Dermato 1 Flashcards
Eritema
Arrossamento circoscritto da vasodilatazione.
Viene definito attivo se arteriolare
Viene definito passivo se secondario a vasodilatazione venosa
Scompare alla digitopressione o diascopia
Macula
Alterazione circoscritta del colorito cutaneo che non scompare alla digitopressione
Pomfo
Rilevatezza solida circoscritta a caratteri fugace spesso pruriginosa
Papula
Piccola rilevatezza solida ben circoscritta in genere imputabile a
Ispessimento circoscritto dell’epidermide o ad
Infiltrazione infiammatoria epidermo dermica
Cosa sono le placche
Confluenza di papule
Pustola
Piccola raccolta di essudato le cui dimensioni vanno dal mm fino al mezzo centimetro
Espressione di accumulo di neutrofili per processi infettivi o infiammatori non infettivi
Vescicola
Rilevatezza cutanea con dimensione massima di 4 mm a contenuto liquido
Può essere intraepidermica o subepidermica
Meccanismi di formazione delle vescicole intraepidermiche
Spongiosi ossia accumulo di liquido tra le cellule
Degenerazione balloniforme da penetrazione virale con sviluppo di cellule giganti plurinucleate. Più resistenti rispetto alle spongiotiche
Eziopatogenesi delle vescicole subepidermica
Si formano comunemente per patologie autoimmuni che coinvolgono la giunzione dermo epidermica
Bolla
Analoga alla vescicola ma con dimensioni sopra i 4 mm
Anche la bolla può essere intraepidermica o subepidermica
Meccanismi di produzione delle bolle intraepidermiche
Acantolisi ossia perdita di coesione tra le cellule
Epidermolisi ossia distacco di elementi cellulari anche per stimolo lieve
Spongiosi
Possibili cause di bolle subepidermica
Traumi come nel ustione
Meccanismo autoimmune
cause genetiche come nelle epidermolisi bollosa da mutazione del collagene 7 o nelle porfirie
Nodulo
Lesione solida circoscritta ben incassato nel derma facilmente identificabile alla palpazione
Squama
Formazione lamellare da distacco di cellule cornee
Talora primaria come nell’ittiosi
Crosta
Conglomerato di sierosità ed elementi cellulari che talora è secondaria a vescicole e bolle
Ragade
Soluzione di continuo senza perdita di sostanza
Abrasione
Perdita di sostanza epidermica che non supera la GDE e che quindi non dà luogo a cicatrici
Ulcera
Perdita di sostanza che coinvolge il derma.
Può dare luogo a cicatrici e non guarisce spontaneamente
Cheratosi
Ispessimento cutaneo da aumento del numero di cellule cornee che non si distaccano
Lesioni patognomoniche
Cunicolo della scabbia
Scutolo o disco facivo da tigna favosa. Si presenta come una formazione gialla, friabile aderente e centrata da un pelo
Acantolisi
Perdita di coesione tra le cellule
Acantosi
Ispessimento dello strato malpighiano
Discheratosi
Alterata cheratinizzazione delle cellule malpighiane con perdita di rapporti tra le cellule vicine
Paracheratosi
Cheratinizzazione imperfetta con persistenza di nuclei nello strato corneo
Poichilodermia
Pigmentazione teleangectasia con disposizione reticolata e piccole aree atrofiche
Reperti della pediculosi del Capo
Le feci sono brune
Le uova appaiono opache quando vitali e bianche alla fuoriuscita della ninfa. Schiudono in 10 giorni
Principale manifestazione della pediculosi del Capo
Prurito non sempre presente e talora a mantellina.
