carcinoma mammella Flashcards

1
Q

Classificazioni, quali

A

1 istologica
2 grado
3 stadio

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2
Q

c. istologica , cosa individua

A

cellule danno origine al tumore,

  • A) le cellule dei lobuli (le piccole ghiandole deputate alla produzione del latte)
  • B) Cellule dei dotti galattofori (che portano il latte dal lobulo al capezzo).
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3
Q

tumore piu’ frequente

A
  • A) carcinoma duttale,

- B) carcinoma lobulare

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4
Q

cosa si intende per carcinoma in situ

A

crescita di cellule cancerose all’interno di un compartimento tissutale particolare,

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5
Q

cosa si intende per carcinoma infiltrante

A

crescita di cellule cancerose invadendo anche il tessuto circostante

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6
Q

2 Grado, come si definisce

A

Confronta l’aspetto delle cellule tumorali della mammella con il tessuto mammario normale.

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7
Q

cosa avviene alle cellule con la progressione del danno

A
  • 1 perdono la forma caratteristica,
  • 2 perdono l’integrità nucleare
  • 3 appariranno disorganizzate
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8
Q

gradi di differenziazione

A

) basso (le cc sono ben differenziate);

  • 2) intermedio (le cc sono moderatamente differenziate);
  • 3) alto (scarsamente differenziate).
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9
Q

stadio , che metodica viene utilizzato nello schema

A

tnm

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10
Q

cosa individua il metodo tnm

A
  • A) dimensioni del tumore (T),
  • B) diffusione ai linfonodi (N) ascellari
  • C) presenza di metastasi (M).
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11
Q

cosa individuano varie fasi

A
  • A) Stadio 0, condizione pre-cancerosa o marcatore, o il carcinoma duttale in situ o carcinoma lobulare in situ.
  • B) Fasi 1-3 sono all’interno della mammella o linfonodi regionali.
  • C) Fase 4 è il cancro ‘metastatico’, ha la prognosi meno favorevole
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12
Q

epidemiologia

A
  • neoplasia più frequente nel sesso femminile
  • prima causa di morte nelle donne tra i 40 e i 65 anni.
  • seconda causa di morte per cancro.
  • nella donna giovane è maggiore l’incidenza della patologia benigna, rappresentata da fibroadenomi e cisti.
  • miglioramento delle tecniche di diagnostica strumentale e una maggiore sensibilizzazione della popolazione femminile al problema determina un aumento dei numeri
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13
Q

fattori di rischio

A
  • Familiarità 1°;
  • Genetici (BRCA 1-2);
  • Malattia proliferativa mammaria;
  • Età;
  • Carcinoma controlaterale e/o endometrio;
  • Esposizione a radiazioni;
  • Geografici;
  • Durata periodo fertile;
  • Gravidanze;
  • Obesità;
  • Estrogeni esogeni.
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14
Q

screening,utilita’ in carcinoma

A

prevenzione poco utile, fattori di rischio difficilmente modificabili, si deve puntare sulla diagnosi precoce

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15
Q

prognosi, fattori legati

A

invasività: esistono tumori maligni in situ e invasivi;
B) istotipo;
C) grading;
D) recettori;
E) dimensioni: relazione diretta tra dimensione e grado di invasione linfonodale: rara < 1cm, 25% tra 1- 2cm, 50% >2cm;nel contesto delle dimensioni,
F) il tempo di raddoppiamento.

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16
Q

cosa si fa di fronte al sospetto di una lesione di dimensioni diverse, opzioni

A

lesioni 3 mm, lesioni benigne fino a 5 mm, lesioni più grandi

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17
Q

lesioni fino a 3 mm

A

controllo a sei mesi, perché non siamo sicuri sulla posizione precisa per fare una biopsia, la lesione crescerà al massimo fino a 5 mm.

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18
Q

lesioni benigne fino a 5 mm

A

5mm il follow up non modifica né la terapia né la prognosi.

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19
Q

lesioni più grandi per follow up più precoce

A

se in una lesione da11mm si rivede a sei mesi, diventerà di 16 mm e questo può compromettere il trattamento e il risultato

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20
Q

elementi per la diagnosi precoce

A
  • esame clinico;
  • mammografia;
  • ecografia;
  • RM.
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21
Q

quale esame princi

A
  • mammografia nelle donne di una certa età

- l’ecografia nelle donne più giovani

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22
Q

COME COMPORTARSI DI FRONTE A LESIONI DIFFERENTI SULLA BASE dELL’EtA’ DELLA PZ

A
  • lesione nodulare in una ragazza di 20 anni,
  • follow up a breve (un ecografia a sei mesi una prima volta e poi a 12 mesi);
  • se sospetto clinico fondato
    a) un esame bioptico citologico;
    b) microistologico;
    c) macroistologico;
    d) biopsia chirurgica.
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23
Q

esame clinico

A

A) segni clinici non speficici se non per forme avanzate
B) Segni più tipici di tumore maligno
- presenza di una tumefazione dura a margini irregolari ed indistinti,
- il coinvolgimento cutaneo (retrazione, edema, infiltrazione e ulcerazione),
- la fissità al muscolo pettorale o alla parete toracica,
- la secrezione ematica,
- l’adenopatia ascellare
- l’adenopatia sopraclaveare.

