Test 3 (vasi Sangugni E Sangue) Flashcards
Quali sono le funzioni dei vasi sanguigni?
I capillari riforniscono di sangue ossigenato e ricco di nutrienti le cellule del tessuto muscolare liscio. All’interno del vaso, i globuli rossi si spostano in fila indiana e si trovano così vicini al tessuto circostante che le sostanze in essi contenute possono diffondere facilmente dal capillare alle cellule muscolari.
Tuttavia, lo scambio di molecole tra il sangue e le cellule non è diretto: le molecole di O2 e quelle delle sostanze nutritive diffondono dal sangue al liquido interstiziale, e poi da questo all’interno delle cellule.
Oltre a trasportare O, e sostanze nutritive, i vasi sanguigni convogliano i rifiuti metabolici dalle cellule agli organi deputati alla loro eliminazione: il CO, nei polmoni e altri prodotti di scarto nei reni.
Il sistema cardiovascolare è fondamentale per mantenere l’omeostasi: attraverso lo scambio di molecole con il liquido interstiziale, infatti, contribuisce a regolare le caratteristiche dell’ambiente in cui vivono le cellule.
Inoltre, il sistema circolatorio è coinvolto nella difesa dell’organismo, nella regolazione della temperatura corpora e nella distribuzione degli ormoni.
Qual’è la struttura dei capillari?
I capillari, fittamente ramificati, hanno un diametro poco più grande di quello di un globulo rosso; sono rivestiti da una parete molto sottile, costituita da un unico strato di cellule epiteliali, chiamato endotelio, a sua volta ricoperto da una sottile membrana basale.
La superficie interna dei capillari è liscia per facilitare lo scorrimento delle cellule del sangue.
Qual’è la struttura di arterie, arteriole, vene e venule? E quali sono le loro differenze?
Arterie, arteriole, vene e venule possiedono tutte una parete più spessa di quella dei capillari.
In realtà, l’endotelio è lo stesso, ma è rinforzato da altri due strati di tessuto: all’esterno, uno strato di tessuto connettivo, contenente anche fibre elastiche (collagene ed elastina), conferisce ai vasi sanguigni la capacità di allargarsi e poi tornare a restringersi; in posizione intermedia si trova uno strato di tessuto muscolare liscio.
Entrambi questi strati sono più spessi e resistenti nelle arterie, le cui pareti devono poter sostenere il flusso rapido e la pressione elevata del sangue pompato dal core verso i tessuti di tutto il corpo.
Le arterie e le arteriole, inoltre, sono in grado di regolare il flusso del sangue contraendo oppure rilassando lo strato di muscolatura liscia in risposta a segnali ormonali e nervosi.
Le vene, che trasportano il sangue dai tessuti al cure con una velocità e una pressione inferiori, possiedono pareti più sottili.
Le vene di calibro maggiore sono dotate di lembi di tessuto che agiscono come valvole unidirezionali (dette a nido di rondine), obbligando il sangue a scorrere in una sola direzione, cioè verso il cuore.
Cos’è la pressione sanguigna?
La pressione sanguigna corrisponde alla forza esercitata dal sangue contro la parete dei vasi.
Questa forza, generata dalla contrazione del core, spinge il flusso di sangue attraverso le arterie e le arteriole, fino ai letti capillari.
Descrivi lo scorrimento del sangue nei vasi sanguigni (attraverso dilatazione, pressione…)
Quando i ventricoli si contraggono, il sangue viene spinto nelle arterie più velocemente di quanto possa scorrere nelle arteriole, il che porta le pareti elastiche delle arterie a dilatarsi.
Durante la diastole, le pareti elastiche dele arterie riprendono la loro forma, spingendo il sangue nelle arteriole e nei capillari.
Com’è che avvertiamo l’effetto della pressione sanguigna misurando la frequenza cardiaca?
Possiamo avvertire questo effetto della pressione sanguigna quando misuriamo la frequenza cardiaca rilevando le pulsazioni del polso (dall’arteria radiale) o della carotide: le pulsazioni corrispondono, infatti, alla dilatazione ritmica delle arterie.
La pressione indotta dalla contrazione dei ventricoli è chiamata pressione sistolica (o massima) ed è più elevata di quella che si registra durante la diastole, la pressione diastolica (o minima).
Descrivi e giustifica il grafico della pressione del sangue nei vasi sanguigni.
