2) appunti: Guicciardini: Flashcards

1
Q

seconda fase guerre d’Italia:

A

Dopo la prima fase (1494-1516), in cui Francia e Spagna si contendono Milano e Napoli, la guerra continua fino al 1559, portando a un grande cambiamento: la Spagna diventa la potenza dominante in Italia.

Guerra tra Francia e Impero Asburgico (1516-1529):
* 1516: Con la Pace di Noyon, la Francia ottiene Milano e la Spagna mantiene Napoli.
* 1519: Carlo 5 diventa imperatore del Sacro Romano Impero → la Francia teme che diventi troppo potente.
* 1521-1525: Guerra tra Francesco 1° di Francia e Carlo 5.
* 1525: Francia sconfitta a Pavia, Francesco I viene fatto prigioniero.
* 1526: Francesco 1°, liberato, crea la Lega di Cognac con il Papa e Venezia per fermare Carlo 5.
* 1527: I soldati di Carlo 5 saccheggiano Roma (Sacco di Roma), costringendo il Papa a sottomettersi.
* 1529: Con la Pace di Cambrai, la Francia rinuncia a Milano, che passa sotto il controllo dell’Impero.

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2
Q

cosa accade all’Italia?

A
  • 1530: Carlo 5 diventa ufficialmente il padrone dell’Italia e incorona a Bologna il nuovo granduca di Firenze, Cosimo I de’ Medici.
  • 1535: Il duca di Milano muore senza eredi → Carlo 5 prende il controllo del ducato.
  • 1542-1544: Nuova guerra tra Francesco I e Carlo 5, ma si conclude senza grandi cambiamenti.
  • 1556: Carlo 5 abdica → il figlio Filippo 2° eredita la Spagna e l’Italia.
  • 1557: La Spagna sconfigge la Francia a San Quintino.
  • 1559: Con la Pace di Cateau-Cambrésis, la Francia rinuncia all’Italia. La Spagna domina l’intera penisola.
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3
Q

la questione religiosa in questo periodo:

A

Molti principi tedeschi abbracciano la riforma, e Carlo 5 preme sul papa per rimediare alla cosa.

il papato soffre la presenza di un impero così forte.

.> scontro fra impero e papato

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4
Q

perchè il concilio di Trento viene aperto a Trento?

A

Trento era una città vicina ai territori imperiali, motivo per cui viene aperto il concilio lì.

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5
Q

gli strumenti della Chiesa per difendersi dalla diffusione delle idee protestanti:

A

prima e dopo il concilio la chiesa cerca degli strumenti per difendersi dalla diffusione delle idee protestanti; essi sono
* il tribunale dell’inquisizione (1542 - istituito prima)
* indice dei libri proibiti (1559 - istituito durante il concilio).

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6
Q

quando nasce l’inquisizione e chi perseguita?

A

il tribunale in realtà nasce nel medioevo, ma subisce in questo periodo varie modifiche in Spagna intorno al 1470 (principalmente per sopperire al problema degli ebrei e musulmani, che venivano convertiti a forza dal cristianesimo a seguito della Reconquista).

l’inquisizione non perseguita ebrei o musulmani, può perseguitarti solo se sei convertito e si pensa che non sia convertito (apostata).

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7
Q

cos’è l’indice dei libri proibiti?

A

aveva il compito di verificare l’ortodossia dei testi che venivano stampati e circolavano nella penisola italiana e di intervenire e o bloccarne la circolazione o di censurarli.

Aveva diversi gradi di controllo.

Viene censurato Boccaccio nelle parti in cui si prendeva gioco dei costumi del clero, le opere luterane e calviniste, Machiavelli.

Anche la storia diventa un oggetto di dibattito teologico; una parte dello scontro fra luterani e cattolici. La storia diventa uno degli strumenti per scontarsi.

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8
Q

la storia come dibattito teologico:

A

Anche la storia diventa un oggetto di dibattito teologico; una parte dello scontro fra luterani e cattolici. La storia diventa uno degli strumenti per scontarsi.

Lutero mise in discussione l’istituzione ecclesiastica fino ad essere vista come un’istituzione che aveva corrotto il messaggio originario della chiesa primitiva, poiché al centro della vità non c’era la libertà del fedele.

le prime storie della filosofia nascono in ambienti luterani, proprio per capire il motivo della corruzione del pensiero cristiano.

