Artisti e autori Flashcards

1
Q

I fotogrammi di László Moholy-Nagy:

A

sono immagini fissate su carta fotografica senza l’aiuto di una camera fotografica

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2
Q

Alphonse Mucha:

A

e’ uno dei più rappresentativi esponenti dell’Art Nuveau

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3
Q

Leonetto Cappiello:

A

e’ considerato uno dei padri della pubblicità moderna

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4
Q

Jhon Ruskin:

A

fu il teorico che maggiormente insistette sulla difesa della qualità formale di oggetti e architetture pre-industriali

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5
Q

William Morris:

A

operò nei settori della grafica e del design, applicandovi anche l’influenza del movimento preraffaellita

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6
Q

Charles Ricketts e Aubrey Beardsely:

A

si distinsero in campo grafico parallelamente all’attività editoriale di Morris

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7
Q

William Bradley:

A

fu un pittore, incisore, grafico statunitense. Tra i primi in America ad adottare lo stile Liberty e ad introdurre tematiche tipiche dell’Arts and Crafts

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8
Q

Henry Van de Velde:

A

architetto, pittore e progettista di mobili belga, una delle figure di maggiore spicco del movimento Art Nouveau

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9
Q

Il più innovativo tra i cartellonisti italiani fu:

A

Leonardo Cappiello

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10
Q

Charles Rennie Mackintosh:

A

fu un architetto, pittore e designer scozzese che fondò la scuola di Glasgow

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11
Q

Kolo Moser:

A

diede una impronta fortissima e personale alla cultura visiva del tempo in Austria

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12
Q

Peter Berhens:

A

architetto e designer tedesco, progettò la prima corporate Identity per l’AEG

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13
Q

Die Brücke :

A

fu un’associazione artitstica da cui si sviluppò l’Espressionismo tedesco

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14
Q

Le due figure principali che nel Bauhaus si occuparono dello sviluppo grafico:

A

furono László Moholy-Nagy ed Herbert Bayer

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15
Q

Herbert Bayer:

A

si occupò intensamente dei problemi derivanti dal progressivo affermarsi della «scienza» pubblicitaria ed è sempre più evidenti rapporti di questa (secondo lui) con la psicologia

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16
Q

László Moholy-Nagy :

A

introduce al Bauhaus dal 1924 in poi la fotografia come sperimentazione iconografica ed intendendola come «ricerca di effetti luminosi».

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17
Q

Frederic William Goudy:

A

fu uno dei designer di caratteri di maggior successo negli Stati Uniti

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18
Q

Nel 1927 Eric Gill:

A

realizza un alfabeto il Gill Sans Serif, che rimane un carattere eccezionalmente moderno e razionale

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19
Q

Frederic William Goudy:

A

godrà della maggior fortuna proprio dalla serie di alfabeti che porta il suo nome, morbidi nel disegno e aggraziati, progettati degli anni 1915-18

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20
Q

Stanley Morrison:

A

e’ da considerare l’artefice per fluente del XX secolo nel campo della stampa e della tipografia

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21
Q

Stanley Morrison:

A

fu l’autore di un nuovo font, facile da leggere: Il Times New Roman, che fu usato per la prima volta dal giornale per cui era progettato nel 1932

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22
Q

Adolphe-Jean-Marie Mouron, in arte Cassandre:

A

fu il portavoce più riconosciuto della comunicazione Art Decò nei manifesti pubblicitari

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23
Q

Cassandre

A

dal 1927 disegna la fortunata serie di manifesti per le ferrovie, come Nord Express ed Étoile du Nord, che per la silente spazialità esaltata da una luce magica costruiscono in assoluto i suoi capolavori

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24
Q

Fortunato Depero:

A

si considera innanzitutto un futurista e come tale non disdegna la pubblicità, arte arte nuova del mondo moderno

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25
Q

Fortunato Depero:

A

con la collaborazione con l’azienda del Campari, che coinvolgerà i vari media di comunicazione, del manifesto stradale ai padiglioni espositiv,i segnò una svolta decisiva in campo grafico in Italia

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26
Q

Alan Fletchern:

A

elaborò un modello grafico basato sul segno minimalista ma ricco di energia comunicativa

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27
Q

Milton Glaser:

A

fondò il Push Pin Studio nel 1954

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28
Q

Seymour Chwast:

A

Co-fondatore del Push Pin Studio è protagonista di una poliedrica produzione cui è difficile attribuire etichette. Il suo disegno al tratto con colori intensamente tonali è spesso ironico, mai però vignettistico, e pertanto ben inquadrato nella dimensione del graphic design