Nel grafico della Figura 10, in alto, si osservano i picchi che corrispondono all’aumento di pressione (misurata in millimetri di mercurio, mmHg) che avviene durante la sistole.
Dalla figura, inoltre, si può osservare che la pressione del sangue è più elevata nell’aorta e crolla rapidamente man mano che si allontana dal cuore.
Il calo di pressione è dovuto principalmente alla resistenza al flusso sanguigno generata dall’attrito tra il sangue e l’estesa area superficiale delle pareti delle arteriole e dei capillari con cui entra in contatto.
Da cosa dipende la pressione sanguigna?
La pressione sanguigna nelle arterie dipende dal volume di sangue pompato dal cuore nell’aorta (gittata cardiaca) e dal diametro delle arteriole (regolato dalla muscolatura liscia).
Quando la muscolatura si rilassa, le arteriole si dilatano: il sangue fluisce più facilmente e la pressione sanguigna diminuisce.
Un’emozione o un intenso sforzo fisico, al contrario, stimolano il rilascio di segnali nervosi e ormonali che inducono la contrazione dei vasi sanguigni e, di conseguenza, un aumento della pressione sanguigna.
Come varia la velocità di scorrimento del sangue nel corpo generalmente?
La velocità di scorrimento del sangue (espressa in cm/s) diminuisce drasticamente nel passaggio dalle arterie alle arteriole; risulta quasi nulla in corrispondenza dei capillari e riprende a crescere quando il sangue raggiunge le vene.
Da cosa dipendono i cambiamenti di velocità nei vasi sanguigni? Descrivi il percorso
Come abbiamo visto, le arterie più grandi si diramano in arteriole più piccole e numerose.
Nel complesso, l’area della sezione di tutti questi vasi più piccoli è molto maggiore di quella del vaso da cui si sono originati.
Se ci fosse una sola arteriola per ciascuna arteria, il sangue scorrerebbe in essa più velocemente che nell’arteria, come accade all’acqua quando si attacca una canna da giardino (più stretta) al rubinetto (più largo).
Al contrario, dal momento che ci sono più arteriole per ciascuna arteria, l’effetto è analogo a quello che si avrebbe allargando il tubo: il diametro aumenta e la velocità diminuisce.
L’area complessiva della sezione dei vasi è ancora maggiore nei capillari, dove la velocità di scorrimento del sangue è la più bassa di tutto il sistema circolatorio.
Ciò favorisce lo scambio di sostanze trail sangue e il liquido interstiziale.
Quando il sangue arriva alle vene, la sua pressione è quasi nulla e la forza esercitata dal cuore non riesce più a spingerlo oltre.
Il sangue risale al cuore, contro la forza di gravità, grazie alla presenza dei muscoli scheletrici che circondano le vene: quando il corpo si muove, i muscoli comprimono le vene, spingendo il sangue verso il cuore.
Le valvole a nido di rondine impediscono al sangue di tornare indietro.
Anche la respirazione aiuta il sangue a tornare al cure: durante l’inspirazione, il cambiamento di pressione nella cavità toracica consente alle grosse vene situate vicino al cuore di espandersi e riempirsi di sangue.
Cosmetic viene valutata l’efficienza del sistema cardiovascolare? Spiega nel dettaglio ogni passaggio
Il modo più semplice per valutare l’efficienza del sistema cardiovascolare è misurare la pressione che il sangue esercita sulle pareti interne dei vasi.
In realtà, quando un medico controlla la pressione sanguigna, misura solo quella arteriosa, che in un adulto sano è circa di 120/80 mmHg.
La prima cifra si riferisce alla pressione sistolica, la seconda alla diastolica.
Per misurare la pressione basta uno sfigmomanometro.
Per prima cosa il manicotto viene avvolto intorno alla parte superiore del braccio (all’altezza del cure), dove le arterie più grandi sono facilmente accessibili; poi viene gonfiato fino a quando la pressione al suo interno è sufficiente a chiudere l’arteria, bloccando il flusso sanguigno.
A questo punto si lascia sgonfiare gradualmente il manicotto e con uno stetoscopio si ascoltano i suoni prodotti dal sangue che riprende a circolare.
Il primo suono percepito corrisponde al primo passaggio del sangue attraverso l’arteria ancora in parte occlusa.
Questa pressione, che riesce a superare quella esercitata dal manicotto, è la pressione sistolica, e fornisce il primo valore.
