Dermato 6 Flashcards

1
Q

Principali tumori epiteliali benigni

A

Cheratosi seborroica
Adenoma sebaceo
Idroadenoma

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Q

Cos’è la cheratosi seborroica

A

Papule-placche giallo brune a insorgenza rapida e superficie molla.
Si compongono di una proliferazione di cellule basali, melanociti e cellule dello strato spinoso.
Non sono assolutamente lesioni precancerose e sono solo indicative di fotoinvecchiamento

Va ricordato che la loro insorgenza rapida, con la crescita rapida, devono lasciar sospettare la sindrome paraneoplastica di leser trelat

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3
Q

Adenoma sebaceo

A

Lesioni papulo nodulari rosee con ombelicatura centrale
Sono multipli nella sindrome di Torre Muir che è una sindrome paraneoplastica
Sono bilaterali a livello del volto nella sclerosi tuberosa

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4
Q

Idrosadenoma

A

Tumore delle ghiandole sudoripare tipico della pubertà. Si presenta con piccole papule di 2 mm di diametro multiple

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5
Q

Principali fattori di rischio dei tumori epiteliali maligni

A
Età sopra i 60
UVB
Raggi-x
Catrame ed arsenico
Immunodepressione
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6
Q

Istopatologia carcinoma basocellulare

A

Lesione che origina dallo strato basale dell’epidermide. Si compone di cellule basaloidi caratterizzate da nuclei ipercromici con piccoli nucleoli e poco citoplasma con avanzamento convesso o a filiere

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7
Q

Tipologie di carcinoma basocellulare a sviluppo superficiale con bassa malignità

A

Pagetoide con chiazze crostose

Eritematoide con chiazza eritematosa

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8
Q

Tipi di carcinoma basocellulare aggressivi

A

Ulcerativo ab inizio

Sclerodermiforme

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9
Q

Istopatologia carcinoma squamocellulare

A

Origine dello strato squamoso. Va in diagnosi differenziale dalle metastasi cutanee! Istologicamente abbiamo cellule eosinofile con perle cornee

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10
Q

Modalità di presentazione del carcinoma squamocellulare

A

Estremamente variabile
Noduli
Verrucoso
Papillomatoide

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11
Q

Cos’è la chirurgia di mos

A

Asportazione chirurgica con controllo intraoperatorio dei margini

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12
Q

Cos’è il morbo di bowen

A

Tumore ad evoluzione lentissima che può avolvere a carcinoma squamocellulare.
Si presenta in genere come chiazza nummulare rossa coperta di squame croste
lo sviluppo a carcinoma è segnalato dalla comparsa di una lesione nodulare

Terapia chirurgica

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13
Q

Cheratoacantoma

A

Lesione neoplastica a comportamento decisamente incerto.

Fattori di rischio sono l’immunodepressione, il catrame, oli minerali e fotoesposizione nonché linfomi e leucemie

Si presenta come nodulo centrato da una ombelicatura e una crosta centrale

Terapia chirurgica

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14
Q

Definizione linfomi cutanei primitivi

A

Linfomi non hodgkin a primitiva insorgenza cutanea senza evidenza di coinvolgimento extracutaneo alla diagnosi e per i sei mesi successivi

la cute e’ la seconda sede più comune di linfomi non hodgkin dopo il tratto gastrointestinale

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15
Q

Più comune linfoma cutaneo T

A

Micosi fungoide

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16
Q

Tipica evoluzione della micosi fungoide

A

Chiazza
Placca
Nodulo

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17
Q

Caratteristiche cliniche e istopatologiche della Micosi fungoide in fase di chiazza

A

Chiazza eritemato-desquamativa, talora pruriginosa, con diametro che arriva a 5 cm che poi evolvere in placca in mesi o anni.

