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Cos’è la malignità di sede nel basalioma?
La malignità di sede del basalioma si riferisce al fatto che, pur essendo generalmente un tumore a bassa malignità (raramente metastatizza), presenta un’invasività locale significativa che lo rende particolarmente aggressivo in alcune sedi anatomiche delicate. In queste aree, come il canto interno dell’occhio, le palpebre, il naso e la zona periauricolare, la crescita del basalioma è pericolosa perché può infiltrare rapidamente tessuti profondi, includendo ossa, nervi e vasi sanguigni.
L’infiltrazione in queste aree rende più difficile il trattamento, aumentando il rischio di recidiva dopo l’intervento chirurgico. In queste sedi, anche una piccola recidiva può richiedere interventi complessi e, in casi particolari, potrebbe compromettere importanti funzioni estetiche e vitali.
Quali sono le varianti del basalioma?
- nodulare
- superficiale
- pigmentata superficiale
- cistica
- infiltrativa
- basosquamosa
meno comuni: adenoidea, micronodulare, a cellule chiare, morfeiforme.
Cos’è la chetatosi attinica?
È una lesione premaligna (più spesso multiple lesioni), una displasia causata dagli UV che danneggiano sia l’epidermide che il derma.
In particolare la displasia (con ATIPISMO) inizia dagli strati basali per coinvolgere anche gli strati più superficiali.
Quando le atipie coinvolgeranno tutti gli strati dell’epidermide in toto sarà evoluta in carcinoma squamoso in situ
Cos’è la malattia di Bowen?
Rappresenta il carcinoma squamoso in situ (perché non oltrepassa la membrana basale!) che NON è associato a danno attinico (è invece associato a materiali come arsenico e catrami, o ad infezioni da HPV). La lesione si presenta con una placca eritematosa a margini irregolari con focali
aree di erosione.
Come sono le cellule bowenoidi?
Istologicamente si caratterizza per la presenza di cellule bowenoidi, ovvero dei cheratinociti atipici che si trovano in tutti gli strati dell’epidermide e sono caratterizzate da:
- grosse dimensioni
- nuclei ingranditi e ipercromici (e cellule che possono essere multi-nucleate)
- mitosi atipiche.
Possono anche esse presenti cellule apoptotiche. Melanina è infiltrato linfocitario in maniera variabile.
Qual è la differenza tra carcinoma squamoso in situ associato a danno attinico, e la malattia di Bowen (carcinoma squamoso in situ non legato a danno attinico)?
Innanzitutto il primo sorge in zone fotoesposte.
Inoltre la malattia di Bowen (che evolve a carcinoma infiltrante nel 20% dei casi), nel momento in cui oltrepassa la membrana basale divenendo infiltrante, ha una prognosi più sfavorevole perché le cellule Bowenoidi hanno un maggiore grado di atipia.
nel grado G3 del cancro si hanno le cellule monste bowenoidi, Iole delle cellule giganti abnormi, con un grado di atipia molto marcato perché sono scarsamente differenziate
Quali sono le diagnosi differenziali del carcinoma squamoso?
- malattia di Bowen
- basalioma
- cheratosi attinica
- verruche virali
- lesioni ulcerose della gamba
- cheratoacantoma.
Quali sono i fattori di rischio per le metastasi nel carcinoma squamoso?
La maggior parte delle volte si comporta in maniera benigna, ma può metastatizzare soprattutto in caso di:
- dimensioni >2cm
- scarso grado di differenziazione
- immunodepressi
- associato a cicatrice
- infiltrazione perineurale.
Come è fatto macroscopicamente il cheratoacantoma? E istologicamente?
È una lesione nodulare papulare che presenta al centro una massa cornea, cioè un caratteristico tappo di cheratina.
In sezione di taglio la lesione ha forma crateriforme perché due lembi di epidermide abbracciano la zona centrale costituita dal tappo di cheratina.
Le cellule che costituiscono la lesione sono cellule squamose blande, con citoplasmi grandi e eosinofili, nuclei ingranditi e ipercromici.
Alla periferia si concentrano cellule atipiche, mitosi, infiammazione cutanea e fibrosi.
Inoltre la caratteristica specifica del tumore è la presenza di microascessi di neutrofili intraepidermici.
Cosa significa ACANTOSI, IPERCHERATOSI, e PAPILLOMATOSI?
Acantosi: ispessimento epidermide (strato spinoso) espressione di iperplasia dell’epidermide. Può essere accompagnata da un aumento funzionale delle cellule (protezione, cheratinopoiesi).
Può essere rappresentata da ipercheratosi e/o papillomatosi.
- Ipercheratosi: ispessimento strato corneo.
- Papillomatosi: accentuazione dell’omdulazione fra epidermide e derma con formazione di “lingue” di epidermide che si approfondano nel derma perché le cellule crescono verso il basso.
Cos’è la PARACHERATOSI
È una disfunzione dell’epidermide in cui si trovano nuclei nelle cellule degli strati superficiali.
Normalmente come sono fatte le cellule dello strato basale dell’epidermide?
Hanno un citoplasma scarso e un nucleo grande e ipercromico, e si dispongono tutte parallele essendo polarizzate.
Nel basalioma queste cellule creeranno delle palizzate circondando il tumore
Perché l’immunoistochimica è utile nella diagnosi del basalioma?
L’immunoistochimica aiuta a distinguere il basalioma dai tumori annessiali, che possono avere morfologia e istologia simili. Marcatori come Ber-EP4 sono positivi nei basaliomi, mentre altri marcatori (es. CEA e CK20) possono identificare i tumori annessiali.
Infiltrazione Perineurale nel Carcinoma Squamoso
Definizione: Il carcinoma squamoso può infiltrare le guaine dei nervi (infiltrazione perineurale), una modalità di diffusione che complica il trattamento.
Implicazioni cliniche:
Resistenza ai Farmaci: La diffusione lungo i nervi rende più difficile l’azione delle terapie antitumorali, riducendo l’efficacia dei farmaci.
**Dolore e Sensibilità: **L’invasione nervosa danneggia le terminazioni nervose, causando dolore intenso e cronico, spesso difficile da controllare.
Prognosi: È indice di aggressività, con maggiore rischio di recidiva e peggioramento della prognosi.
Nevi congeniti e acquisiti
Il nevo congenito si sviluppa nelle ultime settimane di vita intrauterina o entro i primi due anni di
vita.
Il nevo acquisito si sviluppa dopo il secondo anno di vita.
E’ importante questa informazione perché tanto più lunga è la durata del nevo, quanto più quella
lesione melanocitaria è esposta a traumi. Soprattutto se la lesione si sviluppa in una zona molto esposta, l’azione dei raggi ultravioletti può
causare molti danni sui melanociti.