I principi giuridici di imposta Flashcards
i principi giuridici def
i principi giuridici sono i criteri generali a cui il legislatore deve necessariamente attenersi quando
- istituisce
- regolamenta
le imposte
i principi sono contenuti nella costituzione e costituiscono un limite iinvarcabile per il legislatore
i principi espressi nella costituzione
i principi espressi nella costituzione per le imposte sono nell’articolo 53:
- principio di generalità
- principio di uniformità
- principio di progressività
altri principi fondamentali:
⚫ il principio di legalità, previsto per tutti i tributi e non solo per le imposte dall’art. 23;
⚫ il principio di solidarietà, sancito dall’art. 2, secondo cui ciascuno deve cooperare al progresso di tutti i membri della comunità in base alle proprie effettive capacità;
⚫ il principio di uguaglianza, stabilito dall’art. 3, in base al quale tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge;
⚫ il principio di autonomia (artt. 5 e 119), secondo cui le funzioni dello Stato devono essere decentrate agli enti locali e alle Regioni.
principi amministrativi
i criteri che l’amministrazione finanziaria deve seguire per accertare e riscuotere l’imposta in modo equo ed efficiente:
⚫ certezza: il contribuente deve sapere esattamente l’ammontare del tributo nonché il tempo, il luogo e le modalità del pagamento;
⚫comodità: il pagamento dell’imposta deve avvenire con le modalità che comportino il minor disagio per il contribuente;
⚫ economicità: i costi per l’accertamento, per la riscossione e per il pagamento devono essere i più bassi possibili, in modo che l’effetto positivo dell’entrata o da non aggravi troppo per il contribuente.
il principio di generalità o universalità d’imposta
L’art. 53 Cost. stabilisce che «Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva».
il principio di generalità o universalità dell’imposta stabilisce che nessuno può essere escluso, a priori, dall’obbligo di pagare le imposte.
Con il termine tutti l’art. 53 non si riferisce soltanto ai cittadini, ma a tutti coloro che beneiciano dei servizi resi dal soggetto pubblico quindi sia gli stranieri e gli apolidi.
Il principio di generalità prevede alcune eccezioni, come esenzioni o agevolazioni tributarie, giustificate da motivi di giustizia sociale ed economia, non dall’appartenenza a una classe o ceto.
Esenzioni e agevolazioni non violano il principio di generalità perché non sono assolute e riguardano solo alcune imposte, secondo i criteri stabiliti dalla legge. Inoltre, applicano il principio di uguaglianza sostanziale (art. 3, comma 2), che richiede di considerare le diverse condizioni economiche e sociali
il principio di uniformità dell’imposta
- è necessario seguire il criterio per ripartire equamente il carico tributario tra i contribuenti, affinché l’onere sia omogeneo per tutti.
- Per garantire un trattamento uniforme, è necessario differenziare le imposte, usando criteri che bilancino giustamente il carico tributario cioè differenziare il carico delle imposte tra i contribuenti.
- L’articolo 53 della Costituzione italiana stabilisce il criterio della capacità contributiva, che prevede che il carico fiscale sia distribuito in base alla capacità di ciascun contribuente di pagare, considerando sia elementi oggettivi (come reddito e patrimonio) che soggettivi (come condizioni personali e familiari).
fattori oggettivi:
Quantità di ricchezza:
Comprende il reddito e il patrimonio del contribuente. La discriminazione quantitativa riguarda la quantità di ricchezza posseduta e la sua distribuzione, mentre la discriminazione qualitativa riguarda come la ricchezza è stata acquisita (es. lavoro vs. capitale).
fattori oggettivi: Reddito e capacità contributiva
Aumentando il reddito, cresce anche la capacità di contribuire. La Costituzione stabilisce che l’imposta deve essere progressiva, ovvero più alta per chi guadagna di più.
fattori oggettivi: Nozioni di reddito:
Esistono due definizioni di reddito:
Reddito-prodotto: Legato esclusivamente ai guadagni derivanti da fattori produttivi (es. salari, interessi).
Reddito-entrata: Include tutti gli incrementi di ricchezza percepiti, anche quelli non derivanti direttamente dall’attività produttiva (es. vincite, premi). Questa definizione rispetta meglio il principio di uniformità fiscale.
fattori oggettivi: Discriminazione qualitativa del reddito
Non tutti i redditi sono uguali. I redditi da lavoro (salari, profitti) comportano fatica e sono più precari, mentre i redditi da capitale (interessi, rendite) non richiedono sacrificio e sono più stabili. Pertanto, si considera che la capacità contributiva sia minore per i redditi da lavoro rispetto a quelli da capitale.
fattori oggettivi: Strumenti di discriminazione qualitativa
Imposte sul patrimonio o sui redditi da capitale sono usate per riequilibrare il carico fiscale, gravando di più su chi percepisce redditi da capitale.
Fattori soggettivi:
Condizioni personali e familiari: Lo stato di salute, la presenza di figli a carico o familiari disabili sono fattori che riducono la capacità contributiva. In questi casi, il reddito viene considerato parzialmente non disponibile per il pagamento delle imposte.
Detrazioni e deduzioni: Il legislatore offre agevolazioni fiscali per supportare i contribuenti che affrontano tali difficoltà, riducendo così il carico fiscale per chi è in situazioni di svantaggio.
Principio di progressività:
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Principio di progressività:
- L’art. 53 della Costituzione stabilisce che il sistema tributario deve essere progressivo per garantire il principio di uniformità e rispettare la capacità contributiva dei contribuenti.
- Il principio di progressività afferma che la capacità contributiva aumenta in modo più che proporzionale rispetto alla base imponibile: più alto è il reddito, maggiore è l’imposta da pagare in percentuale.
- Motivazione: Il sacrificio nel pagare le imposte diminuisce man mano che cresce la ricchezza. La parte del reddito destinata a pagare le imposte ha un’utilità marginale decrescente (cioè, la rinuncia del ricco ha un peso minore rispetto a quella del povero).
- La progressività bilancia il sacrificio tra ricchi e poveri, facendo in modo che il contributo fiscale dei ricchi non pesi in modo iniquo rispetto a quello dei poveri.
Progressività nel sistema tributario:
Progressività nel sistema tributario:
- La progressività non deve necessariamente riguardare ogni singola imposta, ma l’intero sistema tributario. È possibile avere imposte proporzionali o regressive, ma il sistema deve contenere imposte progressive rilevanti per garantire l’equità.
- Le imposte proporzionali possono essere utili in alcuni casi, come quando si vuole distinguere qualitativamente i redditi.