Le entrate pubbliche Flashcards

1
Q

Le entrate pubbliche in generale

A

le entrate pubbliche sono l’insieme dei mezzi monetari che affluiscono al soggetto pubblico per finanziare la spesa pubblica nei suoi molteplici aspetti

le entrate pubbliche con la spesa pubblica rappresentano gli aspetti dell’attività finanziaria pubblica

il soggetto pubblico può procurarsi le risorse di cui ha bisogno in molti modi che portano a diversi effetti economici peculiari.

Le fonti principali sono le entrate pubbliche:
- prezzi
- tributi
- prestiti

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2
Q

prezzi definizione:

A

Le entrate pubbliche possono derivare da attività economiche svolte dallo Stato o da enti pubblici. Ad esempio, quando vendono o affittano beni, offrono servizi, o guadagnano interessi sui prestiti che concedono. Questi guadagni si chiamano “prezzi” e funzionano come quelli delle normali transazioni tra privati. In questi casi, lo Stato o l’ente pubblico agisce come un privato, seguendo le regole del diritto privato.

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3
Q

La misura dei prezzi

A

i prezzi si formano sul mercato e vengono determinati dal costo della produzione, dal regime di mercato, dalle strategie delle imprese concorrenti

L’attività economica diretta dal soggetto pubblico non ha come scopo di avere un entrata eggiuntiva ma seguire finalità di interesse pubblico

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4
Q

prezzi privati:

A

In questo caso, lo Stato o l’ente pubblico vende beni o offre servizi nello stesso modo in cui lo fanno le aziende private sul mercato libero.

Il prezzo è determinato in base ai costi di produzione, alle esigenze di profitto e ai prezzi delle imprese concorrenti.

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5
Q

prezzi quasi privati:

A

A volte lo Stato o un ente pubblico offre beni o servizi sul mercato in concorrenza con le aziende private, ma tiene conto anche di obiettivi di interesse pubblico. Quindi, il suo modo di operare non è del tutto uguale a quello delle imprese private, perché è influenzato dal bisogno di soddisfare il bene comune.

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6
Q

prezzi pubblici

A

Quando lo stato offre un bene o un servizio in condizioni di monopolio, ha finalità socialie di interesse generale

Quindi il soggetto pubblico monopolista determina il prezzo in modo tale che esso sia sufficiente a coprire i costi di produzione senza margine di profitto

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7
Q

i prezzi politici:

A

I prezzi politici si applicano quando lo Stato offre beni o servizi molto importanti per tutti, come quelli di interesse pubblico o utili per il bene comune.

In questi casi, il prezzo è più basso del costo di produzione, per renderli accessibili al maggior numero di persone. La differenza tra il costo e il prezzo viene coperta con le tasse raccolte dalla collettività.

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8
Q

Tributi in generale

A

I tributi sono una fonte di entrate per lo stato, sono prelevamenti di una parte della ricchezza prodotta, consumata e detenuta dai soggetti privati, prelevamenti che il soggetto pubblico effettua avvalendosi del potere coercitivo che gli deriva dalla sovranità.

il soggetto pubblico non agisce in condizioni di parità con i soggetti obbligati al versamento, ma di supremazia, e il rapporto giuridico è regolato dal diritto pubblico

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9
Q

Proventi delle sanzioni

A

i proventi delle sanzioni pecuniarie sono entrate pecuniarie per lo Stato, ma servono per punire chi commette un illecito amministrativo o penale. Non si possono prevedere con precisione, perché il loro importo dipende da quante violazioni vengono commesse, quindi non seguono una logica economica programmata.

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10
Q

il principio di legalità tributaria

A

I tributi, che obbligano i cittadini a pagare una somma di denaro, possono essere stabiliti solo con una legge nazionale o regionale, o con decreti che hanno forza di legge. Questo è stabilito dall’articolo 23 della Costituzione, che garantisce il principio di legalità tributaria.

Significa che solo il Parlamento, che rappresenta la volontà popolare, può decidere gli elementi essenziali del tributo, come il tipo e l’importo. Tuttavia, i dettagli tecnici su come applicarli possono essere gestiti con regolamenti o decreti del governo, ma sempre basandosi sulla legge.

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11
Q

l’imposta:

A

L’imposta è il principale tributo e è il prelievo coattivo di ricchezza attuato dall’ente pubblico nei confronti di tutti i cittadini per finanziare i beni e i servizi pubblici generali indivisibili, quelli cioè che avvantaggiano la collettività nel suo insieme.

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12
Q

Caratteristiche principali delle imposte:

A

l’obbligatorietà del prelievo fiscale; i soggetti privati devono pagare le imposte non perché e in quanto beneficiano dei servizi pubblici, ma solo per il fatto di appartenere alla comunità politicamente organizzata ed essere sottoposti alla sovranità dello Stato;

la destinazione al generico finanziamento dei servizi pubblici indivisibili. I servizi pubblici indivisibili sono quelli che tutti possono usare, anche chi non paga, e che non creano conflitti tra gli utenti. Ad esempio, la sicurezza, l’illuminazione stradale o la difesa. Questi servizi sono finanziati in modo generale, senza legarli al pagamento diretto da parte di chi li utilizza.