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24
Q

cosa indicare sul referto

A
  • dimensioni in cm,
  • Calibro,
  • sede, riferendosi ai quattro quadranti e alla regione areolare.
  • il giudizio diagnostico conclusivo (negatività, benignità, sospetto).
  • Le lesioni sospette sospette si dividono in palpabili e non palpabili
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25
Quali lesioni possono sfuggire alla palpazione
tumori di 11 mm a seconda della posizione (profonda o superficiale) e delle dimensioni del seno della paziente
26
metodiche oltre a mammografia
Secondo la legge 187/2000, non si possono usare radiazioni ionizzanti se si può arrivare ad una stessa diagnosi usando metodiche alternative.
27
perchè non metodiche alternative in senologia
Non danno le informazioni dettagliate che ci può dare la mammografia.
28
vantaggi mammografia
- unico esame usato per lo screening. - indagine di semplice esecuzione, - basso costo economico e ideologico - Bassa quantità di radiazioni - diagnosi precoce a elevata sensibilità.
29
metodica di effettuazione mammografia
1 posizionamento mammella tra il compressore e il detettore, quindi viene compressa.
30
COSA CONSENTE LA COMPRESSIONE IN MAMMOGRAFIA
- permette di discriminare le parti intramammarie - di uniformare il tessuto del seno per aumentare la qualità dell'immagine, in quanto la riduzione dello spessore del tessuto che i raggi X devono penetrare fa diminuire la quantità di radiazione diffusa, responsabile della degradazione del risultato
31
VANTAGGI COMPRESSIONE
iminuzione della dose necessaria di radiazione e degli artefatti da movimento
32
- PROIEZIONI IN MAMMMOGRAFIA DA SCREENING
due proiezioni della mammella: una cranio-caudale, CC, o assiale (a destra), una obliqua medio-laterale, OML (a sinistra) facciamo la latero-laterale. - Proiezione oml consente di osservare lesioni posteriori e muscolo pettorale
33
- PROBLEMATICHE CORRELATE AL SENO PICCOLO
con la compressione si corre il rischio di tagliare fuori dal campo radiologico una lesione situata o in alto o in basso, con il seno piccolo questo rischio è maggiore.
34
MASCHIO CON GINECOMASTIA, ESAE
- mammografia, esclude concomitante neoplasia. - proiezioni assiale e obliqua medio-laterale, - integrazione 'ecografica
35
SVANTAGGI MAMMOGRAFIA
- produce un'immagine in 2D, - - Idea in 3D integrazione con proiezione laterale. - Non differenzia cisti da fibroadenoma, integrazione con eco
36
COME SI VISUALIZZANO LESIONI IN MAMMOGRAFIA
- Radiopaco il tessuto fibroso, le calcificazioni e la componente idrica, - Poco radiopaco componente epiteliale - radiotrasparente tessuto adiposo. - seno molto adiposo presenta un contrasto intrinseco maggiore. - Mammografia molto radiopaca indicata nel referto - La componente idrica è maggiore quando - una ciste - nelle donne giovani a causa del ciclo mestruale.
37
CAUSE CALCIFICAZIONI
- lesioni benigne | - Inizio di un processo maligno.
38
MAMMOGRAFIA AD ELEVATA DENSITà
è un fattore di rischio per la multifocolità tumorale.
39
TOMOSINTESI, UTILITA' IN DIAGNOSTICA DELLA MAMMELLA
- Il radiologo può valutare i singoli strati dell'organo, avendo così una definizione migliore delle lesioni aumenta così la capacità diagnostica della mammografia
40
AUSILIO A MAMMOGRAFIA
CAD
41
COINCIDENZA SEMEIOTICA E RADIOLOGIA
La semeiotica ci dice che tutto ciò che è irregolare è sospetto, mentre ciò che è regolare è espressione di patologia benigna. In realtà non è così, perché anche le lesioni regolari possono essere maligne
42
MARGINI IN DIVERSI CARCINOMI
Il carcinoma midollare e duttale hanno margini regolari | - fibroadenoma filloide e al fibroadenoma hanno margini sfumati
43
COSA E' NECESSARIO FARE CON LESIONI RITROVATE,
- Anamnesi, evidenziare l’andamento nel tempo, se prima volta lesione, eco e biopsia - Ecografia
44
MORFOLOGIA CALCIFICAZIONI
5 TIPI CALCIFICAZIONI
45
tipo 1 calcificazioni