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29
Q

John Alcorn:

A

si unisce al gruppo Push Pin Studio nel 1956, e può essere considerato un illustratore ed artista di formazione tradizionale, ma non che privo di una indiscussa modernità

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30
Q

Wim Crouwell:

A

fu un designer olandese fondatore del gruppo Total Design

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31
Q

Gert Dumbar:

A

fu un designer olandese, sempre in bilico fra rigore razionale e libertà creativa. Egli usa sovente il lettering e la tipografia per sottolineare la frammentazione delle sue immagini confezionando messaggi di complessa lettura

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32
Q

Massimo Vignelli:

A

È un designer italiano con studio a new york, che si occupò tra le altre cose del brand Knoll

33
Q

Heinz Waibl:

A

fu un designer italiano che ha frequentemente oscillato tra una visione della grafica di matrice Svizzera, è una libertà interpretativa più tipica della grafica italiana

34
Q

La comunicazione dello stilista Fiorucci:

A

rappresenta un caso del tutto particolare nella comunicazione grafica figurativa in Italia

35
Q

La Landor Associates:

A

È un famoso studio Statunitense attivo dagli anni 60 nel settore del branding, della Visual identity

36
Q

Primo Angeli Inc:

A

È uno studio con sede a San Francisco e che si è imposto nel settore del packaging e del branding fondato dall’omonimo designer di origine italiana

37
Q

Primo Angeli Inc:

A

ha saputo un po’ alla volta imporre un proprio stile, cercando nel packaging il recupero, dove possibile, del background del prodotto stesso, rivalutandone la vecchia grafica e trasformandola in una nuova immagine

38
Q

Saul Bass :

A

fece conoscere in tutto il mondo un nuovo modo di presentare le opere cinematografiche

39
Q

Yusaku Kamekura:

A

disegna la serie di manifesti disegnati per le olimpiadi dei di Tokyo del 1964

40
Q

Raymond Sauvignac:

A

si è distinto per il suo segno leggero, divertito, quasi fanciullesco di cui restano esempi memorabili come il manifesto per il quotidiano «Il Giorno» e il manifesto per i pneumatici Dunlop

41
Q

Herbert Leupin:

A

ha dato un significativo apporto alla comunicazione pubblicitaria utilizzando un sottile umorismo e un linguaggio rafffinato, famosi i suoi manifesti per Coca-cola e Bata

42
Q

Raymond Loewy:

A

è fra I designer più impegnati nella comunicazione aziendale negli USA

43
Q

Costantino Nivola e Giovanni Pintori:

A

si occuparono della comunicazione integrata della Olivetti

44
Q

Giovanni Pintori:

A

ha saputo interpretare liberamente il messaggio grafico, spesso in modo poetico, fuori da qualsiasi schema precostituito e da qualsiasi tendenza dominante

45
Q

Michael Vanderbyl:

A

È una figura di spicco nel graphic design i ispirato ai modelli della cultura postmoderna

46
Q

Neville Brody:

A

Art Director, progettista per ambienti musicali e disegnatori di caratteri, affida al carattere la massima espressione del segno grafico un assoluto valore visivo e figurativo

47
Q

Wolfgang Weingart:

A

pioniere nell’impiego del linguaggio tipografico digitale, può essere considerato il maggiore interprete della new Wave

48
Q

Daniel Friedman:

A

ha studiato ad Ulm e Basilea e La sua grafica appare caratterizzata da una forte espressività ottenuta ricorrendo a tecniche varie, che rendono l’immagine complessa dinamica e multiforme

49
Q

April Greiman:

A

operò a Los Angeles, cercando di fondere la lezione Wingart con la cultura visiva della West Coast

50
Q

AG Fronzoni:

A

in tutta la sua attività, la drastica riduzione del linguaggio visivo è operata interpretando in maniera originale i postulati della psicologia della Gestalt

51
Q

Giancarlo Iliprandi:

A

È uno dei protagonisti della grafica negli anni 60 in Italia e fu insegnante corsi per assistenti grafici dell’Umanitaria di Milano

52
Q

Giulio Confalonieri:

A

predilige un segno grafico di forte impatto, prevalentemente in bianco e nero, di percezione gestaltica, fondato sulla tensione dinamica e sul contrasto negativo-positivo

53
Q

Ilio Negri:

A

È noto per la sua attenzione al dettaglio e profonda conoscenza delle questioni tecniche, trovate ironiche e argute eper la sua ricerca continua delle origini stesse del segno

54
Q

Pino Tovaglia:

A

È stato tra i fondatori dell’ AIAP (Associazione italiana design della comunicazione visiva).

