Approccio dell'elaborazione delle informazioni Flashcards
Approccio dell’elaborazione delle informazioni e le risorse cognitive
si contrappone ai comportamentisti: cercano di comprendere come i bambini elaborino le informazioni, ovviamente il loro limite è la capacità che hanno di elaborare le informazioni.
- Risorse cognitive: sono la capacità e la velocità di elaborazione delle informazioni, che migliorano indubbiamente con l’età, grazie a diversi processi biologici.
Meccanismi di cambiamento nell’elaborazione delle informazioni
- codficazione
- automaticità
- costruzione della strategia
Differenze della teoria dell’elaborazione delle informazione con Piaget
Entrambi credono che il bambino sia attivo nella creazione della sua visione del mondo, ma Piaget sosteneva che lo sviluppo cognitivo avvenisse improvvisamente, attraverso una passaggio da uno stadio all’altro, con un breve periodo di transizione; mentre gli psicologi dello sviluppo credono che ci sia un continuo progresso, da capacità inferiori, a capacità superiori.
- dominio specifico
Cosa è l’attenzione e quali sono i diversi tipi di attenzione
- attenzione selettiva
- attenzione divisa
- attenzione sostenuta
- attenzione esecutiva
Attenzione nella prima infanzia
- processo di orientamento attentivo
- abituazione e disabituazione
- attenzione congiunta
Attenzione nella seconda infanzia
- miglioramento nella attenzione sostenuta e attenzione esecutiva
- controllo cognitivo
Attenzione nell’adolescenza
- miglioramento attenzione esecutiva e sostenuta, ma anche attenzione divisa
- multitasking
Attenzione nell’invecchiamento
- presbitismo
- fastidio per le luci abbaglianti
- difficoltà motorie
MBT e WORKING MEMORY
Teoria degli schemi
gli schemi sono gruppi organizzati di informazioni che vengono modificati ogni volta che si acquisiscono nuove conoscenze
Teoria della traccia sfocata
- traccia verbatim: dettagli della scena
- traccia sfocata: nocciolo centrale dell’evento
Expertise
costruzione di una conoscenza specializzata in un determinato campo
- expertise nei bambini
Primi ricordi nei bambini
- memoria implicita
- memoria esplicita dai 6 ai 12 mesi
Amnesia infantile
- lobi frontali, ippocampo e corteccia cerebrale non sviluppati al massimo
- informazioni acquisite con una “lingua” che ormai non si parla più (Nelson)
Memoria episodica e memoria semantica; ricordo congiunto
- memoria episodica è diversa dal suo sottosistema (memoria autobiografica)
- ricordo congiunto: genitori alti e bassi collaboratori
memoria nella seconda infanzia
- indice di richiamo giusto
- velocità di elaborazione delle informazioni
- utilizzo della traccia sfocata
span di memoria e strategie di memorizzazione e insegnamento
strategie:
- organizzazione
- elaborazione
- immaginazione
insegnamento:
- variare le tematiche
- linguaggio strategico
memoria ricostruttiva
- influenza in base all’età
- influenza in base agli individui
- influenza anche sul nocciolo centrale dell’evento
memoria nell’età adulta e adolescenza
- migliora fino all’età adulta
- a causa del deterioramento dell’esecutivo centrale e dell’ippocampo e plasticità sinaptica
categorie e concetti, e diversi tipi di categorie, script
- categorizzazione percettiva
- categorizzazione concettuale
- preferenze di alcune categorie in base al genere
Diversi tipi di categorie:
- somiglianza della famiglia
- categorizzazione gerarchica di base e subordinata
Script:
- dai 3 anni
- slot o caselle
Funzioni esecutive
sono quei processi che aiutano a svolgere determinate azioni, aiutano ad insegnare al bambino a regolare le proprie emozioni.
- autocontrollo e inibizione
- memoria di lavoro
- flessibilità
- Effetti positivi delle funzioni esecutive
PENSIERO CRITICO
- mindfulness
PENSIERO SCIENTIFICO
- credono alle proprie ipotesi
Risoluzione dei problemi
La risoluzione dei problemi avviene grazie a:
- applicazione delle regole, i bambini più crescono e più riusciranno ad applicare regole più appropriate, dato che da piccoli fanno molta fatica a comprendere come uno stimolo possa essere spiegato da più prospettive;
- applicazione delle analogie: le analogie sono corrispondenze tra elementi diversi, e i bambini molto spesso riescono a risolvere problemi attraverso il riconoscimento di analogie, ma la difficoltà sta nel rendersi conto che un elemento con cui interagiscono non sia solo un oggetto, bensì un simbolo che rappresenta la realtà;
- utilizzo di strategie; più strategie imparano i bambini e meglio riusciranno a risolvere i problemi. E’ importante che gli insegnanti oltre a spiegare l’applicazione di analogie, incoraggino e motivino il bambino durante la risoluzione del problema.