Le imposte servono anche a raggiungere obiettivi economici importanti, come ridistribuire il reddito, favorire lo sviluppo, creare lavoro, ridurre gli squilibri economici e mantenere stabile il valore della moneta. Per questo, le imposte sono uno strumento fondamentale per la gestione economica dello Stato.

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13
Q

le tasse definizione

A

Le tasse sono somme che il cittadino paga allo Stato o a un ente pubblico quando richiede e utilizza un servizio specifico, come la raccolta dei rifiuti o l’iscrizione scolastica. A differenza delle imposte, qui c’è un collegamento diretto tra il pagamento e il servizio ricevuto.

  • la tassa è il corrispettivo obbligatorio da pagare quando richiediamo un servizio pubblico divisibile.
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14
Q

i caratteri della tassa:

A

Tuttavia, solitamente la tassa non copre per intero il costo del della tassa servizio. molti servizi pubblici presentano un vantaggio per l’in- tera collettività.

il costo del servizio divisibile viene posto in parte anche a carico della collettività. La differenza tra il costo del servizio e l’importo della tassa viene di solito coperta utilizzando le risorse prelevate con le imposte.

la misura dell’entità della tassa è determinata in base a due fattori: il beneficio che ne trae il singolo e il grado di utilità pubblica

priva del carattere della coattività. Chi non richiede il servizio non è infatti obbligato a pagarla. Tuttavia, bisogna pensare che molti servizi pubblici divisibili sono indispensabili per la vita civile, professionale, lavorativa, per cui il cittadino non può fare a meno di pagare le tasse relative a essi.

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15
Q

i diversi tipi di tasse

A
  • tasse amministrative: sono per un servizio specifico reso da un ufficio della pubblica amministrazione, autorizzazioni concessioni e iscrizioni

-tasse giudiziarie: sono per i servizi erogati dagli organi giuridizionali che riguardano l’attività processuale civile, amministrativa, penale.

-tasse industriali: per chi richiede particolari certificazioni legate all’attività industriale, come marchio o certificazione di strumenti

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16
Q

i contributi

A

I contributi di miglioria sono somme obbligatorie che devono pagare le persone che ricevono un beneficio speciale da un’opera o servizio pubblico, anche se non lo hanno richiesto.

17
Q

caratteri dei contributi

A
  • È coattivo, poiché deve essere pagato anche da chi
    non richiede il servizio
  • Finanzia parzialmente quei servizi pubblici di cui si avvale tutta la collettività e in modo particolare il soggetto tenuto a pagarli
  • Viene calcolato in base a vari parametri a seconda del tipo di contributo
18
Q

differenza tra tassa e contributo

A

Differenze tra contributo e tassa:

Somiglianza:
Sia il contributo che la tassa fanno pagare parte del costo del servizio a chi ne trae maggiore vantaggio.

Differenza principale:
Tassa: Si paga solo se il servizio è richiesto dal cittadino.
Contributo: Deve essere pagato obbligatoriamente, anche se il cittadino non ha richiesto il servizio.
Livello di obbligatorietà:

Il contributo è più coattivo rispetto alla tassa.

19
Q

i prestiti:

A

Motivo del ricorso ai prestiti
-Lo Stato ricorre ai prestiti quando le risorse derivanti da prezzi e tributi non bastano a coprire il fabbisogno finanziario.
-I prestiti sono preferiti dai cittadini rispetto ai tributi, poiché vengono percepiti come una forma di investimento remunerato anziché come un obbligo fiscale.
-Nei periodi di forte pressione fiscale, i contribuenti sono meno propensi ad accettare nuovi tributi, ma più disposti a prestare denaro allo Stato.

Caratteristiche dei prestiti pubblici
- Debito: I prestiti rappresentano un debito che lo Stato deve restituire entro una scadenza, insieme agli interessi.
- Costo: Lo Stato deve sostenere il pagamento degli interessi, che possono essere elevati in base alle condizioni economiche e ai tassi di mercato.
- Risolvono solo temporaneamente i problemi finanziari, senza eliminare la causa del deficit.

Gestione del debito pubblico:
-Teoria:Lo Stato dovrebbe rimborsare il capitale e pagare gli interessi con nuove entrate (ad esempio, tributi) o tagliando le spese pubbliche.
-Pratica:Gli Stati spesso rinnovano i prestiti alla scadenza o contraggono nuovi prestiti per pagare gli interessi maturati, aumentando il debito pubblico.

Strumenti finanziari utilizzati
Titoli pubblici:
Chi presta denaro allo Stato riceve in cambio titoli come i BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) o i CCT (Certificati di Credito del Tesoro).
Politica monetaria: L’acquisto e la vendita di titoli di Stato da parte della Banca centrale sono strumenti fondamentali per regolare la liquidità e l’inflazione, influenzando così l’economia.

Differenza rispetto ai prezzi pubblici
Prezzi pubblici:
Sono entrate definitive per lo Stato, derivanti dalla vendita o fornitura di beni e servizi.
Prestiti:
Non sono permanenti, poiché lo Stato è obbligato a restituire il capitale e pagare gli interessi entro i termini stabiliti.

