010 - Sviluppo tipico e atipico Flashcards
Sviluppo tipico
Lo sviluppo di un bambino che prosegue senza alterazioni, intoppi ed in modo lineare
Sviluppo atipico
Lo sviluppo di un bambino che diversamente da quello tipico non prosegue senza alterazioni, intoppi ed in modo lineare
Il linguaggio
Una facoltà mentale tipica degli esseri umani che li contraddistingue dagli animali e che consente loro di attribuire un significato a determinate forme di comunicazione verbali o scritte
Sviluppo comunicativo
0/2 mesi: comunicazioni non intenzionali come sorriso endogeno e pianto che sono il riflesso degli stati fisiologici del bambino (benessere/malessere)
3/6 mesi: sorriso sociale, ovvero selettivamente rivolto a persone della ristretta cerchia familiare
6/8 mesi: lallazione canonica ovvero la comparsa dei primi vocalizzi ripetuti consonante/vocale
8/10 mesi: compare la comunicazione intenzionale sotto forma di attenzione condivisa e gesti deittici (indicare, mostrare, dare, prendere, offrire)
10/11 mesi: gesti referenziali e lallazione variata, ovvero gesti che esprimono l’intenzione di comunicare e che prescindono dal contesto specifico (es. ciao ciao con la manina o battere le manine)
11/12 mesi: proto-parole, ovvero parole a cui il bambino associa un proprio significato, parole onomatopeiche, prime parole standard di solito mutuate dalla cerchia familiare
12/18 mesi: viene compresa l’arbitrarietà del linguaggio, il fatto che le parole assumono significati anche diversi dal contesto, il fatto che tutti gli oggetti hanno un nome
dopo 18 mesi: esplosione del vocabolario, ovvero la fase in cui il bambino impara una gran quantità di parole, dalle 4 alle 10 al giorno
Statistiche sulla disabilità nella scuola
Nel 2015 - 2016 il 3% dei bambini della scuola primaria era affetto da disabilità o presunta tale, percentuale che saliva al 4% per i bambini della secondaria di primo grado.
Dei bambini affetti da disabilità si stima che circa l’8% non fosse in grado di mangiare, spostarsi, andare in bagno in autonomia.
La percentuale di cui sopra scende al 6% per i bambini della scuola secondaria di primo grado affetti da disabilità.
Le disabilità statisticamente più frequenti erano quelle intellettive, i disturbi dell’apprendimento e quelli dello sviluppo.
DSA
Con l’acronimo DSA si indicano i Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Si tratta di disturbi di uno o più processi coinvolti nell’uso e nella comprensione del linguaggio, parlato o scritto.
DSM-5
Manuale di riferimento nella diagnosi dei disturbi psichici, utilizzato da dottori e specialisti del campo.
Criteri diagnostici delle DSA nel DSM-5: criterio A
La presenza di uno o più di una serie di disturbi legati alla lettura, alla scrittura o all’abilità nel fare calcoli matematici, presenza persistente per un periodo di almeno sei mesi nonostante l’utilizzo di interventi di supporto mirato
Criteri diagnostici delle DSA nel DSM-5: criterio B
Abilità scolastiche notevolmente sotto le attese in rapporto all’età anagrafica
Criteri diagnostici delle DSA nel DSM-5: criterio C
Difficoltà di apprendimento che si possono manifestare subito o anche in avanti con l’età quando magari l’individuo si trova a fronteggiare richieste che superano i suoi limiti
Criteri diagnostici delle DSA nel DSM-5: criterio D
Le difficoltà di non sono giustificate da patologie conclamate e le capacità intellettive dell’individuo sono nella norma se non addirittura superiori
DSA nel DSM-5: specificatori
- Con compromissione della lettura
- Con compromissione del calcolo
- Con compromissione dell’espressione scritta
Legge 170/2010
E’ la legge di riferimento per il riconoscimento ed il trattamento delle DSA in ambito scolastico
L. 170/2010 Art. 1
E’ l’articolo con il quale viene riconosciuta l’esistenza delle disabilità specifiche dell’apprendimento nelle sue diverse possibili forme:
- Compromissione della lettura (DISLESSIA)
- Compromissione della capacità di fare calcoli e di applicare il pensiero matematico (DISCALCULIA)
- Compromissione della capacità di scrittura (DISGRAFIA e DISORTOGRAFIA)
L. 170/2010 Art. 2
Descrive le finalità della legge, ovvero quella di
- Garantire il diritto all’istruzione
- Favorire il successo scolastico
- Ridurre i disagi
- Adottare forme si verifica e di valutazione adeguate
- Preparare gli insegnanti
- Favorire la diagnosi precoce
- Incrementare la collaborazione con le famiglie
- Assicurare pari opportunità