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9
Q

le Centurie:

A

a partire dal ‘59, nasce il progetto per scrivere una storia della chiesa divisa per secoli (in centurie), attraverso la quale con il metodo filologico si voleva dimostrare come la chiesa sin dalle origini fosse una creazione degli uomini e non avesse alcun legame che con la tradizione cristiana primitiva.

gli autori sono detti ‘centuriatori’ di Magdeburgo. Vi partecipano più storici

invece per Machiavelli scrivere di storia può essere pericoloso dal pov politico (parlando dei Medici) ma non religioso (può scrivere del papa, del clero senza conseguenze, poiché all’epoca non c’era ancora il conflitto storiografico, nè vi erano i centuriatori, nè la storia veniva vista come importante nel dibattito).

a venire censurata sarà anche l’opera di Guicciardini, che uscirà dopo la sua morte.

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10
Q

i 3 modi di scrivere storia usati da Guicciardini:

A

Guicciardini è un anello di congiunzione; la sua storia d’italia incrocia 3 modi di scrivere la storia.
1. il modello umanistico, cioè il modello di Coluccio Salutati, Leonardo Bruni etc., il modello degli umanisti che avevano creato il modello ideale, una scrittura di storia che doveva essere una serie di exempla per i cittadini, che verificava le fonti ma che introduceva elementi di fantasia (come i discorsi dei grandi uomini prima delle battaglie a modello di Tucidide col discorso di Pericle).
2. Guicciardini non è un letterato, ma un politico. Vive in prima persona gli eventi che racconta, per cui la sua idea di storia è molto diversa dalla tradizione umanistica, ma che risente molto delle sue esperienze personali. Qui le battaglie in italia non sono più zuffe in cui non moriva quasi nessuno, qui le battaglie hanno conseguenze violente, con grandi eserciti. G. vede che non c’è una strategia possibile, al contrario di M, che ragionava su strategie, alleanze valide. G. capisce che l’uomo è in balia della fortuna.
3. le fonti usate da G. Ha accesso agli archivi di Firenze. G. andava in archivio e si portava a casa i faldoni. La mano di G. decifra le parole in codice degli ambasciatori. G. non pensa che la storia sia tuttavia magistra vitae, ma la fortuna controlla tutto. Tutto è imprevedibile.

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11
Q

biografia di Guicciardini:

A

Nasce a Firenze nel 1483 da una famiglia nobile.

La famiglia di G. era legatissima al centro culturale di Firenze e ai sostenitori dei Medici. Va a studiare diritto a Ferrara, poichè in quel periodo vi era la repubblica a Firenze, e quindi preferisce non restare a Firenze in quanto sostenitore dei Medici.

uniche facoltà = diritto e medicina

ritorna nella Firenze repubblicana una volta laureato; inizia a fare l’avvocato.

viene scelto dalla Repubblica per parlare col sovrano di Spagna Ferdinando riguardo la tenuta della Repubblica.

Sono gli anni della Lega Santa, in cui il papa si allea con altri Stati contro la Francia, ciò è problematico per Firenze perché legata al sovrano di Francia.

Mentre tornava in Italia, i Medici erano ritornati al potere e Giovanni de Medici divenne papa come Leone 10.

I suoi servigi vengono presi dal papa e G. diventa amministratore di alcuni territori caldi dello Stato della Chiesa > governatore di Modena e Reggio Emilia, Parma…

1527 > abbandona tutte le cariche dopo il sacco di Roma, si ritira in campagna. a Firenze torna la Repubblica, spazzato via nel momento in cui vi è un accordo fra l’imperatore Carlo 5 e il papa durante il congresso di Bologna, in cui vengono ristabiliti gli equilibri in Italia e sotto la protezione spagnola Firenze torna sotto i Medici, con Alessandro de Medici.

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12
Q

Alessandro de Medici:

A

Alessandro dice basta alla finta Repubblica, va verso il principato. Il compito di purgare Firenze dalle resistenze repubblicane antimedicee viene dato a Guicciardini.

Alessandro è un principe crudele, molto lontano dal governatore pensato da Guicciardini, che non vuole averci niente a che fare. Non è contento di essere al suo servizio.