Mano a mano che il manicotto si sgonfia, il sangue comincia a fluire in modo irregolare attraverso l’arteria. © Quando la pressione nel manicotto scende al di sotto di quella esercitata dal sangue contro l’arteria durante la diastole, il sangue scorre normalmente e i suoni cessano. Sul manometro si può quindi leggere il secondo valore, che corrisponde alla pressione diastolica.
I valori ottimali in un individuo adulto devono essere inferiori a 120/80 mmHg. Valori bassi di pressione in genere sono considerati migliori, tranne nei rari casi in cui una pressione troppo bassa è sintomo di condizioni patologiche.
Una pressione più elevata del normale, invece, può indicare la presenza di un disturbo cardiovascolare.
Che cos’è l’ipertensione, come funziona e perché viene definita il killer silenzioso?
L’ipertensione è stata definita “killer silenzioso”, perché in genere non provoca alcun sintomo, ma può manifestarsi dopo anni con un infarto, un ictus o altri danni a organi importanti come gli occhi o i reni. L’ipertensione è una situazione in cui la pressione è troppo elevata, con quella sistolica costantemente al di sopra dei 140 mmHg e/o quella diastolica superiore ai 90 mmHg.
In condizioni di ipertensione, il cuore compie un lavoro aggiuntivo per pompare il sangue in tutto il corpo; di conseguenza, nel tempo, il ventricolo sinistro si può ispessire e, se il rifornimento di sangue da parte delle coronarie non riesce a soddisfare la maggiore richiesta energetica di quest aumentata massa muscolare, il cuore si indebolisce.
Inoltre, la maggiore spinta esercitata dal sangue può portare a piccole lacerazioni delle pareti delle arterie, che favoriscono l’aterosclerosi e aumentano il rischio di formazione di coaguli di sangue.
Cosa può causare l’ipertensione?
L’ipertensione è una delle cause principali non solo di ictus, infarto miocardico e altre patologie cardiache, ma anche di cecità e insufficienza renale, dal momento che le arterie e le arteriole della retina e dei reni vengono ugualmente danneggiate.
Quali sono le cause dell’ ipertensione e come può essere curata/prevenuta?
Sappiamo che esistono alcune predisposizioni genetiche e che sotto i 55 anni gli uomini sono più a rischio delle donne, mentre il dato si inverte al di sopra dei 75 anni.
Nella maggioranza dei pazienti, tuttavia, le cause dell’ipertensione non possono essere stabilite con sicurezza.
Se l’età, in generale, rappresenta un fattore di rischio, uno stile di vita sano (seguire un’alimentazione equilibrata, non fumare, svolgere una regolare attività fisica e mantenere sotto controllo il proprio peso corporeo) aiuta a prevenirla.
Sei cambiamenti nello stile di vita non sono sufficienti, si può intervenire con i farmaci antipertensivi.
Quali segnali modificano lo stato della muscolatura liscia dei vasi, come lo fanno e che effetti causano?
Come abbiamo visto, la pressione sanguigna può fluttuare in risposta a segnali che modificano lo stato della muscolatura liscia dei vasi.
Lo stress fisico ed emotivo, per esempio, può indurre risposte nervose e ormonali in grado di indurre la contrazione della muscolatura liscia che circonda le arteriole; ciò provoca un restringimento del lume dei vasi e un aumento della pressione sanguigna, processo noto come vasocostrizione.
Quando la muscolatura si rilassa, i vasi aumentano di diametro e causano una diminuzione della pressione sanguigna, un process chiamato vasodilatazione.
Come mai sono così importanti la vasodilatazione e la vasocostrizione? Quali molecole sono coinvolte in questi processi?
Vasocostrizione e vasodilatazione intervengono nel mantenimento di un flusso ematico adeguato in rapporto alle richieste dell’organismo.
Durante uno sforzo fisico intenso, per esempio, le arteriole che irrorano i muscoli si dilatano in modo da incrementare l’afflusso di sangue ricco di ossigeno.
Diverse molecole sono implicate in questi processi di controllo. Le endoteline, una familia di polipeptidi prodotti dall’endotelio vascolare, sono fondamentali per la loro azione vasocostrittrice e ipertensiva, e svolgono un ruolo omeostatico nella regolazione del flusso ematico periferico e della pressione arteriosa.
Descrivi la distribuzione del sangue nei capillari del corpo.
La muscolatura liscia presente nella parete dei vasi influenza e regola anche la distribuzione del sangue ai capillari dei diversi organi.