la clinica classica è quella di un bambino con prurito nucale e temporale e retroauricolare
Farmaci utilizzati nella pediculosi del Capo
Piretrine che bloccano i canali del sodio del pidocchio. Utili nei lattanti e utilizzabili in gravidanza
Malation inibitore delle colinesterasi. Infiammabile. Non utilizzabile in gravidanza
Dimeticono e ciclometicono. Utilizzabili in gravidanza
Agente eziologico della pediculosi del corpo
Pediculus humanus corporis
Clinica della pediculosi del corpo
Il parassita è ematofago e quando punge causa prurito
Si possono avere lesioni papulose e pomfoidi
Patologie trasmesse dalle pediculus humanus corporis
Febbre delle trincee da bartonella Quintana
Febbre ricorrente da bartonella recurrentis
Tifo petecchiale
Tifo esantematico
Tipo epidemico da rickettsia
Eziopatogenesi pediculosi del pube
Ptirus pubis
Clinica della pediculosi del pube
Può estendersi a dorso, addome e ascelle
NeI bambini colpisce spesso le sopracciglia
Le feci marroni si possono trovare come polvere nelle mutande
Va ricordato che nel bambini può dare le macule cerule che sono delle macchie pallide da trasformazione dell’emoglobina in metaemoglobina per azione della saliva del pidocchio
Terapia della pediculosi del pube
Analoga a quella del Capo
Tungiasi
Malattia tipica del Sud America causata da tunga penetrans.
Causa delle lesioni nodulari con punto nero centrale che è l’addome della tungia.
causa notevole dolore che può limitare la deambulazione con rischio di sovrainfezioni batteriche
Terapia chirurgica
Eziopatogenesi della scabbia
Causata dalla femmina del sarcoptes scabiei hominis
Il patogeno non è ematofago e quindi non trasmette malattie
la femmina dopo l’accoppiamento scava un cunicolo epidermico al termine del quale abbiamo la vescicola perlacea dove si accumulano le uova
Contagiosità della scabbia
Estremamente contagiosa
Il contagio può avvenire per contatto diretto o indiretto
Zone corporee più colpite dalla scabbia
Pilastri anteriori delle ascelle Polsi Spazi interdigitali Fianchi Areole mammarie Pene e scroto
Clinica della scabbia
Prurito molto intenso
Scabbia nel neonato
Può determinare coinvolgimento al volto a causa dell’allattamento
Scabbia norvegese
Tipica di soggetti immunodepressi
Ci sono lesioni squamose crostose e ipercheratosiche in sede tipica o generalizzate
Cosa sono le reazioni idiche post scabbia
Sono delle reazioni allergiche da prodotti metabolici liberati dall’ acaro della scabbia
Si presentano come papule e noduli pruriginosi
Cos’è la sindrome di ekbom
Psicosi per cui soggetto credi di essere infestato
Diagnosi di scabbia
Grattamento delle aree colpite con visualizzazione al microscopio ottico delle uova o delle feci o dell’adulto
Terapia della scabbia
Profilassi delle sovrainfezioni da grattamento
Permetrina che si può dare sia in gravidanza sia in allattamento
Larva migrans cutanea
Causata da ancylostoma braziliense
Diffuso in Africa e nel sud-est asiatico nonche in America del Sud
Serbatoio è rappresentato dall’intestino dei cani e l’uomo è ospite occasionale
nel sito di penetrazione si forma una papula e il tragitto del nematode appare poi come eritematoso
Causa prurito
Terapia con tiabendazolo o albendazolo
Larva currens
E la manifestazione cutanea dell’infezione da strongyloides
Si caratterizza per la comparsa di lesioni serpiginose con crescita anche di 10 cm al giorno associato a orticaria, diarrea, dolore addominale e ipereosinofilia
Si tratta con albendazolo e ivermectina
In immunodepressi mortalità del 85%
Più comune agente eziologico di tinea corporis in Italia
Microsporum canis
Trichophyton mentagraphytes
Principale metodica di trasmissione della tinea corporis
La principale fonte di contagio è rappresentata dai cani e dai gatti randagi