Infatti Alessandro verrà ucciso dal cugino, invocando la liceità umanistica di uccidere i tiranni. Il popolo fiorentino però non lo supporta, per cui non c’era più la forza all’interno del popolo di ribellarsi ad Alessandro.

Per cui il cugino Lorenzo verrà ucciso.

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13
Q

idea politica di Guicciardini:

A

Se nel ‘94 vi era speranza di un ritorno alla Repubblica e di una cacciata dei Medici, ora negli anni 30 non è più possibile a causa di Carlo 5, considerato imbattibile.

lettera del 1525 di G. al fratello Luigi, dopo la battaglia di Pavia in cui Carlo 5 aveva sconfitto l’esercito francese:
riflette sulle mosse del papa, che pensa ad una lega che possa affrontare Carlo.

Per G. è pericolosa un’alleanza simile, perchè da una parte c’è un esercito composto da diversi stati e principi, e dall’altra unsolo esercito che combatte però con un buon capitano. E che i francesi possono abbandonare quando vogliono.

idea politica di G.:
è un membro dell’aristocrazia che vede come modello ideale una Repubblica aristocratica, in cui coloro che hanno studiato e che provengono dalle famiglie che hanno fatto la storia della città hanno il diritto di governare.

è contro il principato (ex. Alessandro de Medici).

Alla fine, vedrà la Repubblica fallire con Cosimo 1.

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14
Q

‘Storia d’Italia’ e indice/inquisizione:

A

Al tempo della stestura della ‘Storia d’Italia’ non vi erano ancora l’indice e l’inquisizione, tuttavia, uscirà solo quando queste cose esisteranno.

Verrà letta quindi in modo diverso da come era intesa originariamente > anello di congiunzione fra i due mondi.

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15
Q

da quanti libri è composta la Storia d’Italia?

A

dovevano essere 18 libri ma verranno allargati a 20, avendo in mente i grandi modelli classici.

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16
Q

quando viene scritta?

A

Guicciardini iniziò a scrivere la Storia d’Italia negli ultimi anni della sua vita, intorno al 1528, e completò l’opera poco prima della sua morte nel 1540.

17
Q

come inizia la Storia:

A

se le Istorie di Machiavelli finiscono con la morte di Lorenzo, la Storia di Guicciardini inizia con la morte di Lorenzo.

dice che vuole occuparsi della storia d’italia dal momento in cui i francesi sono arrivati, poiché rappresenta un punto di svolta.

  • Contesto di divisione interna:
    Guicciardini descrive un’Italia frammentata in numerose città-stato, signorie e repubbliche, tutte in lotta tra loro. Questa mancanza di unità e la continua rivalità interna creano un ambiente di debolezza politica.
  • Cause della vulnerabilità:
    La frammentazione e la mancanza di un governo centrale forte rendono il territorio italiano facile preda per potenze straniere. Guicciardini spiega che i conflitti interni, la corruzione e la ricerca del potere personale hanno indebolito le istituzioni italiane.
  • L’ingresso delle potenze straniere:
    Con questa debolezza interna, l’Italia diventa l’obiettivo di invasioni e interferenze da parte di nazioni esterne, in particolare della Francia. Il primo capitolo anticipa quindi l’arrivo di eserciti stranieri, che sfruttano il caos politico per imporre la loro presenza e cambiare l’equilibrio del potere.
  • Preludio alle guerre d’Italia:
    Il capitolo prepara il terreno per la narrazione degli eventi che seguiranno: l’invasione francese e il susseguirsi di conflitti interni ed esterni. Guicciardini sottolinea come la mancanza di unità e la continua lotta per il potere siano alla radice della crisi che coinvolgerà l’intera penisola.
18
Q

cosa pensa Guicciardini della Firenze di Lorenzo?

A

Prima del ‘94 tutto era in ordine, da quando era caduto l’impero romano nessun periodo era stato così virtuoso fino alla firenze medicea di Lorenzo.

Esalta l’italia di quel periodo dal punto di vista economico, politico, religioso, artistico.

Lorenzo non solo governa bene Firenze, ma riesce anche ad influenzare gli altri stati (il papa, col matrimonio di uno dei figli).

nel momenti in cui Lorenzo muore, cade l’equilibrio e innesca lo scontro fra Ferdinando e Ludovico.

