Approccio dell'elaborazione delle informazioni Flashcards

1
Q

Approccio dell’elaborazione delle informazioni e le risorse cognitive

A

si contrappone ai comportamentisti: cercano di comprendere come i bambini elaborino le informazioni, ovviamente il loro limite è la capacità che hanno di elaborare le informazioni.
- Risorse cognitive: sono la capacità e la velocità di elaborazione delle informazioni, che migliorano indubbiamente con l’età, grazie a diversi processi biologici.

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2
Q

Meccanismi di cambiamento nell’elaborazione delle informazioni

A
  • codficazione
  • automaticità
  • costruzione della strategia
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3
Q

Differenze della teoria dell’elaborazione delle informazione con Piaget

A

Entrambi credono che il bambino sia attivo nella creazione della sua visione del mondo, ma Piaget sosteneva che lo sviluppo cognitivo avvenisse improvvisamente, attraverso una passaggio da uno stadio all’altro, con un breve periodo di transizione; mentre gli psicologi dello sviluppo credono che ci sia un continuo progresso, da capacità inferiori, a capacità superiori.
- dominio specifico

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4
Q

Cosa è l’attenzione e quali sono i diversi tipi di attenzione

A
  • attenzione selettiva
  • attenzione divisa
  • attenzione sostenuta
  • attenzione esecutiva
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5
Q

Attenzione nella prima infanzia

A
  • processo di orientamento attentivo
  • abituazione e disabituazione
  • attenzione congiunta
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6
Q

Attenzione nella seconda infanzia

A
  • miglioramento nella attenzione sostenuta e attenzione esecutiva
  • controllo cognitivo
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7
Q

Attenzione nell’adolescenza

A
  • miglioramento attenzione esecutiva e sostenuta, ma anche attenzione divisa
  • multitasking
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8
Q

Attenzione nell’invecchiamento

A
  • presbitismo
  • fastidio per le luci abbaglianti
    • difficoltà motorie
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9
Q

MBT e WORKING MEMORY

A
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10
Q

Teoria degli schemi

A

gli schemi sono gruppi organizzati di informazioni che vengono modificati ogni volta che si acquisiscono nuove conoscenze

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11
Q

Teoria della traccia sfocata

A
  • traccia verbatim: dettagli della scena
  • traccia sfocata: nocciolo centrale dell’evento
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12
Q

Expertise

A

costruzione di una conoscenza specializzata in un determinato campo
- expertise nei bambini

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13
Q

Primi ricordi nei bambini

A
  • memoria implicita
  • memoria esplicita dai 6 ai 12 mesi
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14
Q

Amnesia infantile

A
  • lobi frontali, ippocampo e corteccia cerebrale non sviluppati al massimo
  • informazioni acquisite con una “lingua” che ormai non si parla più (Nelson)
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15
Q

Memoria episodica e memoria semantica; ricordo congiunto

A
  • memoria episodica è diversa dal suo sottosistema (memoria autobiografica)
  • ricordo congiunto: genitori alti e bassi collaboratori
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16
Q

memoria nella seconda infanzia

A
  • indice di richiamo giusto
  • velocità di elaborazione delle informazioni
  • utilizzo della traccia sfocata
17
Q

span di memoria e strategie di memorizzazione e insegnamento

A

strategie:
- organizzazione
- elaborazione
- immaginazione

insegnamento:
- variare le tematiche
- linguaggio strategico

18
Q

memoria ricostruttiva

A
  • influenza in base all’età
  • influenza in base agli individui
  • influenza anche sul nocciolo centrale dell’evento
19
Q

memoria nell’età adulta e adolescenza

A
  • migliora fino all’età adulta
  • a causa del deterioramento dell’esecutivo centrale e dell’ippocampo e plasticità sinaptica
20
Q

categorie e concetti, e diversi tipi di categorie, script

A
  • categorizzazione percettiva
  • categorizzazione concettuale
  • preferenze di alcune categorie in base al genere

Diversi tipi di categorie:
- somiglianza della famiglia
- categorizzazione gerarchica di base e subordinata

Script:
- dai 3 anni
- slot o caselle

21
Q

Funzioni esecutive

A

sono quei processi che aiutano a svolgere determinate azioni, aiutano ad insegnare al bambino a regolare le proprie emozioni.
- autocontrollo e inibizione
- memoria di lavoro
- flessibilità

  • Effetti positivi delle funzioni esecutive

PENSIERO CRITICO
- mindfulness
PENSIERO SCIENTIFICO
- credono alle proprie ipotesi

22
Q

Risoluzione dei problemi

A

La risoluzione dei problemi avviene grazie a:
- applicazione delle regole, i bambini più crescono e più riusciranno ad applicare regole più appropriate, dato che da piccoli fanno molta fatica a comprendere come uno stimolo possa essere spiegato da più prospettive;
- applicazione delle analogie: le analogie sono corrispondenze tra elementi diversi, e i bambini molto spesso riescono a risolvere problemi attraverso il riconoscimento di analogie, ma la difficoltà sta nel rendersi conto che un elemento con cui interagiscono non sia solo un oggetto, bensì un simbolo che rappresenta la realtà;
- utilizzo di strategie; più strategie imparano i bambini e meglio riusciranno a risolvere i problemi. E’ importante che gli insegnanti oltre a spiegare l’applicazione di analogie, incoraggino e motivino il bambino durante la risoluzione del problema.