benigne, - morfologia regolare, - radiopacità periferica - radiotrasparenza centrale,
46
tipo 2 calcificazioni
benigne, - regolarmente radiopache; - positività 10%;
47
tipo 3 calcificazioni
definito sale e pepe; - positività 19%; \
48
tipo 4 e 5 calcificazioni
- bastoncellari; | - positività 4 29%; 5 72%.
49
cosa fare di fronte al tipo 4 5
morfologia, - i cluster (se ci sono di tipo 3 e di tipo 4) - quante ce ne sono.
50
cosa valuta il radiologo
mammografia e l'ingrandimento
51
RADIOSENSIBILITA’ DEL PARENCHIMA
è maggiore sotto i 30 anni | - sopra i 35 si riduce sensibilmente.
52
SCREENING TUMORE MAMMARIO
MAMMARIO La mammografia è l'unico esame di screening | che si fa sopra i 35 anni.
53
limiti mammografia
mammelle radiopache; - difficoltà di esplorazione in particolari sedi, come vicino alla parete toracica o nel solco sottomammario; in tal caso il radiologo deve integrare il reperto con la visita clinica; - 10-15% di errore per le lesioni palpabili; - non differenzia le lesioni solide dalle liquide; anche in tal caso deve essere fatta la visita clinica e la RM, specie nelle donne di una certa età.
54
cosa fare nei casi in cui la mammografia esprime i suoi limiti
- Sedi difficilmente esplorabili, come parete toracica e solco sottomammario, integrazione radiologia con visita medica - Mammelle radiopache - CAD,
55
FUNZIONE cad
software che evidenzia con elevata sensibilità minimi cambiamenti di radiopacità con caratteristiche morfologiche evocanti tumore. - Non ha compito diagnostico ma evidenzia, cerchiandole, lesioni che al Radiologo potrebbe sfuggire.
56
COME PUO’ ESSERE REFERTATO CARCINOMA O LESIONE SOSPETTA DA CAD
- lesione sospetta, - formazione stellata con nucleo radiopaco; - lesione con o senza calcificazioni; - formazione nodulare a contorni regolari e limiti sfumati o netti; - microcalcificazione; - distorsione strutturale.
57
VALITìDITA’ DEL CAD
Tutti questi referti ci danno un sospetto diagnostico, in quanto la diagnosi viene fatta solo dall'anatomopatologo.
58
rm, tipi
aperte o chiuse
59
dove deve essere eseguita rm,
in centri specializzati da senologo, esame da completare con visita clinica, mammografia ed esame ecografico
60
COSA SI PUò FARE DOPO RM
Secondo loop ecografico, consente di effettuare una procedura interventistica sotto guida ecografica,
61
UTILITA' RM
Diagnostica piu’ raffinata, stadiazione loco regionale sempre più precisa
62
VANTAGGI RM
- No esposizione a radiazioni - Non è influenzata da densità del parenchima mammario, effettuabile in ciascuna età - Molto sensibile nel rilevare lesioni, soprattutto nelle forme piu’ disseminate, - Precisa misurazione delle dimensioni delle lesioni,
63
4 SVANTAGGI RM
- Meno sensibile nelle forme in situ, la mammografia è più efficace, - Risoluzione spaziale inferiore a mammografia - Utilizzo mdc tranne che nello studio delle protesi, - Allergie al mezzo di contrasto - Piu’ costoso della mammografia e ecografia - Piu’ lunga durata esame, - Necessità di operatori altamente esperti - Esito dipende da fase ciclo mestruale, - Meno specifica della mammografia
64
USO PARTICOLARE RM
studio seriale nel tempo delle donne giovani a rischio cancro mammario, con alterazione BRCA1, BRCA2
65
rm, mdc usato
- Gadolino, diffonde sia a livello vascolare che interstiziale,
66
CONTROINDICAZIONI rm
in pz con pacemaker, protesi dentarie e claustrofobici,
67
perche' esito è legato a fasi del ciclo mestruale
il mezzo di contrasto tende a raggiungere dei picchi quanto più ci si avvicina all’ovulazione,
68
in quale fase del ciclo mestruale si può fare rm
tra l’ottavo ed il dodicesimo giorno del ciclo
69
9 SU CHE COSA SI BASA RM MAMMELLA,
neoangiogenesi, caratterizzata da shunt aterovenosi, prima si impregna poi viene lavata via, con cicli ripetuti si ha l’impregnazione marcata della neoformazione,
70
metodologia di effettuazione rm
