3. 4 Flashcards
MDT
Dose massima tollerabile
Dose che non deve provocare una diminuzione di peso oltre il 10%
Come si valuta la fertilità
Esposizione alla sostanza
-M 60 giorni prima dell’accoppiamento
-F 14 giorni prima
Si verifica nr F che rimangono gravide, nr nati vivi, peso ecc
Come si valuta l’effetto teratogeno
Somministrazione sostanza nel primo trimestre
Sie seguono studi su possibili anomalie
Test di ames
Test di mutagenesi
Vengono messi ceppi di Salmonella (con enzima fosforibosil ATP sintetasi DIFETTOSO –> serve per la sintesi di ISTIDINA) in un terreno che manca di Istidina ma che contiene la sostanza in esame. I batteri non si sviluppano se non effettuano una mutazione dovuta alla sostanza che risulta cosi POSSIBILE MUTAGENA.
Test DLT
Dominant Lethal Test
Ratto o Topo M vengono trattati e vengono fatti accoppiare
La prole sarà normale a meno che non ci sono state mutazioni
BMD (Benchmark dose)
= dose di riferimento
Più efficace perché si utilizza tutta la curva e considera la variabilità della risposta (limite di confidenza)
Perossidazione lipidica
Si ha nell’irrancidimento dei grassi alimentari esposti alla luce o al calore
il radicale idrossilico reagisce con i lipidi insaturi, sottraendo idrogeno e formando un radicale lipidico. Questo tende a reintegrare la perdita di elettroni rubandoli a molecole vicinali o all’O2 e si ha una reazione a catena da cui si formano dei lipoperossidi. Questi diventano più idrosolubili ed esponendosi verso il lato idrofilo si ha un taglio dei lipidi che diventano aldeidi, come la malonil dialdeide (MDA), uno dei prodotti presenti in caso di stress ossidativo.
La reazione finisce quando la concentrazione di radicali è così alta che reagiscono tra loro oppure in presenza di antiossidanti (Vit. E, vit. C è glutatione)
Cancerogeni genotossici
danneggiano il DNA. Non si accetta una dose soglia perché sono potenzialmente cancerogeni anche a basse dosi, quindi, si fa riferimento ad altre sostanze.
Cancerogeni NON genotossici
provocano effetti cancerogeni ma non danneggiano il DNA. Interferiscono con i normali sistemi di trasduzione citoplasmatici e possono causare proliferazione cellulare. Possono causare mutazione o danneggiamento dei proto-oncogeni, geni che controllano la replicazione del DNA:
- Le proteine Ras che quando si legano a GTP, sono attive e inducono la mitosi, legate a GDP sono inattive.
- p53 arresta il ciclo cellulare e induce apoptosi viene inibito.
Si accetta una dose soglia che si determina con ADI.
Vitamina E
Insieme di tocoferoli (ALPHA- tocoferolo) e tocotrienoli
Parte idrofobica che si inserisce nella membrana plasmatica e parte idrofila
Proteggono dall’ossidazione e interrompono la reazione a catena della perossidazione lipidica
Il radicale Vit. E stabile che si forma può essere ridotto dal ascorbato o ubichinolo
2-Acetil amino fluorene
Composto cancerogeno che subisce diverse modificazioni metaboliche fino a formare un carbocatione che forma un addotti sul DNA
NNK (chetone nicotina-derivato della nitrosammina)
Nitrosammina specifica del tabacco e ha un importante ruolo nella carcinogenesi. Si forma a partire dalla nicotina in seguito a lunga esposizione al sole o durante la combustione. È pro-cancerogeno, deve essere attivato e poi partyono segnali che regolano la crescita cellulare.
2-NAFTILINA
Provoca cancro alla vescica
Viene metabolizzato da parte del CYP450, poi coniugato con l’acido glucuronico sull’azoto. A livello renale si libera dall’acido e si forma un nitroione reattivo.