23
Q

la teoria di Rosh

A

SOMIGLIANZA: all’interno di una categoria c’è l’elemento prototipo, cioè quello che
condivide il maggior numero di caratteristiche con gli altri elementi della stessa categoria e che solitamente è memorizzato nel formato visuale come rappresentativo della categoria, e l’elemento periferico, che condivide il minor numero di caratteristiche con la categoria. Gli altri elementi sono ordinati gradualmente
* ORGANIZZAZIONE GERARCHICA DELLE CATEGORIE IN 3 LIVELLI: basic,
superordinato e subordinato (es. coltello (basic), posate (superordinato), coltello da pesce (subordinato)). La maggiore difficoltà dei bambini è capire che un cane appartiene sia alla categoria di animale che di cane; il vincolo di mutua esclusione infatti fa si che i bambini considerino un oggetto come membro di una sola categoria, generalmente di livello basic.

24
Q

Pensiero critico e la decision making durante l’ADOLESCENZA

A

Gli adolescenti sono più abili a sviluppare un pensiero critico, grazie alle nuove esperienze vissute e alle loro competenze, ciò li aiuta a sviluppare una propensione alla riflessione.
Questo però molto spesso non accade, quando non hanno acquisito competenze di base durante l’infanzia.

Decision making:
Gli adolescenti molto spesso sono in grado di prendere decisioni in modo corretto, anche se a volte le emozioni potrebbero influenzare l’esito delle loro scelte.
Nonostante la maggior parte degli adolescenti sia in grado di prendere giuste decisioni, un ambiente che li induca a intraprendere comportamenti pericolosi per la propria incolumità potrebbero influenzare molto.
- modello del duplice processo: in cui il sistema esperienziale ha maggior potere su quello analitico.

25
Q

La metacognizione

A

La metacognizione, che sarebbe la conoscenza e la consapevolezza della proprio sapere, può essere uno strumento perfetto per la risoluzione dei problemi.
Viene applicata per esempi o quando bisogna scegliere quale strategia applicare in un determinato problema, ma esiste anche la metamemoria–> corrisponde alla consapevolezza della propria memoria individuale

26
Q

La metacognizione nei bambini

A

Alcuni bambini riescono a comprendere come sia più facile imparare una lista più breve di elementi piuttosto che una più lunga, ma altri non capiscono per esempio come sia più facile ricordare meglio il contenuto di una storia piuttosto che saperla a memoria.
In età prescolare sopravvalutano la loro memoria e non comprendono l’utilità del cue.
Ma durante il periodo scolastico imparano l’autoregolazione.

27
Q

La metacognizione degli adolescenti

A

Migliora molto.
- riescono a essere consapevoli di quanta attenzione porre a determinati elementi cognitivi
- riescono a comprendere più velocemente le strategie da applicare per risolvere un problema

28
Q

Teoria della mente

A

La teoria della mente si riferisce alla consapevolezza dei propri stati interni e di quelli altrui.
- psicologia intuitiva
- teoria della mente–>Premark: esperimento sugli scimpanzè
- compiti della falsa credenza di primo e secondo ordine
- non sono in grado di attribuire agli altri stati interni i bambini con autismo

29
Q

Cambiamenti evolutivi della teoria della mente

A
  • Varie teorie che sostengono un certo tipo di progresso della teoria della mente (per esempio Bruner)
  • Dai 4 anni i bambini colgono la percezione, il desiderio, e le emozioni.
    Da piccoli non riescono a cogliere le false credenze–> compito del contenuto ingannevole
  • Wellman sostiene che la teoria della mente sia psicologia del desiderio e delle credenze. I bambini secondo lui colgono le credenze ma non le false credenze dato che sono caratterizzanti di un compito più complesso.
    Colgono prima i desideri e poi le credenze, e ciò lui lo verifica guardando al progresso di tipo linguistico.

Piano piano capiranno che non tutti i comportamenti rappresentano il reale pensiero dei soggetti.

  • in adolescenza capiscono il valore dell’ambivalenza
30
Q

Precursori della teoria della mente

A
  • attenzione congiunta/condivisa
    1. inizialmente i bambini utilizzano la funzione richiestiva, poi funzione comunicativa
  • giochi di imitazione
  • giochi di finzione
31
Q

Differenze individuali della teoria della mente

A
  • famiglia
  • sviluppo linguistico
  • rapporto madre-figlio
  • prestazione nelle funzioni esecutive
32
Q

Teoria della mente e disturbo dello spettro autistico

A
  • ereditarietà
  • cromosoma 16
  • no teoria della mente, difficoltà nelle funzioni esecutive
  • evoluzione/progresso per mezzo del dominio-generale