti emodinamicamente compromessi data le minime variazione di PA, HR e GC.
  • Non altera il tono simpatico ne ottunde la risposta barorecettoriale
  • Consumo O2 non si modifica significativamente, ma aumenta il flusso coronarico del 20% e diminuiscono le resistenze coronariche (attenzione perfusione di lusso!)

SR
-Riduzione dose-dipendente del RR e VT, può causare apnea transitoria

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16
Q

ETOMIDATE

Farmacocinetica

A
  • Metabolizzato rapidamente dal fegato attraverso idrolisi esterna producendo metabolica inattivo eliminato per il 75% per via renale e restante biliare
  • Legame proteico 75%
  • Vd 2,5-4,5 L/Kg
  • Emivita di distribuzione 2-4 min
  • Emivita di eliminazione 2,6-3,5 h
  • Clearance 18-25 ml/Kg/min
17
Q

ETOMIDATE

Effetti avversi e Controindicazioni

A
  • NAUSEA E VOMITO POST-OPERATORI più frequentemente che con altri, soprattutto se associato ad oppioidi
  • Irritazione venosa e tromboflebiti superficiali
  • SOPPRESSIONE ENDOCRINA: una singola dose sopprime la 11-B-idrossilasi per 24 h. Dosi ripetute o utilizzo sedazione in ICU sono correlati ad un’aumentata mortalità
18
Q

DEXMEDETOMIDINA
Meccanismo d’azione
Dosaggio
Farmacocinetica

A

Agente sedativo con proprietà analgesiche utilizzato come adiuvante durante AG e ALR e per la sedazione in ICU.
Approvato dalla F&D administration solo per la sedazione di breve durata (<24h) in ICU.
Resto OFF-LABEL

MA
Agonista ALTAMENTE SELETTIVO dei recettori ALFA2 adrenergici

DOSAGGI
Sedativo, amnesici ed analgesici 0,2-0,7 mg/Kg/h

FARMACOCINETICA

  • Metabolizzato ampiamente dal fegato
  • Emivita di eliminazione 2h
19
Q

DEXMEDETOMIDINA

Farmacodinamica

A

SNC

  • Sedazione reversibile paragonabile al sonno naturale
  • Potenzia gli effetti di Propofol, BDZ, oppioidi e anestetici inalatori
  • Debolmente amnesico

CV

  • Riduce HR e PA, sebbene dopo un bolo possa comparire ipertensione transitoria
  • Preservazione del riflesso bororecettoriale

SR

  • Minima depressione respiratoria
  • Riflessi vie aeree rimangono intatti, rendendola utile durante intubazione da sveglio con FOB
20
Q

DEXMEDETOMIDINA

Effetti avversi e Controindicazioni

A
  • Riduce la risposta surrenalica all’ACTH

- Possono verificarsi effetti antimuscarinici (inibizione rilascio ACh mediata dai recettori alfa2 surrenalici)(?)