19
Q

descrizione di Innocenzo 8:

A

Descrivendo papa Innocenzo 8, ne parla come inutile, che però essendosi dato agli ozi non aveva provocato scontri con altri Stati.

Accusa il papa di simonia, vendendo uffici e pagando i cardinali per venire eletto nel conclave.

Critica il figlio di Lorenzo Piero, considerandolo incapace.

20
Q

G. su Cesare Borgia:

A

libro 4. cap. 12: dedicato a Cesare Borgia, che con l’aiuto del padre, sta cercando di costruire il Ducato di Romagna (1499-1501). E’ uno degli esempi posti da Machiavelli.

il papa e il re di Francia appoggiano Cesare, fornendogli un esercito per l’assalto.

21
Q

obiettivo di Guicciardini:

A

G. desidera comprendere da dove nasce il potere temporale papale, dato che originariamente aveva solo un potere spirituale e ora ha un dominio sul territorio.

Lo stato della Chiesa diventa sempre più protagonista dal punto di vista politico della vita della penisola italiana nel periodo delle guerre d’italia, motivo per cui prima di M. e G. pochi si sono posti questa domanda.

L’autorità ecclesiastica si limitava in origine alle questioni spirituali, essendo stata fondata a Cristo.

22
Q

la storia della Chiesa nei primi 3 secoli:

A

essa aveva un potere spirituale e i pontefici avevano autorità grazie alla loro statura morale e ai miracoli, ma le autorità imperiali li perseguitavano. > simile a Machiavelli (sicuramente G. aveva letto le istorie fiorentine di M.).

importante l’arrivo di papa Silvestro e dell’imperatore Costantino, con cui finisce la perseguitazione romana dei cristiani (con l’editto di Milano, con cui Costantino tollera la religione cristiana che progressivamente diventerà religione d’impero). Sono anche i protagonisti della donazione di Costantino.

L’unico imperatore, ritirandosi a Costantinopoli, aveva ceduto l’autorità temporale sui territori dell’impero occidentale e in particolare su alcuni territori dell’Italia. La chiesa fondava il suo potere temporale su questo documento.

23
Q

G. sulla donazione di Costantino:

A

1524: rivolte varie nell’impero, la prima è quella dei cavalieri, guidata da Von Wutter (?), grande umanista che aveva pubblicato nel ‘24-25 un’edizione della critica di Valla alla donazione di Costantino.
Essa veniva infatti usata come bandiera da chi contestava l’autorità spirituale e temporale della chiesa romana, dai sostenitori di Lutero > la donazione ha un significato teologico-politico.

Così molti imperatori cominciano a seguire l’esempio di Costantino, facendosi cristiani e facendo donazioni, si diffonde il nome di Cristo e contemporaneamente si perde la povertà dei clerici, poiché la chiesa comincia ad accumulare beni.

Ciò poiché Costantino donò molte chiese all’istituzione ecclesiastica, dei benefici (le rendite legate alle chiese per sostenere i clerici), le decime (la decima di terre etc. veniva donata alle chiese).

Guicciardini procede a smontare la donazione di Costantino, con 2 ragioni:
* molti autori di grande fama ed esperti hanno detto che la donazione è falsa
* i fatti storici e la documentazione ci dimostra che durante e dopo Costantino gli emissari dell’imperatore hanno continuato a governare su Roma e sulle altre città

i papi hanno usato questa credenza per legittimare il loro potere temporale.

G. mette anche in discussione l’incontro fra Cost e Silvestro, ma in realtà si sostiene che Cost faccia le donazioni al papa precedente, Milziade, poiché un testo di Milziade attesta ciò. Ma anche il testo di Milziade era un falso.

Il trasferimento del potere imperiale da Roma a Bisanzio (traslatio) fece sì che, mentre l’Italia veniva abbandonata alle invasioni barbariche, i pontefici riuscivano ad accrescere il loro potere politico, perché le popolazioni, prive di altre autorità, si sottomettevano sempre più alla loro guida.

24
Q

Perchè G. parla dell’arrivo dei longobardi in Italia?

A

Anche G. parla dei longobardi in Italia, excursus teso sempre a spiegare le origini della Chiesa in Italia.

