Carcinoma polmonare Flashcards
Quali sono le istologie più frequenti del carcinoma NON a piccole cellule (NSCLC)?
Adenocarcinoma (40%), carcinoma squamoso (30%), indifferenziato a grandi cellule (10%), adenosquamoso.
Quale tipo di carcinoma era il più frequente 30 anni fa rispetto ad oggi? Perché è cambiato questo dato?
Fino a 30 anni fa il carcinoma squamoso era il più frequente; oggi prevale l’adenocarcinoma. I principali cambiamenti sono stati nelle sigarette moderne, che hanno il filtro che riduce l’esposizione alle particelle nocive e nella riduzione dell’esposizione lavorativa agli agenti inquinanti. D’altra parte, però, sono aumentati l’inquinamento ambientale e il particolato, che colpiscono maggiormente la periferia dell’albero trachea-bronchiale e contribuendo all’aumento degli adenocarcinomi.
Quali sono le caratteristiche dell’adenocarcinoma?
È una patologia prevalentemente periferica (ma può anche essere centrale con infiltrazione delle grosse vie aeree); ha una correlazione variabile con il fumo di tabacco. Diffonde per contiguità, linfotropismo e diffusione ematogena, con frequenti metastasi a distanza, soprattutto intracraniche.
È potenzialmente curabile negli stadi precoci, come tutti i tumori del polmone, se diagnosticato in stadio iniziale (stadio I) e trattato chirurgicamente.
Cos’è il carcinoma bronchiolo-alveolare (BAC)?
È una forma particolare di adenocarcinoma che inizialmente non è solido e si sviluppa attraverso i setti interalveolari senza distruggerli.
Solo in un secondo momento diventa solido infiltrando anche gli alveoli.
Il quadro clinico tipico è: broncorrea, abbondante espettorazione di escreato mucoso, biancastro.
Qual è la presentazione radiologica tipica del BAC?
Può presentarsi come nodulo unico, tuttavia nella maggior parte dei casi si manifesta con un quadro a “vetro smerigliato” (ground-glass), con possibile singola area di vetro smerigliato o multiple zone di ground glass in uno o più lobi.
Il BAC è potenzialmente curabile negli stadi precoci? Qual è la prognosi?
Sì, ha bassissimo linfotropismo e bassa percentuale di metastasi a distanza, con un’alta percentuale di sopravvivenza a 5 anni se trattato chirurgicamente. La prognosi varia: una singola area trattata chirurgicamente ha quasi il 100% di probabilità di guarigione, mentre una manifestazione bilaterale in tutti i lobi ha prognosi infausta.
Perché il BAC è PET-negativo?
È una forma estremamente differenziata, quindi capta meno il tracciante della PET.
Quali sono le caratteristiche del carcinoma squamoso?
Prevalentemente centrale, correlato fortemente col fumo di tabacco e attività lavorative inquinanti, diffonde per contiguità, via linfatica ed ematica, e spesso dà necrosi centrale nelle forme voluminose. Ciò vuol dire che la parte centrale del tumore va incontro a necrosi ischemica e tende a infettarsi, dando forme di cancro-ascesso.
Il carcinoma squamoso è potenzialmente curabile negli stadi precoci?
Sì, ma ciò è possibile solo per una piccola percentuale di pazienti con tumori in stadio precoce, poiché la maggior parte viene diagnosticata già in fase metastatica.
Quali sono i principali gruppi di carcinoma a piccole cellule (SCLC)?
Linfocito-simile (oat cell), tipo intermedio e combinato.
Nonostante la maggior parte siano carcinomi linfocito-simili, la tipologia di tumore influisce sulla scelta della terapia. Il tumore di tipo intermedio risponde bene alla chemioterapia, mentre nel tipo combinato possono coesistere diversi tipi di cellule tumorali, rendendo la diagnosi e il trattamento più complessi.
Quali sono le caratteristiche dei diversi tipi di SCLC?
