trapianti Flashcards
piramide dei trapianti
centro nazionale trapianti (roma)
centri interregionali (bologna, milano e roma)
centri di coordinamento regionale (pisa, siena e firenze)
coordinamento locale
centro nazionale trapianti
si trova a roma e cura le liste di attesa in base al tipo di trapianto e particolarità.
le liste sono su base regionale (il pz sceglie un centro nella sua regione e uno fuori)
c’è un piano di tutela per le liste particolari (urgenti - rene fegato cuore e pancreas / iperimmuni - 80% degli organi incompatibile)
centri interregionali
associazione interregionale trapianti a bologna
nord italia transplant program di milano
organizzazione centro sud trapianti di roma
ognuno cura la propria area e prendono rapporto con i centri regionali. se ci sono organi eccedenti li rilanciano a livello nazionale
centro di coordinamento regionale
gestisce le liste d’attesa, i rapporti con gli organi periferici e le donazioni. prende rapporti con le rianimazioni (per le cam) e organizza i prelievi d’organo)
in tascana c’è pisa (rene e pancreas) siena (rene e polmone) e firenze (rene)
coordinamento locale
in caso di cam il responsabile locale fa una serie di accertamenti sul donatore (arrivo in ps, anamnesi, causa del decesso, analisi del sangue per valutare funzionalità renale, epatica, cardiaca e polmonare e presenza eventuali tumori per capire il livello di rischio [ zero, accettabile con infezione, inaccettabile con tumore ]
tutti questi dati vengono caricati su un programma e poi intrecciati
MORTE CEREBRALE
CAM ha un iter ben preciso: servono un medico legale, un neurologo e un rianimatore.
- periodo di osservazione: 6h adulti, 12 bimbi fino a 5, 24 bimbi fino a 1
in questo periodo si controlla lo stato di coscienza e i riflessi: tronco encefalico, corneale, fotomotore, oculocefalico, oculovestibolare e la reazione a stimoli dolorifici
_ test ipercapnia: assenza di ventilazione sponteanea post sospensione artificiale invasiva. viene accertata quando l’ipercapnia è superiore a 60 e il ph inferiore a 7.4
+ eeg con silenzio per più di 30 min
Si dichiara il decesso e si raccoglie il consenso alla donazione
Durante questo processo il coordinatore locale gestisce la locazione degli organi
MORTE CARDIACA
il paziente muore perchè il cuore non supporta più le sue funzioni»_space; ecg piatto per 20 min.
i donatori per morte cardiaca si dividono in
- controllati: es morti in terapia intensiva dove vengono costantemente controllati = poca sofferenza d’organo. il tempo di assenza flusso è solo quello dalla rimozione dei supporti all’arresto + i 20 minuti di ecg obbligato
- non controllati: es decesso per strada = tentativi di rianimazione più quelli dell’ecg = sofferenza d’organo maggiore
caratteristiche generali trapianti
valutzione preoperatoria per lo stato di salute del ricevitore, perchè a volte il trapianto non è sufficiente e c’è comunque decesso: si controlla il rischio del donatore, la funzionalità dell’organo e anche la validità del ricevente
TRAPIANTO DI FEGATO
per epatite fulminante, cirrosi, neoplasia, alcolismo, epatotossicità da paracetamolo.
a livello di compatibilità e rigetto il fegato è meno complicato di pancreas e rene.
si valuta in base alla taglia (peso e altezza pz)
si fa una BIOPSIA A CALDO per valutare la funzionalità e la morfologia: sik apre l’addome per vedere com’è l’organo e per valutare il livello di steatosi.
TRAPIANTO DI RENE
si fa una BIOPSIA A FREDDO per valutare la morfologia e la funzionalità: si preleva il rene, si scapsula (togli tessuto di gerota) e si guarda a livello macroscopico.
si fa una biopsia se il donatore ha più di 65 o se si sospetta proteinuria o creatinina alta: si determina uno score e in base a questo si decide se trapiantare o buttare. se si trapianta solo il rene si mette a destra per motivi anatomici.
TRAPIANTO DI PANCREAS(-RENE)
i pazienti con diabete 1 solitamente hanno insufficienza renale cronica, quindi è più frequente il trapianto di rene e pancreas. si trapianta prima il rene perchè fa da sentinella per il rigetto + leviamo il pz dalla dialisi e si riprende per bene per il pancreas.»_space; in questo caso il rene va a sx
- l’uretere del rene si connette direttamente alla vescica
- il duodeno viene suturato alla cupola vescicale per il drenaggio delle secrezioni
il drenaggio intestinale può essere: sistemico (si drena nell’intestino e nella vena cava) o portale (si drena nell’intestino e nella vena mesenterica) __ cambia solo il drenaggio venoso
tipi di drenaggio del trapianto di pancreas-rene
- drenaggio enterico-pòortale: la vena mesenterica superiore va nella porta e poi al fegato, così l’insulina secreta va direttamente nel fegato come in un pancreas nativo = vantaggi metabolici
- drenaggio enterico-sistemico: si drena nella cava bypassando il fegato, l’insulina va in sistema e si rischia l’iperinsulinemia (però è il più comune)
- drenaggio vescicale sistemico: il succo esocrino va in vesciva, e permette di dosare l’amilasi nelle urine che è un sintomo precoce di rigetto. Questo però è in disuso perchè dava cistiti ricorrenti, perdite di bicarbonati e conseguente acidosi, calcoli nella vescica e infezioni
TERAPIE IMMUNOSOPPRESSIVE
induzione per evitare il rigetto dell’organo (immonoglobuline inibitrici dell’interleuchina) e poi mantenimento.
mantenimento: lo standard per rene e pancreas si fa con micofenolato o tacrolimo, in alternativa con le ATG (immonoglob. antitimociti) o con timoglobuline che sono tanto potenti da ridurre il sistema immunitario a 0.
i due tipi di immunosoppressione possono essere associati per evitare effetti troppo forti
procedura chirurgica per il prelievo d’organi
- incisione dal giugolo al pube
- controllo macroscopico: se qualcosa non torna si fa istologico in estemporanea
- prelievo organi in blocco, da dividere poi sul banco, isolando vene e arterie per prepararli alla rinfusione
poi vanno alle singole equipe di trapianto
tempo di ischemia