55
Q

Michele Provinciali:

A

nel suo lavoro vanno soprattutto menzionate alcune ricerche grafiche affrontate con la macchina fotografica, che evidenziano una sensibilità nell’accostamento di materiali e colori raffinati

56
Q

Franco Grignani:

A

si è concentrato sulla ricerca di nuovi parametri visivi, nuovi modelli di visione prodotti sottoponendo l’immagine a tensioni e torsioni

57
Q

Enzo Mari:

A

svolge prevalentemente ricerche sull’incidenza della luce e sulle vibrazioni che essa produce sulle superfici modulate. Mai adotta di frequente l’iterazione del segno, dando avvio a una meditazione già in parte applicata nella ricerca dell’arte programmata

58
Q

Franco Grignani:

A

richiama con il suo lavoro sia pure indirettamente alla corrente della Op Art e i suoi caratteri essenziali

59
Q

Richard P. Lohse:

A

vincitore nel 1951 della medaglia d’oro alla IX Triennale di Milano, persegue una ricerca visuale con un approccio sistematico del colore entro schemi modulari, che trovano origine nelle griglie tipografiche

60
Q

Josef Müller-Brockmann:

A

compone manifesti e annunci su griglie modulari, introducendo però anche la diagonale che produce un effetto dinamico nell’impatto percettivo

61
Q

Hans Neuburg:

A

e’ tre principali sostenitori della nuova tipografia basata su quel carattere che si identifica con l’ Helvetica

62
Q

Max Huber:

A

fa esperienze con la fotografia, la tipografia, il colore, imprimendo alla pagina una dinamica è una vivacità non riscontrabili negli alti protagonisti

63
Q

Albe Steiner:

A

pubblicò dal 1945 a Milano il settimanale «Il Politecnico» diretto da Elio Vittorini

64
Q

Bruno Munari:

A

mette in atto una ricerca che si addentra in un nuovo mondo percettivo e nell’approfondimento di nuovi codici visivi

65
Q

Bruno Munari:

A

ha dato un significativo apporto alla grafica italiana con il lavoro sull’immagine delle collane editoriali di Einaudi, frutto di una collaborazione iniziata nel 1942

66
Q

Erberto Carboni:

A

architetto e designer, in campo grafico, sviluppa la sua attività prevalentemente in campo pubblicitario

67
Q

Erberto Carboni:

A

tra i suoi lavori di maggiore interesse vi è certamente l’immagine che costruisce nel tempo per la pasta Barilla

68
Q

Remo Muratore:

A

nel nuovo nel ruolo di libero professionista, lavora con diverse aziende e negli anni ‘50 avvia una collaborazione con la RAI, realizzando alcune tra le prime campagne pubblicitarie

69
Q

E. McKnight Kauffer:

A

graphic designer inglese, nel corso degli anni 20 aveva progettò un numero considerevole di manifesti e altri stampati per conto della London Transport

70
Q

Herny Key Henrion:

A

fra i protagonisti del graphic design inglese dal secondo dopoguerra, realizzò con successo importanti lavori, soprattutto vari manifesti per la London Transport

71
Q

La «Design Research Unit»:

A

fondata nel 1943 realizzò tra l’altro la corporate image delle Ferrovie Britanniche

72
Q

Herbert Lubalin:

A

Progettista di lettering, e Art director, negli Stati Uniti si mette in evidenza stravolgendo la tradizionale impostazione della pagina, trasformando anche i testi in immagini

73
Q

Willy Fleckhaus:

A

fu l’ Art directo della rivista «Twen», destinato ad un target giovane, la cui impostazione grafica costituiva sempre una stupefacente novità

74
Q

David Hillman:

A

fu Art Director della rivista Nova, che si avvicinava allo spirito di Twen, ma con una impostazione radicale ssia per orientamento politico che per scelte editoriali

75
Q

Milton Glaser:

A

fondatore del Push Pin Studio, va considerato certamente uno dei massimi protagonisti della grafica non solo negli Stati Uniti ma, per alcuni decenni, a più alti livelli internazionali

76
Q

La Einaudi:

A

si avvalse della collaborazione di Bruno Munari per la veste editoriale delle sue pubblicazioni

77
Q

L’Universale Economica Feltrinelli:

A

si avvalse della collaborazione di Albe Steiner per la veste editoriale delle sue pubblicazioni

78
Q

La Boringhieri:

A

si avvalse della collaborazione di Enzo Mari per la veste editoriale delle sue pubblicazioni

79
Q

La Penguins books:

A

si avvalse della collaborazione di Germano Facetti per la veste editoriale delle sue pubblicazioni