- linfocito-simile: cellule molto piccole, numerose e omogenee; è la variante più frequente con andamento clinico tipico ed omogeneo;
- intermedio: dato da tipiche cellule linfocito-simili ma anche, in minor numero, da cellule squamose o cellule di adenocarcinoma
- combinato: tumore costituito da più istotipi diversi tra di loro; infatti, quando si va a eseguire una biopsia, è possibile individuare un solo tipo di tumore e iniziare un trattamento nei confronti di quest’ultimo a cui non seguirà una corretta risposta terapeutica a causa del tumore sottostante di diverso istotipo che non risponderà a quella specifica terapia
Da quali cellule originano i tumori neuroendocrini del polmone? Quali sono i principali istotipi di tumori neuroendocrini del polmone?
Originano dalle cellule endocrine, le cellule di Kulchitsky. I principali sono
- carcinoide tipico: ben differenziato, metastatizza raramente, può causare polmoniti ricorrenti e sanguinamenti
- carcinoide atipico: solitamente più grande, metastatizza più frequentemente, necessita di asportazione chirurgica per diagnosi e trattamento
- microcitoma: molto aggressivo, solitamente centrale, associato esclusivamente a fumatori, cresce molto velocemente e sviluppa metastasi rapidamente.
Come si differenziano il carcinoide tipico e atipico basandosi sulle mitosi per campo?
Tipico: mitosi < 2
Atipico: mitosi tra 2-10
> 10 mitosi indicano un carcinoma a grandi cellule
Diagnosi tramite imaging del tumore polmonare
- RX: va fatto sempre in 2 proiezioni (importante la proiezione LL perché la zona retrosternale e retrocardiaca diversamente non si vedono
- se RX positivo + clinica -> TC: è il gold standard per la diagnosi del tumore del polmone. Va sempre fatta con il mezzo di contrasto, perché è essenziale capire se l’addensamento del polmone capta il mdc (quindi è sospetto) e permette di analizzare i rapporti con i grandi vasi del mediastino. Inoltre, serve anche ad evidenziare la presenza di linfoadenopatie e/o di metastasi a distanza. La TC è anche necessaria per la stadiazione
(2.1: PET: i tumori del polmone possono avere attività metabolica spiccata e dare metastasi altrettanto attive, che vengono viste in questo tipo di esame. Viene fatta con il fluorodesossiglucosio e bisogna ricordare che possono esserci:
* falsi positivi per infezioni o infiammazioni,
* falsi negativi per tumori di piccole dimensioni, come il bronchiolo-
alveolare, quasi sempre PET negativo, o per tumori a basso metabolismo)
- Diagnosi cito-istologica
Trattamento del carcinoma polmonare
Valutazione pre-operatoria
- PFR + EGA: se normali ci si ferma, altrimenti
- DLCO + 6MW + cuore, ovvero ECG se senza patologie CV, ECG + ECO + altro se positiva
Diagnosi cito-istologica del carcinoma polmonare
- Broncoscopia: tumori centrali
- Ago-TAC: tumori periferici
rivedere 5.4.2.1
Indicazioni chirurgiche al trattamento del carcinoma polmonare
- Sono considerati operabili d’emblée tutti i tumori negli stadi I e II (tumori entro i 7 cm) con al massimo estensione ilare dei linfonodi clinicamente positivi. Quindi, si possono operare tutti i pazienti non metastatici e senza interessamento linfonodale.
- Per pazienti con un tumore T3 o con un sospetto di N2 l’intervento potrà essere eseguito in caso di negatività dello studio invasivo del mediastino.
- I tumori del solco superiore (tumori di Pancoast) sono trattati chirurgicamente dopo chemio-radio preoperatoria
- Pazienti funzionalmente non adatti per l’intervento possono essere indirizzati a terapie mediche (chemio e/o radioterapie o anche trattamenti ablativi con termoablazione a radiofrequenza o microonde). Esempio: un paziente di 90 anni o con problematiche funzionali (BPCO grave) o un pluri-infartuato con stent ed ipertensione polmonare.
- Microcitoma: sempre chemioterapia