  1. Pro e contro dei prestiti pubblici
    Pro:Permettono di finanziare spese urgenti senza aumentare immediatamente i tributi.
    Possono stimolare l’economia tramite investimenti pubblici finanziati a debito.
    Contro:Generano un costo aggiuntivo per gli interessi.
    A lungo termine, il continuo ricorso ai prestiti può creare un debito pubblico insostenibile.
20
Q

Indicatori per misurare le entrate pubbliche

A
  1. Pressione tributaria
    Formula: Entrate tributarie / PIL
    Caratteristica:Considera solo i tributi (esclude i contributi sociali).
    È utile per misurare il peso diretto delle tasse sul PIL.
  2. Pressione fiscale
    Formula: (Entrate tributarie + Contributi sociali) / PIL
    Caratteristica:È l’indicatore più importante e comunemente usato.
    Include i contributi sociali, considerati obbligatori come i tributi.
    Serve a confrontare il carico fiscale tra Paesi o nel tempo.
  3. Pressione finanziaria
    Formula: Tutte le entrate pubbliche / PIL
    Caratteristica:Misura il peso totale della spesa pubblica sul PIL.
    Include anche entrate straordinarie (es. privatizzazioni, vendita di beni pubblici).
    Attenzione: può essere fuorviante, perché entrate straordinarie non rappresentano il reale peso della fiscalità, ma derivano da eventi eccezionali.
21
Q

pressione fiscale fattori

A

Insofferenza per l’elevata pressione fiscale:
1. L’incidenza dello Stato sociale
La pressione fiscale dipende dal grado di spesa sociale nei diversi Paesi:
-Paesi scandinavi: pressione fiscale elevata, ma compensata da uno Stato sociale efficiente, che offre servizi di alta qualità.
-USA e altri Paesi liberali: pressione fiscale molto bassa, corrispondente a un ruolo marginale del soggetto pubblico in economia e nelle politiche sociali.
Le differenze riflettono scelte politiche e ideologiche specifiche: più intervento pubblico nei Paesi social-democratici, meno nei Paesi liberali.

  1. L’indice di performance pubblica
    Per valutare la pressione fiscale, bisogna considerare cosa il soggetto pubblico restituisce ai cittadini:
    -Servizi pubblici efficienti: imposte elevate sono giustificate, poiché finanziano servizi di qualità (es. trasporti rapidi, scuole moderne, sanità accessibile).
    -Servizi pubblici inadeguati: i cittadini percepiscono le tasse come ingiuste, dovendo spesso ricorrere a servizi privati per sanità, istruzione o altri bisogni.
    -Indice di performance: valuta efficienza e qualità dei servizi pubblici con parametri come:
    -Tasso di corruzione.
    -Economia sommersa.
    -Qualità delle infrastrutture e dei servizi (scuola, sanità, trasporti).

-Risultati:
Nei Paesi virtuosi (es. Scandinavia), la pressione fiscale percepita è più bassa rispetto ai dati ufficiali.
Nei Paesi meno efficienti (es. Italia), la pressione fiscale reale percepita dai cittadini è più alta.

  1. L’influenza dell’economia non osservata
    -Un aspetto cruciale è la presenza dell’economia sommersa (lavoro nero, attività illegali, evasione fiscale).
    -Questa ricchezza:
    Contribuisce al PIL ufficiale, ma non genera entrate fiscali.
    Penalizza i contribuenti onesti, che devono sostenere l’intero carico fiscale.
    -Pressione fiscale reale:
    Per calcolare la pressione fiscale effettivamente percepita, occorre escludere dal PIL la parte relativa all’economia sommersa.
    La pressione fiscale reale risulta inevitabilmente più alta rispetto alla pressione fiscale nominale riportata ufficialmente.
22
Q

La scelta delle entrate pubbliche e la loro funzione nella politica economica

A

Obiettivo della scelta delle entrate
- Distribuire il carico della spesa tra i contribuenti in modo differenziato, in relazione agli obiettivi economici e sociali del governo.
-Le entrate pubbliche diventano uno strumento di politica economica per finanziare i servizi pubblici e raggiungere obiettivi specifici.

Criteri per la scelta del tipo di entrata
1.Estensione del godimento dei servizi pubblici:
- Se il bene/servizio è esclusivo per pochi (es. un appartamento pubblico), si finanzia con prezzi privati o tasse.
-Se il bene/servizio ha esternalità positive (es. istruzione pubblica), si finanzia con una combinazione di tasse, prezzi pubblici e imposte.
-Se il servizio è indivisibile e per tutta la collettività (es. difesa nazionale), si finanzia con imposte.

Politica economica e obiettivi
- Distribuzione della ricchezza: l’autorità pubblica può scegliere il tipo di tributo per influenzare specifiche classi sociali, settori produttivi o categorie.
- Obiettivi:
Redistribuzione del reddito
-Incentivare imprese (es. sgravi fiscali)
-Disincentivare comportamenti dannosi (es. tasse per ridurre l’uso di plastica usa e getta)