In fase iniziale i linfociti T dal nucleo cerebriforme si dispongono isolati o in linea a livello basale

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18
Q

Istopatologia della micosi fungoide in fase di placca

A

I linfociti da i nuclei cerebriformi si possono disporre in nidi, i cosiddetti microascessi di Poitier

In fase avanzata anche il derma è coinvolto

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19
Q

Sopravvivenza 10 anni della micosi fungoide

A

In fase iniziale arriva al 57%

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20
Q

Triade della sindrome di sezary

A

Eritrodermia
Linfoadenopatia generalizzata
Cellule dal nucleo cerebriforme in cute, linfonodi e sangue venoso periferico

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21
Q

Criterio classico di diagnosi di sindrome di sezary

A

Presenza di almeno 1000 cellule di sezary per millimetro cubico di sangue

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22
Q

Terapia della micosi fungoide

A

In fase iniziale terapia fotodinamica e puva

In fase avanzata chemioterapia

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23
Q

Cos’è la mastocitosi

A

Disordine linfoproliferativo con accumulo di mastociti prevalentemente a livello cutaneo anche se altri organi ed apparati possono essere coinvolti

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24
Q

Tipi di mastocitosi

A

Forma cutanea

Forma associata sindrome mielodisplastica sindrome mieloproliferativa

Forma aggressiva con linfoadenopatia

Leucemia da mastociti

25
Q

Forme cutanee di mastocitosi

A

Orticaria pigmentata. Forma più comune e tipica dell’infanzia. Si associa a lesioni eritematose o Giallo camoscio. Darier +. Spesso regredisce in adolescenza

Mastocitoma. Nodulo tipico dell’infanzia. Darier+

Teleangectasia maculare eruttiva. Tipica di adulti. Darier- . Non responsiva alla terapia

26
Q

Cos’è il segno di darier

A

Lo sfregamento della cute causa la comparsa di eritema gonfiore e prurito

27
Q

Complicanza della mastocitosi

A

Shock anafilattico

28
Q

Opzioni terapeutiche mastocitosi

A

Antistaminici
Corticosteroidi
Puva
Cromoglicato

29
Q

Caratteri generali della vitiligine

A

Malattia cutanea caratterizzata da chiazze acromiche, talora associate a incanutimento di peli e capelli.

Le chiazze possono confluire e talora hanno margini a carattere infiammatorio

30
Q

Tipologie di vitiligine

A

Non segmentale

Segmentale

31
Q

Vitiligine non segmentale

A

Non limitata ad un singolo distretto
Tipologia con decorso non prevedibile. Possibile regressione ma quella duratura si ha in una minoranza assoluta di casi

Si ha il fenomeno di koebner

32
Q

Vitiligine segmentale

A

Forma limitato di un singolo distretto, talora con distribuzione dermatomerica.

Tipica di bambini
Di norma mai progressiva verso forme generalizzate

33
Q

Cos’è l’albinismo

A

Patologia autosomica recessiva con ridotta o assente sintesi di melanina

Interessa la cute i capelli e l’occhio
Esistono anche forme a solo coinvolgimento oculare

Unica terapia fotoprotezione

34
Q

Piebaldismo

A

Malattia autosomica dominante da mutazione di snai2 o c kit

Caratterizzata da

Canizie
Chiazza acromica triangolare con vertice alla radice del naso
Macule amelanotiche spesso simmetriche con aree pigmentate nel loro contesto, cosa che consente la diagnosi differenziale dalla vitiligine

35
Q

Sindrome di waardenburg

A

Piebaldismo associato ad ipertelorismo, eterocromia dell’iride e talora sordità

36
Q

Cos’è la pitiriasi Alba

A

Malattia molto comune forse di natura irritativa

si caratterizza per la presenza di lesioni ipocromiche. Nelle lesioni i melanociti persistono. Semplicemente si riduce la loro attività. Regredisce

Le macchie non sono mai completamente bianche come nella vitiligine

37
Q

ChediakHigashi

A

Immunodeficienza associata ad albinismo oculocutaneo parziale

38
Q

Cosa sono le panniculiti

A

Processi infiammatori a carico del tessuto adiposo sottocutaneo

39
Q

Panniculite più comune

A

Eritema nodoso

40
Q

Clinica eritema nodoso

A

Le noduli sottocutanei multipli degli arti inferiori dolenti senza esiti cicatriziali

41
Q

Cause eritema nodoso

A
Streptococco beta emolitico di gruppo A
Yersinia
Salmonelle
Campylobacter
Tubercolosi