la teoria di Rosh
SOMIGLIANZA: all’interno di una categoria c’è l’elemento prototipo, cioè quello che
condivide il maggior numero di caratteristiche con gli altri elementi della stessa categoria e che solitamente è memorizzato nel formato visuale come rappresentativo della categoria, e l’elemento periferico, che condivide il minor numero di caratteristiche con la categoria. Gli altri elementi sono ordinati gradualmente
* ORGANIZZAZIONE GERARCHICA DELLE CATEGORIE IN 3 LIVELLI: basic,
superordinato e subordinato (es. coltello (basic), posate (superordinato), coltello da pesce (subordinato)). La maggiore difficoltà dei bambini è capire che un cane appartiene sia alla categoria di animale che di cane; il vincolo di mutua esclusione infatti fa si che i bambini considerino un oggetto come membro di una sola categoria, generalmente di livello basic.
Pensiero critico e la decision making durante l’ADOLESCENZA
Gli adolescenti sono più abili a sviluppare un pensiero critico, grazie alle nuove esperienze vissute e alle loro competenze, ciò li aiuta a sviluppare una propensione alla riflessione.
Questo però molto spesso non accade, quando non hanno acquisito competenze di base durante l’infanzia.
Decision making:
Gli adolescenti molto spesso sono in grado di prendere decisioni in modo corretto, anche se a volte le emozioni potrebbero influenzare l’esito delle loro scelte.
Nonostante la maggior parte degli adolescenti sia in grado di prendere giuste decisioni, un ambiente che li induca a intraprendere comportamenti pericolosi per la propria incolumità potrebbero influenzare molto.
- modello del duplice processo: in cui il sistema esperienziale ha maggior potere su quello analitico.
La metacognizione
La metacognizione, che sarebbe la conoscenza e la consapevolezza della proprio sapere, può essere uno strumento perfetto per la risoluzione dei problemi.
Viene applicata per esempi o quando bisogna scegliere quale strategia applicare in un determinato problema, ma esiste anche la metamemoria–> corrisponde alla consapevolezza della propria memoria individuale
La metacognizione nei bambini
Alcuni bambini riescono a comprendere come sia più facile imparare una lista più breve di elementi piuttosto che una più lunga, ma altri non capiscono per esempio come sia più facile ricordare meglio il contenuto di una storia piuttosto che saperla a memoria.
In età prescolare sopravvalutano la loro memoria e non comprendono l’utilità del cue.
Ma durante il periodo scolastico imparano l’autoregolazione.
La metacognizione degli adolescenti
Migliora molto.
- riescono a essere consapevoli di quanta attenzione porre a determinati elementi cognitivi
- riescono a comprendere più velocemente le strategie da applicare per risolvere un problema
Teoria della mente
La teoria della mente si riferisce alla consapevolezza dei propri stati interni e di quelli altrui.
- psicologia intuitiva
- teoria della mente–>Premark: esperimento sugli scimpanzè
- compiti della falsa credenza di primo e secondo ordine
- non sono in grado di attribuire agli altri stati interni i bambini con autismo
Cambiamenti evolutivi della teoria della mente
- Varie teorie che sostengono un certo tipo di progresso della teoria della mente (per esempio Bruner)
- Dai 4 anni i bambini colgono la percezione, il desiderio, e le emozioni.
Da piccoli non riescono a cogliere le false credenze–> compito del contenuto ingannevole - Wellman sostiene che la teoria della mente sia psicologia del desiderio e delle credenze. I bambini secondo lui colgono le credenze ma non le false credenze dato che sono caratterizzanti di un compito più complesso.
Colgono prima i desideri e poi le credenze, e ciò lui lo verifica guardando al progresso di tipo linguistico.
Piano piano capiranno che non tutti i comportamenti rappresentano il reale pensiero dei soggetti.
- in adolescenza capiscono il valore dell’ambivalenza
Precursori della teoria della mente
- attenzione congiunta/condivisa
1. inizialmente i bambini utilizzano la funzione richiestiva, poi funzione comunicativa - giochi di imitazione
- giochi di finzione
Differenze individuali della teoria della mente
- famiglia
- sviluppo linguistico
- rapporto madre-figlio
- prestazione nelle funzioni esecutive
Teoria della mente e disturbo dello spettro autistico
- ereditarietà
- cromosoma 16
- no teoria della mente, difficoltà nelle funzioni esecutive
- evoluzione/progresso per mezzo del dominio-generale