Costantino > allontanamento dell’imperatore dall’italia > arrivo dei longobardi, non frenati dall’imperatore > l’imperatore abbandona sempre più l’Italia > l’autorità passa nelle mani dei pontefici, che però non avevano il potere militare per scacciarli > ricorsero agli aiuti di Pipino re di Francia.

25
come fanno gli umanisti a conoscere la storia dei longobardi?
Era possibile per gli umanisti conoscere la storia dei longobardi, grazie alla ***Historia Langobardorum*** di **Paolo Diacono**, longobardo. Tuttavia essa era di interesse solo quando **funzionale** alla **ricostruzione della storia degli italiani**.
26
da cosa deriva il potere dei pontefici?
> il potere dei pontefici è dato dalle **guerre**, in particolare le guerre dei **franchi** che conquistano questi **territori** per darli al **pontefice**.
27
Guicciardini ha paura di ripercussioni?
Guicciardini **non ha paura delle censure**, dicendone di tutti i colori. G. **legittima i territori del papa** di quel periodo, dicendo che sì, gli sono effettivamente stati **donati** da qualcuno (dal re di Francia), ma li ha **per una guerra**.
28
cosa accade con Carlo Magno?
G. fa poi un **elenco di tipo giurisdizionale**; fino a dove Pipino estende l’autorità dei pontefici (**quali territori sono stati donati al papa da Pipino**). Dopo la morte di Pipino e il ritiro degli eserciti franchi, dato che i longobardi continuavano a dare fastidio, il figlio **Carlo** (futuro Magno) **conferma la donazione alla chiesa romana del padre**, e sconfigge i longobardi. I territori sentono quindi la necessità di avere un **imperatore** che li difenda > separazione **Sacro Romano Impero** con Carlo Magno, e impero romano d’oriente. la dipendenza del pontefice dall’imp durò fino a quando i pontefici non riuscirono a reggersi sulle loro forze, cioè quando il **potere imperiale** si **indebolisce** per vari motivi (lo scontro fra gli eredi di Carlo, la traslatio agli Ottoni…). per G. i pontefici usavano le **armi** (scomuniche…) e il **potere spirituale** contro gli imperatori.
29
cosa viene descritto nella parte poi censurata dell'opera?
Dall'**edizione censurata** (quasi 10 pagine) viene **espunta la risposta che G. cerca di dare alla domanda iniziale**: come mai Cesare Borgia vuole conquistare le città di Romagna, se erano già state date alla Chiesa? Nel resto del capitolo cerca di rispondere. Per fortuna, a Basilea, l’umanista Celio Curione traduce in latino l’opera di G., **restaurando** i passi censurati nelle edizioni pubblicate grazie al manoscritto originale.
30
la questione di Venezia e dell'impero Ottomano:
I veneziani furono costretti a venire a patti con l’**impero ottomano** per **salvare la loro rete commerciale**. Essa era entrata in **crisi** a causa dell’**impero portoghese**; l’**arrivo dei portoghesi in India** e le **nuove rotte commerciali** per le spezie avevano messo in crisi Venezia ed influenzato le sorti dell’Italia. G. riflette sul rapporto fra le **conseguenze** di queste **nuove rotte** e la **tradizione degli antichi**. Le scoperte portoghesi infatti hanno **messo in discussione la nostra credenza negli antichi**, e anche la **bibbia**. Infatti parla in particolare dell'interpretazione di un versetto del **Salmo 5**, in cui si dice che la **parola di Cristo si espanse in tutto il mondo**, mentre in quel periodo si scopre che in luoghi come l’India, le popolazioni non la conoscevano.
31
i Medici e la Chiesa:
nel libro 16 cap. 12 (a sua volta censurato nell’edizione del ‘61) si parla del fatto che **Lorenzo de Medici legò alla Chiesa i suoi figli**, per portare fino al cielo la famiglia. G. descrive il papa **Leone 10**, ritratto come uno dei **peggiori**. + **esaltazione di Giulio de Medici**, che **modera** il carattere eccessivo soprattutto a livello finanziario di Leone.
32
Guicciardini come personaggio della sua opera:
libro 14 cap. 10: interessante per il modo in cui G. costruisce il suo personaggio. durante l’assedio di Parma, in quanto suo governatore G. doveva organizzarne le difese; l’**autore diventa il personaggio del capitolo**, date le assonanze fra ciò che stava vivendo e ciò che scriverà anni dopo nella sua opera.