In ogni istante, solo il 5-10% dei capillari del corpo è attraversato dal flusso di sangue; tuttavia, dal momento che ogni tessuto possiede numerosi capillari, tutte le regioni del corpo sono continuamente rifornite di sangue.
In alcuni organi, come il cervello, il cuore, il fegato e i reni, i capillari sono in genere completamente irrorati di sangue, mentre in molte altre parti del corpo, come i muscoli e l’intestino, il rifornimento varia a seconda delle necessità.
Quale altro meccanismo regola la distribuzione del sangue nel letto capillare e come funziona? Fai qualche esempio concreto
Oltre alla modulazione del flusso sanguigno determinata dalla muscolatura liscia della parete delle arteriole, anche un secondo meccanismo regola la distribuzione del sangue nel letto capillare.
È presente un capillare chiamato metarteriola attraverso il quale il sangue fluisce direttamente da un’arteriola a una venula.
Questo capillare è sempre aperto, mentre il passaggio del sangue nei capillari che si ramificano dale metarteriole è regolato da anelli di tessuto muscolare liscio chiamati sfinteri precapillari.
Il sangue score attraverso un letto capillare quando gli sfinteri precapillari sono rilassati, cioè aperti, mentre non lo attraversa quando gli sfinteri sono contratti, cioè chiusi.
Dopo un pasto, per esempio, gli sfinteri dei letti capillari presenti nella parete del tubo digerente consentono il passaggio di una grande quantità di sangue, mentre durante un’intensa attività fisica gli sfinteri si chiudono, deviando buona parte del flusso sanguigno verso i muscoli scheletrici impegnati nello sforzo.
Questo è uno dei motivi per i quali una pesante attività fisica subito dopo aver mangiato può causare indigestione o crampi addominali.
Anche il flusso di sangue che score verso la cute è regolato nello stesso modo, contribuendo così alla regolazione della temperatura corporea.
Un aumento di flusso sanguigno verso la cute aiuta a rilasciare il calore in eccesso generato da uno sforzo fisico.
Da cosa altro è influenzato l’ingresso del sangue nei letti capillari?
La contrazione della muscolatura liscia che regola l’ingresso del sangue nei letti capillari è influenzata da impulsi nervosi, ormoni e sostanze chimiche prodotte a livello locale.
Il rilascio di stamina in corrispondenza di una ferita, per esempio, induce il rilassamento della muscolatura liscia, facendo aumentare l’afflusso di sangue e quindi il numero di globuli bianchi pronti a combattere un’eventuale infezione.
Cos’hanno di particolare I capillari?
I capillari sono gli unici vasi sanguigni dotati di una parete sufficientemente sottile da consentire il passaggio di sostanze dal sangue alle cellule attraverso il liquido interstiziale, e viceversa.
Descrivi la struttura di un capillare (facendo riferimento alla sezione trasversale della figura sul libro)
La parete del capillare consiste di cellule epiteliali contigue che delimitano il lume, o spazio interno.
Come abbiamo visto, l’ampiezza del lume consente a malapena ai globuli rossi di scorrere in fila indiana.
Il nucleo visibile nella figura appartiene a una delle due cellule epiteliali che compongono questa porzione di
parete del capillare (il nucleo dell’altra cellula non è visibile).
Il liquido interstiziale riempie lo spazio trail capillare e le cellule muscolari.
Come avviene lo scambio di sostanze tra sangue e liquido interstiziale?
Lo scambio di sostanze tra il sangue e il liquido interstiziale avviene in diversi modi.
Alcune sostanze, come le molecole di O2 e di CO2, diffondono semplicemente attraverso le cellule epiteliali della parete capillare.
Altre molecole più grandi possono invece essere trasportate attraverso le cellule epiteliali all’interno di vescicole che si formano per endocitosi da un lato della cellula, e rilasciano poi il loro contenuto per esocitosi sul lato opposto.
Inoltre, la parete del capillare non è “a tenuta stagna’; vi sono piccoli pori e strette fenditure tra le cellule epiteliali che la compongono.
L’acqua e i piccoli soluti, come zuccheri e sali, si muovono liberamente attraverso questi pori e fenditure. Anche molti globuli bianchi riescono a infilarsi tra cellule epiteliali adiacenti, là dove vi sono infezioni.
I globuli rossi e le proteine contenuti nel sangue, invece, rimangono all’interno del capillare perché sono troppo ingombranti per attraversare questi spazi.