- Pz con seni in coppe delle bobine, con agocannula in vena periferica, - Somministrazione mdc, - Proliferazione epiteliale, - Lesioni benigne, - Infiammazione - Cicatrice recente o radioterapia, - Terapia attinica,
71
quando non si usa mdc
studio protesi
72
criteri di malignita'
analoghi ad altre metodologie tradizionali
73
aspetti di benignita'
- Morfologia regolare, - Margini netti ed enhacement omogeneo, - Andamento lento e progressivo
74
caratteristiche diverse di lesioni ad rm
impregnazione e wash out con tempistiche differenti,
75
enhancement, definizione
aumento di intensita’ dovuto ad impregnazione, non specifico a tumore maligno,
76
indicazioni ad rm
protesi
77
in quale fase del ciclo è da effettuarsi rm
in donne in eta’ fertile attorno alla seconda settimana dalle mestruazioni,
78
studio protesi, come
prima con eco, poi rm con o senza mdc
79
cosa consente di fare rm in studio preoperatorio
- valutazione dimensione, - multifocalita’, - multicentricità, - bilateralita’ lesione, - rapporto lesione strutture circostanti, - follow up post chirurgia radioterapia post sei mesi, - monitoraggio chemio neoadiuvante - cup sdr, carcinoma primario non conosciuto, mammografia ed eco negative, diagnosi giunge da linfonodo ascellare di metastasi - discordanza con imaging tradizionale, - rischio genetico familiare, brca positivo
80
fattori legati e differenzianti enhancement
stimolazione ormonale
81
scintimammografia , da che cosa deriva,
poca specificità della rmn
82
caratteristiche del test scintimammogradia
test di tipo funzionale e non anatomo funzionale | esame di tipo dinamico planare
83
specificità esame scintimammografia
la specificita’ scintimammografia è nettamente superiore alla mammografia, performance non influenzata dalla densita’ parenchima, uguale efficacia nella donna fertile e nella donna anziana,
84
metodologie di esecuzione scintimammografia
- Pz sdraiata sul lettino, in posizione prona con mammelle pendule - Si addossa il rilevatore della gamma camera lateralmente - Somministrazione al pz di un tracciante,
85
traccianti scintimammografia
- MIDI, | - Tetrofosmina, marcata con tc
86
CARATTERISTICHE TRACCIANTI, scintimammografia
- Composti cationici lipofilici, - Attraverso le membrane cellulari in maniera passiva, direttamente proporzionale al fusso - Avendo carica positiva il loro accumulo è facilitato dal datto che la superficie della membrana cellulare e mitocondriale sono negative
87
CARATTERISTICHE COMUNI TRA TETROFOSMINA E SESTAMIBI,
- Entrambi substrati per la glicoproteina p e con le proteine di membrana correlata con multifarmaco resistenza
88
differenza tra tetrofosmina e midi
- Tetrofosmina il meccanismo di captazione è di tipo attivo, - Differenza principale sta nella sede di accumulo
89
SEDI DI ACCUMULO TRACCIANTI
- SESTAMIBI, sede di accumulo mitocondriale, | - TETRAFOSMINA, sede di accumulo citoplasmatico
90
cosa consente di studiare traccianti
, in vivo valuta la capacita’ di rispondere ai chemioterapici del tumore,
91
VANTAGGI SCINTIMAMMOGRAFIA,
- Esame semplice - Nessuna preparazione per pz - Indipendente dalla fase del ciclo, - Indipendente dalla densità del parenchima, - Più specifico mammografia, può selezionare meglio le candidate alla biopsia
92
SVANTAGGI SCINTIGRAFIA PLANARE,
- Bassa sensibilità casistiche, al di sotto del 50% dei tumori di piccole dimensioni, non palpabili, diametro inferiore al cm,
93
DA CHE COSA E’ STATA SOSTITUITA LA SCINTIGRAFIA PLANARE,
spect prima e poi implementazione di gamma camere molto piccole, compatte
94
spect, come
esame planare in anteroposteriore, tracciante
95
localizzazione accumulo tracciante
non si limita ad accumularsi in nodulo neoplastico - ventricolo sinistro - fegato - vie biliari, - tiroide, - ghiandole salivari - paratiroidi ipercaptanti
96
via di eliminazione tracciante
vie biliari
97
vantaggi spect tc
studio mammella , studio accessorio cavo ascellare
98
svantaggio, spect tc
gamma camera con potere di risoluzione di 1 cm