Errori Degli Studi Epidemiologici Flashcards

1
Q

Concetto di validità interna

A

Indica l’esattezza dei risultati per i pazienti dello studio

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Q

Concetto di validità esterna

A

Indica l’applicabilità dei risultati alla popolazione campione e dipende dal grado di rappresentatività del campione di popolazione

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3
Q

Errori sistematici o distorsioni

A

Sono degli errori metodologici che portano a distorsioni sulle conclusioni effettuate
Dipendono in sostanza da un disegno inadeguato dello studio

Minano sia la validita interna sia quella esterna ovviamente

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4
Q

Distorsione da selezione

A

Compaiono quando esistono delle differenze delle caratteristiche che contraddistinguono i diversi gruppi dello studio e tali differenze influiscono sui risultati
Fanno eccezione ovviamente le caratteristiche studiate

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5
Q

Soluzione alla distorsione da selezione

A

Una delle principali soluzioni alla randomizzazione al momento della formazione dei gruppi
l’analisi dei sottogruppi permette a posteriori di dimostrare se le differenze nelle caratteristiche dei gruppi influiscono sui risultati ma non consente comunque di eliminare la distorsione

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6
Q

Distorsione da selezione

A

Da autoselezione
Effetto del lavoratore sano
Errore diagnostico di berkson
distorsione da incidenza prevalenza o lemma di neyman

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7
Q

Distorsione da autoselezione

A

Condizione che si verifica nel momento in cui non ho studio clinico si reclutano pazienti: in media pazienti reclutati sono soggetti che non rispondono alla terapia convenzionale e quindi per questo motivo si rischia di selezionare un gruppo di pazienti che è più grave rispetto alla media

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8
Q

Effetto del lavoratore sano

A

Si verifica negli studi che riguardano le malattie professionali
se ci si reca sul posto di lavoro per cercare possibili soggetti affetti c’è una sottostima perché malati non sono al lavoro

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9
Q

Errore di berkson

A

Errore che si commette quando si selezionano gli individui di uno studio all’interno del gruppo di pazienti ricoverati il fattore in studio è un fattore di rischio per il ricovero

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10
Q

Lemma di neyman

A

Distruzione che emerge negli studi caso-controllo finalizzati alla valutazione di malattie che presentano una fase acuta con alti tassi di mortalità è una fase cronica posteriore come ad esempio l’ictus
C’è il rischio che i casi gravi acuti passino inosservati

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11
Q

Distorsioni da classificazione

A

Distorsioni che si verificano quando si classifica erroneamente una variabile

sono la distorsione da classificazione scorretta non differenziale e
Distorsione da classificazione scorretta differenziale

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12
Q

Distorsione da classificazione scorretta non differenziale

A

Emerge a causa di errori negli strumenti di misurazione come ad esempio 1 sfigmomanometro non funzionante
Producono una sottostima dell’associazione
Richiedono la correzione degli strumenti di misura

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13
Q

Distorsione da classificazione scorretta differenziale

A

È l’errore che compare quando il paziente lo sperimentatore conosce il gruppo al quale appartiene il paziente
È un errore di natura soggettiva
Ad esempioil dolore o il benessere del paziente possono essere interpretati in maniera differenti producendo in genere una sovrastima

Ovviamente si risolve mediante l’utilizzo di tecniche in cieco

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14
Q

Tipologie di studi in cieco

A

Cieco semplice per cui solo i pazienti non sono a conoscenza dell’intervento

doppio cieco se nei pazienti nello sperimentatore conoscono l’intervento

Triplo cieco se neanche gli analisti dei dati conoscono le assegnazioni. Gli analisti dei dati infatti sono in genere indipendente dagli sperimentatori

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15
Q

Esempi di distorsione da classificazione scorretta differenziale

A

Errore di memoria. in genere negli studi caso controllo i casi ricordano meglio l’esposizione al fattore di rischio rispetto ai controlli

Errore di attenzione o effetto Hawthorne.in questo caso i casi si comportano diversamente dal solito per il semplice fatto che si sentono osservati

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16
Q

Distorsione da fattore confondente

A

Il fattore confondente è un fattore di rischio per la malattia in studio che è statisticamente associato all’esposizione di cui si intende valutare l’associazione causale con la malattia

Quindi se il fattore confondente e l’esposizione si associano statisticamente i pazienti del gruppo esposto presenteranno una maggiore percentuale di fattore confondente dei pazienti del gruppo non esposto quindi in realtà una parte del rischio che si attribuisce all’esposizione sarà in realtà riconducibile al fattore confondente sovrastimato la Reale associazione causali

17
Q

Come può essere eliminato il fattore confondente

A

La distorsione da fattore confondente è l’unica che si può eliminare a posteriori
Esistono comunque delle metodiche a priori e delle metodiche a posteriori per eliminarlo

18
Q

Soluzione a priori

A

Restrizione per cui il fattore confondente è un criterio di esclusione per lo studio

Accoppiamento per cui per ciascun paziente incluso nel gruppo esposto col fattore confondente sì includerà un paziente nel gruppo non esposto altrettanto associato a fattore confondente. In questa maniera la percentuale di fattore confondente in entrambi i gruppi alla stessa.

La randomizzazione può contribuire a ridurre gli errori da fattore confondente ma non è di per sé un metodo per tenerlo sotto controllo

19
Q

Soluzioni a posteriori

A

Analisi multivariata

Analisi dei sottogruppi per cui si analizzano I risultati ottenuti in sottoinsiemi del campione

20
Q

Effetto di attrito

A

Dipende dalle perdite
Possiamo avere delle perdite per randomizzazione nel momento alcuni pazienti non soddisfano i criteri di selezione. Ciò può alterare la validità esterna dello studio

Si possono avere delle perdite post randomizzazione nell’ambito degli studi prospettici e ciò può minare la validità interna

21
Q

Come si può risolvere l’effetto di attrito

A

Analisi intent-to-treat

22
Q

Cos’è l’analisi intent-to-treat

A

Si studiano i risultati di tutti i pazienti reclutati nello studio tra cui pazienti caratterizzati da perdita o trasferiti da un gruppo all’altro la dov’è il paziente viene considerato come appartenente al gruppo in cui è stato randomizzato

Ad esempio se un paziente passa da una terapia medica che caratterizza un gruppo a quella chirurgica di un altro non si parlerà di successo dell’intervento chirurgico Ma di fallimento della terapia medica

è l’unico tipo di studio che può essere ammesso nell’ambito degli studi con disegno di superiorità

23
Q

Analisi per protocollo

A

A differenza dell’analisi intent-to-treat si studiano solo i risultati del paziente che portano a termine lo studio
Possono di conseguenza determinare una sovrastima del farmaco sperimentale

ad esempio infatti potrebbero non essere considerati i soggetti che hanno dovuto interrompere il trattamento per gli effetti collaterali

È un tipo di analisi meno efficace ed è attuabile solo negli studi con disegno di non inferiorità