Sarcoidosi
Farmaci
Malattie autoimmuni

42
Q

Manifestazioni cutanee della panarterite nodosa

A

In una percentuale notevole di casi la panarterite nodosa risulta essere localizzata alla cute
Causa una panniculite con vasculite
Si può manifestare con livedo reticularis e noduli dolenti ipodermici collocati agli arti

43
Q

Panniculite pancreatica

A

Rara e associata a carcinoma pancreatico o pancreatite
Si hanno noduli e placche ipodermiche con tendenza alla ulcerazioni. Sì ha rialzo delle lipasi

Istologicamente si hanno cellule a fantasma

44
Q

Caratteristiche delle afte

A

Lesioni mucosali
Esordiscono come pustole che evolvono in ulcere a fondo giallo e Alone eritematoso
Si definiscono giganti se hanno un diametro sopra gli 8 mm

Verosimilmente hanno un’origine immunologica

45
Q

Principali forme di tubercolosi cutanea

A
Ulcera da bacillo di calmette-guérin
Tubercolosi miliare acuta
Tubercolosi cutis verrucosa
Lupus vulgaris
Scrofuloderma
46
Q

Ulcera da bacillo di calmette-Guerin

A

Nodulo che si ulcera dopo la vaccinazione

Tende ad autolimitarsi

47
Q

Tubercolosi miliare cutanea

A

Secondaria diffusione ematogena della tubercolosi

Si hanno maculo-papule emorragiche che si ulcerano

48
Q

TBC cutis verrucosa

A

Si sviluppa per inoculazione cutanea in soggetto positivo alla test della tubercolina.
È una papula circondata da reazione infiammatoria che poi diviene ipercheratosica e si risolve centralmente assumendo un aspetto anulare o serpiginoso

49
Q

Lupus vulgaris

A

È la forma di tubercolosi cutanea più comune in assoluto
si sviluppa nelle regioni acrali in donne con tubercolosi polmonare

più spesso si manifesta al volto come una lesione rosso Bruna a margini policiclici e superficie crostosa. alla diascopia è tipica la presenza del lupomi, ossia noduli bruni che sono aggregati di granulomi

Predispone al carcinoma squamocellulare

50
Q

Scrofuloderma

A

Forma post-primaria caratterizzata da linfoadenopatia cervicale tendente alla colliquazione e alla fistolizzazione

51
Q

Lesione cutanea da mycobacterium marinum

A

Tipica di frequentatori di piscine e acquari
Si presenta come una papula che può ulcerarsi o evolvere a lesione verrucosa
Si tratta con farmaci antitubercolari

52
Q

Ulcera del buruli

A

Causata da mycobacterium ulcerans
Si trasmette prevalentemente attraverso le acque stagnanti ed è tipica dell’Africa

Si presenta come un nodulo che ivolve a bolla e quindi ulcera non dolente che può addirittura arrivare a coinvolgere un intero arto

53
Q

Manifestazione più comune delle reazioni cutanee ai farmaci (tossicodermia)

A

Eritema maculo papulare

54
Q

Prima causa di eritema maculopapulare

A

Penicilline semisintetiche

55
Q

Caratteristiche dress

A

Eruzione morbilliforme con linfoadenopatie interessamento di organo ed eosinofilia
Può avere una prognosi severa

56
Q

Eritema fisso da farmaci

A

Si presenta all’estremità o nelle zone di passaggio mucocutanea

Si presenta con macule rosse che poi diventano viola e infine brune a margini definiti talora sormontate da bolle a tetto teso

57
Q

Necrolisi epidermica tossica

A

Dermatosi bollosa generalizzata con mortalità del 40%. Dipende da una necrosi estesa dello strato malpighiano
Si ha eruzione morbilliforme con bolle flaccide ed erosioni.
Il nikolsky è positivo sul 30% della cute.
Immunofluorescenza negativa

Possibile coinvolgimento mucosale che peggiora la prognosi

58
Q

Eritema polimorfo Minor

A

Lesioni acrali eritemato papulari o vescicolari che nel tempo assumono un tipico aspetto a coccarda
Nella metà dei casi e secondario a infezione da herpes virus

59
Q

Eritema polimorfo Major

A

Viene anche definito sindrome di Steven Johnson
in tal caso si ha anche coinvolgimento mucosale e le lesioni interessano il 10% della cute
Può dare coinvolgimento extracutaneo