Clinica della tinea corporis
Lesione eritemato desquamativa con evoluzione ad anello. possibile risoluzione centrale con sviluppo di lesione a coccarda
Sintomi della tinea corporis
Il prurito può essere assente
Caratteristiche della tinea del volto
Per fattori ambientali e cosmetici può dare notevoli problemi di diagnosi differenziale dal momento che può andare incontro ad un notevole Patomorfismo
Terapia delle forme limitate di tinea corporis
Imidazolici o allilamine per tre settimane
Terapia delle forme di tinea corporis diffuse o con coinvolgimento dei peli folletto
Triazolici e allilamine per tre settimane
Terapia sistemica con griseofulvina per 4 settimane
Caratteristiche tinea cruris
Lesioni eritemato-desquamative tendenti alla confluenza con bordo rilevato che delimita cute liscia di aspetto talora Bruno
Non si ha coinvolgimento dello scroto o delle grandi labbra
Tipologie di tinea capitis
Tigna microsporica
Tinea tricofitica
Tinea favosa
Caratteristiche della tinea microsporica
Sostenuta soprattutto da microsporum canis
Più comune in bambini
In genere non lascia esiti
Si caratterizza per la presenza di lesioni eritemato-desquamative infiammatorie con aspetto a prato falciato, per cui si osservano dei peli tronchi con un altezza di 2-3 mm dallo sbocco follicolare
Alla luce di wood ha una fluorescenza giallo verde
Caratteristiche della tinea tricofitica
Sostenuta soprattutto da trichophyton mentagrophytes
Causa delle chiazze pseudo alopeciche con cute desquamata e peli tronchi
Luce di wood negativa
Clinica della tinea favosa
Rara in Europa
Determinata dal tricofitum shonleini
Lesione tipica è lo scutolo
Può esitare in alopecia
Tipologie di onicomicosi
Onicomicosi prossimale
Onicomicosi Bianca superficiale
Onicomicosi subungueale distale
Onicomicosi prossimale
Rara ed in genere correlata ad HIV.
il processo infettivo riguarda la matrice e si manifesta come macchia giallo-bianca della lunula
Onicomicosi Bianca superficiale
Esordisce con infezione della lamina con formazione di lesioni bianche che nel tempo possono divenire gialle
Onicomicosi subungueale distale
Forma più comune con frequente coinvolgimento dei piedi
Si ha danno iniziale ali porionichio, a letto ungueale e alla lamina con are di leuconichia disposte a banda.
Evolve verso l’ispessimento della lamina che diventa gialla e friabile verso l’onicolisi massiva
Cosa sono le dermatofizie profonde
Caratterizzate da un coinvolgimento dermico con sviluppo di un processo essudatizio o cronico granulomatoso secondariamente ad una infezione da funghi
Tipologia di dermatofizie profonde acute suppurative
Sicosi parassitaria. Si ha il coinvolgimento della regione della barba con placche e noduli. Si può avere febbre e linfoadenopatia
Kerion Celsi. Coinvolge il cuoio capelluto e spesso e’ secondaria a una tinea del capo trattata con corticosteroidi. Può associarsi a febbre. Richiede terapia con griseofulvina per via sistemica in genere si risolve
Tipologie di dermatofizie profonde granulomatose
Dermatofizia granulomatosa delle gambe. Comune in donne che si depilano. Si osserva la formazione di placche e del cosiddetto granuloma di majocchi
Dermatofizia inguino-crurale. Spesso secondaria a tinea cruris non adeguatamente trattata. si caratterizza per la formazione di noduli che rammolliscono con drenaggio esterno di materiale purulento. Richiede terapia sistemica
Cosa sono le dermatofitidi
Sono delle lesioni con aspetto molto variegato collocate a distanza di tempo rispetto all’infezione fungina primaria
Sono di natura immunoallergica
Diagnosi delle dermatofizie
Il gold standard è la visualizzazione delle Ife al microscopio ottico dopo trattamento con idrossido di potassio
Si può sfruttare il terreno di sabourad